Adriano: differenze tra le versioni
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==== Attività culturali e protezione delle arti ====
{{Vedi anche|Storia della letteratura latina (117 - 192)|Età traianea e adrianea}}
{{Citazione|Piccola anima smarrita e soave,<br />compagna e ospite del corpo,<br />ora t'appresti a scendere in luoghi<br />incolori, ardui e spogli,<br />ove non avrai più gli svaghi consueti.|''[[Historia Augusta]], Adriano'', 25, 9. Poesia composta da Adriano poco prima della morte, traduzione di [[Lidia Storoni Mazzolani]]|[[Animula vagula blandula]]<br />Hospes comesque corporis<br />Quae nunc abibis in loca<br />Pallidula rigida nudula<br />Nec ut soles dabis iocos|lingua=la}}
[[File:Villa adriana canopos.jpg|thumb|left|Canopo di Villa Adriana]]
Adriano è stato descritto, da [[Ronald Syme]] tra gli altri, come il più versatile degli imperatori romani. Gli piaceva dimostrare di essere versato in tutti i campi intellettuali e letterari; ma soprattutto frequentò e protesse l'[[arte]], essendo egli stesso un fine [[intellettuale]], amante delle [[arti figurative]], della [[poesia]] e della [[letteratura]]. Anche l'[[architettura]] lo appassionava molto e durante il suo principato si adoperò per dare un'impronta stilistica personale agli edifici via via edificati.
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