=xx=
{| class="messagebox" width="90%" align="center" style="background:ghostwhite; padding:2.5em; border:1px solid silver; min-height:90px;"
|
|Quest'utente non è più attivo sulla Wikipedia in italiano.
|}
=[[Morti misteriose di personalità legate alla Russia dal 2022]]=
[[File:Ravil_Maganov_(2019-11-21).jpg|thumb|[[Ravil Maganov]], presidente di [[LUKoil]], morì il 1° settembre 2022 cadendo da una finestra in ospedale. Al momento della caduta le telecamere sarebbero state spente per riparazioni.<ref name = Guardian>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Andrew Roth
|url = https://www.theguardian.com/world/2022/sep/01/russian-oil-executive-dies-in-fall-from-moscow-hospital-window
|titolo = Russian oil executive dies in fall from Moscow hospital window
|titolotradotto = Dirigente petrolifero russo muore cadendo dalla finestra in un ospedale di Mosca
|pubblicazione = The Guardian
|data = 1 settembre 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>]]
Dall'inizio del 2022 svariati personaggi di spicco russi o legati alla Russia sono morti in circostanze che in occidente sono state spesso definite «sospette»<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore = Michela Iaccarino
|url = https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/09/02/morti-sospette-dopo-la-guerra-11-oligarchi-russi-suicidi/6788990/
|titolo = Morti sospette dopo la guerra: 11 oligarchi russi “suicidi”
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Fatto Quotidiano
|data = 2 settembre 2022
|accesso = 9 luglio 2025
|citazione =
}}</ref><ref name = ANSA >{{Cita news
|lingua =
|autore = Redazione ANSA
|url = https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/12/30/morto-in-circostanze-misteriose-un-politico-del-partito-di-putin_e07874f9-75cc-4860-9020-00b0b546141b.html
|titolo = Morto in circostanze misteriose un politico del partito di Putin
|titolotradotto =
|pubblicazione = ANSA
|data = 30 dicembre 2023
|accesso = 9 luglio 2025
|citazione = Si allunga sempre più la lista degli esponenti della nomenclatura russa morti nell'ultimo paio d'anni in circostanze quantomeno misteriose. [...] [La] lista delle morti sospette ormai è davvero lunga.
}}</ref><ref name= Giornale_8-7-2025>{{Cita news
|lingua =
|autore = Matteo Basile
|url = https://www.ilgiornale.it/news/politica/licenziato-si-toglie-vita-mistero-sul-ministro-russo-settimo-2506665.html
|titolo = Licenziato, si toglie la vita: mistero sul ministro russo. È il settimo morto del 2025
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Giornale
|data = 8 luglio 2025
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref><ref name = ForbesStaff>{{Cita news
|lingua = spagnolo
|autore = Forbes Staff
|url = https://forbes.com.mx/andrei-badalov-directivo-de-transneft-presuntamente-se-suicido-se-suma-a-ola-de-muertes-sospechosas-de-altos-funcionarios-en-rusia/
|titolo = Andréi Badalov, directivo de Transneft, presuntamente se suicidó; se suma a ola de muertes sospechosas de altos funcionarios en Rusia
|titolotradotto = Andrei Badalov, direttore di Transneft, si sarebbe suicidato; è l'ultima d'una serie di morti sospette di alti funzionari in Russia
|pubblicazione = Forbes Mexico
|data = 8 luglio 2025
|accesso = 9 luglio 2025
|citazione =
}}</ref> o «misteriose»<ref>{{Cita news
|lingua = francese
|autore = Benoît Hopquin
|url = https://www.lemonde.fr/m-le-mag/article/2022/09/08/mysterieuses-morts-en-serie-chez-les-oligarques_6140778_4500055.html
|titolo = Mystérieuses morts en série chez les oligarques
|titolotradotto = Morti misteriose in serie tra gli oligarchi
|pubblicazione = Le Monde
|data = 8 settembre 2022
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref><ref name = ANSA /><ref>{{Cita news
|lingua =
|autore = Fabrizio Dragosei
|url = https://www.corriere.it/esteri/24_marzo_15/vitaly-robertus-lukoil-morti-misteriose-russia-guerra-58e68d4e-e294-11ee-b2e2-af0c3ae1dff0.shtml
|titolo = Vitaly Robertus, dirigente Lukoil, è solo l’ultimo di una lunga serie: tutte le morti misteriose in Russia dall’inizio della guerra
|titolotradotto =
|pubblicazione = Corriere della Sera
|data = 15 marzo 2024
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref><ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://24plus.ilsole24ore.com/art/suicidi-e-morti-misteriose-intorno-putin-cinque-legate-gazprom-AH1lzHbB
|titolo = Russia, suicidi e morti misteriose intorno a Putin: così il decesso di Starovoit riapre il giallo
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Sole 24 Ore
|data = 8 luglio 2025
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref><ref name = Independent>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Bryony Gooch
|url = https://www.independent.co.uk/news/world/europe/roman-starovoit-russia-deaths-mystery-circumstances-putin-b2784555.html
|titolo = The minister, the general and the oil baron: All the mysterious deaths of Russian officials and businessmen
|titolotradotto = Il ministro, il generale e il barone del petrolio: tutte le morti misteriose di ufficiali e affaristi russi
|pubblicazione = The Independent
|data = 8 luglio 2025
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref>. Tra i morti figurano miliardari, alti dirigenti, politici di primo piano e personalità pubbliche di vario genere. Tra le cause di morte dichiarate ricorrono in particolare la caduta dalle finestre e l'apparente [[suicidio]]. In alcuni casi assieme a questi personaggi di spicco sono stati trovati morti anche i familiari.
==Osservazione e ipotesi==
A partire dal 2022 molti in occidente hanno notato una serie di morti ravvicinate di personaggi russi in vista. Il 3 giugno 2022 l'olandese [[Nederlandse_Omroep_Stichting|NOS]] descrisse il fenomeno come
{{citazione|una serie inquietante di miliardari russi, molti dei quali provenienti dal settore petrolifero e del gas, trovati morti in circostanze insolite dall'inizio di quest'anno. [...] Tutto ha avuto inizio il 30 gennaio, quando Leonid Šulman, 60 anni, responsabile dei trasporti del colosso energetico russo [[Gazprom]], è stato trovato morto nel bagno della sua casa di campagna nella regione di Leningrado. Accanto al suo corpo c'era un biglietto d'addio.<ref name = NOS>{{Cita news
|lingua = olandese
|autore = Iris de Graaf
|url = https://nos.nl/artikel/2431306-mysterieuze-reeks-zelfmoorden-onder-russische-oligarchen
|titolo = Mysterieuze reeks 'zelfmoorden' onder Russische oligarchen
|titolotradotto = Misteriosa serie di «suicidi» tra gli oligarchi russi
|pubblicazione = ROS
|data = 3 giugno 2022
|accesso = 9 luglio 2025
|citazione = [...] een grimmige reeks aan Russische miljardairs, velen uit de olie- en gassector, die onder ongebruikelijke omstandigheden dood zijn aangetroffen sinds begin dit jaar. [...] Het begon op 30 januari, toen de 60-jarige Leonid Sjoelman, hoofd transport van de Russische energiegigant Gazprom, dood werd aangetroffen in de badkamer van zijn buitenhuis in de regio Leningrad. Naast zijn lichaam lag een afscheidsbrief.
}}</ref>}}
Il 6 luglio 2022 la [[CNN]] parlava di una serie di nove casi di
{{citazione|milionari con legami diretti o indiretti col [[Cremlino]] trovati morti in scenari misteriosi dall'inizio dell'anno<ref>{{Cita news
|lingua = portoghese
|autore = Nuno Mandeiro
|url = https://cnnportugal.iol.pt/guerra/ucrania/mais-um-magnata-russo-encontrado-morto-em-circunstancias-misteriosas-foi-encontrado-na-piscina-de-casa/20220706/62c5d9960cf2f9a86eac3cd4
|titolo = Mais um magnata russo encontrado morto em circunstâncias misteriosas. Foi encontrado na piscina de casa
|titolotradotto = Un altro magnate russo trovato morto in circostanze misteriose. È stato trovato nella piscina di casa
|pubblicazione = CNN Portugal
|data = 6 luglio 2022
|accesso = 9 luglio 2025
|citazione = [...] milionários com ligações diretas ou indiretas ao Kremlin encontrados mortos num cenário de mistério, desde o início do ano [...]
}}</ref>}}
[[File:Роман_Старовойт.jpg|thumb|[[Roman Starovojt]], il [[Ministero_dei_trasporti_(Russia)|ministro dei trasporti]] russo, fu rimosso dall'incarico il 7 luglio 2025 e trovato morto il giorno stesso; si sarebbe suicidato con una pistola dentro la sua automobile.<ref name= Giornale_8-7-2025 />]]
La catena di morti ritenute misteriose non si è interrotta, bensì è continuata negli anni seguenti. Fra gli altri, nel 2024 è morto il ''leader'' d'opposizione [[Aleksej Naval'nyj]], ufficialmente per un'[[aritmia cardiaca]],<ref name = Insider>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore =
|url = https://theins.ru/en/news/273896
|titolo = Russia’s Investigative Committee refuses to investigate Alexei Navalny’s death, claims he died of abnormal heart rhythm
|titolotradotto = Il Comitato d'inchiesta russo si rifiuta d'investigare sulla morte d'Aleksej Naval'nyj, sostenendo che sia morto d'aritmia cardiaca
|pubblicazione = The Insider
|data = 15 agosto 2024
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref> e nel 2025 [[Roman Starovojt]], il [[Ministero_dei_trasporti_(Russia)|ministro dei trasporti]], rimosso dall'incarico e apparentemente suicidatosi il giorno stesso.<ref name= Giornale_8-7-2025 />
Vari osservatori ritengono che la catena delle morti non possa essere casuale e che ci siano aspetti dubbi nelle ricostruzioni ufficiali fornite dalle autorità russe. Alcuni hanno avanzato l'ipotesi, sostenendola con più o meno convinzione, che le morti siano state orchestrate dal [[Cremlino]], forse per eliminare personalità critiche verso il governo ventennale di [[Vladimir Putin]], o in particolare verso l'[[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione su vasta scala dell'Ucraina]], iniziata nel febbraio del 2022 e ancora in corso nel 2025, parte del più esteso [[conflitto russo-ucraino]].<ref name = Vox>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Cameron Peters
|url = https://www.vox.com/world/2022/10/14/23388516/russian-businessmen-oligarchs-putin-mysterious-deaths-windows
|titolo = Russian businessmen keep dying. No one knows why. Three theories for a mysterious string of deaths in Putin’s Russia.
|titolotradotto = Gli affaristi russi continuano a morire. Nessuno sa perché. Tre teorie per una misteriosa sequenza di morti nella Russia di Putin
|pubblicazione = Vox
|data = 14 ottobre 2022
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref><ref>{{Cita news
|lingua =
|autore = Pietro Salvatori
|url = https://www.huffingtonpost.it/esteri/2024/03/15/news/russia_putin_oppositori_morti_di_regime-15393960/
|titolo = Morti di regime. Catalogo di vittime del putinismo, come una guerra di mafia
|titolotradotto =
|pubblicazione = Huffington Post
|data = 15 marzo 2024
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref><ref>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Zachary Folk
|url = https://www.forbes.com/sites/zacharyfolk/2024/03/03/mysterious-deaths-of-putin-critics-continue-navalny-russian-helicopter-pilot-join-oligarchs/
|titolo = Mysterious Deaths Of Putin Critics Continue: Navalny, Russian Helicopter Pilot Join Oligarchs
|titolotradotto = Continuano le morti misteriose dei critici di Putin: Naval'nyj e un pilota d'elicottero russo si uniscono agli oligarchi
|pubblicazione = Forbes
|data = 3 marzo 2024
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref><ref>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Elaine Godfrey
|url = https://www.theatlantic.com/ideas/archive/2022/12/russian-tycoon-pavel-antov-dies-putin-ukraine/672601/
|titolo = Sudden Russian Death Syndrome
|titolotradotto = Sindrome della morte russa improvvisa
|pubblicazione = The Atlantic
|data = 29 dicembre 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref> [[Bill Browder]], affarista un tempo impegnato in Russia, ha sostenuto invece che Putin sarebbe stato colpito duramente dalle [[Sanzioni internazionali durante il conflitto russo-ucraino|sanzioni internazionali]] conseguenti all'invasione dell'Ucraina, e ordinerebbe queste azioni non tanto per colpire dissidenti politici quanto per cercare di mantenere un flusso di denaro sufficiente dal lucroso giro d'affari del petrolio e del gas naturale.<ref>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Samantha Hawley, Flint Duxfield
|url = https://www.abc.net.au/news/2022-10-03/putin-s-epidemic-of-murder-the-russian-millionaires-dying-to-fun/101487158
|titolo = Russia's millionaires dying in 'epidemic of murder' to fund Vladimir Putin's war in Ukraine, says campaigner
|titolotradotto = I milionari russi stanno morendo in un'«epidemia d'omicidi» per finanziare la guerra di Vladimir Putin in Ucraina, sostiene un attivista
|pubblicazione = ABC News
|data = 2 ottobre 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
Altri commentatori hanno espresso scetticismo verso queste ipotesi,<ref>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Mark Galeotti
|url = https://www.spectator.co.uk/article/is-putin-really-to-blame-for-this-belarusian-ministers-sudden-death/
|titolo = Is Putin really to blame for this Belarusian minister’s sudden death?
|titolotradotto = Ministro bielorusso morto improvvisamente, c'è davvero da incolpare Putin?
|pubblicazione = The Spectator
|data = 2 ottobre 2022
|accesso = 10 luglio 2025
|citazione = {{en}} [...] as now seems almost traditional, the death of anyone even vaguely connected with Russia needs must be treated by some as suspicious, and the less evidence there is of foul play, the more that somehow proves that it was a really, really sophisticated assassination.<br>{{it}} [...] come sembra ormai tradizionale, la morte di chiunque sia anche solo vagamente collegato alla Russia è considerata da alcuni giocoforza sospetta, e, meno prove di omicidio ci sono, più questo in qualche modo dimostra che è stato un assassinio davvero molto sofisticato.
}}</ref> sostenendo che le morti non sono necessariamente collegate, e che è possibile che molti casi siano veramente dei suicidi.<ref name = Politico>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Michael Schaffer
|url = https://www.politico.com/news/magazine/2022/08/26/dan-rapoport-putin-critic-was-it-suicide-00053836
|titolo = A Putin Critic Fell from a Building in Washington. Was It Really a Suicide?
|titolotradotto = Un detrattore di Putin è caduto da un edificio a Washington. Si tratta davvero di un suicidio?
|pubblicazione = Politico
|data = 26 agosto 2022
|accesso = 14 ottobre 2022
|citazione = {{en}} “Not every unexplained death in Russia is the KGB or the GRU bumping someone off,” says Fiona Hill, the former senior Russia specialist at the White House [...].<br>{{it}} «Non è che dietro ogni morte inspiegata in Russia ci sia sempre il [[KGB]] o il [[Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie|GRU]] che fa fuori qualcuno» dice Fiona Hill, ex-specialista della Russia presso la Casa Bianca [...].
}}</ref> Il [[Stati_per_tasso_di_suicidio|tasso di suicidio]] in Russia è effettivamente tra i più alti al mondo, e il più alto in Europa. Tra gli uomini d'affari potrebbe esserci un ulteriore stimolo al suicidio per la tensione dovuta alla guerra in Ucraina e le sanzioni. Si ipotizza inoltre che alcune morti potrebbero sì essere omicidi, ma dovuti alla competizione fra gruppi affaristici rivali, senza il bisogno di un'azione centralizzata da parte del Cremlino.<ref name = Vox/>
==Alcuni casi==
''Lista non esaustiva. Inserisci solo casi [[Wikipedia:Enciclopedicità|enciclopedicamente rilevanti]] ed evita la [[Wikipedia:Niente_ricerche_originali|ricerca originale]].''
{| class="wikitable"
! Nome !! Attività, ruolo !! Nazionalità !! Età al decesso !! Data della morte !! Numero di morti nell'evento !! Luogo di ritrovamento del cadavere !! Circostanze della morte
|-
| Leonid Šulman || Direttore dei trasporti di [[Gazprom]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 60 || 30 gennaio 2022 || 1 || {{Bandiera|RUS}} [[Oblast' di Leningrado]] || Trovato morto, apparentemente suicidatosi.<ref name = NOS/>
|-
| Aleksandr Tjulakov || Alto dirigente in [[Gazprom]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 61 || 25 febbraio 2022 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Vicinanze di [[San Pietroburgo]] || Trovato impiccato, apparentemente suicidatosi.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore = Alessandra Muglia
|url = https://www.corriere.it/esteri/22_aprile_30/morti-misteriose-oligarchi-russi-sei-decessi-tre-mesi-b513200a-c847-11ec-85c4-7c8d22958d02.shtml
|titolo = Le morti misteriose degli oligarchi russi: sei decessi in tre mesi
|titolotradotto =
|pubblicazione = Corriere della Sera
|data = 20 aprile 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Vasilij Melnikov || Grande imprenditore, proprietario di MedStom || {{Bandiera|RUS}} russa || 43 || 23 marzo 2022 || 4 || {{Bandiera|RUS}} [[Nižnij Novgorod]] || Avrebbe pugnalato a morte la moglie e i due figli piccoli per poi uccidersi allo stesso modo.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore = Sabato Angieri
|url = https://ilmanifesto.it/lultimo-oligarca-suicida-il-re-degli-insaccati-giu-dalla-finestra
|titolo = L’ultimo oligarca «suicida», il re degli insaccati giù dalla finestra
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Manifesto
|data = 28 dicembre 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Vladislav Avajev || Ex-vicepresidente di [[Gazprombank]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 51 || 18 aprile 2022 || 3 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Trovato morto assieme alla figlia e la moglie incinta; apparente omicidio-suicidio.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore = Vito Califano
|url = https://www.ilriformista.it/giallo-allombra-del-cremlino-lex-dirigente-di-gazprombank-avayev-morto-in-casa-uccise-moglie-incinta-e-figlia-294412/
|titolo = Giallo all’ombra del Cremlino, l’ex dirigente di Gazprombank Avayev morto in casa: uccise moglie incinta e figlia
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Riformista
|data = 20 aprile 2022
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Sergej Protosenja || Ex-dirigente di [[Novatek]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 55 || 19 aprile 2022 || 3 || {{Bandiera|ESP}} [[Lloret de Mar]], Spagna || Trovato impiccato; moglie e figlia trovate morte nei loro letti con colpi d'ascia sui corpi.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://www.ilsole24ore.com/art/trovato-morto-altro-magnate-russo-secondo-omicidio-suicidio-due-giorni-AEYH3ZTB
|titolo = Trovato morto un altro oligarca russo. Secondo omicidio-suicidio in due giorni
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Sole 24 Ore
|data = 21 aprile 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Andrej Krukovsky || Direttore di un villaggio turistico di [[Gazprom]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 37 || 1 maggio 2022 || 1 || {{Bandiera|RUS}} [[Soči]] || Caduto da una scogliera.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://www.avvenire.it/mondo/pagine/morto-altro-oligarca-russo-mistero
|titolo = Il settimo in 3 mesi. Morto in circostanze misteriose un altro manager russo di Gazprom
|titolotradotto =
|pubblicazione = Avvenire
|data = 3 maggio 2022
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Aleksandr Subbotin || Membro del consiglio di [[LUKoil]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 43 || 8 maggio 2022 || 1 || {{Bandiera|RUS}} [[Mytišči]] || Morto dopo un rituale sciamanico con iniezione di veleno di rospo, cui avrebbe preso parte per far passare i postumi di un'ubriacatura.<ref>{{Cita news
|lingua = spagnolo
|autore = Carlos Fresneda
|url = https://www.elmundo.es/internacional/2022/05/10/627a849021efa0343f8b45ad.html
|titolo = La sospechosa muerte de un oligarca ruso en una sesión chamánica tras inyectarle veneno de un sapo bufo
|titolotradotto = La morte sospetta d'un oligarca russo in un rituale sciamanico dopo un'iniezione di veleno di rospo
|pubblicazione = El Mundo
|data = 10 maggio 2022
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref>
|-
| [[Dan Rapoport]] || Uomo d'affari || {{Bandiera|LTU}} lituana, {{Bandiera|USA}} statunitense || 52 || 14 agosto 2022 || 1 || {{Bandiera|USA}} Washington DC, Stati Uniti || Trovato morto in strada, caduto dal suo appartamento. Nato nell'[[Unione sovietica]], Rapoport era un critico di Putin.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore = Giulia Taviani
|url = https://www.corriere.it/esteri/22_agosto_17/dan-rapoport-morte-anti-putin-930ee51c-1e68-11ed-9975-12e1519ef887.shtml
|titolo = Washington: trovato morto in circostanze sospette Dan Rapoport, noto banchiere anti Putin
|titolotradotto =
|pubblicazione = Corriere della Sera
|data = 17 agosto 2022
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref>
|-
| [[Ravil Maganov]] || Presidente di [[LUKoil]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 67 || 1 settembre 2022 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Ospedalizzato per presunti problemi al cuore e depressione, poi caduto da una finestra dell'ospedale.<ref name = Guardian />
|-
| Ivan Pečorin || Direttore dell'aviazione per l'estremo oriente russo || {{Bandiera|RUS}} russa || 39 || 10 settembre 2022 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Estremo oriente russo || Annegato dopo essere caduto dalla sua barca; il corpo è stato ritrovato alcuni giorni dopo.<ref>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Mia Jankowicz
|url = https://www.businessinsider.com/russian-executive-falls-off-boat-in-latest-mystery-businessman-death-2022-9
|titolo = Putin ally falls into the sea, adding to list of mysterious deaths suffered by Russian energy bosses
|titolotradotto = Sostenitore di Putin cade in mare, allargando la lista delle morti misteriose dei magnati dell'energia russi
|pubblicazione = Business Insider
|data = 13 settembre 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| [[Pavel Antov]] || Imprenditore e politico || {{Bandiera|RUS}} russa || 65 || rowspan="2" | 24 dicembre 2022 || 1 || {{Bandiera|IND}} [[Rayagada]], India || Caduto da una finestra in albergo.<ref>{{Cita news
|lingua = spagnolo
|autore =
|url = https://www.lavanguardia.com/internacional/20221227/8660118/muere-extranas-circunstancias-oligarca-ruso-critico-guerra-ucrania.html
|titolo = Muere en extrañas circunstancias otro oligarca ruso que se mostró crítico con la guerra de Ucrania
|titolotradotto = Muore in circostanze strane un altro oligarca russo che si mostrò critico verso la guerra all'Ucraina
|pubblicazione = La Vanguardia
|data = 21 dicembre 2022
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Alexej Maslov || Già comandante in capo delle [[Forze terrestri russe]]; rappresentante speciale dell'[[Uralvagonzavod]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 69 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Morto «improvvisamente» in un ospedale militare.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://www.ilmessaggero.it/mondo/mistero_generale_russo_morto_mosca_alexei_maslov_chi_era-7137270.html
|titolo = Russia, morto "misteriosamente" a Mosca l'ex capo dell'esercito Alexei Maslov
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Messaggero
|data = 28 dicembre 2022
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Dmitrij Pavočka || Ex-dirigente presso [[Roscosmos]], [[Sukhoi]], [[LUKoil]], [[Bank Menatep]]; coinvolto anche con altre aziende || {{Bandiera|RUS}} russa || 49 || 26 gennaio 2023 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Bruciato vivo nel suo appartamento, pare a causa d'una sigaretta lasciata accesa.<ref>{{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Matthew Roscoe
|url = https://euroweeklynews.com/2023/01/26/roscosmos-manager-dead-fire-moscow/
|titolo = Former Russian Roscosmos manager burned alive in mystery fire at Moscow apartment
|titolotradotto = Ex-dirigente russo di Roscosmos bruciato vivo in un incendio misterioso in un appartamento a Mosca
|pubblicazione = EuroWeekly News
|data = 26 gennaio 2023
|accesso = 9 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Marina Jankina || Capo delle finanze del [[Distretto militare occidentale]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 58 || 16 febbraio 2023 || 1 || {{Bandiera|RUS}} San Pietroburgo || Caduta da una finestra.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://www.open.online/2023/02/16/russia-mosca-suicidio-marina-yankina/
|titolo = Nuove ombre sul Cremlino, la morte misteriosa della funzionaria della Difesa: caduta dal 16mo piano
|titolotradotto =
|pubblicazione = Open
|data = 16 febbraio 2023
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Viatčeslav Rovneiko || Magnate del petrolio, ex-spia del [[KGB]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 59 || 22 febbraio 2023 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Trovato a casa sua in stato d'incoscienza; le sue condizioni sono peggiorate rapidamente ed è morto poco dopo.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://www.ilmessaggero.it/mondo/spia_kgb_morto_russia_viatcheslav_rovneiko-7249346.html
|titolo = Ex spia del KGB e magnate del petrolio russo trovato morto a Mosca, giallo sul decesso di Viatcheslav Rovneiko
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Messaggero
|data = 23 febbraio 2023
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Vladimir Sviridov || Ex-generale dell'aeronautica || {{Bandiera|RUS}} russa || 68 || novembre 2023 || 2 || {{Bandiera|RUS}} [[Andžievskij]] || Trovato morto con la moglie, pare per un'[[intossicazione da monossido di carbonio]]; ma misure ''in situ'' non ne hanno rilevato una concentrazione superiore alla norma.<ref name = Independent/>
|-
| [[Aleksej Naval'nyj]] || Attivista politico, ''leader'' d'opposizione || {{Bandiera|RUS}} russa || 47 || 16 febbraio 2024 || 1 || {{Bandiera|RUS}} [[Charp]], Siberia || Naval'nyj era incarcerato; avrebbe detto di sentirsi poco bene quella mattina e sarebbe morto per [[aritmia cardiaca]] dopo una passeggiata.<ref name= Insider /><ref name=TPI>{{Cita news
|lingua =
|autore = Giovanni Macchi
|url = https://www.tpi.it/esteri/alexey-navalny-cause-morte-202402161083075/
|titolo = Morto Alexey Navalny: le cause della morte dell’oppositore russo
|titolotradotto =
|pubblicazione = TPI
|data = 16 febbraio 2024
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Vitaly Robertus || Vicepresidente di [[LUKoil]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 53 || 13 marzo 2024 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Trovato impiccato nel suo ufficio.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://www.unita.it/2024/03/14/trovato-impiccato-russia-vice-presidente-lukoil-morto-sospetto-compagnia-petrolifera/
|titolo = Trovato impiccato in Russia il vice presidente di Lukoil, è il quarto morto “sospetto” nella compagnia petrolifera
|titolotradotto =
|pubblicazione = L'Unità
|data = 14 maggio 2024
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Valentina Bondarenko || Economista presso l'[[Accademia russa delle scienze]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 82 || 23 luglio 2024 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Caduta dalla finestra del suo appartamento.<ref>{{Cita news
|lingua =
|autore =
|url = https://www.iltempo.it/esteri/2024/07/25/news/valentina-bondarenko-russia-morte-caduta-finestra-suicidio-sospetti-guerra-39956287/#google_vignette
|titolo = Russia, l'ennesima morte sospetta: nota economista precipita dalla finestra
|titolotradotto =
|pubblicazione = Il Tempo
|data = 25 luglio 2024
|accesso = 10 luglio 2025
}}</ref>
|-
| Andrei Badalov || Vicepresidente di [[Transneft]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 62 || 4 luglio 2025 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Caduto da una finestra.<ref name = ForbesStaff/><ref name = Independent/>
|-
| [[Roman Starovojt]] || [[Ministero_dei_trasporti_(Russia)|Ministro dei trasporti]] || {{Bandiera|RUS}} russa || 53 || 7 luglio 2025 || 1 || {{Bandiera|RUS}} Mosca || Rimosso dall'incarico, trovato morto il giorno stesso; si sarebbe suicidato con un'arma da fuoco.<ref name= Giornale_8-7-2025 />
|}
==Voci correlate==
*[[Avvelenamento di Aleksej Naval'nyj]]
*[[Giornalisti uccisi in Russia]]
*[[Omicidio di Anna Politkovskaja]]
==Note==
{{references}}
{{portale|Russia|politica}}
[[Categoria:Casi di omicidio irrisolti in Russia]
[[Categoria:Casi di omicidio in Russia]
[[Categoria:Teorie del complotto]
[[Categoria:Eventi in corso]
|-
| xxnome || xxattività || xxnazione || xxanni || xxdata || xxnumeromorti || xxluogo || xxcircostanze
=Federico Gobbo=
[[File:Federico_Gobbo_2016-04-30.jpg|thumb|Gobbo nel 2016]]
{{Bio
|Nome = Federico
|Cognome = Gobbo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Padova
|GiornoMeseNascita = 26 marzo
|AnnoNascita = 1974
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca =
|Attività = linguista
|Attività2 = filosofo
|Attività3= informatico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , attivo nei campi dell'[[interlinguistica]], dell'[[esperantologia]] e della [[filosofia dell'informazione]]
}}
Ambiti che ha studiato in modo particolare sono la [[pianificazione linguistica|pianificazione]] e le [[politica linguistica|politiche linguistiche]] (lingue contestate, mobilità e multilinguismo), la linguistica costruttiva (argomentazione adposizionale, [[glottodidattica]] nel [[metodo Montessori]]) e la filosofia delle idee ([[filosofia dell'informazione]]).
Professore universitario, ha insegnato in Italia ([[Università dell'Insubria|Insubria]], [[Università di Milano-Bicocca|Milano-Bicocca]], [[Università dell'Aquila|l'Aquila]], [[Università di Torino|Torino]]), in Cina ([[università di Nanchino|Nanchino]]) e nei Paesi Bassi ([[Università di Amsterdam|Amsterdam]]). Dal 2014 è professore d'interlinguistica ed esperanto all'[[Università di Amsterdam]].
È membro di varie organizzazioni e associazioni, fra cui l'[[Association for Computational Linguistics|Associazione per la linguistica computazionale]].
Dal 2013 è un corrispondente dell'[[Accademia di Esperanto|Accademia dell'esperanto]].
Il suo [[numero di Erdős]] è 4.
==Opere==
Elenco parziale.
*{{Cita libro
|titolo = Fondamenti di interlinguistica ed esperantologia: Pianificazione linguistica e lingue pianificate
|titolotradotto =
|autore = Federico Gobbo
|editore = Raffaello Cortina
|città = Milano
|anno = 2009
|ISBN = 978-88-7043-141-4
}}
*{{Cita libro
|titolo = Constructive Adpositional Grammars: Foundations of Constructive Linguistics
|autore = Federico Gobbo
|autore2= Marco Benini
|editore = Cambridge Scholars Publishings
|città =Newcastle upon Tyne
|anno = 2011
|lingua = inglese
|ISBN =
}}
* {{Cita libro
|titolo = Analisi conversazionale costruttiva: per un’applicazione terapeutica
|titolotradotto =
|autore = Federico Gobbo
|editore = GRIN
|città = Monaco di Baviera
|anno = 2011
|ISBN =
}}
* {{Cita libro
|titolo = Amikaro: Lernolibro de Esperanto
|titolotradotto =
|autore = Federico Gobbo
|editore = AnyBook Press
|città = Amsterdam
|anno = 2019
|lingua = esperanto
|ISBN =
}}
* {{Cita libro
|titolo = Introduction to Interlinguistics
|titolotradotto =
|autore = Federico Gobbo
|editore = GRIN
|città = Monaco di Baviera
|anno = 2020
|lingua = inglese
|ISBN =
}}
==Collegamenti esterni==
*{{Cita web
|url = https://federicogobbo.name/
|sito = federicogobbo.name
|titolo = Federico Gobbo
|accesso = 3 luglio 2025
}} Sito personale di Gobbo.
*{{Cita web
|url= https://scholar.google.com/citations?user=g5F4T-AAAAAJ&hl=it
|titolo = Federico Gobbo
|editore = Google Scholar
|accesso = 3 luglio 2025
}}
*{{Cita web
|lingua = inglese
|url = https://www.uva.nl/en/profile/g/o/f.gobbo/f.gobbo.html?cb
|titolo = Prof. dr. F. (Federico) Gobbo
|sito = uva.nl
|editore = University of Amsterdam
|accesso = 3 luglio 2025
}}
*{{Cita web
|autore = Alessio Giordano
|url = https://www.treccani.it/magazine/chiasmo/extra/Giordano_intervista_Gobbo.html
|titolo = L’esperanto in movimento: varietà sociolinguistiche e sviluppo diacronico. Intervista a Federico Gobbo
|sito = treccani.it
|editore = Istituto Treccani
|data = 23 gennaio 2021
|accesso = 3 luglio 2025
}}
{{navigazione esperanto}}
{{portale|biografie|esperanto|linguistica}}
[[Categoria:Esperantisti italiani]
=Maisie Ward=
{{s|biografie}}
{{Bio
|Nome = Mary Josephine
|Cognome = Ward
|PostCognomeVirgola =
|Soprannome = Maisie
|Sesso = F
|LuogoNascita = Shanklin
|GiornoMeseNascita = 4 gennaio
|AnnoNascita = 1889
|LuogoMorte = Jersey City
|GiornoMeseMorte = 28 gennaio
|AnnoMorte = 1975
|Attività = scrittrice
|Attività2 = editrice
|Nazionalità = inglese
}}
Nel 1926, assieme al marito Frank Sheed, fondò a Londra la casa editrice [[Sheed & Ward]].
Animata da una viva fede cattolica, scrisse svariati libri legati a temi religiosi. Fu autrice di biografie di [[Gilbert Keith Chesterton]] (che conobbe personalmente), del [[John Henry Newman|cardinale Newman]] e di [[Robert Browning]].
Il figlio di Maisie e Frank, Wilfrid Sheed, divenne anch'egli uno scrittore.
==Collegamenti esterni==
* [https://archive.org/search?query=%28%28subject%3A%22Ward%2C%20Maisie%22%20OR%20subject%3A%22Maisie%20Ward%22%20OR%20creator%3A%22Ward%2C%20Maisie%22%20OR%20creator%3A%22Maisie%20Ward%22%20OR%20title%3A%22Maisie%20Ward%22%20OR%20description%3A%22Ward%2C%20Maisie%22%20OR%20description%3A%22Maisie%20Ward%22%29%20OR%20%28%221889-1975%22%20AND%20Ward%29%29%20AND%20%28-mediatype:software%29 Opere di Maisie Ward o su Maisie Ward] nell{{'}}''[[Internet Archive]]''.
* [https://librivox.org/author/13921 Opere di Maisie Ward] su ''[[LibriVox]]''.
* Il necrologio sul ''[[New York Times]]'': {{Cita news
|lingua = inglese
|autore = Wolfgang Saxon
|wkautore =
|url = https://www.nytimes.com/1975/01/29/archives/maisie-ward-86-publisher-dies-writer-and-husband-set-up-speed-ward.html
|titolo = Maisie Ward, 86, publisher, dies
|titolotradotto = È morta l'editrice Maisie Ward, di 86 anni
|pubblicazione = [[New York Times]]
|supplementodi =
|città = New York
|editore =
|data = 29 gennaio 1975
|p = 35
|accesso = 14 marzo 2025
}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
=Dove portano tutte le strade=
{{Libro
|titolo=Dove portano tutte le strade
|immagine= San_Giovanni_in_Laterano_2021.jpg
|didascalia= <small>La facciata della [[basilica di San Giovanni in Laterano]], la [[cattedrale]] di [[Roma]]</small>
|annoorig= 1922–1923
|genere= [[saggio]]
|sottogenere= [[apologetica]]
|lingua = inglese
}}
'''''Dove portano tutte le strade''''' (''Where All Roads Lead'') è una serie d'articoli d'[[apologetica]] [[cattolicesimo|cattolica]] dello scrittore inglese [[Gilbert Keith Chesterton]], pubblicata fra il [[1922]] e il [[1923]].
Il titolo fa riferimento al noto modo di dire «[[tutte le strade portano a Roma]]», usato varie volte da Chesterton nei suoi scritti.
==Contesto e genesi==
Chesterton era un personaggio pubblico, un giornalista e scrittore estremamente produttivo, famoso nella scena intellettuale del tempo. Pur trattando di temi disparati, al centro del suo pensiero c'era sempre stata la riflessione filosofica e religiosa, che l'aveva portato negli anni a un sempre maggiore avvicinamento al [[cattolicesimo]]: anche se non era formalmente cattolico, da molto tempo i suoi scritti erano permeati di spirito cattolico. Dopo anni passati ''in limine'', nell'estate del 1922 si convertì ufficialmente. Dopo qualche mese iniziò a uscire ''Dove portano tutte le strade'', una serie d'articoli sulla sua [[conversione religiosa|conversione]] e sul cattolicesimo in generale, pubblicati parallelamente sui periodici ''[[Blackfriars]]'' (nel Regno Unito) e ''[[The Catholic World]]'' (negli Stati Uniti). La serie proseguì fino alla primavera dell'anno successivo; sarebbe dovuta continuare, ma s'interruppe dopo la settima puntata.<ref>{{Cita|Hasnes|vol. II, pp. 516 (''G40'') e 527 (''G89'').}}</ref>
==Contenuti==
===''La giovinezza della Chiesa'' (1ª e 2ª puntata)===
Chesterton osserva che, per essere così antica, la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] mostra una sorprendente vitalità, e una capacità unica di rinnovarsi e ringiovanire. Mode e movimenti di vario genere, artistici, socio-politici o religiosi, possono nascere pieni d'energia, ma invecchiano presto, perdono di freschezza e spesso si spengono nel tempo della vita d'un uomo; mentre la Chiesa dura da duemila anni.
{{quote|Non è vero, come implicano le storiografie dei razionalisti, che lungo i secoli l’[[ortodossia]] è invecchiata lentamente. È piuttosto l’[[eresia]] che è invecchiata velocemente.<ref>{{Cita|Chesterton 2025|p. 30.}}</ref>}}
Chesterton rileva un parallelismo fra quattro rinascite del cattolicesimo di fronte alle sfide del tempo: l'ortodossia [[Atanasio_di_Alessandria|atanasiana]] in risposta all'eresia [[arianesimo|ariana]], le [[crociate]] in risposta all'[[espansione islamica]], la [[Controriforma]] in risposta alla [[Riforma protestante]], e da ultimo il rinnovamento dei suoi giorni (il [[medievalismo]] di [[John Ruskin|Ruskin]], [[William Morris|Morris]], [[Eric Gill|Gill]], il [[distributismo]], il [[socialismo gildista]], eccetera). Secondo Chesterton, questa capacità della Chiesa di ringiovanire ha in sé qualcosa di [[sovrannaturale]].
===''Le ragioni della complessità'' (3ª puntata)===
Chesterton osserva che molte delle nuove filosofie e religioni (come anche l'[[ateismo]] stesso) sono caratterizzate da un'estrema semplicità di concetti; al contrario, il cattolicesimo «è l’unico credo che ancora non si vergogna d’essere complicato». Questa semplicità è il motivo per cui le filosofie nuove si spengono presto: non sono abbastanza complesse per essere organismi viventi<ref group=N>G. Mainardi annota che, «[p]ur nella diversità delle posizioni generali, il discorso di Chesterton sembra anticipare aspetti della teoria del [[meme]] di [[Richard Dawkins|Dawkins]]». {{Cita|Chesterton 2025|p. 44.}}</ref>. Al contrario, nella sua complessità il cattolicesimo ha una straordinaria ricchezza di risorse che gli permette di affrontare i problemi delle epoche più disparate. Chesterton critica quindi come incompleta e contraddittoria la posizione [[anglocattolicesimo|anglocattolica]].
===''Storia d'una mezza verità'' (4ª e 5ª puntata)===
Chesterton ironizza sul fatto che molte critiche rivolte alla Chiesa, sulla sua presunta arretratezza, sono corrette:
{{quote|La Chiesa non può cambiare tanto rapidamente quanto cambiano le accuse contro di essa. A volte è còlta a pisolare, ancora intenta a smentire quello che è stato detto contro di lei lunedì, trascurando la cosa completamente opposta che si dice su di lei martedì. A volte vive pateticamente nel passato, al punto da presumere candidamente che il pensatore moderno pensi oggi ciò che pensava ieri. Il pensiero moderno la stacca in velocità, nel senso che scompare, da solo, prima ancora ch’essa abbia finito di confutarlo.<ref>{{Cita|Chesterton 2025|pp. 51–52.}}</ref>}}
Questa superficialità del pensiero moderno si osserva in molti aspetti, come nell'uso non ragionato del linguaggio: una sequenza di [[Stereotipo#Il_luogo_comune|luoghi comuni]] automatici che «trasforma tutte le frasi in sequenze di parole morte»<ref>{{Cita|Chesterton 2025|p. 55.}}</ref>.
Chesterton tratta quindi qualche elemento della sua esperienza personale: consiglia ai giovani intellettuali di mettere il proprio pensiero, se vogliono davvero che fiorisca e influisca positivamente sul mondo, nel «giardino» duraturo della Chiesa, anziché buttarlo nelle polemiche del tempo, che passano e non lasciano nulla; e critica ''a posteriori'' certi aspetti della filosofia che egli stesso si era costruito per contrastare il [[pessimismo]] della sua giovinezza (concretizzata nel ''[[Il cavaliere pazzo e altre poesie|Cavaliere pazzo e altre poesie]]''), osservando che il suo sentimento di meraviglia e gratitudine assoluta per l'esistenza, se mal interpretato e non bilanciato da altre verità (come si possono trovare invece armonicamente nel cattolicesimo), avrebbero potuto facilmente essere usato per giustificare ogni tipo d'atrocità.
===''Una nota sulla religione comparata'' (6ª e 7ª puntata)===
[[File:Gorgon's_Head_of_the_Temple_Sulis_Minerva_at_Bath_-_Roman_Baths_(Bath).jpg|thumb|La testa della [[gorgone di Bath|«gorgone» maschile]] di [[Bath]], in Inghilterra; Chesterton ironizza sulla sua identificazione con la dea [[Sulis|Sule]] da parte degli archeologi del tempo]]
Chesterton critica certi concetti della [[religione comparata]] e del lavoro di [[Herbert George Wells]] (suo amico ma anche avversario intellettuale), che giudica superficiali ed erronei: a parer suo, quelle che sono comunemente definite «religioni» ([[cristianesimo]], [[islamismo]], [[buddismo]], [[induismo]], [[confucianesimo]]) come fossero esemplari diversi d'uno stesso concetto, sono in realtà entità di natura molto diversa, per cui è fuorviante assembrarle senza distinzione in un'unica categoria; com'è fuorviante mettere in un'unica categoria figure in realtà molto diverse come [[Gesù]], [[Budda]], [[Maometto]]. La Chiesa cattolica, l'idea stessa d'una «Chiesa» a prescindere dalla sua realizzazione concreta, è un'entità sostanzialmente ''sui generis''.
L'ultima puntata è dedicata di nuovo alla critica a Wells, in particolare alla sua descrizione del buddismo, che secondo Chesterton non è veritiera, essendone piuttosto una sciacquatura ottimistica, sentimentale e tranquillizzante, fatta per soddisfare le mode moderne.
==Stile==
Lo stile dell'opera è quello consueto di Chesterton: arguto, giocoso, brillante, [[aforisma|aforistico]], ricco di [[paradosso|paradossi]] e [[gioco di parole|giochi di parole]].
Come suo solito, alla brillantezza dell'espressione formale corrisponde una grande ricchezza di contenuti: sono numerosi i riferimenti a episodi storici, mitologici, letterari, a personaggi d'ogni genere, politici, artisti, intellettuali: fra i tanti, qui compaiono [[William Butler Yeats]], [[Lionel Johnson]], [[Mallarmé]], [[George Bernard Shaw]], [[Bergson]], [[Maeterlinck]], [[Henrik Ibsen]], [[Sidney Webb]], [[Hilaire Belloc]], [[Jacques-Bénigne Bossuet]], [[Blaise Pascal|Pascal]], [[Francisco Suárez]], [[John Knox]], [[Thomas Henry Huxley]], [[Ernst Heinrich Haeckel]], [[Alfred Edward Housman]], [[Algernon Swinburne|Swinburne]], [[Tolstoj]], [[Schopenhauer]].
==Storia editoriale==
La serie fu raccolta e ripubblicata in forma ridotta dalla [[Società della verità cattolica]] nel 1961, a cura di [[Dorothy Collins]], e poi ristampata nel '63<ref>{{Cita|Hasnes|vol. I, p. 205 (''A127'').}}</ref>; e, sempre dalla stessa casa editrice e sempre in forma ridotta, di nuovo nel 2017, stavolta accorpata a uno scritto di [[Robert Louis Stevenson]] (''Father Damien'')<ref>{{Cita|Chesterton 2017}}.</ref>.
La serie è stata invece ripubblicata in forma completa dalla [[Ignatius Press]] nel 1990, a partire dal testo contenuto in ''The Catholic World''<ref>{{Cita|Chesterton 1990|pp. 25–58}}</ref>.
Nel 2025 è stata pubblicata, dal testo completo di ''Blackfriars'', la prima traduzione in italiano<ref>{{Cita|Chesterton 2025}}.</ref>.
==Pagine correlate==
*[[Cecil Chesterton]]
*[[Leone XIII]]
*[[Frances Blogg]]
==Note==
===Note al testo===
<references group="N"/>
===Fonti===
<references/>
==Bibliografia==
*{{Cita libro|cid=Chesterton 1990|titolo=The Collected Works of G. K. Chesterton|vol=III|autore=G. K. Chesterton|editore=Ignatius Press|altri=a cura di R. P. Marlin, G. J. Rabatin, J. L. Swan; J. Sobran; P. Azar; J. Mysak, R. Paine; B. D. Marlin|città=San Francisco|anno=1990|ISBN=0-89870-310-7|lingua=inglese}}
*{{Cita libro|cid=Chesterton 2017|titolo=Fr Damien & Where All Roads Lead|autore=G. K. Chesterton, R. L. Stevenson|editore=Catholic Truth Society|altri=|città=|anno=2017|ISBN=978-1-78469-527-9|lingua=inglese}}
*{{Cita libro|cid=Hasnes|titolo=G. K. Chesterton - A Bibliography|autore=G. Hasnes|editore=Classica forlag|altri=|città=Kongsberg|anno=2023|ISBN=978-82-7610-013-6|lingua=inglese}}
*{{Cita libro|cid=Chesterton 2025|titolo=Dove portano tutte le strade|autore=G. K. Chesterton|editore=Edizioni del Faro|altri=traduzione e note di G. Mainardi|città=Trento|anno=2025|ISBN=978-88-5512-486-7}}
{{Opere di Gilbert Keith Chesterton}}
{{portale|letteratura|cattolicesimo}}
[[Categoria:Opere di Gilbert Keith Chesterton]
[[Categoria:Apologetica cattolica]
=Meme=
==Origine ed evoluzione concettuale==
===Precursori===
Il termine ''meme'' è stato coniato da [[Richard Dawkins]] nel 1976, ma Dawkins stesso afferma che il concetto non è nuovo, e idee simili si possono trovare in autori precedenti.<ref>{{cita web|autore=Cosma Rohilla Shalizi|titolo=Memes|titolotradotto=Memi|url=http://www.cscs.umich.edu/~crshalizi/formerly-hyper-weird/memetics.html |accesso=8 ottobre 2021 |website=Center for the Study of Complex Systems |publisher=[[University of Michigan]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611125712/http://www.cscs.umich.edu/~crshalizi/formerly-hyper-weird/memetics.html |dataarchivio=11 giugno 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 1922, [[Gilbert Keith Chesterton]] osservò la somiglianza fra i sistemi intellettuali e gli organismi viventi, notando che per una sopravvivenza ininterrotta un certo grado di complessità non è un ostacolo ma una necessità.<ref>G. Mainardi annota che, «[p]ur nella diversità delle posizioni generali, il discorso di Chesterton sembra anticipare aspetti della teoria del meme di Dawkins».<br>{{Cita libro|titolo=[[Dove portano tutte le strade]]|autore=G. K. Chesterton|editore=Edizioni del Faro|altri=traduzione e note di G. Mainardi|città=Trento|anno=2025|ISBN=978-88-5512-486-7|p=44}}</ref>
===Dawkins===
Richard Dawkins, nel suo libro ''[[Il gene egoista]]'' del 1976, definisce il termine ''meme'' nell'àmbito d'una visione biologico-[[Evoluzione|evoluzionistica]] [[Homo sapiens|umana]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Samuel A|cognome=Nigro|data=2017-02-06|titolo=Review of Two Books: The Selfish Gene... and... The Extended Phenotype both by Richard Dawkins New York, Oxford University Press, 1976, 352 pages New York, Oxford University Press, 1982, 313 pages|rivista=Journal of Psychology & Clinical Psychiatry|volume=6|numero=6|accesso=2022-09-30|doi=10.15406/jpcpy.2017.06.00401|url=http://dx.doi.org/10.15406/jpcpy.2017.06.00401 |issn = 2373-6445}}</ref>.
=Spazio d'appoggio=
'''Vènere'''<ref group=N>xx</ref> è il secondo pianeta<ref name="inaf">{{cita web |url=http://archive.oapd.inaf.it/pianetav/L15_02S.html |titolo=Venere |accesso=15 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171024152940/http://archive.oapd.inaf.it/pianetav/L15_02S.html |dataarchivio=24 ottobre 2017 |urlmorto=sì }}</ref> del [[sistema solare|sistèma solare]] in órdine di distanţa dal [[Sole]] con un'[[orbita|òrbita]] quaʃi circolare che lo pòrta a cómpiere una [[Periodo di rivoluzione|rivoluţione]] in 225 [[giorno|giorni terrèstri]].<ref name="nasa venus" /> Prènde il nome dalla dèa [[Mitologia romana|romana]] dell'amore e della belleţţa<ref name="inaf" /> e il súo [[simbolo astronomico|símbolo astronòmico]] è la rappreʃentaţione stilizzata della mano di [[Venere (divinità)|Vènere]] che sorrègge uno [[Specchio nella cultura di massa|spècchio]] ({{simbolo|Venus symbol.svg|18}}; ''[[Unicode]]'': ♀).<ref name=":0">{{cita web |url=http://www.ilpost.it/2012/03/08/storia-simbolo-maschio-femmina/ |titolo=La storia di ♂ e ♀ |accesso=15 novembre 2017}}</ref>
'''Vènere''' è· il secondo pianeta del [[sistema solare|sistèma solare]] in órdine di distantza dal [[Sole]] con un'[[orbita|òrbita]] quasi circolare che· lo pòrta a· cómpiere una [[Periodo di rivoluzione|rivolutzione]] in 225 [[giorno|giorni terrèstri]]. Prènde il nome dalla ·dèa [[Mitologia romana|romana]] dell'amore e· della belletza e· il suo [[simbolo astronomico|símbolo astronòmico]] è· la rappresentatzione stilizzata della mano di [[Venere (divinità)|Vènere]] che· sorrègge uno [[Specchio nella cultura di massa|spècchio]] ({{simbolo|Venus symbol.svg|18}}; ''[[Unicode]]'': ♀).<ref name=":0" />
=La ballata del Cavallo Bianco=
{{Libro
|titolo=La ballata del Cavallo Bianco
|titoloorig=The Ballad of the White Horse
|titoloalfa= Ballata del Cavallo Bianco, La
|immagine= Statue_d'Alfred_le_Grand_à_Winchester.jpg
|didascalia= <small>Statua raffigurante Alfredo a [[Winchester (Hampshire)|Winchester]], in Inghilterra; opera di [[William Hamo Thornycroft]], del 1899
|annoorig= 1911
|genere= [[poema epico]]
|lingua = inglese
|ambientazione= [[Inghilterra]], nel [[IX secolo]]
|protagonista= [[Alfredo il Grande]]
|antagonista= [[Guthrum|Gutrumo]]
|altri_personaggi= Eldredo, Marco, Colano, Aroldo, Elfo, Uggeri, la donna della foresta, la [[Vergine Maria]]
}}
'''''La ballata del Cavallo Bianco''''' (''The Ballad of the White Horse'') è un [[poema epico]] dello scrittore inglese [[Gilbert Keith Chesterton]], pubblicato nel 1911. È una narrazione romanzata della storia d'[[Alfredo il Grande]], re inglese [[Alto Medioevo|altomedievale]], e della sua lotta contro gl'[[Grande_armata_danese|invasori danesi]].
==Sviluppo==
Chesterton era un autore estremamente produttivo e veloce, che scriveva quasi di getto, facendo poco lavoro di revisione; era capace di pubblicare anche quattro o cinque libri all'anno, oltre a una fiumana d'articoli per giornali, contributi per libri di altri autori, poesie, eccetera.
Nella sua produzione ''La ballata del Cavallo Bianco'' spicca come un'anomalia, per il suo lungo sviluppo (durato circa un decennio), la ricerca e la cura dei dettagli. Nel 1907 Chesterton aveva pubblicato un ''Frammento d’una ballata epica su «Alfredo»'', già molto vicino al testo definitivo: confrontandolo col testo finale, si nota come il lavoro di limatura del poeta, con solo lievi cambiamenti lessicali e di punteggiatura, renda il prodotto finale più maturo, raffinato.<ref>{{cita|Chesterton (Mainardi)|pp. 52–53, nota alla strofa 18.}}</ref>
[[Maisie Ward]], amica e poi biografa di Chesterton, e monsignor [[John O'Connor|O'Connor]], suo amico e ispirazione per il personaggio di [[padre Brown]], riportano entrambi, pur in modo un po' diverso, che un'ispirazione per il poema sarebbe venuta a Chesterton in sogno, nella forma d'una preghiera che nella versione finale della ''Ballata'' si trova nel libro V.<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|p. 154, nota alla strofa 15.}}</ref>
==Struttura==
La ''Ballata'' è aperta da una prefazione dell'autore, che spiega scopo e caratteri dell'opera.
Il testo poetico si compone di quasi 2700 versi; è ripartito in una dedica e otto parti numerate, chiamate «libri».
La ''Ballata'' si compone quasi tutta di strofe nelle tre forme [[metrica|metriche]] ''XaXa'', ''XaBBa'' e ''XaBBBa'', indicando con ''X'' i versi non rimati e con le lettere minuscole i versi più brevi. Le eccezioni a queste forme strofiche sono rare. La lunghezza dei versi è variabile.
==Contenuto==
===Prefazione===
L'autore spiega che la ''Ballata'' non intende essere storicamente precisa: pur basandosi in gran parte su fatti storici, infatti, «come facevano gli autori delle antiche [[Ballata_(poesia)|ballate]]» vuole dare la precedenza alle tradizioni, le leggende, i racconti come si sono tramandati popolarmente, e sono arrivati fino a lui per «sentito dire».
Non mancano alcune critiche all'apparato accademico degli storici, i cui metodi, secondo Chesterton, sono a volte troppo «austeri» per poter giudicare bene su certe questioni.
Infine, l'autore spiega che introduce i tre capi locali alleati d'Alfredo (Eldredo, Marco, Colano) come simbolo delle origini miste dell'Inghilterra, e della battaglia contro il «[[nichilismo]] pagano» portata avanti in quella terra da molti popoli.
{{Citazione|Immagino che la [[Wessex|Vessessia]] d’Alfredo avesse infatti un sangue molto eterogeneo; ma, in ogni caso, il valore precipuo della leggenda è di mescolare i secoli mantenendo inalterato il sentimento; di vedere tutte le epoche in una sorta di splendido scorcio. È questa l’utilità della [[tradizione]]: rende telescopica la storia.<ref>{{cita|Chesterton (Mainardi)|p. 21.}}</ref>}}
===Dedica===
[[File:Frances_Chesterton.jpg|thumb|150px|[[Frances Blogg]] ritratta da [[Alfred Priest]] (circa 1906)]]
Alfredo è ricordato come vicenda vaga e lontana, confusa, d'un tempo remoto; e insieme concreta, una storia vera d'un essere umano come noi moderni, con le stesse difficoltà e gli stessi interrogativi sulla [[condizione umana]]. Si mostra il carattere religioso della vicenda storica e dell'opera, e il poema è dedicato a [[Frances Blogg]], la moglie di Chesterton, che con la sua fede viva l'aveva riavvicinato al cristianesimo. La ''Ballata'' è presentata come un dono in memoria d'un viaggio insieme dei coniugi Chesterton.
===Libro I: ''La visione del re''===
Il libro si apre con il [[Cavallo Bianco di Uffington|Cavallo Bianco]], enorme opera preistorica e simbolo dai molti significati nella ''Ballata'', presentato come una sorta di testimone della storia inglese, dagli albori preumani fino al tempo della narrazione.
Siamo nell’[[alto Medioevo]]: [[Caduta_dell%27Impero_romano_d%27Occidente|Roma è caduta]], ne resta il ricordo glorioso ma il suo mondo è in rovina. Privo d’un centro ordinatore, l’occidente si è disfatto in una moltitudine di prospettive locali e isolate, mentre le invasioni di popolazioni barbariche minacciano non solo i resti della civiltà romana ma la religione cristiana stessa. Tutto è pervaso da una sensazione di perdita della cultura, di crollo della civiltà, di fine del mondo: ancor più nella periferica Gran Bretagna, essa stessa un estremo del mondo conosciuto. Sono i «[[secoli bui]]».
[[File:Alfred-jewel-ashmolean.jpg|thumb|150px|Il [[gioiello d'Alfredo]], che nella ''Ballata'' Alfredo getta ai piedi della Madonna]]
L’Inghilterra è stata invasa dai pagani danesi, che seminano distruzione e si moltiplicano, impadronendosi di tutto. Alfredo, re d’un regno anglosassone, è solo, nascosto in una palude, affranto. Ha cercato di scendere a patti coi nemici, ha guidato la resistenza in molte battaglie, ma ogni sforzo è stato vano: i danesi sembrano invincibili. Nel momento della disperazione, ha una visione: gli appare la [[Maria_(madre_di_Gesù)|Madonna]], che gli profetizza un futuro ancora più terribile, e insieme lo invita a una gioia e una speranza [[paradosso|paradossali]], anche di fronte all’avvenire più nero. La visione sparisce e Alfredo resta solo, mentre ode soltanto le voci dei danesi, che cantano di atti scellerati.
===Libro II: ''La raccolta dei capi''===
Alfredo parte alla ricerca di alleati per la sua battaglia, portando le parole della visione a tre capi locali, che mostrano la composizione multietnica dell'Inghilterra: Eldredo, un [[sassoni|sassone]] della costa; Marco, un [[Britannia romana|romano]]; e Colano, un principe [[celti]]co. I sentimenti con cui è accolto vanno dallo scetticismo deluso all'irrisione aperta; ma alla fine tutti accettano di aiutarlo.
===Libro III: ''L'arpa d'Alfredo''===
[[File:Alfred_the_great_in_the_Danish_camp2.png|thumb|150px|Alfredo, sotto mentite spoglie, canta nell'accampamento nemico; illustrazione del 1904]]
Alfredo vaga da solo e suona l'arpa. Nella valle del Cavallo Bianco osserva con tristezza l'antica opera, che gl'invasori hanno abbandonato al decadimento. Una truppa di danesi ubriachi lo trova e, credendolo un cantore errante, lo conduce al loro accampamento.
Qui Alfredo, fingendosi un uomo comune, canta al cospetto dei capi danesi. Uno ad uno, poi, quelli cantano a loro volta, esprimendo ognuno la propria visione del mondo, in una sorta di scala filosofica in cui ognuno smentisce la visione di chi lo ha preceduto.
Il primo danese a cantare è Aroldo, il giovane nipote del re danese Gutrumo, che celebra l'[[edonismo]] e i piaceri terreni, irridendo Roma, che comandò il mondo ma senza gioirne, e gli uomini "effemminati" dal cristianesimo. Segue quindi Elfo, un artista raffinato, che commuove i presenti con un [[Baldr#La_morte|racconto mitico e sentimentale]], chiudendo sulla fragilità dell'amore e la sua bellezza tragica. Viene poi Uggeri, guerriero anziano e rabbioso, che esprime una visione distruttiva, [[nichilismo|nichilistica]] e brutale, che trova gioia nella distruzione, il [[sacrilegio]], il massacro. È quindi il turno di [[Guthrum|Gutrumo]], il re danese, anch'egli anziano, mostrato come un sapiente intellettuale. Con parole strazianti e bellissime, egli canta la visione dell'ateo colto e disilluso, che trova breve conforto nell'estasi della battaglia, ma sa che l'universo è vanità e la morte attende tutte le cose:
{{citazione
|Già, questa cosa ci grava il pensiero,<br>e, a pronunciarlo, è molto freddo il vero;<br>non sappiam, non abbiam forse udito?,<br>l’anima è come un uccello smarrito,<br>il corpo un guscio nemmeno più intero.
[...]
E lì tra tutti i rumori soltanto<br>giunge dal cielo antichissimo il pianto;<br>lacrima è già nel più piccolo fiore<br>perché persino un dio infine muore.|Libro III, strofe 54 e 56, traduzione di G. Mainardi<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|p. 113.}}</ref>|“For this is a heavy matter,<br> And the truth is cold to tell;<br>Do we not know, have we not heard,<br>The soul is like a lost bird,<br> The body a broken shell.
[...]
“There comes no noise but weeping<br> Out of the ancient sky,<br>And a tear is in the tiniest flower<br> Because the gods must die.
|lingua=en}}
Alfredo riprende l'arpa, e cantando con energia quasi irosa afferma il valore della fede cristiana di fronte alla vacuità e tristezza del paganesimo, nelle varie forme cantate dai danesi. Giunto alla fine, tace e si alza in piedi; i gufi ululano, mentre i danesi scoppiano in una lunga e fragorosa risata.
===Libro IV: ''La donna nella foresta''===
[[File:Alfred_the_Great,_Battle_of_Ashdown.jpg|thumb|150px|La [[Battaglia_di_Ashdown|battaglia di Collefrassino]], su cui Alfredo riflette all'inizio del libro IV, in un'illustrazione di [[Morris Meredith Williams]] (1913)]]
[[File:Pictures_of_English_History_Plate_VII_-_King_Alfred_and_the_Cakes.jpg|thumb|150px|Alfredo e la donna in un'[[incisione]] ottocentesca. L'episodio, «senza dubbio il più famoso»<ref>{{Cita|Keynes & Lapidge|p. 197.}}</ref> su Alfredo, è tramandato in varie versioni; «Chesterton crea una sua versione, modificando i dettagli e dandole un finale particolarmente acceso»<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|p. 129, nota alla strofa 11.}}</ref>.]]
Alfredo studia l'accampamento nemico e poi, nella notte, s'inoltra nella foresta verso il fiume, luogo stabilito per l'incontro coi suoi alleati. La foresta ha un che di misterioso e spaventoso, ricordando suggestivamente una [[catabasi|discesa agl'inferi]]. Giunto sul posto, viene accolto da una donna povera, che lo scambia per un mendicante, e impietosita gli offre del cibo, se in cambio lui l'aiuterà a curare il fuoco e il cibo che vi sta cuocendo. Alfredo, preso da grandi riflessioni su [[Dio (cristianesimo)|Dio]] e l'universo, si distrae e brucia il cibo: in uno scatto d'ira, la donna lo colpisce al volto, lasciandogli un segno rossastro. Alfredo per un istante è colto dalla rabbia e pensa di vendicarsi terribilmente; ma in quel momento arrivano le truppe degli alleati (gli uomini d'Eldredo, con animali e provviste; i celti di Colano, cupi e misteriosi come antiche statue; e le truppe multietniche di Marco, il cui ordine marziale rammenta la gloria di Roma), e la rabbia del re si scioglie in una risata. Dall'episodio trae una lezione d'[[umiltà]], e partendo dal fallimento invita gli uomini al coraggio paradossale dei cristiani.
===Libro V: ''Etanduna – Il primo scontro''===
Gutrumo, esperto stratega, prepara saggiamente la battaglia. I cristiani, nascosti nella foresta, dopo l'entusiasmo notturno sono presi da sconforto. Tutti, secondo il carattere del proprio popolo, sono tristi di fronte alla prospettiva della morte imminente, e uno dopo l'altro parlano ad alta voce dei propri sentimenti e fanno una sorta di testamento. Alfredo piange e confessa colpe di gioventù, di violenza e [[lussuria]]. Eldredo ricorda "colpe" che mostrano piuttosto la sua umanità buona e il suo cuore generoso, da uomo semplice lontano dalle questioni dei potenti. Colano mostra ancora una volta il suo carattere orgoglioso, vedendo il proprio come il popolo originario di quelle terre e gli altri come invasori successivi; e richiama i misteri della natura e le radici pagane, in lui [[sincretismo|sincreticamente]] fuse con la nuova fede cristiana. Ultimo, Marco, che con poche parole esprime l'[[universalismo]] della visione romana:
{{citazione
|Il romano era un uom d’indole altera,<br>parlava senza giri di parole,<br>ma il luccicare del suo sguardo era<br>quello dell’aquila che fissa il sole.
«Per me scavate laddove morrò,<br>sia se primo o se ultimo cadrò…<br>sia che il primiero assalto al suol mi spinga<br>o ch’io muoia appo i mur di Vanetinga;
la mia testa dal sangue al suolo spanto<br>non s’alzi, non portate la mia soma<br>a casa, poiché il mondo è tutto quanto<br>terra romana ed io morirò a Roma».|Libro V, strofe 28–30, traduzione di G. Mainardi<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|pp. 157–158.}}</ref>
|A proud man was the Roman,<br> His speech a single one,<br>But his eyes were like an eagle’s eyes<br> That is staring at the sun.
“Dig for me where I die,” he said,<br> “If first or last I fall—<br>Dead on the fell at the first charge,<br> Or dead by Wantage wall;
“Lift not my head from bloody ground,<br> Bear not my body home,<br>For all the earth is Roman earth<br> And I shall die in Rome.”|lingua=en}}
L'esercito quindi si rimette in marcia, e cristiani e danesi si schierano in campo aperto, «nella terra prunosa d'[[Battaglia di Ethandun|Etanduna]]».
Aroldo viene avanti dal folto delle truppe, deridendo i celti per la povertà dei loro vestiti e il loro equipaggiamento, e afferrato un arco lancia una freccia contro Colano; ma il principe celtico, velocissimo, gli lancia addosso la spada arrugginita, colpendolo alla testa e uccidendolo sul colpo. Il primo sangue è versato, e tinge di rosso le margherite. Tutti sono meravigliati per il gesto di Colano; Alfredo lo vede come un atto simbolico del carattere cristiano, che «tira / il suo cuore oltre ciò ch’è conosciuto / per ottener ciò che il cuore desira»<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|p. 166.}}</ref>, e gli offre la sua spada regale. Per combattere, Alfredo prende una scure.
I nobili danesi hanno sguainato le spade, che splendono come fiamme attorno al comandante morto. Squillano le trombe: ha inizio la battaglia.
===Libro VI: ''Etanduna - L'uccisione dei capi''===
Gli eserciti entrano in corpo a corpo. In una serie concitata di scontri, muoiono vari dei personaggi che abbiamo conosciuto. Eldredo è una forza travolgente che falcia file di soldati, ma la sua spada si spezza ed è ucciso dalla lancia magica d'Elfo, datagli dalle [[fanciulle del Reno]]. I soldati superstiziosi sono impauriti dalla [[magia]], ma Marco, lucido e razionale, uccide Elfo con un colpo solo. Poi Uggeri carica Marco, che gli tiene testa e lo fa cadere a terra: ma la furia del danese è troppo grande, e colpisce a morte Marco. Uggeri si rialza trionfante e celebra la caduta di Roma, il venir meno dell'ordine mediterraneo di fronte all'avanzata distruttiva del paganesimo nordico, la cui discesa si chiude nichilisticamente con un balzo nel nulla alla [[Terra piatta|fine del mondo]]. Dei capi cristiani, solo Alfredo e Colano rimangono: travolti dalla foga cieca dei danesi, sono costretti a indietreggiare, e si dividono dove il sentiero nel bosco si biforca. Ad Alfredo giunge, come una sensazione lontana, l'ultimo grido di Colano, come il corno d'[[Orlando (paladino)|Orlando]] a [[Carlomagno]].
===Libro VII: ''Etanduna - L'ultima carica''===
Torniamo a vedere, lontano, il Cavallo Bianco, presso il quale gioca con pazienza gioiosa un piccolo bambino, immagine simbolica di Dio. Dopo tanti secoli, Alfredo è ancora ricordato perché, dei capi cristiani, è quello che era più simile a quel bambino.
La battaglia s'è interrotta. I danesi sono accampati, tranquilli. I pochi cristiani superstiti sono nascosti a breve distanza. Alfredo suona il corno e li rinvigorisce con un breve discorso, sostenendo che è meglio morire per la libertà piuttosto che vivere una vita di sottomissione e nascondimento. I cristiani quindi si lanciano in un'ultima carica disperata. I danesi sono colti alla sprovvista, ma si riprendono. Sopra il tumulto della battaglia, Alfredo vede nuovamente la Madonna, col [[Maria_Addolorata|cuore trafitto da sette spade]], e una spada nella mano. Alfredo e Uggeri si scontrano, e Alfredo lo uccide. Le sorti della battaglia sembrano mutare: i cristiani paiono in vantaggio. È squarciata l'insegna col corvo d'[[Odino]]: per la prima volta, negli occhi sapienti di Gutrumo compare il dubbio, un'immenso dubbio che mette in discussione tutto. Dal cavallo mena colpi come sempre: ma le redini vengono afferrate da un soldato cristiano. La scena sfuma, fra immagini del bosco, la concitazione, il massacro: Gutrumo è segnato con la [[croce cristiana|croce]].
===Libro VIII: ''La sfregatura del Cavallo''===
[[File:Alfred_found_much_pleasure_in_reading.png|thumb|150px|La ''Ballata'', in coerenza con le fonti storiche, descrive Alfredo come un uomo intellettuale; illustrazione di A. S. Forrest (1905)]]
Nel finale, la narrazione salta in avanti di qualche anno. Gutrumo si è convertito al cristianesimo, e per i danesi è costituito un [[Danelaw|regno nordorientale in terra inglese]]. Vediamo gli anni di pace passare velocemente sotto il governo d'Alfredo. C'è un grande lavoro di riforma, e per l'Inghilterra è un'epoca prospera di sviluppo, arricchimento, cultura, esplorazione.
I nobili invitano Alfredo a ridiscendere in campo, replicando la vittoria d'Etanduna ed espandendo la propria sovranità nel settentrione della Gran Bretagna. Ma il re, invecchiato precocemente, li mette in guardia dalle tentazioni dell’[[imperialismo]] e dall’idea d'ottenere una vittoria conclusiva:
{{citazione
|Ogni filosofia sarà fallita,<br>ma questo ognor fia vero: per la vita<br>il saggio troppo piccolo si sente,<br>e invece troppo grande l’insipiente.
L’Asia tutta e ogni impero che si spande<br>per lo sciocco son cosa troppo stretta;<br>ma per l’uomo i cui occhi han vista retta,<br>d’Adelingia la piccola isoletta<br>per governarla è terra troppo grande.
|Libro VIII, strofe 18–19, traduzione di G. Mainardi<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|p. 227.}}</ref>
|“When all philosophies shall fail,<br> This word alone shall fit;<br>That a sage feels too small for life,<br> And a fool too large for it.
“Asia and all imperial plains<br> Are too little for a fool;<br>But for one man whose eyes can see<br>The little island of Athelney<br> Is too large a land to rule.|lingua=en}}
[[File:Aerial_view_from_Paramotor_of_Uffington_White_Horse_-_geograph.org.uk_-_305467.jpg|thumb|150px|Il [[Cavallo Bianco di Uffington]], che dà il titolo alla ''Ballata'']]
Il male infatti non è mai sconfitto una volta per tutte, essendo parte intrinseca del mondo, bensì bisogna vigilare per tenerlo costantemente a bada: un lavoro simboleggiato nuovamente dalla figura del Cavallo Bianco, che ha bisogno di periodici restauri per rimanere visibile.
Alfredo profetizza un futuro remoto (l'[[epoca moderna]]) in cui il [[paganesimo]] ritornerà, non più nella forma d'invasori armati con ferro e fuoco, ma in quella di dottrine intellettuali, che riducono l'uomo a cieco ingranaggio, privo di libertà: [[materialismo]], [[fatalismo]], [[eugenetica]], [[scientismo]], [[determinismo]]...
{{citazione
|Quando si fa d’un destino sicuro<br>e tendenze e saggezza un gran parlare,<br>salutate il pagano imperituro<br>che nel suo cuore è più triste del mare.
|Libro VIII, strofa 59, traduzione di G. Mainardi<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|p. 241.}}</ref>
|“When is great talk of trend and tide,<br> And wisdom and destiny,<br>Hail that undying heathen<br> That is sadder than the sea.|lingua=en}}
Nella sua visione, Alfredo non vede come tornerà il cristianesimo, come torneranno [[Cavalleria_(romanticismo)|cavalleria]] e [[carità]]; ma comunque, pur nel dubbio, non si sottrae alla battaglia.
Alfredo parte per contrastare una nuova minaccia danese a oriente, e da lontano giungono vaghe notizie della presa di [[Londra]]; ma l’erba e le piccole piante sono ignare di guerre e conquiste remote, e crescono tranquille, coprendo a poco a poco, silenziosamente, il Cavallo Bianco.
==Temi==
La ''Ballata'' è un'opera con vari temi e significati, che vengono trattati dall'autore in parte in modo implicito, tramite la narrazione delle vicende, e in parte in modo esplicito, tramite le sezioni dialogiche e i pensieri dei personaggi (come l'ampia riflessione d'Alfredo nel libro IV).
Un tema fondamentale è la contrapposizione fra distruzione e conservazione. La distruzione è rappresentata da vari caratteri e simboli: la [[barbarie]], il paganesimo, l'oblio, la cecità, il mare, l'abbandono del Cavallo Bianco. La conservazione è rappresentata dalla solidità di Roma, la [[civiltà]], la memoria, la [[tradizione]], la cura del Cavallo Bianco. Secondo Chesterton, il paganesimo in sé alla fin fine non è semplicemente distruttivo, ma autodistruttivo; mentre il cristianesimo, nel suo carattere di cura, costruzione e conservazione, preserva anche la conoscenza del mondo pagano. Paradossalmente, per il paganesimo il cristianesimo rappresenta quindi l'esito salutare, la trasformazione ed evoluzione storicamente positiva. Così Alfredo canta ai capi pagani:
{{citazione
|Manca dunque alla vostra fine poco,<br>la fine vostra e dei vostri regnanti,<br>non perch’è sulla [[Fens|chiana]] d’[[Ely|Eli]] un fuoco,<br>non perché i vostri dèi son molti o tanti,<br>ma perché solo gli uomini cristiani<br>conservano anche il mondo dei pagani.
|Libro III, strofa 78, traduzione di G. Mainardi<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|pp. 119–120.}}</ref>
|“Therefore your end is on you,<br> Is on you and your kings,<br>Not for a fire in Ely fen,<br>Not that your gods are nine or ten,<br>But because it is only Christian men<br> Guard even heathen things.|lingua=en}}
Un altro dei temi principali è l'ineluttabilità del ritorno del [[male]], dell'[[ignoranza]], del decadimento, e alla fine della [[morte]], e di come il cristianesimo inviti l'uomo a una speranza e un'azione [[paradosso|paradossali]].
Varie questioni filosofiche e religiose della ''Ballata'' sono trattate dall'autore anche in opere di saggistica, come [[Eretici (saggio)|''Eretici'']] e [[Ortodossia (saggio)|''Ortodossia'']].
La ''Ballata'' è stata studiata e commentata, sia in sé sia nel contesto più ampio delle opere di Chesterton<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|''Nota del traduttore e curatore'', p. 7.}}</ref>.
==Accoglienza==
''La ballata del Cavallo Bianco'' è generalmente considerata uno dei lavori più belli e preminenti della vasta produzione poetica di Chesterton. Secondo [[Dale Ahlquist]], importante studioso di Chesterton, è possibile che lui la considerasse la propria opera migliore<ref>{{Cita|Ahlquist}}.</ref>.
La ''Ballata'' di Chesterton è a volte confrontata con ''[[La ballata del vecchio marinaio]]'' di [[Samuel Taylor Coleridge]]. Secondo [[Maurice Baring]], Chesterton racconta una storia vivida come Coleridge ma senza lasciare che sia il racconto da solo a portare il tema, e per questo l'opera di Chesterton sarebbe meno «autentica». Secondo [[Garry Wills]], invece, su questo punto il ''Cavallo Bianco'' {{citazione|ha un’indiscutibile superiorità. Il tema di Coleridge non è più complesso o più ispirato di quello di Chesterton, ma è meno “popolare”. Chesterton costruisce a partire dal sentimento popolare, come deve fare una ballata; […] coglie di nuovo […] il momento in cui le ballate primitive furono intessute insieme per diventare epica nazionale.<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|pp. 28–29, nota alla strofa 4.}}</ref>}}
Secondo Wills la ''Ballata'' è «un capolavoro trascurato di poesia narrativa»<ref>{{Cita|Chesterton (Sheridan)|p. xxix.}}</ref>.
[[Maurice Evans]], nel suo studio su Chesterton, scrive che ''La ballata del Cavallo Bianco'' è «certamente» la sua opera poetica migliore<ref>{{Cita|Evans|p. 120.}}</ref>. Evans ragiona dettagliatamente delle poesie di Chesterton, senza risparmiare critiche e stroncature; ma afferma che la ''Ballata'' «gli darà un posto permanente tra gli scrittori di narrativa»<ref>{{Cita|Evans|pp. 132–133.}}</ref>.
Mentre un critico, pur lodando il poema, ne trovava eccessiva la lunghezza, il poeta e [[premio Pulitzer]] inglese [[Wystan Hugh Auden]] rispose che gli sembrava appropriata, e che, per esempio, il confronto filosofico cantato del libro III «non si sarebbe potuto condensare ulteriormente senza perdite»<ref>{{Cita|Chesterton (Sheridan)|p. xxix.}}</ref>.
Sono state osservate affinità tra l'opera di Chesterton e quella di [[J. R. R. Tolkien]], al punto che si è ipotizzato che la ''Ballata'' gli sia stata d'ispirazione; tuttavia, successivamente si è scoperto che al contrario Tolkien dava della ''Ballata'' un giudizio assai negativo: in una lettera inviata al figlio nel 1944, scrisse che «[i]l finale è assurdo. Il luccichio e il fracasso delle parole ed espressioni [...] non possono nascondere il fatto che GKC non sapesse niente di niente riguardo al "nord", pagano o cristiano». Nonostante questo, [[Joseph Pearce]] concorda con [[Christopher Clausen]] nel dire che c'è almeno un'influenza ''indiretta'' di Chesterton su Tolkien, e che «ci sono collegamenti d'affinità chiaramente individuabili fra i due uomini»<ref>{{cita|Milne|pp. 38–39.}}</ref>.
==Storia editoriale==
A causa del suo successo, la ''Ballata'' è stata pubblicata numerose volte. Si riscontrano divergenze minori fra le edizioni<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|''Nota del traduttore e curatore'', p. 5}}.</ref>.
La prima edizione, come anche molte edizioni successive, presenta indicazioni contraddittorie circa lo schieramento dei personaggi in battaglia, nei libri V e VI. Alcune edizioni presentano un testo emendato che corregge queste contraddizioni<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|pp. 160–161, nota alla strofa 36}}.</ref>.
===Traduzioni in italiano===
''La ballata del Cavallo Bianco'' è stata pubblicata in italiano in due traduzioni, quella di Annalisa Teggi<ref>{{cita|Chesterton (Teggi)}}.</ref> e quella di Giulio Mainardi<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)}}.</ref>. La traduzione della Teggi usa versi liberi, traducendo quasi parola per parola, senza strutture metriche. La traduzione di Mainardi, seguendo le idee dell'autore, «non amante del verso libero»<ref>{{Cita|Chesterton (Mainardi)|''Nota del traduttore e curatore'', p. 5}}.<br>Mainardi rimanda alle opinioni di Chesterton espresse in ''Fancies Versus Fads'', cap. I (''The Romance of Rhyme'').</ref>, cerca maggior fedeltà allo spirito del testo, e usa forme metriche tradizionali ([[endecasillabi]] rimati) e un linguaggio poetico con tocchi anticheggianti, come la lingua dell'originale inglese.
==Note==
<references/>
==Edizioni==
Elenco parziale.
===In italiano===
*{{Cita libro|titolo=La ballata del cavallo bianco|autore=G. K. Chesterton|editore=Raffaelli|altri=traduzione e note di Annalisa Teggi, 3ª edizione|città=Rimini|anno=2013|ISBN=978-88-6792-207-9|cid=Chesterton (Teggi)}}
*{{Cita libro|titolo=La ballata del Cavallo Bianco|autore=G. K. Chesterton|editore=Edizioni del Faro|altri=traduzione e note di Giulio Mainardi|città=Trento|anno=2025|ISBN=978-88-5512-499-7|cid=Chesterton (Mainardi)}}
===In inglese===
*{{Cita libro|titolo=The Ballad of the White Horse|autore=G. K. Chesterton|lingua=inglese|editore=Ignatius|altri=edited by B. Sheridan|città=San Francisco|anno=2001|ISBN=978-0-89870-890-5|cid=Chesterton (Sheridan)}}
*{{Cita libro|titolo=The Ballad of the White Horse|autore=G. K. Chesterton|lingua=inglese|editore=Seton Press|altri=with notes by S. K. Higby, illustrated by B. Hatke|città=Front Royal|anno=2011|ISBN=978-1-60704-107-8|cid=}}
*{{Cita libro|titolo=The Ballad of the White Horse|autore=G. K. Chesterton|lingua=inglese|editore=St. Jerome Library|altri=prepared by M. Bernadette and J. Totten, illustrated by A. Burbank|città=Elkhorn|anno=2011|annooriginale=|ISBN=978-1726002622|cid=}}
* Contenuta in: {{Cita libro|titolo=The Collected Works of G. K. Chesterton|autore=G. K. Chesterton|lingua=inglese|editore=Ignatius|altri=vol. X (''Collected Poetry''), part III, compiled and edited with an Introduction and Notes by D. J. Conlon|città=San Francisco|anno=2010||ISBN=978-1-58617-254-1|cid=}}
==Bibliografia==
* {{Cita libro
|titolo = Scrittori inglesi contemporanei
|autore = Alberto Castelli
|editore = Principato
|città = Messina-Milano
|anno = 1939
}}
* {{Cita libro
|titolo = Trittico nuziale. Legami d'amore per un disegno di civiltà
|autore = Giuseppe Colombo
|altri = vol. III (''Chesterton, una Sinfonia per quattro voci'')
|editore = Vita e Pensiero
|città = Milano
|anno = 2022
|ISBN = 978-88-343-5104-8
}}
*{{Cita libro|titolo=G. K. Chesterton|autore=Maurice Evans|editore=Cambridge University Press|altri=reprint of 1<sup>st</sup> edition (1939)|città=Cambridge|anno=2011|ISBN=|cid=Evans|lingua=inglese}}
* {{Cita libro
|titolo = Alfred the Great: Asser’s “Life of King Alfred” and Other Contemporary Sources
|titolotradotto = Alfredo il Grande: la «Vita del re Alfredo» d'Assero e altre fonti contemporanee
|autore-capitolo =
|curatore = Simon Keynes
|curatore2 = Michael Lapidge
|editore = Penguin
|città = Londra
|anno = 2004
|lingua = inglese
|ISBN = 978-0-14-044409-4
|cid = Keynes & Lapidge
}}
*{{Cita pubblicazione
|titolo = Chesterton's "Ballad of the White Horse": From Conception to Critical Reception
|titolotradotto = «La ballata del Cavallo Bianco» di Chesterton: dal concepimento alla ricezione critica
|autore = Nicholas Milne
|rivista = Mythlore: A Journal of J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis, Charles Williams, and Mythopoeic Literature
|volume = 35
|numero = 1
|anno = 2016
|mese = autunno-inverno
|pp = 23–45
|lingua = inglese
|cid = Milne
|url = https://dc.swosu.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1062&context=mythlore
}}
*{{Cita pubblicazione
|titolo = Celebrando il centenario di «Padre Brown» e «La Ballata del Cavallo Bianco»
|titolotradotto =
|autore =
|rivista = The Chesterton Review. Edizione italiana
|volume = I
|numero = 1
|anno = 2011
|mese = agosto
|ISBN = 978-88-7180-962-5
}}
==Voci correlate==
*[[Introduzione al Libro di Giobbe]]
*[[Lepanto (poesia)]]
==Collegamenti esterni==
* {{Cita web
|url = https://www.chesterton.org/lecture-21
|titolo = Lecture 21: The Ballad of the White Horse
|titolotradotto = Lezione 21: ''La ballata del Cavallo Bianco''
|autore = [[Dale Ahlquist]]
|sito = chesterton.org
|editore = American Chesterton Society
|lingua = inglese
|cid = Ahlquist
|accesso = 8 gennaio 2024
}}
* {{Cita web
|url = https://it.aleteia.org/2020/03/10/vera-speranza-no-previsioni-inoltrarsi-lieti-buio
|titolo = La vera speranza non vuole previsioni, s'inoltra lieta nel buio
|autore = Annalisa Teggi
|sito =
|editore = Aleteia
|data = 10 marzo 2020
|accesso = 20 marzo 2025
}}
* {{Cita web
|url = http://www.giuliomainardi.it/il-canto-di-gutrumo/
|titolo = Il canto di Gutrumo
|sito = giuliomainardi.it
|accesso = 20 marzo 2025
}} Strofe 52–61 del libro III, nella traduzione di Mainardi.
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Ballata del Cavallo Bianco''|testo=en:The_Ballad_of_the_White_Horse|testo_preposizione= in lingua originale della|wikiquote=La_ballata_del_cavallo_bianco|wikiquote_preposizione=dalla o sulla}}
{{Opere di Gilbert Keith Chesterton}}
{{portale|guerra|letteratura|storia|cristianesimo}}
[[Categoria:Opere di Gilbert Keith Chesterton]
[[Categoria:Poemi epici]
=La fine della strada romana=
{{s|letteratura|storia}}
{{Libro
|titolo=La fine della strada romana
|titoloorig=The End of the Roman Road
|titoloalfa= Fine della strada romana, La
|immagine= Looking_down_the_Roman_Road_-_geograph.org.uk_-_92590.jpg
|didascalia= <small>I resti d'una strada romana in Inghilterra</small>
|annoorig= 1924
|genere= saggio, racconto
|lingua = inglese
|ambientazione=
|protagonista=
|antagonista=
|altri_personaggi=
}}
'''La fine della strada romana''' (''The End of the Roman Road'') è uno scritto dell'autore inglese [[Gilbert Keith Chesterton]], pubblicato per la prima volta nel 1924.
Mescolando i generi del saggio e del racconto, Chesterton racconta una sua "visione" avvenuta su un'antica [[Strade romane della Britannia|strada romana]] nella campagna inglese. Nella visione, Chesterton vede una sorta di processione di gruppi di viaggiatori dei vari periodi della storia dell'Inghilterra: [[Civiltà_romana|romani]], [[normanni]], [[crociati]], [[frati]], [[arti e mestieri]], reduci della [[prima guerra mondiale]]; questo gli dà l'occasione di fare riflessioni sulla storia inglese, dalle radici fino alla contemporaneità.
== Edizioni ==
* {{Cita libro|titolo=La fine della strada romana. Una processione di pellegrini|autore=G. K. Chesterton|editore=Raffaelli|altri=a cura di Marco Antonellini, traduzione di Lucia Raffaelli|città=Rimini|anno=2010|ISBN=}}
== Voci correlate ==
* [[La ballata del Cavallo Bianco]]
* [[Dove portano tutte le strade]]
{{Opere di Gilbert Keith Chesterton}}
{{portale|letteratura|storia}}
[[Categoria:Opere di Gilbert Keith Chesterton]
=appoggio 2=
==Mondo arabo/mussulmano==
Voci non in italiano da mettere a posto
===Fatte===
*[[Mashrabiyya]] > [[Musciarabia]]
*[[Huri]] > [[Urì]]
*[[Uluç Alì Pascià]] > [[Uccialì]]
===Da fare===
*[[Sharīf]] > [[Sceriffo (mondo islamico)]]
*[[Bey (carica)]] > [[Bei (carica)]]
*[[Sūra]] > [[Sura]]! [E «suwar» nel testo e altrove]
*[[Wali]] > [[Valì]]?
==Altre cose==
{{citazione
|Il romano era un uom d’indole altera,
<br>parlava senza giri di parole,
<br>ma il luccicare del suo sguardo era
<br>quello dell’aquila che fissa il sole.
«Per me scavate laddove morrò,
<br>sia se primo o se ultimo cadrò…
<br>sia che il primiero assalto al suol mi spinga
<br>o ch’io muoia appo i mur di Vanetinga;
la mia testa dal sangue al suolo spanto
<br>non s’alzi, non portate la mia soma
<br>a casa, poiché il mondo è tutto quanto
<br>terra romana ed io morirò a Roma».|Libro V, strofe 28–30, traduzione di G. Mainardi<ref>{{Cita|Chesterton|p. xx.}}</ref>
|A proud man was the Roman,
<br> His speech a single one,
<br>But his eyes were like an eagle’s eyes
<br> That is staring at the sun.
“Dig for me where I die,” he said,
<br> “If first or last I fall—
<br>Dead on the fell at the first charge,
<br> Or dead by Wantage wall;
“Lift not my head from bloody ground,
<br> Bear not my body home,
<br>For all the earth is Roman earth
<br> And I shall die in Rome.”|lingua=en}}
{{TOC Aiuto|right}}
{{rientro}} Tornando alla questione di partenza, vi propongo le cose seguenti:
*Nella tabella, riportare nella colonna di sinistra sia la legatura sia la scrittura con archetto, separate con una virgola e uno spazio (es. «ʦ, t͡s»). Nelle note, spiegare la faccenda con tutti i vari dettagli necessari, aggiungendo che oltre alle due grafie si può trovare anche una terza senz'archetto, ambigua/«ortografica». Spiegare la logica diversa delle trascrizioni foniche e fonematiche, al momento confuse nella nota attuale. Un accenno ai due modi (mono- e bifonematico) d'interpretare le doppie in italiano e all'accento.
*Nelle trascrizioni impiegate nelle voci, farei la scelta "coraggiosa" ma razionale e comoda di seguire il ''D<sup>i</sup>PI'' (e indirettamente il ''DOP'') e usare le legature, dandone adeguata spiegazione. Mi sembra la soluzione più logica, facile e chiara per tutti, a prescindere dalla competenza linguistica.
*Circa la divisione sillabica per l'accento fonematico, non ho idee forti, essendo una pura convenzione; dal punto di vista logico, la migliore è quella del Devoto-Oli, ma è anche la meno intuitiva. (Ancora meglio, ovviamente, sarebbe accentare direttamente la vocale).
Nel caso approviate entrambi questi punti, la nota 1 potrebbe essere riscritta così:
{{cassetto|titolo=Proposta di riscrittura della nota 1|testo=;Consonanti doppie
Foneticamente, le consonanti doppie si trovano interpretate (e dunque trascritte graficamente) come due fonemi in sequenza (/CC/) o come un unico fonema lungo (/Cː/): per esempio ''fatto'' trascritto come /ˈfatto/ o /ˈfatːo/. Nella versione di Wikipedia in lingua italiana [[Discussioni_progetto:Linguistica#Aiuto:IPA_per_l'italiano|si è convenuto]] di seguire la prima interpretazione, che appare più diffusa<ref>Ugualmente usata, pur nella diversità dell'approccio e dei sistemi grafici scelti, dal ''[[Dizionario d'ortografia e di pronunzia|DOP]]'' e dal ''[[Dizionario di pronuncia italiana|D<sup>i</sup>PI]]'', i principali dizionari di pronuncia italiani d'oggi: {{Cita|Migliorini ''et al.''}}, {{cita|Canepari}}.</ref> e più giustificabile dal punto di vista teorico<ref>{{cita|Muljačić|§ 15 (''Le consonanti geminate''), pp. 62–70.}}</ref>.
;Consonanti affricate
Le [[Consonante_affricata|consonanti affricate]] si possono trovare indicate con una [[Legatura (tipografia)|legatura]] (per esempio: ''marcia'' /ˈmarʧa/), oppure coi due caratteri distinti e congiunti da un archetto sopra o sotto (/ˈmart͡ʃa/, /ˈmart͜ʃa/) oppure ancora coi due caratteri distinti senza nessun archetto (/ˈmartʃa/).
La scrittura in caratteri disgiunti senz'archetto può essere causa di ambiguità ed è discutibile in linea di principio: il fonema /ʧ/ non equivale al fonema /t/ seguito dal fonema /ʃ/, e lo stesso vale per le altre affricate. Un'ulteriore complicazione viene da una frequente confusione fra foni e fonemi nella rappresentazione delle affricate geminate: si possono trovare trascrizioni come «/ˈfattʃa/» per ''faccia'', con grafia ripresa dalla trascrizione fonetica [ˈfattʃa]. Una scrizione come «/ttʃ/» per /ʧʧ/ è poco giustificabile fonematicamente e logicamente, non corrispondendo a una sequenza /t/ + /t/ + /ʃ/ e avvicinandosi quindi alle «ortografie» delle lingue naturali, nelle quali le lettere rappresentano fonemi diversi a seconda di come sono combinate. Alla confusione fra foni e fonemi si aggiunge la difficoltà tipografica di inserire l'archetto nei moderni testi digitali, per cui è frequentemente omesso.
Le legature non fanno più parte dell'AFI ufficiale secondo l'[[Associazione Fonetica Internazionale]], ma continuano a essere usate in fonti lessicografiche importanti<ref>{{Cita|Canepari}}; Devoto-Oli, citare edizione</ref>.
In considerazione del fatto che le legature consentono una rappresentazione immediata e univoca dei fonemi, senza le difficoltà concettuali e tipografiche delle altre soluzioni, nella Wikipedia di lingua italiana [[Discussioni_progetto:Linguistica#Aiuto:IPA_per_l'italiano|si è convenuto]] di usarle come soluzione preferenziale per la rappresentazione dei fonemi.
;Accento fonematico
Per l'indicazione dell'accento fonematico, il sistema dell'AFI ufficiale odierno prevede la divisione in sillabe obbligatoria, anche se la sillabazione è un fenomeno non fonematico ma solo fonetico, in italiano come in altre lingue. Fonematicamente, in italiano l'accento riguarda non la sillaba ma la singola vocale accentata (per esempio: ''bastione'' /bastjo̍ne/<ref>Cfr. la notazione usata da {{cita|Muljačić}}.</ref>). A causa di quest'incoerenza di fondo, nel sistema ufficiale non si può individuare una «soluzione giusta» per la divisione in sillabe «fonematica», e a seconda delle fonti si possono trovare usate con tale funzione sia la sillabazione fonetica (/bas'tjone/<ref>{{Dipi|bastione}}</ref>) sia quella ortografica (/ba'stjone/<ref>{{Treccani|bastione_(Sinonimi-e-Contrari)|v=sì|Bastione|accesso=22 novembre 2023}}</ref>), o, ancora, il separatore sillabico (⟨'⟩) può essere usato per segnalare l'accento indipendentemente da qualsiasi sillabazione (/bastj'one/<ref>Sistema usato dal dizionario Devoto-Oli, citare edizione.</ref>). La Wikipedia di lingua italiana [[Discussioni_progetto:Linguistica#Aiuto:IPA_per_l'italiano|ha convenuto]] di usare '''[XX quello che decidiamo XX]'''.
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{{references}}
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*{{Cita libro|titolo=[[DiPI|Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana]]|autore=[[Luciano Canepari|Canepari L.]]|editore=Zanichelli|altri=|città=Bologna|anno=2009|ISBN=978-88-08-10511-0|cid=Canepari}}
*{{Cita libro|titolo=[[Dizionario d'ortografia e di pronunzia]]|autore=[[Bruno Migliorini|Migliorini B.]] ''et al.''|editore=Rai Eri|altri=|città=Roma|anno=2010|ISBN=978-88-397-1478-7|cid=Migliorini ''et al.''}}
*{{Cita libro|titolo=Fonologia della lingua italiana|autore=[[Žarko Muljačić|Muljačić Ž.]]|editore=Il Mulino|altri=|città=Bologna|anno=1972|ISBN=|cid=Muljačić}}
}}
Ripensandoci, probabilmente è più pratico riportare il tutto non nella nota ma direttamente come testo normale sotto la tabella. Ditemi che ne pensate. FIRMA
==appoggio 2==
AFI <small>AFI</small> afi
<span style="font-size:300%">AFI <small>AFI</small> afi</span>
<span style="font-size:300%"><small>MAIUSCOLETTO SIM.</small> / minuscolo</span>
{{abbozzo|idraulica|costruzioni}}
[[File:MK37807_Neubau_Schiersteiner_Brücke.jpg|thumb|Una tura per la costruzione del pilastro d'un ponte in Germania nel 2015]]
Una '''tura''' è una struttura provvisoria per mettere all'asciutto un tratto di terreno sommerso, per esempio allo scopo di eseguire le fondazioni di un fabbricato o di un manufatto.
==Collegamenti esterni==
*{{Treccani|tura|Tura|accesso=29 aprile 2023}}
*{{Treccani|tura|v=sì|Tura|accesso=29 aprile 2023}}
[[File:Green Pass (2021).jpg|400px|miniatura|Esempio di [[pseudoanglicismo]] in Italia: la [[locuzione]] ''green pass'', usata per identificare il [[Certificato COVID digitale dell'UE]]. L'espressione non è usata nel mondo anglofono, ma è stata coniata dai [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] [[Israele|israeliani]], e preferita dai media italiani a locuzioni italiane (es. ''certificazione verde'', ''certificato vaccinale'') o mistilingui (es. ''pass verde'').<ref>{{Cita web|url=http://blog.terminologiaetc.it/2021/05/26/certificato-covid-digitale-ue/|titolo=Per viaggiare in Ue non si userà il “green pass”!|autore=Licia Corbolante|data=26/05/2021|lingua=italiano|accesso=26/02/2022}}</ref> Questa espressione non è stata adottata da tutta l'[[italofonia]]: per esempio, in [[Svizzera]] sono in uso espressioni quali ''certificato COVID''.<ref>{{Cita web|url=https://www.tio.ch/ticino/attualita/1566393/covid-stato-certificato-vaccinato-manuele|titolo=Se oggi "respiriamo", è grazie al Certificato Covid e a chi si è vaccinato|autore=Patrick Mancini|editore=Ticino Online|data=16/02/2022|lingua=italiano|accesso=26/02/2022}}</ref>]]
Il termine '''itanglese''' viene definito dal dizionario [[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]] come «la lingua italiana usata in certi contesti ed ambienti, caratterizzata da un ricorso frequente e arbitrario a termini e locuzioni inglesi».<ref>{{Cita web |url=https://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/itanglese.aspx?idD=1&Query=itanglese&lettera=I |titolo=Itanglese sul dizionario Hoepli online |accesso=2 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120306084327/http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/itanglese.aspx?idD=1&Query=itanglese&lettera=I |dataarchivio=6 marzo 2012 |urlmorto=sì }}</ref>
In modo analogo a quanto accaduto con fenomeni simili in altre lingue – i cosiddetti ''[[spanglish]]'', ''[[franglais]]'' e ''[[denglish]]'' (anche ''denglisch'' o ''germish''), per citare i più noti – lo sviluppo dell'itanglese ha suscitato l'interesse dell'[[opinione pubblica]] e dei linguisti.
==Denominazione==
Oggi il termine più comune per indicare il fenomeno è ''itanglese'', [[parola macedonia]] da ''ita''(''liano'') e (''i'')''nglese''. Sono stati usati (o lo sono tuttora, in misura minore) anche altri termini, tutti di struttura sostanzialmente analoga, come incroci delle parole ''italiano'' e ''inglese'': ''italese''<ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/italese Lemma ''italese''] nel ''Nuovo De Mauro'', ''Internazionale.it'', <small>consultato l'11 giugno 2022</small>.</ref>, ''italglese''<ref>Arrigo Castellani, ''Il purismo strutturale e il problema degli anglicismi'', in ''Pagine della Dante'', s. III, LXXX 1996, n. 4, pp. 12–14; raccolto in {{cita|Castellani 2009|tomo I, p. 242}}.</ref>, ''italianese''<ref>{{Treccani|italianese_%28Neologismi%29|Italianese|v=sì|accesso=11 giugno 2022}}</ref>, ''italiese''<ref>[[Gian Luigi Beccaria]], ''Lo chiamano italiese'', in: Id., ''Italiano antico e nuovo'', nuova ed. ampliata, Milano, Garzanti, 1992.</ref><ref>[https://dizionario.internazionale.it/parola/italiese Lemma ''italiese''] nel ''Nuovo De Mauro'', ''Internazionale.it'', <small>consultato l'11 giugno 2022</small>.</ref>, ''itangliano''<ref name=itangliano/>. Gabriele Valle, linguista attivo sul tema e critico nei confronti dell'itanglese, usa preferibilmente (scrivendo in italiano) il termine inglese ''itanglish''<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/anglicismi/Valle.html|titolo=L’itanglish e l’insegnante di inglese|autore=Gabriele Valle|sito=treccani.it|editore=Treccani|data=2018-04-23|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita|Valle 2016}}.</ref>, analogamente composto di ''ita''(''lian'') "italiano" e (''e'')''nglish'' "inglese".
== Fenomeno ==
===Storia===
Fino alla [[seconda guerra mondiale]] gli anglicismi ebbero un peso relativamente limitato nell'italiano, e furono per la maggior parte integrati nel sistema linguistico attraverso traduzioni, equivalenti, o adattamenti quali [[Calco linguistico|calchi]] o italianizzazione della pronuncia. Un ruolo importante rivestirono anche la mediazione del [[Lingua francese|francese]] nella ricezione degli anglicismi, così come la politica linguistica operata dal [[Fascismo|regime fascista]] in Italia, da cui rimase escluso l'[[italiano svizzero]]. Nel secondo dopoguerra, in seguito alla vittoria alleata e alla presenza anglo-americana in Italia, gli anglicismi ebbero una forte ripresa per quantità e conobbero cambiamenti qualitativi, come l'assenza di mediazione del francese, un maggiore ingresso di forme non adattate, un maggiore ruolo del parlato rispetto allo scritto, con una relativa maggiore aderenza alla pronuncia (a differenza di prestiti come l'ottocentesco ''tunnel'', che adottavano la pronuncia italiana)<ref>{{Cita web|autore=Leonardo Rossi|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/rossi.html|titolo = L'anglicismo nel passato (fino agli anni del ''boom'') |sito=Treccani|data=1970-01-01|accesso=2021-07-26}}</ref>.
===Aspetti socioculturali===
Osservando che le lingue non si impongono solo per caratteri intrinseci (maggior funzionalità, efficacia, brevità, ecc.) ma soprattutto per fattori esterni (influenza economica, militare, culturale di un popolo più potente), alcuni studiosi, in maniera più o meno marcata, hanno voluto porre l'accento sul fatto che il fenomeno non può essere ridotto a una prospettiva prettamente linguistica interna all'italofonia, ma va inquadrato in un campo più ampio di relazioni di carattere socioculturale, politico ed [[Economia_linguistica_(interdisciplina)|economico]] tra l'Italia e il [[paesi anglosassoni|mondo anglosassone]]<ref>«È vero che il prestito, in sé, non è un segno di assoggettamento culturale e linguistico, però quando il flusso è a senso unico, per cui il rapporto tra parole date e parole prese è di 1/1000, qualche problema di equilibrio tra due lingue (e due culture) sussiste» ({{cita|Giovanardi ''et al.''|p. 24}}).</ref><ref>{{cita|Mainardi|pp. 17–26}}</ref><ref>{{cita|Chiti-Batelli}}.</ref><ref>{{cita|Zoppetti}}.</ref>. L'itanglese si configura sotto certi aspetti come un fenomeno che si rafforza da solo, per cui una diffusione maggiore degli anglicismi nella lingua fa percepire più prestigioso e centrale il mondo anglosassone, e questa percezione, a sua volta, spinge gli italofoni ad adottare sempre più anglicismi<ref>{{cita|Mainardi|p. 24}}</ref>; inevitabilmente, a questo processo si accompagna, simmetricamente, un sentimento di disamore e disistima degli italofoni per la loro lingua stessa<ref>«Il problema è che l'italiano non è una lingua davvero amata dai suoi utenti, al di là delle dichiarazioni superficiali [...]» ({{cita|Marazzini ''et al.''|p. 25}}).</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comunitaitalofona.org/navigare-tra-le-righe/la-lingua-italiana-e-le-le-lingue-romanze-di-fronte-agli-anglicismi/|titolo=La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi|autore=Claudio Marazzini|sito=Comunità Radiotelevisiva Italofona|accesso=11 giugno 2022|citazione='''Qual è la ragione per cui in Italia si è tanto propensi agli anglicismi?'''<br>
Pesa su di noi la potenza economica del mondo anglofono, quella americana soprattutto. Ma poiché (come dimostra il nostro libro) gli italiani risultano più proni di tutti gli altri, è probabile che pesino molto la scarsa coscienza civile e la scarsa densità della cultura. Molti italiani parlano un italiano fragile, che impedisce loro di capire che cosa significhi il possesso vero di una lingua. Non parliamo della lettura e della scrittura. Il rapporto OCSE – PIACC 2013 ci pone all’ultimo posto per la comprensione di un testo, ultimi tra i 24 paesi in cui è stata svolta l’inchiesta [...]}}</ref>.
Va anche considerato che il fenomeno della penetrazione dell'inglese nell'italiano, rispetto a quanto avviene nelle altre grandi lingue romanze (spagnolo, francese, portoghese) è tanto più intenso e diverso da costituire oggi di fatto un'«anomalia» all'interno della famiglia linguistica romanza<ref>{{cita|Mainardi|pp. 5–30}}.</ref><ref>«Gli osservatori esterni che, nel latte materno, si sono nutriti di una diversa lingua romanza, restano perplessi davanti all’anglicismo dilagante che esiste nella sorella italica. Alla maggior parte di loro, il fenomeno non pare normale, né in senso descrittivo né in senso prescrittivo. Nelle loro lingue, gli anglismi non adattati non transitano con la frequenza con cui lo fanno in italiano [...]» ({{Cita|Valle 2013|p. 759}}).</ref>.
== Studi al riguardo ==
Un primo approccio sistematico allo studio dell'intrusione di termini inglesi nell'italiano apparve alla fine degli anni '70 del Novecento, con la pubblicazione della [[monografia]] intitolata ''Parliamo itang'liano. Ovvero le 400 parole inglesi che deve sapere chi vuole fare carriera'', a opera di Giacomo Elliot (probabile pseudonimo di [[Roberto Vacca]]).<ref>Giacomo Elliot, ''Parliamo itang'liano. Ovvero le 400 parole inglesi che deve sapere chi vuole fare carriera'', Milano, Rizzoli, 1977</ref><ref>{{cita libro | nome = Beppe | cognome = Severgnini | wkautore = Beppe Severgnini | titolo = Imperfetto manuale di lingue | collana = [[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR-Biblioteca Universale Rizzoli]] | editore = Rizzoli | anno = 2010 | pagina = 148}}</ref> Il testo ricevette una accorata recensione di [[Primo Levi]], e coniò il termine «itangliano», che divenne il primo usato per descrivere la crescente pervasività dell'inglese in molti settori della lingua italiana.<ref name=itangliano>{{Cita web|autore=Andrea Viviani|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/itangliano_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/|titolo = {{Maiuscoletto|Itangliano}}|editore=''[[Enciclopedia dell'Italiano]]'' (2010), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]|accesso=23 marzo 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/14/se-la-lingua-ci-fa-male.html|titolo=Se la lingua ci fa male|autore=Tullio De Mauro|sito=repubblica.it|editore=La Repubblica|data|14/07/2003|accesso=12 aprile 2016}}</ref> In ambito accademico, il primo a trattare in modo diffuso e approfondito il tema fu il linguista [[Arrigo Castellani]], che sull'itanglese centrò l'articolo scientifico ''Morbus anglicus'', pubblicato nel 1987 sulla rivista ''[[Studi linguistici italiani]]''. Lo studioso non riprese il termine ''itangliano'', ma si avvalse, appunto, dell'espressione latina ''Morbus anglicus'', per equiparare il fenomeno a un morbo, una malattia.<ref>{{cita pubblicazione |nome=Arrigo |cognome=Castellani |titolo=Morbus Anglicus |rivista=Studi linguistici italiani |volume= qq13|numero=1 |anno=1987 |pp=pp. 137–153 |url=http://www.italianourgente.it/letture/morbus-anglicus-5562d330e0aa734270100f39.html |lingua=italiano |accesso=2021-07-28}}</ref>
Dopo un lungo periodo di scarsa attenzione, il tema è tornato al centro dell'attenzione pubblica italiana tra il 2009 e il 2013, in seguito all'iniziativa della Agenzia Agostini Associati [[Società a responsabilità limitata|SRL]], una società privata di [[traduzione]] che ha lanciato la campagna ''Stop Itanglese'', dichiarando di volere sensibilizzare l'[[opinione pubblica]] sull'uso superfluo di parole inglesi in italiano, e accompagnandola con una serie di iniziative accessorie, come il ''Codice Itanglese'', la classifica degli anglicismi più usati e la proposta di traducenti italiani per molti anglicismi.<ref>{{cita web|url=http://stopitanglese.it//|titolo=Stop Itanglese|sito=stopitanglese.it|accesso=12 aprile 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160529055400/http://stopitanglese.it/|dataarchivio=29 maggio 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.agostiniassociati.it/codice-itanglese.php|titolo=Codice Itanglese e San Valentino 2010: Italiano Ti Amo Ancora!|sito=agostiniassociati.it|editore=Agostini Associati|data=2010-02-03|accesso=2021-07-28}}</ref> Il termine «itanglese» è stato rapidamente ripreso e diffuso dagli studiosi e dai [[Mezzi di comunicazione di massa|mezzi di comunicazione]], e così associato in modo stabile al fenomeno.<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Alessandro Aresti|titolo = Morbus itanglicus? Sulla presenza (e invadenza) dell'itanglese|rivista = |volume = in L'Italia e i mass media, a cura di Marco Gargiulo, Roma, Aracne, 2012, pp. 239-260|numero = |url = https://www.academia.edu/8860364/Morbus_itanglicus_Sulla_presenza_e_invadenza_dellitanglese}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2009/12/09/news/le_aziende_parlano_litanglese_look_business_fashion_le_piu_usate-1822653/|titolo=Le aziende parlano l'Itanglese Look, business, fashion le più usate|autore=Aida Antonelli|sito=repubblica.it|editore=La Repubblica|data=2009-12-09|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/22/news/itanglese-10477162/|titolo=Molto social e un po' smart ormai parliamo in itanglese|autore=Paola Coppola|sito=repubblica.it|editore=La Repubblica|data=2010-12-22|accesso=2016-04-12}}</ref> Un'ulteriore iniziativa è stata lanciata dalla pubblicitaria ed esperta di comunicazione [[Annamaria Testa]]: la petizione ''Un intervento per la lingua italiana'', che ha chiesto a Governo, [[Pubblica amministrazione|amministrazioni pubbliche]], [[Mezzi di comunicazione di massa|media]] e le imprese di limitare l'uso degli anglicismi, ha raccolto in breve tempo oltre 70.000 firme e ottenuto l'appoggio della [[Accademia della Crusca]].<ref name=DilloInItalianoPetizione>{{cita web|url=https://www.change.org/p/un-intervento-per-la-lingua-italiana-dilloinitaliano|titolo=Un intervento per la lingua italiana (#dilloinitaliano)|autore=Annamaria Testa|sito=change.org|data=2015-02|accesso=2021-07-28}}</ref><ref name=DilloinItalianoNotizia>{{cita web|url=https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2015/02/17/dillo-in-italiano|titolo=
Dillo in italiano|autore=Annamaria Testa|sito=internazionale.it|editore=Internazionale|data=2015-02-17|accesso=2021-07-28}}</ref><ref name=RispostaMarazzini>{{cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/la-risposta-di-claudio-marazzini-ai-sottoscrittori-della-petizione-un-intervento-per-la-lingua-itali/6318|titolo=La risposta di Claudio Marazzini ai sottoscrittori della petizione "Un intervento per la lingua italiana"|autore=Claudio Marazzini|sito=accademiadellacrusca.it|data=2015-03-09|accesso=2021-07-28}}</ref> Più nota come ''Dillo in italiano'', a causa del relativo ''[[hashtag]]'' con cui si è pubblicizzata sulle [[Servizio di rete sociale|reti sociali]], ha raccolto un'importante eco mediatica, ravvivando il dibattito pubblico tra favorevoli e contrari agli anglicismi.<ref>{{cita web|url=https://www.focus.it/cultura/curiosita/focus-sostiene-dilloinitaliano|titolo=Focus sostiene #dilloinitaliano|autore=Sara Zapponi|sito=focus.it|editore=Focus|data=2015-02-27|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/07/14/irresistibile-l-ascesa-degli-anglismi|titolo=È irresistibile l’ascesa degli anglismi?|autore=Tullio De Mauro|sito=internazionale.it|editore=Internazionale|data=2016-07-14|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/ok/mainSpeciale.html|titolo=Il Bel Paese dove l'OK suona|autore=|sito=treccani.it|editore=Treccani|accesso=2021-07-28}}</ref> Nell'appoggiare tale petizione la Crusca, attraverso il suo presidente [[Claudio Marazzini]], ha inoltre espresso l'intenzione di occuparsi in modo più mirato del tema, verificando la circolazione di neologismi e, in caso di anglicismi o altri forestierismi, valutando la possibilità di sostituirli con termini italiani.<ref name=RispostaMarazzini/> A questo scopo alla fine del 2015 la Crusca ha istituito il ''[[Accademia_della_Crusca#Gruppo_Incipit|Gruppo Incipit]]'', un osservatorio sui neologismi e forestierismi incipienti che ha il compito di monitorare ed esprimere pareri sui nuovi forestierismi impiegati in ambito politico, comunicativo e sociale, suggerendo alternative in italiano tramite i propri comunicati stampa.<ref>Il Gruppo Incipit è composto studiosi e specialisti della comunicazione italiani e svizzeri, tra cui accademici della Crusca.</ref><ref name=IncipitNascita>{{cita web|autore=Accademia della Crusca|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/la-nascita-del-gruppo-incipit-osservatorio-sui-neologismi-e-forestierismi-incipienti/6347|titolo=La nascita del gruppo Incipit, osservatorio sui neologismi e forestierismi incipienti |accesso=24 luglio 2021|data=28 settembre 2015}}</ref><ref name=IncipitComunicati>{{cita web|cognome=|nome=|autore=Accademia della Crusca|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/gruppo-incipit/251|titolo=Gruppo "Incipit". I comunicati stampa del gruppo. |accesso=24 luglio 2021|data=28 settembre 2015}}</ref> Il gruppo si è formato in seguito al convegno della stessa Accademia dal titolo ''La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi''.<ref name=LinguaItaRomAngli>{{cita web|cognome=|nome=|autore=Accademia della Crusca|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/la-lingua-italiana-e-le-lingue-romanze-di-fronte-agli-anglicismi/6108 |titolo=La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi |accesso=24 luglio 2021|data=8 settembre 2015}}</ref>
In seguito a tali iniziative, il tema dell'uso e abuso degli anglicismi ha acquisito e mantenuto una certa visibilità sui mezzi di comunicazione di massa, contando su una crescente produzione di scritti accademici ed editoriali<ref>{{cita libro | nome=Maria Teresa| cognome=Villa | titolo= L'inglese non basta: una lingua per la società | anno=2013 | editore=Modadori | città=Milano | ISBN=9788861598416}}</ref><ref>{{cita libro | curatore=Claudio Marazzini | curatore2=Alessio Petralli | titolo=La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi | anno=2015 | editore=goWare | città=Firenze | ISBN=9788867974092}}</ref><ref>{{cita|Valle 2016}}.</ref><ref>{{cita libro | nome=Raffaella | cognome=Bombi | titolo=Anglicismi e comunicazione istituzionale | anno=2019 | editore=Il Calamo | città=Roma | ISBN=9788898640355 }}</ref><ref>{{cita libro | nome=Alessandro | cognome=Bonifazi | titolo=L'anglicizzazione dell'italiano nell'interpretazione dialogica | anno=2019 | editore=Aracne | città=Roma | ISBN=9788825527742 }}</ref><ref>{{cita libro | nome=Raffaella | cognome=Bombi| titolo= Interferenze linguistiche. Tra anglicismi e italianismi | anno=2020 | editore=Edizioni dell'Orso | città=Alessandria | ISBN=9788836130689}}</ref><ref>{{cita libro | nome=Rosario | cognome=Coluccia | titolo=Conosciamo l'italiano? Usi, abusi e dubbi della lingua | anno=2020 | editore=Accademia della Crusca | città=Firenze | ISBN=9788889369975 }}</ref>. Nell'indifferenza dei media, nel 2018 il [[Dipartimento per le politiche europee]] del [[Governo della Repubblica Italiana|governo italiano]] ha attivato il servizio ''EuroParole'', dotato di un proprio sito, nel quale gli anglicismi più frequenti usati nei siti del governo vengono presentati con il corrispondente termine italiano e spiegati brevemente nell'uso, con fonti e occorrenze.<ref name=EuroparoleSito>{{cita web|url=http://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/europarole/|titolo=EuroParole (sito web)|autore=Dipartimento per le politiche europee, Governo italiano|sito=politicheeuropee.gov.it|data=|accesso=2021-07-29}}</ref><ref name=EuroparoleNotizia>{{cita web|url=https://italofonia.info/il-governo-italiano-lancia-europarole-alternative-italiane-agli-anglicismi-istituzionali/|titolo=Il governo italiano lancia Europarole, alternative italiane agli anglicismi istituzionali|sito=italofonia.info|editore=Italofonia.info|data=2018-10-18|accesso=2021-07-28}}</ref> Nel 2019 lo stesso Dipartimento ha poi lanciato l'iniziativa sulle reti sociali per «individuare delle ''#EuroParole'' che consentano una comprensione più facile e più diretta di concetti spesso lontani dal sentire comune» come ''[[Patto di bilancio europeo|fiscal compact]]'', ''[[Allentamento quantitativo|quantitative easing]]'', ''hotspot'' e ''Geoblocking'' per una loro corretta traduzione in italiano.<ref name=EuroparoleIniziativa>{{cita web|url=https://www.affarinternazionali.it/blogpost/europarole-meglio-dirlo-italiano/|titolo=|autore=Alice Recine|autore2=Adriano Maggi|sito=affarinternazionali.it|editore=Affari Internazionali|data=2019-03-21|accesso=2021-07-28}}</ref> Negli ultimi anni, di fronte a quella che è percepita come una generale indifferenza o acquiescenza da parte delle istituzioni e del dibattito pubblico, si sono infine aggiunte iniziative dal basso<ref>{{cita|Mainardi|pp. 179–186}}.</ref>, di frequente attraverso la creazione di [[Sito web|siti]], [[Portale web|portali]], ''[[blog]]'', gruppi e [[Comunità#Comunità_virtuale|comunità]] sulle reti sociali che invitano alla discussione sull'uso degli anglicismi in italiano, spesso assumendo esplicitamente una posizione favorevole o contraria.
In [[Svizzera]], paese plurilingue in cui l'italiano è lingua nazionale e ufficiale a livello federale e cantonale, l'uso di anglicismi è stato oggetto di numerose riflessioni e iniziative da parte di tutte le comunità linguistiche, inclusa quella italiana.<ref>Nella costituzione elvetica, l'italiano è sancito quale lingua nazionale (Art. 4) e ufficiale (Art. 70) della federazione, insieme al tedesco e al francese. <br> {{cita web|url=https://fedlex.data.admin.ch/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1999/404/20210101/it/pdf-a/fedlex-data-admin-ch-eli-cc-1999-404-20210101-it-pdf-a.pdf|titolo=Costituzione federale della confederazione Svizzera|autore=Parlamento svizzero|sito=fedlex.data.admin.ch|data=1999-04-18|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |nome=Paolo |cognome=Canavese |titolo=Anglicismi nell’italiano normativo elvetico: estensione e natura del fenomeno |rivista=Revista de Llengua i Dret, Journal of Language and Law |editore=Escola d’Administració Pública de Catalunya |città=Barcellona |numero=74 |anno=2020 |mese= |pp=18-37 |doi=10.2436/rld.i74.2020.3545 |url=http://revistes.eapc.gencat.cat/index.php/rld/article/download/10.2436-rld.i74.2020.3545/n74-canavese-it.pdf |lingua=italiano |accesso=2021-07-29 }}</ref> Oltre ad azioni volte a promuovere l'italiano in tutto il paese, e ad evitare che l'insegnamento dell'inglese come lingua straniera rimpiazzi quello delle altre lingue nazionali, le amministrazioni federali e cantonali e le associazioni civiche elvetiche promuovono da tempo iniziative per un minor uso di anglicismi nella comunicazione istituzionale.<ref name=CHRaccAngl>{{cita web|url=https://www.bk.admin.ch/bk/it/home/documentazione/lingue/strumenti-per-la-redazione-e-traduzione/raccomandazioni.html|titolo=Raccomandazioni sull'uso degli anglicismi|autore=Cancelleria federale svizzera|sito=bk.admin.ch|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.swissinfo.ch/ita/basta-con-gli-anglicismi-a-berna/4184612|titolo=Basta con gli anglicismi a Berna|autore=|sito=swissinfo.ch|editore=Swissinfo|data=2004-10-05|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.bak.admin.ch/bak/it/home/sprachen-und-gesellschaft/lingue/uso-delle-lingue-ufficiali-della-confederazione-e-promozione-del/salvaguardia-e-promozione-della-lingua-e-della-cultura-romancia-.html|titolo=Salvaguardia e promozione della lingua e della cultura romancia e italiana|autore=Ufficio federale della cultura|sito=.bak.admin.ch|editore=Amministrazione federale svizzera|data=2007-10-05|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://italofonia.info/il-comune-di-soncino-sensibilizza-lamministrazione-pubblica-contro-labuso-di-anglicismi/|titolo=Il comune di Soncino sensibilizza l’amministrazione pubblica contro l’abuso di anglicismi|sito=italofonia.info/|editore=Italofonia.info|data=2021-05-05|accesso=2021-07-29}}</ref> L'esito favorevole di alcune di esse porta all'adozione di termini italiani che sono invece espressi con prestiti inglesi dalle istituzioni e dai media italiani: come nel caso di ''question time'', che nell'[[italiano svizzero]] è l'«ora delle domande».<ref>{{cita web|url=https://www.tio.ch/svizzera/politica/1245021/ora-delle-domande-al-nazionale-dispersione-insediamenti-agli-stati|titolo=Ora delle domande al Nazionale, dispersione insediamenti agli Stati|sito=tio.ch|editore=Ticino Online|data=2018-03-05|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ticinonews.ch/svizzera/ora-delle-domande-al-nazionale-sovranita-alimentare-agli-stati-GNTCN449197?refresh=true|titolo=Ora delle domande al Nazionale, "Sovranità alimentare" agli Stati|autore=|sito=ticinonews.ch|editore=Ticino News|data=2018-03-12|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ticinonews.ch/ticino/ticino-valvola-di-sfogo-per-colpa-del-consiglio-federale-FC3958766|titolo=Ticino valvola di sfogo per colpa del Consiglio federale|sito=ticinonews.ch|editore=Ticino News|data=2021-03-16|accesso=2021-07-29}}</ref>
=== Indagini settoriali ===
I risultati della prima rilevazione condotta dall'Agenzia Agostini sono stati pubblicati nel 2009, e si basano sull'analisi di un campione di 58 milioni di parole prodotte da 200 aziende italiane appartenenti a 15 diversi settori. Il campione è stato ricavato da documenti in italiano prodotti dalle imprese in due diversi anni, il 2000 e il 2008, e rappresentativi di varie funzioni aziendali (''marketing'', finanza, risorse umane, produzione, acquisti). La comparazione dei due anni ha rilevato nel 2008 un incremento nell'uso di termini inglesi nei documenti pari al 773%.<ref>{{cita web|url=http://www.agostiniassociati.it/UserFiles/File/CS_Agostini_Associati_itanglese.pdf|titolo=Comunicato stampa: ”Itanglese”: aumenta del 773% l’uso di parole inglesi nella lingua italiana scritta
delle aziende|autore=Guido Panini|sito=agostiniassociati.it|editore=Agostini Associati|data=2009|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.agostiniassociati.it/itanglese2009.php|titolo=Itanglese - Aumenta l’uso di parole inglesi nella lingua italiana|sito=agostiniassociati.it|editore=Agostini Associati|data=2009|accesso=2021-07-28}}</ref> L'azienda ha poi ripetuto la rilevazione nei sei anni successivi, a cadenza biennale, impiegando un campione analogo di imprese e documenti che hanno costituito i [[Corpus|''corpus'' linguistici]] analizzati. La seconda indagine ha analizzato i documenti prodotti nel biennio 2009-2010, riportando un incremento del +223% degli anglicismi.<ref>{{cita web|url=http://www.agostiniassociati.it/itanglese2010.php|titolo=L’Itanglese continua ad avanzare con un incremento del +223%|sito=agostiniassociati.it|editore=Agostini Associati|data=2010|accesso=2021-07-28}}</ref> La terza indagine, svolta per gli anni 2010-2011, ha evidenziato una crescita degli anglicismi pari al 343%.<ref>{{cita web|url=http://www.comunitazione.it/leggi.asp?id_art=7448&id_area=166|titolo=L’Itanglese cresce ancora, ma il traduttore automatico di Google non lo capisce|sito=comunitazione.it|editore=Agostini Associati|data=2012-05-09|accesso=2021-07-28}}</ref> La crescita a tre cifre è stata confermata anche dalla quarta indagine, condotta sugli anni 2012-2013, rilevando un aumento del 440% degli anglicismi impiegati nei documenti aziendali.<ref>{{cita web|url=http://www.agostiniassociati.it/itanglese.php|titolo=L`Itanglese cresce ancora del 440%|autore=|sito=agostiniassociati.it|editore=Agostini Associati|data=|accesso=2021-07-28}}</ref>
=== Incidenza sul lessico ===
La presenza di parole straniere nell'italiano è secoli oggetto di studio dei [[Linguista|linguisti]], benché l'interesse accademico non si traduca necessariamente in una presa di posizione sul tema o in una richiesta di [[Politica linguistica|politiche linguistiche]]. Uno dei moderni metodi con cui gli studiosi stimano il peso dei [[forestierismi]] nel [[lessico]] di una lingua è l'analisi della loro incidenza nei [[Dizionari della lingua italiana|dizionari]] – dell'uso, storici, etimologici o specializzati. L'analisi dell'incidenza produce stime che possono variare sia in base al dizionario usato che alla definizione patrimonio lessicale totale: infatti, la definizione del patrimonio lessicale può includere solo i [[Lemma_(linguistica)|lemmi]] propriamente detti, oppure includere anche delle [[Alterazione_(linguistica)|alterazioni]] di lemmi principali (es. diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, dispregiativi) che vengono normalmente trattate come entità lessicali non autonome – i cosiddetti [[Dizionario#Lessemi%2C lemmi%2C sottolemmi%2C lemmario|sottolemmi]].<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/tipi-di-lemma_(Enciclopedia-dell%27Italiano)/|titolo=Tipi di lemma|editore=Treccani|sito=treccani.it/enciclopedia|accesso=2021-07-26}}</ref><ref>{{cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/i-concetti-di-lemma-parola-e-termine/99|autore=Marina Bongi|sito=accademiadellacrusca.it|data=2003-04-11|accesso=2021-07-27}}</ref>
Agli inizi degli anni '60, nel suo libro ''Storia linguistica dell’Italia unita'' (1963), il linguista [[Tullio De Mauro]] analizzò un campione di 500 vocaboli e calcolò che i forestierismi non adattati in italiano ammontassero all'1,4% del patrimonio lessicale totale (pari a 7 forestierismi nel campione analizzato).<ref>Per il suo campionamento, De Mauro si basò sul dizionario ''Zingarelli'' del 1958 e sul ''Dizionario etimologico dell’italiano'' di Battisti e Alessio.</ref> Nonostante De Mauro non si riferisse specificamente ai soli prestiti di origine inglese, una successiva analisi stimò che negli stessi anni gli anglicismi contribuissero a circa un terzo del totale dei forestierismi, aggirandosi tra lo 0,5 e l'1% del lessico dell'italiano.<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/antonelli.html|autore=Giuseppe Antonelli|sito=Treccani|accesso=2021-07-26}}</ref> In uno studio specialistico condotto quasi dieci anni dopo, ''Influssi inglesi nella lingua italiana'' (1972), il linguista serbo [[Ivan Klajn]] registrò un moderato incremento, identificando 1.600 anglicismi non adattati, pari a poco più dell'1% del totale del patrimonio lessicale.<ref>{{cita libro | nome=Ivan | cognome=Klajn | titolo=Influssi inglesi nella lingua italiana | anno=1972 | editore= Olschki | edizione=2 | città=Firenze |ISBN=8822217748 }}</ref>
Nell'arco dei successivi 30 anni, le fonti lessicografiche registrarono un ulteriore aumento dei numeri assoluti, sebbene questo si traducesse in una crescita limitata in termini percentuali: nel 1997, il ''Dizionario di Italiano Sabatini-Coletti'' (DISC) censiva 2.083 anglicismi, pari a circa il 2% del totale, con numeri e progressioni superiori a quelli del ''Vocabolario della lingua italiana'' del 1997 di Treccani – 1.911 lemmi, pari all'1,5% – ma simili a quelli registrati dallo ''Zingarelli 2000'' – 2.055 lemmi, poco meno del 2%.<ref>{{cita web|titolo=Fare i conti con gli anglicismi I - I dizionari dell'uso|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/antonelli.html|autore=Giuseppe Antonelli|sito=Treccani|accesso=2021-07-26}}</ref>
In due differenti studi sui forestierismi, condotti sui dizionari ''Zingarelli'' e ''Devoto-Oli'', il linguista [[Antonio Zoppetti]] rileva una crescita ancora più rilevante dei prestiti inglesi non adattati nel nuovo millennio.<ref>{{cita web|titolo=«Ma perché non lo dici in italiano?» Valanga anglicismi: ne usiamo 3500|url=https://www.corriere.it/liberitutti/18_novembre_24/ma-perche-non-dici-italiano-f4c4e744-e9af-11e8-863b-3e637f80be2e.shtml|autore=Valeria Palumbo|sito=corriere.it|data=2018-11-24|accesso=2021-07-27}}</ref> L'analisi sul ''Devoto-Oli 2017'' rileva 3.522 anglicismi crudi, di cui circa il 6% (215) adottati entro la fine del [[XIX secolo]], oltre il 67% (2.376) nel [[XX secolo]] e poco meno del 15% (509) nelle prime due decadi del [[XXI secolo]]. Lo studio evidenzia in particolare:<ref>{{cita web|titolo=I forestierismi nell’italiano: i numeri del Devoto Oli 2017|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2017/09/12/i-forestierismi-nellitaliano-i-numeri-del-devoto-oli-2017/|autore=Antonio Zoppetti|sito=diciamoloinitaliano.wordpress.com|data=2017-09-12|accesso=2021-07-27}}</ref>
* come gli anglicismi, quasi assenti fino alla fine dell'800, siano entrati massicciamente e a un ritmo crescente nel corso del XX secolo. Difatti, oltre il 73% dei prestiti inglesi entrati nel '900 è attestato nella seconda metà del secolo;
* che i 509 anglicismi registrati tra il 2000 e il 2017 rappresentano quasi la metà dei neologismi del XXI secolo (509 su 1.049 nuovi lemmi), ed evidenziano un afflusso sostenuto, con una media di trenta all'anno.
L'analisi dello ''Zingarelli'', generalmente meno aperto del ''Devoto-Oli'' all'accoglimento dei termini inglesi, registra 1.811 anglicismi crudi nel 1995, 2.055 nel 2000, 2.219 nel 2004, 2.318 nel 2006, e 2.761 nel 2017.<ref name="wordpress.com">{{cita web|titolo=L’aumento degli anglicismi ricavato dalle analisi dello Zingarelli|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2017/09/20/laumento-degli-anglicismi-ricavato-dalle-analisi-dello-zingarelli/|autore=Antonio Zoppetti|sito=diciamoloinitaliano.wordpress.com|data=2017-09-20|accesso=2021-07-27}}</ref><ref>{{cita libro | nome=Giuseppe| cognome=Antonelli| titolo=L’italiano nella società della comunicazione 2.0, | anno=2016 | editore= Il Mulino | edizione=1 | città=Firenze |ISBN=9788815263681 }}</ref> Anche questo studio rileva come i prestiti non adattati dall'inglese costituiscano quasi la metà dei neologismi registrati nel nuovo millennio, confermando i risultati di una precedente indagine condotta nel 2016 dal linguista [[Giuseppe Antonelli (linguista)|Giuseppe Antonelli]].<ref>{{cita libro | nome=Giuseppe| cognome=Antonelli| titolo=L’italiano nella società della comunicazione 2.0, | anno=2016 | editore= Il Mulino | edizione=1 | città=Firenze |ISBN=9788815263681 |p=213}}</ref> In questo secondo studio, Zoppetti evidenzia inoltre che:<ref name="wordpress.com" />
* gli [[Prestito_linguistico#Ibridismi|ibridismi]] composti da elementi italiani e inglesi – per esempio verbi parzialmente italianizzati quali ''speakerare'', ''bloggare'', ''surfare'', ''twittare'' – sono esclusi dal computo degli anglicismi crudi nel suo studio. Di conseguenza, l'incidenza degli anglicismi è calcolata per difetto, e classificazioni più restrittive stimerebbero valori maggiori;
* ipotizzando un tasso di crescita annuale costante, e uguale a quello rilevato in questa analisi, si può stimare un'entrata di 1419 nuovi anglicismi entro il 2050, che porterebbe il totale a 4180, pari al 3,9% del patrimonio lessicale totale;
* lo stimare l'incidenza degli anglicismi sull'intero patrimonio lessicale, generalmente adottata negli studi precedenti e mantenuta nella sua analisi, contribuisce a sottovalutare il fenomeno. Poiché i linguisti sono concordi nel riconoscere che la quasi totalità degli anglicismi sono sostantivi, egli propone un'analisi concentrata sui soli sostantivi e stima un'incidenza di lemmi inglesi pari al 3,5% nel 1995 e al 4,6% nel 2017, prevedendo un aumento al 6,9% nel 2050 (a parità di condizioni).
== Manifestazioni del fenomeno ==
=== Ibridazione ===
Esempi evidenti di itanglese si possono riscontrare nei [[linguaggi settoriali]] dell'informatica, dello sport, e più in generale in ambito aziendale. In tali settori all'uso consistente di [[Anglicismo|anglicismi]] crudi, anche quando l'italiano prevede una o più valide alternative, si affiancano veri e propri [[neologismi]] ibridi fra le due lingue ([[Prestito_linguistico#Ibridismi|ibridismi]]), percepiti e usati come tecnicismi.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/ibridazione.html|titolo=L’inglese nell’italiano: espansione per ibridazione|sito=Treccani|data=2019-06-21|accesso=2021-07-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lindaliguori.it/ibridi-linguistici/|titolo=Ibridi linguistici|autore=Linda Liguori|sito=lindaliguori.it|data=2013-03-11|accesso=2021-07-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://libreriamo.it/libri/perche-labuso-dellinglese-rischia-di-uccidere-la-lingua-italiana/|titolo=Perché l'abuso dell'inglese rischia di uccidere la lingua italiana|autore=Laura Imai Messina|sito=libreriamo.it|data=2018-04-11|accesso=2021-07-26}}</ref> In alcuni casi, i verbi italianizzati derivano non dal verbo inglese, ma da un [[sostantivo]] a sua volta non tradotto in italiano. In inglese, e specialmente nell'uso americano, i sostantivi possono infatti essere utilizzati come verbi. Ad esempio, ''committare'' non viene usato con il significato di "impegnarsi" (il significato letterale del verbo ''to commit'') ma, in ambito informatico, nel senso di "eseguire l'azione di ''[[Controllo versione|commit]]''", ovvero creare una nuova versione su un sistema di gestione condivisa di codice sorgente. La tabella seguente fornisce un elenco non esaustivo di ibridismi:
{| class="wikitable"
|+
!ibridismo
!origine in inglese
!equivalente italiano
|-
|''bootare''
|''to boot (the Operating System; the OS)''
|avviare (il [[sistema operativo]]; l'SO)
|-
|''buyare''
|''to buy''
|comprare
|-
|''bypassare''
|''to bypass''
|aggirare
|-
|''committare''
|''commit (operation)''
|controllo (di versione)
|-
|''implementare''
|''to implement''
|attuare; porre in opera
|-
|''killare''
|''to kill''
|uccidere; terminare
|-
|''matchare''
|''to match''
|abbinare; appaiare
|-
|''schedulare''
|''to schedule''
|pianificare; programmare
|-
|''splittare''
|''to split''
|suddividere
|-
|''startare''
|''to start''
|iniziare; cominciare
|-
|''switchare''
|''to switch''
|commutare; scambiare
|}
=== Pseudoanglicismi ===
{{vedi anche|Pseudoanglicismo}}
Un fenomeno correlato è quello degli [[pseudoanglicismo|pseudoanglicismi]], ovvero di quei cloni presi in prestito dall'inglese che hanno subito una traslazione di senso quando non addirittura una vera e propria invenzione di nuovi significati. La tabella seguente presenta una lista non esaustiva di pseudoanglicismi, chiarendone il significato in italiano e riportando il termine inglese corretto:
{| class="wikitable"
|+
!pseudoanglicismo
!significato
!inglese corretto
|-
|''box''
|autorimessa, garage
|''garage''
|-
|''mister''
|allenatore
|''coach''
|-
|''recordman''
|primatista
|''record holder''
|-
|''slip''
|mutanda sgambata
|''briefs''
|-
|''smart working''
|[[lavoro agile]]
|''remote work''; ''work from home''
|}
A volte lo pseudoanglicismo presenta scostamenti di senso più sottili, ma comunque errati, dal termine originale inglese: è il caso di ''election day'', usato in italiano «giornata con più consultazioni elettorali in contemporanea», mentre in inglese intende genericamente una giornata elettorale, a prescindere dal numero di elezioni che vi si svolgono.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/pseudoanglicismo_%28Neologismi%29/|titolo=Pseudoanglicismo|sito=treccani.it/vocabolario|autore=Vocabolario Treccani|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://blog.terminologiaetc.it/2019/05/26/origine-significato-election-day/|titolo=Solo in Italia: “giorno di Election Day”|sito=blog.terminologiaetc.it|autore=Licia Corbolante|data=2019-05-26|accesso=2021-07-28}}</ref>
=== Doppiaggese ===
{{vedi anche|Doppiaggese}}
Il [[doppiaggese]] è un altro analogo e ben noto fenomeno di [[Interferenza linguistica|interferenza morfosintattica]] esercitata dall'[[lingua inglese|inglese]] sulla [[lingua italiana]], veicolato dai prodotti commerciali della [[cultura di massa]]. Si tratta di una [[Varietà (linguistica)|variante]] che compare in alcuni [[film]] come risultato del [[doppiaggio]].<ref name=tre>{{Cita web|autore=Fabio Rossi|url=http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/doppiaggio/Rossi.html|titolo=Doppiaggese, filmese e lingua italiana|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]|accesso=7 febbraio 2013}}</ref><ref>Mario Paolinelli, Eleonora Di Fortunato, ''Tradurre per il doppiaggio: la trasposizione linguistica nell'audiovisivo'', 2005, pp. 19-20.</ref> Questa variante è caratterizzata da un linguaggio fortemente influenzato dalla lingua di partenza – la lingua "straniera" parlata dagli attori nel film – e una sintassi e un lessico che risultano innaturali o artificiosi nella lingua d'arrivo, ovvero la lingua parlata dagli spettatori.<ref>Mario Paolinelli, Eleonora Di Fortunato, ''Tradurre per il doppiaggio: la trasposizione linguistica nell'audiovisivo'', 2005, p. 103.</ref> Si tratta di un fenomeno linguistico all'interno di un'altra [[Varietà (linguistica)|varietà linguistica]], il [[filmese]], inteso come la peculiare lingua attraverso cui si esprimono i personaggi dei film (non solo quelli doppiati da altre lingue). In molti casi, le forme "artificiali" del doppiaggese si sono affermate prepotentemente nella lingua di destinazione, grazie all'influenza dei [[mass media|media]] sulla [[cultura di massa]], insediandosi stabilmente e perdendo la percezione del loro carattere "innaturale". Un caso notevole di questa accettazione è costituito da frasi come «non c'è problema» ([[doppiaggese]] per ''no problem'') e dall'onnipresente «[[assolutamente sì]]», nato da una sciatta e innaturale resa dell'originale inglese ''absolutely'', la cui traduzione naturale sarebbe «certamente»<ref name="G. Alfieri-S. Contarino-D. Motta">Gabriella Alfieri, Simona Contarino, Daria Motta: ''Interferenze fraseologiche nel doppiaggio televisivo: l'italiano di "[[E.R. - Medici in prima linea|E.R.]]" e di "[[Beautiful]]"'', 2002</ref><ref name="Crusca">Vera Gheno, [http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/sulluso-assolutamente Sull'uso di ''assolutamente''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140519204815/http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/sulluso-assolutamente |date=19 maggio 2014 }}, in ''La Crusca per Voi'', numero 27, ottobre 2003 (sul sito dell'[[Accademia della Crusca]])</ref>.
== Dibattito ==
{{citazione|Vent'anni fa ero sicuramente più ottimista riguardo alla questione degli anglicismi: ritenevo che il prestito fosse un problema fisiologico e che il tasso di parole inglesi non adattate — le uniche di cui ci si debba preoccupare — non fosse così alto. Adesso vedo che il numero comincia veramente a essere un po' invadente, soprattutto rispetto alla capacità di metabolizzazione delle lingue romanze con cui possiamo direttamente confrontarci, cioè il francese e lo spagnolo.|[[Luca Serianni]], 26 aprile 2015<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/giulia-carrarini/anglicismi-minacciano-italiano-quattro-chiacchiere-luca-serianni_b_6726950.html|titolo=Gli anglicismi minacciano l'italiano? Quattro chiacchiere con Luca Serianni|autore=Giulia Carrarini|editore=GEDI Gruppo Editoriale|data=26/04/2015|lingua=italiano|accesso=26/01/2022}}</ref>}}
Se inizialmente la discussione sull'interferenza dell'inglese vedeva confrontarsi chi sosteneva l'eccesso di nuovi prestiti inglesi e chi lo escludeva, da alcuni anni il dibattito specialistico e pubblico si concentra sulla magnitudine del fenomeno e le sue conseguenze per la lingua italiana. La contrapposizione oggi più diffusa è tra:<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgazzettino.it/pay/nazionale_pay/l_allarme_crusca_invasi_dai_termini_inglesi-883388.html|titolo=L'allarme della Crusca: invasi dai termini inglesi|sito=ilgazzettino.it|autore=|data=2015-02-24|accesso=2021-07-27}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/dalla-penna-social-network-come-cambia-lingua|titolo=Dalla penna ai social network: come cambia la lingua italiana|sito=ilbolive.unipd.it|autore=Francesca Forzan|data=2018-12-03|accesso=2021-07-27}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/play/cultura/2016/10/17/lingua-italiana-non-sta-male/?refresh_ce=|titolo=La lingua italiana non sta male come si pensa|sito=wired.it|autore=Anna Rita Longo|data=2016-10-17|accesso=2021-07-27}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/12/anglicismi-per-reagire-serve-conoscere-la-nostra-lingua-partiamo-dalleconomia/4614318/|titolo=Anglicismi, per reagire serve conoscere la nostra lingua. Partiamo dall’economia|sito=ilfattoquotidiano.it|autore=Franco Vespignani|autore2=Eleonora Farneti|data=2018-09-12|accesso=2021-07-27}}</ref>
* chi sostiene che l'adozione degli anglicismi sia parte di un più ampio processo di evoluzione naturale dell'italiano, insieme all'informalità e all'uso di abbreviazioni e della cosiddetta "punteggiatura potenziata" (es. le ''[[emoji]]'');
* chi contesta come nebulosa e indefinita l'idea di evoluzione naturale della lingua – specie la sua anglicizzazione – ed evidenzia come l'importazione crescente di termini e strutture del sistema linguistico inglese stia generando un [[Lingua creola|creolo]] itanglese, che potrebbe sostituire l'italiano contro la stessa volontà dei suoi parlanti.
Oltre a questi due poli opposti, esistono inoltre una serie di posizioni intermedie.
Tra gli studiosi, il dibattito travalica la tradizionale contrapposizione tra sostenitori del [[Grammatica_normativa|normativismo]], che vede con favore attività di normazione e indirizzo linguistico, e del [[Grammatica_descrittiva|descrittivismo]] linguistico, che ritiene l'evoluzione della lingua un processo naturale e non influenzabile tramite [[Politica linguistica|politiche linguistiche]]. Diversi specialisti non favorevoli a un approccio normativo raccomandano una maggiore parsimonia nell'uso di anglicismi, sebbene affidino tale scelta alla sensibilità dei parlanti, e non a specifiche azioni istituzionali. Tra questi la [[Sociolinguistica|sociolinguista]] [[Vera Gheno]], pur ribadendo la necessità di un approccio descrittivo<ref>{{Cita web|url=https://www.vice.com/it/article/kzdnja/vera-gheno-accademia-della-crusca-intervista|titolo=Ok, quindi come funziona davvero l'"approvazione" della Crusca?|sito=vice.com|autore=Eugenia Durante|data=2019-02-27|accesso=2021-07-27}}</ref>, si è espressa a favore di un uso equilibrato degli anglicismi, da evitare quando usati per «darsi un tono» o se vi è il rischio di rendersi poco comprensibili<ref>{{Cita web|url=https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/le-parole-sono-importanti-anche-se-straniere-ecco-come-usarle-in-modo-corretto/|titolo=Le parole sono importanti, anche se straniere: ecco come usarle in modo corretto|sito=agendadigitale.eu|autore=Vera Gheno|data=2020-06-18|accesso=2021-07-27}}</ref>. Il linguista e accademico [[Vittorio Coletti]] ha sottolineato che, benché l'adozione di parole straniere sia «una linfa per le lingue vive», il mancato adattamento grafico e fonetico di tali prestiti al sistema linguistico italiano è problematico, perché segno di debolezza di una cultura incapace di trovare forme proprie per dire cose nuove.<ref>{{Cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/l-italiano-ridotto-al-silenzio/7396|titolo=L'italiano ridotto al silenzio|sito=accademiadellacrusca.it|autore=Vittorio Coletti|data=2016-03-01|accesso=2021-07-28}}</ref>
L'[[Accademia della Crusca]], che adotta generalmente un approccio [[Grammatica descrittiva|descrittivo]],<ref>{{Cita web|url=https://www.lavocedinewyork.com/arts/lingua-italiana/2020/01/14/consigli-per-la-crusca-una-style-guide-normativa-per-scuola-e-pa/|titolo=Consigli per la Crusca: una ''style guide'' normativa per scuola e PA|sito=lavocedinewyork.com|autore=Luca Passani|data=2020-01-14|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/dare-voce-allincompetenza-un-grande-male-del-nostro-tempo/7823|titolo=Dare voce all’incompetenza: un grande male del nostro tempo|sito=accademiadellacrusca.it|autore=Claudio Marazzini|data=2020-01-09|accesso=2021-07-28}}</ref> ha tuttavia preso pubblicamente posizione a favore di un minor uso di anglicismi, in particolare in ambito istituzionale, attraverso i comunicati stampa del ''[[Accademia_della_Crusca#Gruppo_Incipit|Gruppo Incipit]]''.<ref name=IncipitComunicati/> Il linguista [[Luca Serianni]], membro di Incipit, ha osservato come la presenza degli anglicismi negli ultimi vent'anni sia diventata particolarmente invadente nell'italiano e come, pur evitando approcci dirigisti, sia necessario attuare un'opera di persuasione verso le istituzioni con elevate responsabilità sociali, quali le istituzioni politiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/giulia-carrarini/anglicismi-minacciano-italiano-quattro-chiacchiere-luca-serianni_b_6726950.html|titolo=Gli anglicismi minacciano l'italiano? Quattro chiacchiere con Luca Serianni|sito=huffingtonpost.it|autore=Giulia Carrarini|data=2015-02-24|accesso=2021-07-27}}</ref> Commentando l'uso degli anglicismi sui [[media di massa]], Serianni ha sottolineato che «Laddove l'anglicismo non si è ancora affermato, sarebbe meglio non usarlo e adoperare il sostituto italiano».<ref>{{Cita web|url=https://www.adnkronos.com/crusca-bandire-parole-inglesi-inutili-taggare-verbo-italiano_7ClAs3MgJLHHGvywFF05gW?refresh_ce|titolo=Lingua italiana: Crusca, bandire inutili parole inglesi |sito=adnkronos.com|data=2015-09-21|accesso=2021-07-27}}</ref> Il gruppo Incipit ha ricevuto delle critiche, sia per l'esiguità del materiale prodotto rispetto alla dimensione del fenomeno<ref>{{cita web|url=https://italofonia.info/il-gruppo-incipit-della-crusca-compie-5-anni-un-bilancio/|titolo=Il gruppo Incipit della Crusca compie 5 anni. Un bilancio|sito=Italofonia.info|data=18 febbraio 2021|accesso=11 giugno 2022}}</ref><ref>{{cita|Mainardi|pp. 109–110}}.</ref>, sia per le proposte di sostituzione di anglicismi con altri anglicismi (più comuni), sia per la contraddizione intrinseca tra la funzione teorica di Incipit, di intervenire per guidare la lingua, e il descrittivismo dichiarato della Crusca, che si concretizza non di rado in un uso di anglicismi anche gratuiti, assecondando e a volte persino giustificando attivamente la tendenza anglicizzante in corso nella lingua, nonostante le dichiarazioni in senso contrario<ref>{{cita|Mainardi|pp. 79–113, 170–171, 197, 225, 233, 240–241}}.</ref>.
Di fronte alla crescita sempre più pervasiva del fenomeno, non pochi linguisti che inizialmente avevano espresso posizioni ottimistiche, minimizzatrici o anche apertamente anglofile rispetto ai primi allarmi, col passare degli anni hanno via via assunto posizioni più caute o anche preoccupate<ref>«[...] appare oggi sempre meno sostenibile, a livello di opinione pubblica ma anche di specialisti del settore, quel ''laissez faire'' tra il rassegnato e lo snobistico che ha caratterizzato larga parte del mondo intellettuale italiano negli ultimi decenni» ({{cita|Giovanardi ''et al.''|p. 8}}). Tra gli altri, è citato il caso significativo di [[Gian Luigi Beccaria]] (ivi, pp. 23–24 e 26–27).</ref><ref>{{cita|Mainardi|pp. 15–16}}.</ref>, come nel caso del già citato Serianni. [[Tullio De Mauro]] stesso, probabilmente il nome più illustre del fronte aperturista anglofilo<ref>{{cita|Giovanardi ''et al.''|p. 15}}</ref>, pur senza arrivare a una conversione completa, nei suoi ultimi anni iniziò a rivedere le proprie posizioni, scrivendo la prefazione per un libro di Valle contro l'itanglese<ref>{{cita|Valle 2016|''Prefazione'', pp. 9–17}}.</ref> e arrivando persino a parlare di ''tsunami anglicus'' ("''tsunami'' inglese", riprendendo il ''morbus anglicus'' castellaniano) per descrivere l'afflusso incontrollato di anglicismi in tutti i campi della lingua<ref>{{cita web|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2019/01/04/tullio-de-mauro-e-gli-anglicismi-anzi-gli-anglismi-a-due-anni-dalla-sua-scomparsa/|titolo=Tullio De Mauro e gli anglicismi, anzi gli anglismi (a due anni dalla sua scomparsa)|sito=Diciamolo in italiano|autore=Antonio Zoppetti|data=4 gennaio 2019|accesso=11 giugno 2022}}</ref>.
==Iniziative istituzionali==
La pervasività degli [[Anglicismo|anglicismi]] nella lingua italiana ha attivato iniziative di risposta da parte delle istituzioni politiche e/o culturali dei maggiori paesi ufficialmente [[Italofonia|italofoni]]: [[Italia]] e [[Svizzera]].
===Italia===
Pur se caratterizzate da una maggiore irregolarità e, attualmente, dalla mancanza di un disegno complessivo, anche in [[Italia]] si registrano reazioni istituzionali:
* nel 2010, la [[Commissione cultura e istruzione]] della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] ha sostenuto l'istituzione di un Consiglio Superiore della Lingua Italiana (CSLI), poi mai realizzato;<ref>[http://www.camera.it/126?idDocumento=2689 Camera.it - XVI Legislatura - Lavori - Progetti di legge - Scheda del progetto di legge<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://parlamento.openpolis.it/singolo_atto/19071 Scheda su disegno di legge S. 354 Istituzione del Consiglio superiore della lingua italiana - OpenParlamento<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* nel 2015, la fondazione all'interno dell'[[Accademia della Crusca]] del [[gruppo Incipit]], che ha lo scopo esplicito di monitorare ed esprimere un parere sui forestierismi incipienti, in primo luogo [[Anglicismo|anglicismi]], e indicare alternative agli operatori della comunicazione e ai politici.<ref name=IncipitNascita/> Il gruppo è nato in seguito alle 70.000 firme raccolte dalla petizione popolare "Dillo in italiano", promossa da [[Annamaria Testa]], e al convegno dell'Accademia su ''La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi''.<ref name=DilloInItalianoPetizione/><ref name=DilloinItalianoNotizia/><ref name=LinguaItaRomAngli/> Dalla sua nascita il gruppo opera attivamente, comunicando sul sito della Accademia e sulle [[Servizio di rete sociale|reti sociali]] in cui questa è presente ([[Facebook]], [[Twitter]])<ref name=IncipitComunicati/>;
* Nel 2018, il [[Dipartimento per le politiche europee]] del [[Governo della Repubblica Italiana|governo italiano]] ha attivato il servizio ''EuroParole'', dotato di un proprio sito, nel quale gli anglicismi più frequenti usati nei siti del governo vengono presentati con il corrispondente termine italiano e spiegati brevemente nell'uso, con fonti e occorrenze.<ref name=EuroparoleSito/><ref name=EuroparoleNotizia/> Nel 2019 lo stesso Dipartimento ha poi lanciato l'iniziativa ''#EuroParole'' sulle reti sociali.<ref name=EuroparoleIniziativa/>
===Svizzera===
In osservanza al principio della comprensibilità, la [[Svizzera]] ha attivato per l'[[Lingua italiana in Svizzera|italiano]] (come per il [[Lingua tedesca|tedesco]] e il [[Lingua francese|francese]]) i seguenti servizi per la gestione dei forestierismi e in particolare degli anglicismi<ref>{{cita web|url=https://www.bk.admin.ch/dienstleistungen/db/04813/04815/?lang=it|titolo=La comprensibilità, un principio inderogabile|autore=Cancelleria Federale Svizzera|accesso=11 aprile 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160421230154/https://www.bk.admin.ch/dienstleistungen/db/04813/04815/?lang=it|dataarchivio=21 aprile 2016}}</ref>:
* raccomandazioni relative all'uso di termini stranieri<ref name=CHRaccAngl/>;
* la [[banca dati]] terminologica TERMDAT, che intende fornire a operatori della comunicazione, politici e cittadini comuni le risorse per una sostituzione degli anglicismi<ref name="bk.admin.ch">{{cita web|url=https://www.bk.admin.ch/dienstleistungen/db/04813/index.html?lang=it|titolo=Anglicismi. C'è un'alternativa al termine inglese?|autore=Cancelleria Federale Svizzera|accesso=11 aprile 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160421214620/https://www.bk.admin.ch/dienstleistungen/db/04813/index.html?lang=it|dataarchivio=21 aprile 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.termdat.bk.admin.ch/Search/Search|titolo=Banca Dati TERMDAT|autore=Cancelleria Federale Svizzera|sito=bk.admin.ch|accesso=11 aprile 2016}}</ref>.
==Note==
{{note strette}}
== Bibliografia ==
{{Div col}}
* {{cita pubblicazione|autore=[[Arrigo Castellani]]|titolo=Morbus Anglicus|rivista=Studi linguistici italiani|editore=Salerno Editrice|città=Roma|volume=XIII|numero= |anno=1987|pp=137–153|url=http://www.italianourgente.it/files/morbus-anglicus-5562d24be0aa734270100f2f.pdf |cid=Castellani, 1987|accesso=12 aprile 2016}}
* {{cita libro|autore=Arrigo Castellani|curatore=Valeria Della Valle, Giovanna Frosini, Paola Manni, Luca Serianni|titolo=Nuovi saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1976–2004)|editore=Salerno Editrice|città=Roma|anno=2009|ISBN=978-88-8402-680-4|cid=Castellani 2009}}
*{{Cita libro|autore=[[Andrea Chiti-Batelli]]|titolo=Glottofagia ed etnolisi. Per la salvaguardia dell'«identità» linguistica e culturale dell'Europa|editore=CEDAM|altri=prefazione di Pierre Janton|città=|anno=2008|ISBN=978-88-13-28093-2|cid=Chiti-Batelli}}
* {{cita libro | nome=Raffaella | cognome=Bombi | titolo=Anglicismi e comunicazione istituzionale | anno=2019 | editore=Il Calamo | città=Roma | ISBN=9788898640355 }}
* {{cita libro | nome=Rosario | cognome=Coluccia | titolo=Conosciamo l'italiano? Usi, abusi e dubbi della lingua | anno=2020 | editore=Accademia della Crusca | città=Firenze | ISBN=9788889369975 }}
* {{cita libro|autore=[[Claudio Giovanardi]], Riccardo Gualdo, Alessandra Coco|titolo=Inglese-Italiano 1 a 1. Tradurre o non tradurre le parole inglesi?|editore=Manni|città=San Cesario di Lecce|anno=2008|ISBN=|cid=Giovanardi ''et al.''}}
* {{cita libro | nome=Ivan | cognome=Klajn | titolo=Influssi inglesi nella lingua italiana | anno=1972 | editore= Olschki | edizione=2 | città=Firenze |ISBN=8822217748}}
* {{cita libro|nome=Giulio|cognome=Mainardi|titolo=Coccotelli, computieri e cani caldi. Perché dobbiamo tradurre i forestierismi|editore=Edizioni del Faro|città=Trento|anno=2021|ISBN=978-88-5512-124-8|cid=Mainardi}}
* {{cita libro | curatore=Claudio Marazzini | curatore2=Alessio Petralli | titolo=La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi | anno=2015 | editore=goWare | città=Firenze | ISBN=9788867974092|cid=Marazzini ''et al.''}}
* {{cita libro | nome=Gabriele | cognome=Valle | titolo= Italiano Urgente. 500 anglicismi tradotti in italiano sul modello dello spagnolo | anno=2016 | editore=Reverdito | città=Trento | ISBN=9788834200247|cid=Valle 2016}}
* {{cita pubblicazione|autore=Gabriele Valle|titolo=L'esempio della sorella minore. Sulla questione degli anglicismi: lʼitaliano e lo spagnolo a confronto|rivista=Studium|volume=CIX|numero=5|mese=ottobre–novembre|anno=2013|pp=742–767|url=http://www.italianourgente.it/files/la-sorella-minore-555caaddd90ed332107ab791.pdf |accesso=26 febbraio 2021|cid=Valle 2013}}
* {{cita libro | nome=Maria Teresa| cognome=Villa | titolo= L'inglese non basta: una lingua per la società | anno=2013 | editore=Modadori | città=Milano | ISBN=9788861598416}}
* {{Cita libro|autore=[[Antonio Zoppetti]]|titolo=Diciamolo in italiano. Gli abusi dell’inglese nel lessico dell’Italia e incolla|anno=2017|altri=prefazione di [[Annamaria Testa|A. Testa]]|editore=Hoepli|città=Milano|cid=Zoppetti}}
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== Voci correlate ==
{{Div col|strette}}
* [[Anglicismo]]
* [[Pseudoanglicismo]]
* [[Calco linguistico]]
* [[Doppiaggese]]
* [[Imperialismo linguistico]]
* [[Interferenza linguistica]]
* [[Inglese nell'informatica]]
* [[Gergo di Internet]]
* [[Lingue di Internet]]
* [[Linguaggio degli SMS]]
* [[Denglish]]
* [[Franglais]]
* [[Siculish]]
* [[Spanglish]]
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==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2009/12/09/news/le_aziende_parlano_litanglese_look_business_fashion_le_piu_usate-1822653/|Le aziende parlano l'Itanglese. Look, business, fashion le più usate}}
* [http://economiaefinanza.blogosfere.it/2010/01/alla-scoperta-del-fenomeno-itanglese-con-guido-panini-di-agostini-associati.html Alla scoperta del fenomeno "Itanglese"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101214123546/http://economiaefinanza.blogosfere.it/2010/01/alla-scoperta-del-fenomeno-itanglese-con-guido-panini-di-agostini-associati.html |date=14 dicembre 2010 }}, con Guido Panini di Agostini Associati
* {{lingue|en}} Nick Squires, [https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/7415138/Itanglese-...-or-Anglitaliano-the-Italians-adopt-a-little-English.html ''Itanglese ... or Anglitaliano: the Italians adopt a little English''], ''[[The Daily Telegraph]]'', 11 marzo 2010
* [https://www.youtube.com/watch?v=blYWf2DFcbQ&feature=youtu.be Ale Agostini presenta il progetto Stop Itanglese], con Ale Agostini di Agostini Associati
* [https://aaa.italofonia.info/ AAA - Alternative Agli Anglicismi] dizionario gratuito con significati e alternative
{{Portale|lingua inglese|linguistica|Storia d'Italia}}
[[Categoria:Lingua inglese]
[[Categoria:Lingua italiana]
[[Categoria:Interferenze linguistiche]
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Patro nia, kiu estas en la ĉielo,
<br />sankta estu Via nomo,
<br />venu reĝeco Via,
<br />estu volo Via,
<br />kiel en la ĉielo, tiel ankaŭ sur la tero.
<br />Panon nian ĉiutagan donu al ni hodiaŭ
<br />kaj pardonu al ni ŝuldojn niajn
<br />kiel ni ankaŭ pardonas al niaj ŝuldantoj;
<br />ne konduku nin en tenton,
<br />sed liberigu nin de la malvera [...]
<br />Amen!
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Patra nyo kuĵ es en ilwaj,
<br/>sanktifátaet tyo noma,
<br/>vénaet tyo regeca,
<br/>farátaet tyo vula,
<br/>kue[d] en ilwa, tae sur terra.
<br/>Dáraes a ny hogu nyom omnĵdajom bredam,
<br/>e perdónaes [qq]
<br/>[qq]
<br/>e ne abandónnaes nym en temptam,
<br/>sed liberífaes nym da mala.
<br/>Amén.
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Patra nio kua ev em ilwi,
<br/>sanktifataet tio noma,
<br/>venaet tio regeca,
<br/>farataet tio vula,
<br/>kue em ilwa, tae sur terra.
<br/>Daraev ad ni hogu niom omnodejom bredam,
<br/>e perdonaev [qq]
<br/>[qq]
<br/>e nee abandonnaev nim em temptam,
<br/>sed liberifaev nim es mala.
<br/>Amén.
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