Vespolate: differenze tra le versioni
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[[File:Vespolate Castello.jpg|thumb|left|upright|La rocca del castello di Vespolate]]
=== Antichità ===
Non esistono testimonianze certe sull'epoca di fondazione del paese, sulla base di alcuni ritrovamenti archeologici si suppone che la zona fosse già abitata in epoca [[Impero romano|romana imperiale]] o addirittura prima di Cristo da popolazioni [[celti]]che, come la vicina città di Novara.
=== Medioevo ===
Il primo documento in cui si cita il nome di "Vespolate" risale tuttavia solo al [[989]].
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All'inizio dell'[[XI secolo]] Vespolate era una ''[[Corte (Medioevo)|curtis]]'' retta dal [[conte di Pombia]] Uberto I e del vassallo episcopale Ugo Guala; nel [[1025]] l'imperatore [[Corrado II il Salico]] confiscò il borgo e ne donò il possesso al vescovo di Novara [[Pietro III (vescovo di Novara)|Pietro III]]. Alla morte del vescovo la proprietà tornò nelle mani dei figli di Uberto I che spartirono tra loro i feudi: Vespolate insieme a Ponella e parte di Stodegarda (località oggi scomparse che sorgevano vicino al paese, probabilmente nei pressi del torrente Agogna) passarono al conte Adalberto; tre anni dopo sua morte, nel [[1053]], il feudo fu smembrato e venduto dalla moglie, forse a saldo di un debito. Nel [[1060]] l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] rese nuovamente il feudo di Vespolate alla chiesa novarese. Tra il [[XIV secolo|XIV]] e [[XVI secolo]] il novarese passò sotto l'influenza dei [[Visconti]] prima e degli [[Sforza]] poi, i quali, di volta in volta concessero il feudo di Vespolate a diversi [[Condottiero|condottieri di ventura]] (tra cui [[Francesco Bussone|il Conte di Carmagnola]], [[Bernardino Ubaldini]], [[Donato del Conte|Donato Borri]]), sempre in contesa il vescovo di Novara che ne rivendicava il possesso.
=== Età moderna ===
Durante il dominio spagnolo in Italia il territorio fu assegnato ai [[Farnese]] ma di fatto erano i [[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]] ad esercitare il potere, assumendo il titolo di "Conti di Vespolate". Nel [[1658]] il feudo fu acquistato dai Serafini di Piacenza e nel [[1715]] dal conte [[Luigi Caroelli]].
Il marchese milanese Paolo Caroelli di [[Nibbiola]] e [[Garbagna Novarese|Garbagna]],
A partire dal [[1767]] il vescovo di Novara assunse, dunque, il titolo di "Marchese di Vespolate".
=== Età contemporanea ===
Il cardinale [[Giuseppe Morozzo Della Rocca|Giuseppe Morozzo della Rocca]], divenuto vescovo di Novara, ottenne dal re di Sardegna con lettere patenti datate 7 ottobre 1817 l'erezione del titolo di marchese di Vespolate, portato dai vescovi di Novara dal 1767, a quello di principe, andato ad aggiungersi a quello di "principe di San Giulio e Orta" (anch'esso concesso ai vescovi novaresi nel 1767). Egli e i suoi successori, così, si intitolarono principi di San Giulio e Orta e principi di Vespolate.<ref name=":0" />
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