Enrico Pandone: differenze tra le versioni

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{{Aristocratico
|prefisso onorifico = [[Duca]]
|nome = Enrico Pandone d'Aragona
|immagine =
|stemma = Coa fam ITA pandone.jpg
|titolo = [[Ducato di Bojano|Duca di Bojano]]
|altrititoli = IV
* [[conteConte]] di [[Venafro]]
* [[Barone]] di [[Prata Sannita]]
|data di nascita = 1495/1497
* [[Signore (titolo nobiliare)|Signore]] di [[Campochiaro]], [[Capriati a Volturno|Capriati]], [[Cerasuolo (Filignano)|Cerasuolo]], [[Ciorlano]], [[Filignano|Collestefano]], [[Filignano]], [[Fontegreca|Fossaceca]], [[Gallo Matese]], [[Guardiaregia]], [[Letino]], [[Macchiagodena]], [[Pratella|Mastrati]], [[Montaquila]], [[Pettoranello del Molise|Pettorano]], [[Pratella]], [[Roccaravindola]], [[Pratella|San Vito]], [[Santa Maria Oliveto]], [[Filignano|Valleampia]] e [[Viticuso|Zandenusio]]
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|data di morte = dicembre [[1528]]
|luogo di morte = [[Napoli]]
|dinastia = [[Pandone (famiglia)|Pandone]]
|padre = Carlo Pandone
|madre = Ippolita [[Aragona (famiglia)|d'Aragona]]
|consorte = Caterina [[CaterinaAcquaviva (famiglia)|Acquaviva d'Aragona]]
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|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
}}
{{Militare
|Nome = Enrico Pandone d'Aragona
|Immagine =
|Didascalia =
|Data_di_nascita = tra il [[1495]] e il [[1497]]
|Nato_a = [[Napoli]]
|Data_di_morte = 1º dicembre [[1528]]
|Morto_a = [[Napoli]]
|Cause_della_morte = [[Decapitazione]]
|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita = {{simbolo|Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1400-1806).svg}} [[Sacro Romano Impero]]<br />{{simbolo|Bannière de France style 1500.svg}} [[Francia nell'età moderna|Regno di Francia]]
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|Comandanti = [[Carlo V d'Asburgo]]<br />[[Odet de Foix]]
|Guerre = {{tutto attaccato|[[Guerra d'Italia del 1521-1526|Guerra dei quattro anni]]<br />[[Guerra della Lega di Cognac]]}}
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|Battaglie = Battaglia di Roma (1525)<br />[[Assedio di Napoli (1528)]]
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Enrico
|Cognome = Pandone
|PreData = dal [[1520]] '''Pandone d'Aragona'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = VenafroNapoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = tra il [[1495/]] e il [[1497]]
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =dicembre
|AnnoMorte = 1528
|Epoca = 14001500
|Epoca2 = 1500
|Attività = nobile
|Attività2 = condottiero
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = <ref name="db.histantartsi.eu">{{Cita|Db.histantartsi.eu}}.</ref>
}}
 
[[File:Venafro cavalli1.jpg|thumb|[[Castello Pandone (Venafro)]], ''Affresco di un cavallo'', opera di anonimo]]
Fu [[Ducato di Bojano|duca di Bojano]], 4º [[conte]] di [[Venafro]], [[barone]] di [[Prata Sannita]], [[Signore (titolo nobiliare)|signore]] di [[Campochiaro]], [[Capriati a Volturno|Capriati]], [[Cerasuolo (Filignano)|Cerasuolo]], [[Ciorlano]], [[Filignano|Collestefano]], [[Filignano]], [[Fontegreca|Fossaceca]], [[Gallo Matese]], [[Guardiaregia]], [[Letino]], [[Macchiagodena]], [[Pratella|Mastrati]], [[Montaquila]], [[Pettoranello del Molise|Pettorano]], [[Pratella]], [[Roccaravindola]], [[Pratella|San Vito]], [[Santa Maria Oliveto]], [[Filignano|Valleampia]] e [[Viticuso|Zandenusio]], [[capitano]] di [[San Polo Matese]] e [[cavaliere]] dell'[[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|Ordine di Malta]]<ref name="db.histantartsi.eu"/>.
[[File:Castello di Venafro (2425249464).jpg|thumb|Castello di Venafro]]
 
== Biografia ==
EraEnrico figlioPandone dinacque Carloa Pandone[[Napoli]] (?-1498),tra IIIil conte1495 die Venafroil 1497, figlio di ScipioneCarlo [[Pandone (1457-1492famiglia),|Pandone]] eed diIppolita [[IppolitaAragona (famiglia)|d'Aragona]] (1468-1529),<ref>[http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie%20e%20Persone/253 Pandone Enrico.]</ref> figlia di [[Enrico d'Aragona]]<ref name="db.histantartsi.eu"/>. Dopo la morte del padre nel 1498, che aveva designato Enrico come suo erede nel possesso della contea di [[Venafro]], crebbe sotto la reggenza della madre fino al raggiungimento della maggiore età nel 1514<ref name="db.histantartsi.eu"/>. Nel 1516 gli furono confermati i beni familiari che aveva ereditato e venne ascritto quale [[cavaliere]] dell'[[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|Ordine di Malta]]<ref name="db.histantartsi.eu"/>.
 
Fedele in un primo momento alla causa dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo]] che nel 1525 lo aveva nominato [[Ducato di Bojano|duca di Bojano]] in ricompensa per la vittoria riportata nella battaglia di [[Roma]] nell'ambito della [[Guerra d'Italia del 1521-1526|guerra dei quattro anni]], avendo sperperato tutte le ricchezze della famiglia, l'anno dopo si pose dalla parte dei francesi in occasione della discesa in [[Italia]] del maresciallo [[Odet de Foix]] volta a conquistare il [[Regno di Napoli]]<ref name="Candida Gonzaga-db.histantartsi.eu">{{Cita|Candida Gonzaga (1875)|p. 97}}; {{Cita|Db.histantartsi.eu}}.</ref>. Sperava così in una vittoria del ''Lautrec'' che gli consentisse di riavere dai propri creditori, partigiani imperiali, i possedimenti perduti<ref name="Candida Gonzaga">{{Cita|Candida Gonzaga (1875)|p. 97}}.</ref>.
Appassionato di cavalli, è passato alla storia per avere commissionato ad un pittore rimasto anonimo, tra il 1521 e il 1527, un ciclo di affreschi<ref>{{cita|Garofalo e Mattei|p. 81.|cidGarofalo}}</ref> aventi per soggetto i cavalli,<ref>[https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1400054480-0 Catalogo Beni Culturali. Cavalli della scuderia di Enrico Pandone.]</ref> presenti nel suo [[Castello Pandone (Venafro)|castello]] a [[Venafro]], che trasformò in dimora signorile.
 
A causa dell'esito infausto della [[guerra della Lega di Cognac]] per i francesi (definitiva sconfitta e resa nell'[[Assedio di Napoli (1528)|assedio di Napoli]] del 1528), Enrico decise di lasciare il Regno assieme alla moglie Caterina [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva d'Aragona]]<ref name="Candida Gonzaga"/>. Intento ad organizzare la fuga a Venafro, fu ivi catturato e condotto prigioniero nel [[Maschio Angioino|Castel Nuovo]] di Napoli, dove il 1º dicembre venne fatto decapitare per [[fellonia]] da [[Filiberto di Chalon]], [[Principato di Orange|principe di Orange]]<ref name="Candida Gonzaga-db.histantartsi.eu"/>. Di conseguenza, il [[Castello Pandone (Venafro)|castello]] di Venafro, sua residenza, fu saccheggiato dai soldati e la famiglia di Enrico venne spogliata di tutti i propri beni<ref name="Candida Gonzaga"/>. Lo scrittore venafrano Battista della Valle per ricordarne le gesta gli aveva dedicato la sua opera ''Vallo''<ref name="db.histantartsi.eu"/>.
Fedele alla causa imperiale di [[Carlo V]] che lo aveva nominato [[Ducato di Bojano|duca di Bojano]] e avendo dissipato tutte le ricchezze della famiglia, si pose dalla parte dei francesi quando, nel 1526, [[Odet de Foix]] maresciallo di Francia scese in Italia alla conquista del [[Regno di Napoli]]. Sperò in una sua vittoria che gli consentisse di riavere dai suoi creditori, partigiani di Carlo V, i propri possedimenti. A causa dell'esito della guerra infausto per i francesi, Enrico fu costretto a lasciare il Regno assieme alla moglie Caterina. Catturato a Venafro e portato a Napoli, venne decapitato nel 1528 da [[Filiberto di Chalon]], [[Principato di Orange|principe d'Orange]] e [[viceré di Napoli]]. Anche la famiglia di Enrico venne spogliata di tutti i suoi beni.<ref>{{Cita libro|titolo=Delle famiglie nobili napoletane|autore=Scipione Ammirato|wkautore=Scipione Ammirato|editore=Amadore Massi da Forlì|città=Firenze|anno=1651|volume=2|url=https://books.google.it/books?id=3kFKAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Delle+famiglie+nobili+napoletane+volume+2&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwjx1ceH4ZaNAxX--QIHHeLcNdgQ6AF6BAgGEAM#v=onepage&q&f=false|ISBN=no|cid=Ammirato (1651)}}</ref>
 
== Discendenza ==
Enrico Pandone si sposò nela [[Napoli]] il 10 dicembre 1514 con Caterina [[CaterinaAcquaviva (famiglia)|Acquaviva d'Aragona]], figlia di [[Giovanni Francesco Acquaviva d'Aragona]], [[marchese]] di [[Bitonto]], e [[Dorotea Gonzaga (14831485-15271538)|Dorotea Gonzaga]], dalla quale non ebbe figli<ref>{{frCita|Db.histantartsi.eu}}[https://gallica; {{Cita|Garofalo e Mattei (2022)|p.bnf 92}}.fr</ark:/12148/bpt6k5401590dref>.texteImage G.Già Noblemaireimparentato dalla nascita con gli [[Aragona (famiglia)|Aragona]], ''Histoirecoi dequali la Maisoncasata desdella Baux'',consorte p.115era legata, Pariscelebrate le nozze, 1913.]</ref>a marchesepartire didal [[Bitonto]]1520 eunì dial [[Doroteanome Gonzagadella (1485-1538)|Doroteapropria Gonzaga]]famiglia (1485-1538)quello della dinastia reale spagnola<ref name="db.histantartsi.eu"/>.
 
== Opere ==
[[File:Venafro cavalli1.jpg|thumb|Anonimo, ''Affresco di cavallo'', [[Castello Pandone (Venafro)|Castello Pandone]], [[Venafro]], 1524]]
In vita, Enrico Pandone fece ristrutturare il [[Castello Pandone (Venafro)|Castello Pandone]] di [[Venafro]] aggiungendovi un giardino e una torre lungo le fortificazioni delle mura di cinta<ref name="db.histantartsi.eu"/>. Da sempre appassionato di [[Equus ferus caballus|cavalli]] (che però furono anche causa della sua rovina), nel 1524 commissionò ad un artista anonimo la realizzazione di affreschi ad essi dedicati (ciclo di affreschi dei ''Cavalli del castello Pandone'') nelle scuderie, nel piano nobile e nel loggiato occidentale della residenza<ref>{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1400054480-0|titolo=Cavalli della scuderia di Enrico Pandone|postscript=nessuno}}; {{Cita|Db.histantartsi.eu}}; {{Cita news|autore=Francesco Bei|url=https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/la-repubblica-dei-cavalli/2023/03/31/news/il_cavallo_dellimperatore_che_costo_la_testa_al_duca-394384374/|titolo=Il cavallo dell'Imperatore che costò la testa al Duca|pubblicazione=La Repubblica dei cavalli|supplementodi=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|editore=GEDI Gruppo Editoriale|data=31 marzo 2023|postscript=nessuno}}; {{Cita|Garofalo e Mattei (2022)|p. 81}}.</ref>.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=DelleMemorie delle famiglie nobili napoletanedelle province meridionali d'Italia|autore=ScipioneBerardo AmmiratoCandida Gonzaga|wkautore=ScipioneBerardo AmmiratoCandida Gonzaga|editore=AmadoreArnaldo MassiForni da ForlìEditore|città=FirenzeBologna|anno=16511875|volume=2|url=https://books.google.it/books?id=3kFKAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Delle+famiglie+nobili+napoletane+volume+2&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwjx1ceH4ZaNAxX--QIHHeLcNdgQ6AF6BAgGEAM#v=onepage&q&f=false|ISBN=no|cid=AmmiratoCandida Gonzaga (16511875)}}
* {{citaCita libro|Giovan Battista|di Crollalanza|titolo=[[Dizionario storico -blasonico delle famiglie nobili oe notabili italiane estinte e fiorenti]]|autore=Giovan Battista di Crollalanza|wkautore=Giovan Battista di Crollalanza|editore=A.ForniDirezione del Giornale Araldico|1886città=Pisa|Bolognaanno=1888|vol. volume=2|ISBN=no|cid=cidCrollalanzaCrollalanza (1888)}}
* {{Cita libro|titolo = I Gonzaga fuori Mantova. Architettura, relazioni, potere|curatore = Emanuela Garofalo|curatore2 = Francesca Mattei|editore =Viella ViellaLibreria Editrice|città = Roma|anno = 2022|p =|pp =|ISBN = 978-88-3313331-8133813-8|cid =cidGarofaloGarofalo e Mattei (2022)}}
 
== Voci correlate ==
{{Portale|arte|biografie|storia}}
* [[Pandone (famiglia)]]
* [[Guerra d'Italia del 1521-1526|Guerra dei quattro anni]]
* [[Guerra della Lega di Cognac]]
* [[Assedio di Napoli (1528)|Assedio di Napoli]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=http://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie%20e%20Persone/253|titolo=Enrico Pandone|cid=Db.histantartsi.eu}}
 
{{Portale|arte|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Morti assassinati per decapitazione|Pandone]]
[[Categoria:Pandone|E]]
[[Categoria:Morti assassinati per decapitazione|Pandone]]