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[[Qutayba ibn Muslim]] (669-716), governatore del [[Grande Khorasan]] sotto il [[califfato omayyade]] (661-750), iniziò la conquista musulmana della Sogdiana all'inizio dell'VIII secolo, ricevendo aiuto dal sovrano locale di [[Balkh]], che si schierò dalla parte degli Omayyadi.<ref name="dresden 2003 p1217"/><ref>{{cita autore=B. A. Litvinski, A. H. Jalilov e A. I. Kolesnikov | anno=1999 | capitolo=The Arab Conquest | titolo=History of Civilizations of Central Asia: Volume III, the Crossroads of Civilizations: A.D. 250–750 | curatore=B. A. Litvinski, Zhang Guangda e R. Shabani Samghabadi | città=Delhi | editore=Motilal Banarsidass Publishers Private Limited | pp=457-58}}</ref> Tuttavia, quando il suo successore al-Jarrah ibn Abdallah governò il Khorasan (717-719), molti Sogdiani autoctoni convertiti all'Islam iniziarono a ribellarsi, in quanto non più esentati dal pagamento della tassa sui non-musulmani, la ''[[jizya]]'', a causa di una nuova legge che imponeva ai convertiti la prova della [[circoncisione]] e della capacità di leggere il [[Corano]].<ref name="dresden 2003 p1217"/><ref name="litvinski et al 1999 p459">{{cita autore=B. A. Litvinski, A. H. Jalilov e A. I. Kolesnikov | anno=1999 | capitolo=The Arab Conquest | titolo=History of Civilizations of Central Asia: Volume III, the Crossroads of Civilizations: A.D. 250–750 | curatore=B. A. Litvinski, Zhang Guangda e R. Shabani Samghabadi | città=Delhi | editore=Motilal Banarsidass Publishers Private Limited | p=459}}</ref> Con l'aiuto dei Turchi [[Turgesh]], i Sogdiani riuscirono a espellere la guarnigione araba omayyade da Samarcanda, respingendo i tentativi omayyadi di riconquista fino all'arrivo di [[Sa'id ibn Amr al-Harashi]] (fl. 720-735). [[Gurak]], il sovrano sogdiano (''ikhshid'') di Samarcanda, che aveva precedentemente rovesciato nel 710 il sovrano filoomayyade Tarkhun, decise che la resistenza contro la vasta armata araba di al-Harashi era inutile, e convinse i suoi seguaci a sottomettersi agli Omayyadi.<ref name="litvinski et al 1999 p459"/> Divashtich (r. 706-722), sovrano sogdiano di [[Pendžikent]], guidò le sue forze verso la catena montuosa dello [[Monti Zeravshan|Zeravšan]] (vicino all'odierna Zeravšan, in Tagikistan), mentre i Sogdiani guidati da Karzanj, sovrano di Pai (odierna [[Kattakurgan]], Uzbekistan), fuggirono verso il principato di Fergana, dove il loro sovrano at-Tar (o Alutar) promise loro sicurezza e rifugio dagli Omayyadi. Tuttavia, at-Tar informò segretamente al-Harashi dei Sogdiani nascosti a [[Khujand]], che furono quindi massacrati dalle forze di al-Harashi dopo il loro arrivo.<ref>{{cita autore=B. A. Litvinski, A. H. Jalilov e A. I. Kolesnikov | anno=1999 | capitolo=The Arab Conquest | titolo=History of Civilizations of Central Asia: Volume III, the Crossroads of Civilizations: A.D. 250–750 | curatore=B. A. Litvinski, Zhang Guangda e R. Shabani Samghabadi | città=Delhi | editore=Motilal Banarsidass Publishers Private Limited | pp=459-60}}</ref>
Dal 722, in seguito all'invasione musulmana, nuovi gruppi di Sogdiani, molti dei quali [[cristiani nestoriani]], emigrarono verso est, dove i Turchi erano stati più tolleranti verso la loro religione già dai tempi delle persecuzioni religiose sasanidi. Crearono in particolare colonie nell'area del [[Semirechye]], dove continuarono a prosperare fino al X secolo con l'ascesa dei [[Qarluq|Karluk]] e del [[Karakhanidi|Khanato dei Kara-Khanidi]]. Questi Sogdiani sono noti per la produzione di splendidi piatti d'argento con iconografia cristiana orientale, come il celebre ''piatto di Anikova''.<ref name="ES">{{cita libro | autore=Eleanor Sims | titolo=Peerless images: Persian painting and its sources | anno=2002 | editore=New Haven: Yale University Press | isbn=978-0-300-09038-3 | pp=293-294 | url=https://archive.org/details/peerlessimagespe0000sims/page/294/mode/1up}}</ref><ref name="SEDU">{{cita web | titolo=Anikova Plate The Sogdians | url=https://sogdians.si.edu/anikova-plate/ | sito=sogdians.si.edu}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | autore=Briton O'Daly | titolo=An Israel of the Seven Rivers | rivista=Sino-Platonic Papers | anno=2021 | pp=10-12 | url=https://sino-platonic.org/complete/spp308_Zhetysu_Karluk_Turks_Sogdians.pdf | citazione=I popoli turchi, sia indirettamente che direttamente, contribuirono a portare il cristianesimo nello [[Semireč'e|Zhetysu]] dopo che il Khaganato Göktürk
==== Califfato abbaside (750-819) ====
[[File:Decorated niche, 750-825 CE, Afrasiab, Samarkand.jpg|thumb|Nicchia decorata della maschea abbaside di [[Afrasiab]], Samarcanda, 750-825 d.C.<ref>{{cita libro | autore=Viola Allegranzi e Sandra Aube | titolo=Splendeurs des oasis d'Ouzbékistan | anno=2022 | editore=Louvre Editions | città=Parigi | isbn=978-8412527858 | p=181}}</ref>]]
Gli Omayyadi [[Rivoluzione abbaside|caddero]] nel 750 sotto il [[califfato abbaside]], che rapidamente affermò la propria presenza in Asia centrale dopo la vittoria nella [[battaglia del Talas]] (presso il [[Talas (fiume)|fiume Talas]], odierno Kirghizistan) nel 751 contro la dinastia cinese Tang. Questo conflitto, incidentalmente, introdusse la tecnica cinese della fabbricazione della carta nel [[mondo islamico]].<ref name="hanks 2010 p4">{{cita libro | autore=Reuel R. Hanks | anno=2010 | titolo=Global Security Watch: Central Asia | città=Santa Barbara, Denver, Oxford | editore=Praeger | p=4}}</ref> Le conseguenze culturali e le ramificazioni politiche di questa battaglia determinarono il ritiro dell'impero cinese dall'Asia centrale. Inoltre, consentirono l'ascesa dell'[[impero samanide]] (819-999), uno stato persiano centrato a Bukhara (nell'attuale [[Uzbekistan]]), che formalmente riconosceva gli Abbasidi come sovrani supremi, pur mantenendo una notevole autonomia e portando avanti la tradizione commerciale dei Sogdiani.<ref name="hanks 2010 p4"/>
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I Samanidi occuparono la regione sogdiana dall'819 circa fino al 999, stabilendo inizialmente la loro capitale a [[Samarcanda]] (819-892), e successivamente a [[Bukhara]] (892-999).
===Turkic conquests: Kara-Khanid Khanate (999–1212)===
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