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L'offensiva della [[Wehrmacht]] sulla Somme iniziò il 5 giugno 1940, a poco meno di un mese dall'avvio delle ostilità a occidente. Le deboli difese francesi opposero una resistenza accanita all'inizio degli scontri, ma già il 7 giugno i primi reparti corazzati tedeschi sfondarono presso [[Rouen]]. Il fronte iniziò così a crollare rapidamente sotto il peso dell'attacco tedesco: già il 9 giugno gli attaccanti avevano attraversato la [[Senna]] ed entro il 12 giugno avevano costituito ampie teste di ponte oltre questo fiume e l'[[Oise (fiume)|Oise]], dalle quali minacciavano ormai [[Parigi]] da vicino.
Travolti dall'attacco tedesco, alcuni elementi della X Armata francese e del [[Corpo di Spedizione Britannico|Corpo di Spedizione Britannico (BEF)]] si rifugiarono a [[Saint-Valery-en-Caux]] per poter essere evacuati dalla marina britannica. La 7. Panzer-division, al comando del generale [[Erwin Rommel]], prese però possesso delle alture attorno al porto per impedire tale evacuazione; alle forze alleate ormai sopraffatte e circondate non rimase che arrendersi il 12 giugno.
Maggiore successo ebbe invece un secondo tentativo di evacuazione realizzato da truppe inglesi e francesi presso [[Le Havre]]. Il nome in codice di quest'operazione fu [[Operazione Cycle]] e fu realizzata il 10 giugno 1940: circa 11.000{{formatnum:11000}} soldati alleati riuscirono a essere evacuati dalla marina inglese, che li mise in salvo dall'accerchiamento tedesco.<br />
Nel tentativo di risparmiare [[Parigi]] dalle distruzioni della guerra, il governo francese dichiarò la capitale francese [[città aperta]] il 10 giugno, trasferendosi a [[Bordeaux]]. Il 14 giugno truppe d'invasione tedesche marciarono su [[Parigi]].
 
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== L'aggiramento della linea Maginot ==
Nonostante la situazione militare fosse disperata, l'esercito francese continuò a battersi con valore. In particolare le divisioni poste a difesa della [[linea Maginot]] (forti di quasi 400.000{{formatnum:400000}} uomini) opposero una tenace resistenza agli attacchi tedeschi: soltanto una sezione di [[casamatta|casematte]] fu conquistata dai tedeschi, ma per il resto la linea di difesa francese non venne sfondata, rifiutandosi di arrendersi ai tedeschi.
Per costringere alla resa i reparti posti a difesa della [[linea Maginot]], la [[Wehrmacht]] operò una manovra di aggiramento alle spalle, realizzata con l'utilizzo di reparti corazzati che sfondarono verso sud per poi convergere a est chiudendo le vie di fuga ai francesi. Un intero [[gruppo d'armate]] francese rimase quindi intrappolato in un'enorme sacca, dove venne costretto alla resa il 22 giugno.
 
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== Evacuazione del BEF ==
Dopo la disfatta sulla Somme e la conquista di [[Parigi]] alle forze inglesi del ''secondo BEF'' non rimase altra scelta che ripiegare e prepararsi a una nuova evacuazione dal continente. Si diede pertanto avvio all'[[Operazione Ariel]], che tra il 15 e il 25 giugno permise l'evacuazione di 200.000{{formatnum:200000}} uomini appartenenti all'esercito britannico e a quello francese.<br />
La Luftwaffe si impegnò a fondo per evitare una nuova evacuazione di massa dopo [[Operazione Dinamo|Dunkerque]]. Il I. Fliegerkorps bombardò incessantemente i porti di [[Cherbourg]] e [[Le Havre]], ma ciò non impedì la buona riuscita dell'operazione.