Motore a combustione interna: differenze tra le versioni
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Nei primi prototipi mancava la fase di [[compressione (motore)|compressione]], ovvero la fase di aspirazione terminava precocemente con la chiusura della [[valvola di aspirazione]] prima che il [[Pistone (meccanica)|pistone]] raggiungesse metà corsa, al che scoccava la [[scintilla]] e la combustione spingeva il pistone per la restante corsa, approfittando poi della riduzione di [[pressione]] per farlo risalire e questo ciclo era davvero poco efficiente.
Le prime applicazioni pratiche dei motori a combustione interna furono come motori marini fuoribordo. Questo perché il principale impedimento all'applicazione pratica del motore a combustione interna in veicoli terrestri era il fatto che, a differenza del [[motore a vapore]], non poteva partire da fermo. I motori marini non risentono di questo problema, essendo le eliche esenti da un rilevante [[momento di inerzia]]. Dopo anni di sperimentazioni, solo nel [[1899]] apparvero delle vere [[frizione (meccanica)|frizioni]] in grado di far partire un veicolo terrestre da fermo senza doverlo spingere manualmente: ciò diede l'effettivo impulso allo sviluppo dell'[[autovettura]] (inventata da Benz in Germania).
== Classificazione ==
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