Nel 2006, il registro genealogico del bisonte europeo contava circa 3200 esemplari geneticamente puri, di cui circa 420 allevati in Germania, 26 in Svizzera e 13 in Austria.<ref name="Sa17"/> Già nel 2004, circa il 60% della popolazione globale viveva in libertà.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 261.</ref>
Dal 1996 è attivo un [[Programma europeo per le specie minacciate|Programma Europeo per la Conservazione Ex-Situ]], che coordina l'allevamento dei bisonti in cattività tra vari zoo. Questo programma ha l'obiettivo di garantire launa gestione genetica accurata e di concentrarsifavorire sullala reintroduzione in natura. TraUno gli obiettividegli principaliaspetti vifondamentali è lapermettere possibilitàai perbisonti i bisontireintrodotti in libertà di recuperare, attraverso la selezione naturale, le caratteristiche dei loro antenati selvatici.<ref name="spiegel 20.12.2012">{{cita web | autore=Marco Evers | url=https://www.spiegel.de/wissenschaft/natur/wisente-werden-in-nrw-in-freie-wildbahn-entlassen-a-874168.html | titolo=Wisente werden in NRW in freie Wildbahn entlassen | sito=[[Spiegel Online]] | data=20 dicembre 2012 | accesso=2 maggio 2020}}</ref> UnInoltre, altroil scopoprogramma èmira quello dia ridurre i costi di mantenimento degli esemplari in cattività, consentendofacilitando unla incrementocrescita delle popolazioni grazie alletramite reintroduzioni.<ref name="kra260"/> Per garantire il successo didelle queste ultimereintroduzioni, si cerca di stabilire popolazioni in aree doveche èpermettano possibiledi raggiungere una dimensione [[Demografia|demograficamente]] sostenibile di almeno 100 individui. Un esempio significativo si trova nella [[Zona di alienazione|zona di esclusione di Černobyl']], al confine tra Bielorussia e Ucraina, dove i primi tentativi di insediamento fallirono,<ref name="chernobyl">{{cita web | autore=S. P. Gashchak | url=http://www.chornobyl.net/en/index.php?newsid=1228145486 | titolo=What do we know about ox? Coming 2009 is the year of the ox – Let it become the year of the European bison rescue! | sito=chornobyl.net | editore=Chornobyl Center | anno=2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090727053939/http://www.chornobyl.net/en/index.php?newsid=1228145486 | dataarchivio=27 luglio 2009 | accesso=27 ottobre 2023}}<br/>{{cita web | autore=Mark Resnicoff | url=http://www.chernobylee.com/blog/2008/12/2009-year-of-the-european-biso.php | titolo=2009 – Year of the European Bison Rescue | sito=chornobyl.net | editore=Chernobyl and Eastern Europe, chernobylee.com | data=8 dicembre 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110709223715/http://www.chernobylee.com/blog/2008/12/2009-year-of-the-european-biso.php | dataarchivio=9 luglio 2011 | accesso=27 ottobre 2023}}</ref> ma dove oggi vivonoospita diverse mandrie.<ref name="Radioaktive Wölfe"/> Anche nella regione di [[Oblast' di Černivci|Černivci]]-[[Oblast' di Vinnycja|Vinnycja]], nel sud dell'Ucraina, esiste una popolazione stabile di quasi 100 esemplari. Nel Borkener Forst, vicino a [[Olsztyn]], in Polonia nord-orientale, nel 2011 si contavano 80 bisonti, discendenti da esemplari che erano fuggiti da un recinto.<ref>{{cita pubblicazione | rivista=Preußische Allgemeine Zeitung/Folge 35–11| vomnumero=35 | data=3. Septembersettembre 2011.}}</ref>
Un programma di coordinamento genetico mira a preservare e incrementare la diversità genetica nelle popolazioni selvatiche, favorendofacilitando, quando necessario, il trasferimento di bisonti tra le varie popolazioni libere. L’obiettivo a lungo termine è quello di creare popolazioni stabili di almeno 3000 esemplari selvatici sia per la linea Flachlanddelle Pianure sia per la linea Flachlanddelle Pianure-KaukasusCaucaso.<ref>Krasińska ''et al.'', p. 263-265.</ref><ref name="Sa17"/>
Nel 2020, il numero di bisonti europei selvatici in Europa era distimato in circa 6200 individui, distribuiti in 47 mandrie. Tuttavia, solo otto mandrie erano abbastanza numerose da garantire la sopravvivenza autonoma della popolazione. La maggior parte dei bisonti viveva in Europa orientale, principalmente in Russia, Bielorussia e Polonia.<ref>{{cita pubblicazione | rivista=[[Der Spiegel]], | numero=52/ | anno=2020, S.| p=111, Fußnote: „6200“}}</ref>
=== Il bisonte come agente della gestione del paesaggio ===
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