Disturbo depressivo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 141586214 di 212.24.17.66 (discussione)
Etichetta: Annulla
m clean up
Riga 218:
Altre malattie devono essere escluse prima di diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Esse comprendono depressioni dovute a malattia fisica, l'assunzione di particolari [[farmaci]] e l'abuso di sostanze. La depressione a causa di malattia fisica viene diagnosticata come un disturbo dell'umore dovuto a una condizione medica. Questa condizione viene determinata sulla base della storia, dei test di laboratorio o da una [[visita medica]]. Quando la depressione è causata dall'abuso di una sostanza, da un farmaco, o dall'esposizione a una [[tossina]], viene diagnosticata disturbo dell'umore indotto da sostanze.
 
Trattandosi di una malattia anche molto complessa con molte sfaccettature, che può avere origine da una o più cause possibili a volte combinate tra loro (biologiche-psicologiche-organiche) (multifattorialità) spesso può essere utile un test completo (check up completo) a livello fisico per escludere varie patologie organiche ([[ipersonnia idiopatica]])<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Esra|cognome=Aydinli|nome2=Zeynep Zeren|cognome2=Ucar|data=2023-04-20 aprile 2023|titolo=Evaluation of the depression with Beck's Depression Inventory and psychological symptoms with Symptom Checklist-90- Revised in patients idiopathic hypersomnia|rivista=ERJ Open Research|volume=9|numero=suppl 11|lingua=en|accesso=2023-10-18 ottobre 2023|doi=10.1183/23120541.sleepandbreathing-2023.21|url=https://openres.ersjournals.com/content/9/suppl_11/21}}</ref> che possono esserne causa e indirizzare così il paziente verso la migliore terapia psichiatrica-psicologica per il particolare tipo di disturbo.
 
== Trattamento ==
Riga 318:
Nei casi di depressione [[farmacoresistenza|farmacoresistente]] o di impossibilità di somministrazione di antidepressivi, un modello di trattamento discusso è rappresentato dalla [[terapia elettroconvulsivante]] (ECT). Essa è una procedura per mezzo della quale vengono inviati impulsi di [[energia elettrica]] attraverso il [[cervello]] per mezzo di due [[elettrodi]] per indurre una [[convulsione|crisi convulsiva]], mentre il paziente è in un breve periodo di [[anestesia generale]]. Gli psichiatri possono raccomandare l'ECT per i casi più gravi di depressione maggiore che non hanno risposto ai farmaci antidepressivi o, meno spesso, alla psicoterapia e agli interventi di supporto.<ref name=APAguidelines>{{Cita pubblicazione |autore=American Psychiatric Association |anno=2000|titolo=Practice guideline for the treatment of patients with major depressive disorder|rivista=American Journal of Psychiatry |volume=157 |numero=Supp 4 |pp=1-45|pmid=10767867|lingua=en}}</ref> L'ECT può avere un effetto più veloce della terapia antidepressiva e quindi potrebbe essere il trattamento di scelta in caso di emergenza, come nella depressione catatonica quando il paziente ha smesso di mangiare e di bere, o quando un paziente ha forti tendenze suicide.
 
L'ECT è probabilmente più efficace, nel breve termine, della terapia farmacologica per la depressione, anche se uno studio ha evidenziato tassi di remissione molto più bassi di routine.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Prudic J.|etal=si|titolo=Effectiveness of electroconvulsive therapy in community settings |rivista=Biological Psychiatry |volume=55 |numero=3 |pp=301-12|anno=2004 |pmid=14744473 | doi = 10.1016/j.biopsych.2003.09.015|lingua=en}}</ref> Quando l'ECT viene usata da sola, il tasso di recidiva entro i primi sei mesi è molto elevata. I primi studi evidenziavano un tasso intorno al 50%, mentre un'analisi più recente ha trovato tassi dell'84% anche con [[placebo (medicina)|placebo]].<ref name="Sackeim01">{{Cita pubblicazione |autore=Sackeim H.A.|etal=si|titolo=Continuation pharmacotherapy in the prevention of relapse following electroconvulsive therapy: A randomized controlled trial |rivista=JAMA: Journal of the American Medical Association |volume=285 |numero=10 |pp=1299-307|anno=2001 |pmid=11255384 |doi= 10.1001/jama.285.10.1299|lingua=en}}</ref> Il tasso di recidiva precoce può essere ridotto con l'uso di farmaci psichiatrici o ulteriori sedute di ECT<ref name="Tew07">{{Cita pubblicazione |autore=Tew J.D.|etal=si|titolo=Relapse during continuation pharmacotherapy after acute response to ECT: A comparison of usual care versus protocolized treatment |rivista=Annals of Clinical Psychiatry |volume=19 |numero=1 |pp=1-4|anno=2007 |pmid=17453654 |doi=10.1080/10401230601163360|lingua=en}}</ref> (anche se quest'ultima strategia non è stata raccomandata da alcun'autorità in materia), ma tuttavia rimane elevato.<ref name="Kellner06">{{Cita pubblicazione |autore=Kellner C.H.|titolo=Continuation electroconvulsive therapy vs pharmacotherapy for relapse prevention in major depression: A multisite study from the Consortium for Research in Electroconvulsive Therapy (CORE) |rivista=Archives of General Psychiatry |volume=63 |numero=12 |pp=1337-44|anno=2006 |pmid=17146008 |doi=10.1001/archpsyc.63.12.1337|lingua=en}}</ref> Gli [[effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]] più comuni derivanti dall'ECT includono perdita di memoria a breve e a lungo termine, disorientamento e [[mal di testa]].Nonostante che i disturbi della memoria dopo l'ECT solitamente si risolvono entro un mese, tale terapia rimane un trattamento controverso e il dibattito sulla sua efficacia e la sicurezza continua.<ref name="Ingram08">{{Cita pubblicazione |autore=Ingram A.|etal=si|titolo=Cognitive Side Effects of Brief Pulse Electroconvulsive Therapy: A Review |rivista=Journal of ECT |volume=24 |numero=1 |pp=3-9|anno=2008 |pmid=18379328 |doi=10.1097/YCT.0b013e31815ef24a|lingua=en}}</ref>
 
=== Fototerapia ===
Riga 358:
Gli studi hanno dimostrato che l'80% di coloro che soffrono del loro primo episodio depressivo maggiore, ne soffrirà di almeno uno ulteriore,<ref name="pmid17144786">{{Cita pubblicazione| autore=Fava G.A.|titolo=Treatment of recurrent depression. |rivista=Expert Review of Neurotherapeutics |volume=6 |numero=11 |pp=1735-1740|anno=2006 |pmid=17144786 |doi=10.1586/14737175.6.11.1735|lingua=en}}</ref> con una media di quattro episodi nel corso di tutta la sua vita.<ref name="pmid17555914">{{Cita pubblicazione| autore=Limosin F.|titolo=Stratégies thérapeutiques prophylactiques dans la dépression unipolaire [Prophylactic treatment for recurrent major depression] |rivista=La Presse Médicale |volume=36 |numero=11-C2 |pp=1627-1633|anno=2007 |pmid=17555914 |doi=10.1016/j.lpm.2007.03.032|lingua=en}}</ref> Altri studi effettuati sulla popolazione generale indicano che circa la metà dei pazienti che hanno un episodio (sia trattato o no) si avrà un buon recupero e duraturo, mentre l'altra metà avrà almeno un altro episodio, e circa il 15% sperimenterà croniche recidive.<ref name="pmid18458203">{{Cita pubblicazione |autore=Eaton W.W|etal=si|titolo=Population-based study of first onset and chronicity in major depressive disorder |rivista=Archives of General Psychiatry |volume=65 |numero=5 |pp=513-20|anno=2008 |pmid=18458203 |doi=10.1001/archpsyc.65.5.513|lingua=en}}</ref> Indagini effettuate su dati ospedalieri selettivi, suggeriscono un recupero inferiore e una maggiore cronicizzazione, mentre gli studi effettuati per lo più su pazienti ambulatoriali, mostrano un recupero in quasi tutti i casi, con una durata [[Mediana (statistica)|mediana]] dell'episodio di undici mesi. Circa il 90% di quelli con depressione grave o [[psicosi|psicotica]], la maggior parte dei quali soddisfa i criteri per altri disturbi mentali, soffre di episodi ricorrenti.<ref name="pmid18251627">{{Cita pubblicazione |autore=Holma K.M.|titolo=Long-term outcome of major depressive disorder in psychiatric patients is variable |rivista=Journal of Clinical Psychiatry |volume=69 |numero=2 |pp=196-205 |anno=2008 |pmid=18251627 |doi=10.4088/JCP.v69n0205}}</ref><ref name="pmid12877398">{{Cita pubblicazione |autore=Kanai T.|etal=si|titolo=Time to recurrence after recovery from major depressive episodes and its predictors |url=https://archive.org/details/sim_psychological-medicine_2003-07_33_5/page/839|rivista=Psychological Medicine|volume=33 |numero=5 |pp=839-45|anno=2003 |pmid=12877398 |doi=10.1017/S0033291703007827|lingua=en}}</ref>
 
La ricorrenza è più probabile se i sintomi non sono completamente risolti con il trattamento. Le attuali linee guida consigliano l'assunzione continuativa di antidepressivi per quattro-sei mesi dopo la remissione, per prevenire le ricadute. Prove rilevate in molti studi randomizzati controllati, indicano che l'assunzione continua dei farmaci antidepressivi dopo il recupero, è in grado di ridurre il rischio di recidiva del 70% (41% nel gruppo [[placebo (medicina)|placebo]] contro il 18% del gruppo con antidepressivi). L'effetto preventivo dura probabilmente per almeno i primi trentasei mesi.<ref name="pmid12606176">{{Cita pubblicazione |autore=Geddes J.R.|etal=si|titolo=Relapse prevention with antidepressant drug treatment in depressive disorders: A systematic review |rivista=Lancet |volume=361 |numero=9358 |pp=653-61|anno=2003 |pmid=12606176 |doi=10.1016/S0140-6736(03)12599-8|lingua=en}}</ref>
 
Le persone che soffrono di ripetuti episodi di depressione, richiedono un trattamento in corso al fine di evitare una depressione a lungo termine. In alcuni casi, le persone hanno bisogno di prendere farmaci per lunghi periodi di tempo o per il resto della loro vita.<ref>{{Cita web|url=https://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/000945.htm|titolo=Major Depression|accesso=16 luglio 2010|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100707122024/http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/000945.htm|urlmorto=no}}</ref>