Status di Gerusalemme: differenze tra le versioni

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così la questione fu rimessa nelle mani della neonata [[Organizzazione delle Nazioni Unite]].
 
Il regime internazionale ([[corpus separatum]]), originariamente previsto dall'ONU per la città di Gerusalemme nel quadro del [[Piano di partizione della Palestina cisgiordana]]<ref>[http://imeu.net/news/article00125.shtml mappa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130729204009/http://imeu.net/news/article00125.shtml |data=29 luglio 2013|lingua=en }}</ref>, venne formalizzato nella [[risoluzione 181 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite]]<ref>[http://domino.un.org/UNISPAL.NSF/a06f2943c226015c85256c40005d359c/7f0af2bd897689b785256c330061d253 Risoluzione 181 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100416164957/http://domino.un.org/UNISPAL.NSF/a06f2943c226015c85256c40005d359c/7f0af2bd897689b785256c330061d253 |data=16 aprile 2010 }}</ref>, approvata il 29 novembre 1947. La popolazione della città di Gerusalemme, in base alle stime dell'[[UNSCOP]] (il comitato dell'ONU che aveva analizzato la situazione in Palestina ed aveva quindi proposto la soluzione a due stati poi adottata con la risoluzione 181) relativi alla fine del 1946, era composta da 100.000{{M|100000}} ebrei (pari al 49% della popolazione cittadina) e 105.000{{M|105000}} persone di origine araba o differente (51%).<ref name="A/364">{{en}}[http://domino.un.org/UNISPAL.nsf/2ee9468747556b2d85256cf60060d2a6/07175de9fa2de563852568d3006e10f3 United Nations Special Committee on Palestine, Recommendations to the General Assembly, A/364, 3 September 1947] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130928023350/http://domino.un.org/UNISPAL.nsf/2ee9468747556b2d85256cf60060d2a6/07175de9fa2de563852568d3006e10f3 |data=28 settembre 2013 }}</ref> La popolazione di Gerusalemme era all'incirca l'11% della popolazione totale della Palestina del 1946, stimata in 1.846.559{{M|1846559}} abitanti, di cui 65% arabi e 33% ebrei<ref name="A/364" />.
 
All'indomani dell'approvazione del piano, accettato, con poche eccezioni, da parte ebraica e respinto sia da parte degli arabi di Palestina che dai paesi arabi, scoppiò una [[prima guerra arabo-israeliana|guerra]] civile che finì poi per coinvolgere tutti gli stati della regione; la guerra si concluse nella primavera del 1949 con accordi armistiziali bilaterali stipulati tra Israele e le controparti egiziana, giordana, libanese e siriana. Le linee di demarcazione tra Israele e gli stati limitrofi sancite in questi accordi, che inevitabilmente ricalcavano le posizioni dei vari eserciti al momento del cessate il fuoco, erano - ad eccezione di quella col Libano - pensate come provvisorie, e non avrebbero in alcun modo costituito alcun tipo di vincolo per la determinazione delle future linee di confine de jure.<ref>In merito al confine israelo-giordano Aust, in Handbook of International Law, cap.II dice testualmente: "these provisions would not prejudice any final political settlement, and the Green Line was without prejudice to future settlements regarding territory or boundary lines".</ref> In particolare, Gerusalemme era attraversata dalla linea di demarcazione tra Giordania ed Israele: la parte ovest della città, comprendente le zone di più recente edificazione, ed a maggioranza ebraica, era sotto il controllo dello Stato di Israele, mentre la parte est, comprendente la [[Città Vecchia di Gerusalemme|città vecchia]], ed a maggioranza araba, era sotto controllo del Regno di Giordania.