Bassano del Grappa: differenze tra le versioni

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=== Architetture religiose ===
[[File:Duomo di Santa Maria Assunta in Colle.jpg|alt=Duomo di Santa Maria in Colle|miniatura|Il [[Duomo di Bassano del Grappa|Duomo di Santa Maria in Colle]]]]
* [[Duomo di Bassano del Grappa|Duomo di Santa Maria in Colle.]] Sorge sull'antica pieve, all'interno della Prima Cerchia Muraria del [[Castello degli Ezzelini (Bassano del Grappa)|Castello degli Ezzelini]]. La presenza di questa [[pieve]] è documentata fin dal [[998]], in un [[placito]] steso in occasione di un'[[assemblea]] giudiziaria presieduta dal conte Azeli e da Oberto, [[Vescovo]] di [[Verona]]<ref>{{cita libro|autore=Ottone Brentari|titolo=Storia di Bassano e del suo territorio|città=Bologna|anno=1884|pp=50, 69}}.</ref>. Il [[duomo]] di Bassano del Grappa non dispone di una vera e propria [[facciata]] nel senso classico del tema, bensì dispone di una semplice parete liscia interrotta solo da tre porte d'ingresso, di cui quella centrale è più alta e dotata di arco e [[frontone]] (il portone centrale), mentre quelle laterali sono più semplici, basse e squadrate. La parete è sovrastata da cinque finestre semicircolari che danno luce all'interno. L'interno a [[Pianta (architettura)|pianta]] rettangolare, è contraddistinto da una singolare e quasi totale unitarietà storica e figurativa. Le pareti sono scandite da [[Parasta|paraste]] corinzie sormontate da una [[Parapetto|balaustrata]] decorata a [[Modiglione|modiglioni]]. L'interno del duomo è caratterizzato dalla presenza del [[Battistero]], dell'[[Organo a canne|organo]], dei [[Confessionale|confessionali]] e da otto [[Altare|altari]] completi di [[Pala d'altare|pale]], oltre all'[[altare maggiore]].<ref>{{Cita libro|autore=Ylenia Baù|altri=Relatore Cecilia Vicentini|titolo=Il Duomo di Santa Maria in Colle di Bassano del Grappa: l'apparato decorativo del XVI-XVII secolo|edizione=tesi dattiloscritta|data=Anno Accaddemico 2024/2025|editore=Università telematica "e-Campus"}}</ref>
*[[File:Bassano del Grappa-4.jpg|miniatura|ChiesaLa chiesa di San Francesco con il [[protiro]]]][[Chiesa di San Francesco (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Francesco]]. Costruita con dedica alla [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Maria]] fu ceduta ai [[Ordine dei frati minori conventuali|Frati Minori Conventuali]] che lo dedicarono a [[Francesco d'Assisi|San Francesco]]. In [[Architettura romanica|stile romanico]] a croce latina è stata più volte ingrandita. La facciata ha struttura a capanna con un agile [[protiro]] ad archi a tutto sesto risalente al [[1306]]. All'interno l{{'}}''Annunciazione'' di [[Guariento di Arpo]] oltreché un [[crocifisso]] ligneo dipinto. Alcuni storici del passato hanno affermato che la costruzione di questa chiesa sia il frutto di un voto fatto da [[Ezzelino I da Romano]] (il "balbo") durante il viaggio in nave, di ritorno dalla seconda crociata in [[Terra santa|Terrasanta]] (approssimativamente attorno al 1148) nel pieno di una burrasca marina che rischiava di martirizzare i crociati, gratificandoli ben oltre l'ordinaria assoluzione di tutti peccati. Ezzelino e altri cavalieri pregarono la Vergine Maria di salvarli, non ritenendosi degni di salire agli onori del calendario. Tale ipotesi sembra confermata dagli affreschi presenti; non è tuttavia suffragata da documenti storici d'archivio<ref>{{cita libro | nome=Giambattista | cognome=Verci | titolo=Storia degli Eccelini - Tomo I | anno=1841 | editore=T. Fontana | città=Venezia}}</ref>.
*[[File:Tempio Ossario Bassano del Grappa.jpg|miniatura|Il Tempio Ossario]][[Tempio ossario di Bassano del Grappa|Tempio ossario]]. Costruito inizialmente (1908) per ospitare la nuova sede arcipretale di Bassano e sospeso poi per mancanza di fondi, alla fine della [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]], ceduto allo Stato italiano (1930), divenne ossario per seppellire in maniera decorosa i resti dei caduti in battaglia. Ospita 5&nbsp;405 caduti tra cui 236 decorati. Di stile [[Architettura neogotica|neogotico]], a croce latina è costruito interamente in mattoni rossi. L'intera costruzione lunga 75 metri è snellita da due agili campanili di 60 metri d'altezza ciascuno. Copia simile, dello stesso architetto Rinaldo di Venezia, si trova a [[Montebelluna]] (TV).
* [[File:San Giovanni Bassano 01.JPG|miniatura|ChiesaLa chiesa di San Giovanni Battista]][[Chiesa di San Giovanni Battista (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Giovanni Battista]]. Sorge sul lato sud di Piazza Libertà, dal terrapieno che chiuse il fossato intorno al secondo giro di mura. Commissionata dalla famiglia Blasi, la chiesa risale al [[1308]] e venne ricostruita nella seconda metà del XVII secolo dall'architetto bassanese [[Giovanni Miazzi]] che la progettò dopo l'incontro con [[Francesco Maria Preti]]. Secondo tradizione, nacque con l'altare maggiore orientato a est e con l'entrata principale a ovest ma, con il rifacimento settecentesco la facciata principale, inaugurata nel 1813, fu costruita verso la piazza, così che la chiesa ha un orientamento nord-sud e una pianta singolare: è infatti sviluppata in larghezza anziché in lunghezza come prevedono schemi e norme canoniche. Il bassanese monsignor [[Zaccaria Bricito (arcivescovo)|Zaccaria Bricito]] la consacrò il 30 giugno [[1847]]. Al suo interno troviamo l'interessante cappella barocca del Sacramento, riccamente decorata con statue, putti e bassorilievi di [[Orazio Marinali]] e pregevoli stucchi dei milanesi [[Abbondio Stazio]] e [[Carpoforo Mazzetti]]. La pala d'altare raffigurante [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]] è un capolavoro degli anni giovanili del Piazzetta.
* [[Chiesa di San Donato (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Donato]]. Edificata sulla destra [[Brenta]] nelle immediate vicinanze del [[Ponte Vecchio]] risale al [[1208]]. Fu costruita per desiderio di [[Ezzelino II da Romano|Ezzelino II il Monaco]] su concessione del Vescovo di [[Vicenza]] Uberto II al fine di contrastare il diffondersi dell'[[Catarismo|eresia catara]]. La chiesa più tardi venne ampliata e adibita a luogo conventuale francescano. Nell'aprile 1221 e il 4 ottobre [[1226]] vi sostarono [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]] e [[Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]]. Nel [[1325]] i francescani si trasferirono nella Chiesa di Santa Maria, poi di San Francesco, nell'attuale Piazza Garibaldi. Due anni più tardi il convento ospitò le monache benedettine che lo trasformarono in ospedale. Nel Quattrocento tornò ai francescani e dalla metà del Cinquecento iniziò una lenta decadenza. All'interno si trova la ''Madonna con Bambino in trono con San Donato e San Michele Arcangelo'' di Francesco Da Ponte Il Vecchio, padre di Jacopo. Nel [[1900]] lunghi lavori di ristrutturazione mirarono a esaltare le figure di San Francesco e di Sant'Antonio, ricreando la cella che, secondo la tradizione, ospitò i due santi.
* [[File:Campese, chiesa di Santa Croce 05.jpg|miniatura|La chiesa della Santa Croce a Campese]][[Chiesa della Santa Croce (Campese)#Storia|Chiesa della Santa Croce]]. Nel [[1124]], di ritorno dalla [[Terra santa|Terra Santa]], l'abate [[Ponzio di Melgueil]], caduto in disgrazia al [[Papa]]to, non rientrò nella sua [[abbazia di Cluny]], ma cercò rifugio presso le potenti famiglie della [[Marca Trevigiana]], fedeli all'[[Impero]]. Queste gli fecero dono delle terre di Campese, dove con la protezione del [[Diocesi di Padova|vescovo di Padova]] egli diede vita al progetto di costruzione di una grandiosa abbazia dedicata alla [[Vera Croce|Santa Croce]], il simbolo dei [[Crociato|Crociati]]. Suoi principali sostenitori furono gli [[Da Romano|Ezzelini]], lo sterminio dei quali provocò però l'arresto dello sviluppo del nuovo monastero, che passò sotto la giurisdizione della Congregazione benedettina di [[San Benedetto Po]] ed ebbe la dignità di priorato. L'aspetto odierno, benché molto modificato rispetto all'origine, conserva evidenti alcuni elementi delle originarie strutture. Il luogo ha rivestito straordinario interesse dopo il [[1544]], per il fatto che qui visse l'ultimo periodo della sua vita [[Teofilo Folengo]], geniale e fecondo poeta macaronico, noto e celebrato con lo pseudonimo di "[[Teofilo Folengo|Merlin Cocai]]". Il suo celebre sepolcro, posto in chiesa a destra dell'altar maggiore, è stato meta di viaggiatori illustri, che nei secoli hanno scritto epitaffi in suo onore, raccolti in piccola parte nel sacello stesso. All'interno dell'ex monastero è attivo un Centro di Documentazione Folenghiana per chi desidera avere informazioni sulle attività riguardanti il poeta tra cui si contano molteplici iniziative culturali ed enogastronomiche proposte dagli "Amici di Merlin Cocai".
* [[Chiesa di San Giorgio (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Giorgio alle Acque]]. Documentata dal [[1202]], fu soggetta alla famiglia degli [[Da Romano|Ezzelini]] nell'[[XI secolo]] quando furono eseguiti all'interno gli interessanti affreschi tuttora esistenti.
* [[File:Chiesa della Trinità, Bassano del Grappa, architetto Giovanni Miazzi.JPG|miniatura|ChiesaLa chiesa della Santissima Trinità inad Angarano]][[Chiesa della Santissima Trinità (Bassano del Grappa)|Chiesa della Trinità]] ad [[Angarano]]. Portata a termine verso il [[1810]] secondo il progetto di [[Giovanni Miazzi]] ([[1698]]-[[1797]]). Prese il posto del vecchio edificio, di origine quattrocentesca, ormai del tutto inadeguato alle necessità religiose e sacramentali della comunità presente. Quattro imponenti semicolonne, sorrette da alti basamenti, sostengono la trabeazione dalla quale diparte un classico timpano triangolare decorato da una cornice dentellata. Lateralmente all'interno di ciascuna delle due semicolonne in risalto zone rettangolari e quadrate, al centro, sopra il portale d'ingresso un timpano semicircolare si accorda superiormente a un arco di trionfo, sotto il quale si apre un rosone a vetrata realizzata dopo la seconda guerra mondiale per la distruzione della precedente: vi sono raffigurate il simbolo della SS. Trinità, stemmi di [[Papa Pio XII|Pio XII]] e del [[Diocesi di Vicenza|vescovo di Vicenza]] Zinato e degli [[Angarano]].
*[[Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Bassano del Grappa)|Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia]] a [[San Vito (Bassano del Grappa)|San Vito]], costruita nel [[XVIII secolo]] al posto della precedente cappella medievale sorta per opera di alcuni frati benedettini provenienti da Vicenza.
 
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=== Altro ===
==== Piazze ====
[[File:Bassano del Grappa 126 (8189050766).jpg|alt=Piazzale della Libertà|miniatura|Piazza Libertà]]File:Chiesa della Trinità, Bassano del Grappa, architetto Giovanni Miazzi.JPG
* Piazza Libertà. Un tempo "piazza dei Signori", è la vetrina del passeggio domenicale. Ottenuta con il riempimento del fossato che cingeva la seconda cerchia di mura di Bassano, fu chiamata dapprima piazza San Giovanni, dal nome della chiesa che vi era sorta nel [[1308]]. Dal 1867 fu dedicata a [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] [[re d'Italia]] e durante il secondo conflitto mondiale fu chiamata piazza del Popolo, quindi piazza Libertà. Al limite ovest della piazza si alzano, su due colonne, una statua con il [[Leone di San Marco]], simbolo della dominazione [[Repubblica di Venezia|veneziana]], e una statua di [[Bassiano di Lodi|san Bassiano]], patrono della città, opera dello scultore bassanese [[Orazio Marinali]] (1643-1720). Il santo, [[Diocesi di Lodi#Cronotassi dei vescovi|vescovo di Lodi]] tra il IV e il [[V secolo]], non approdò mai in riva al [[Brenta]]: i bassanesi tuttavia lo scelsero come protettore nel [[1509]] per la somiglianza del suo nome a quello della loro città e per le sue facoltà taumaturgiche contro le ricorrenti pestilenze. La piazza è il punto nodale della città dove convergono le principali vie del centro, si affacciano a nord prestigiosi palazzi, fra cui le case dell'antica Stamperia [[Remondini]] (che ha portato il nome di Bassano in tutto il mondo) e la Loggia del Comune, e a sud l'imponente facciata neoclassica della chiesa di San Giovanni Battista.
* [[File:Bassano del Grappa 66 (8187866729).jpg|alt=Piazza Garibaldi|miniatura|Piazza Garibaldi]]Piazza Garibaldi. La consuetudine bassanese chiama questa piazza "piazza della Fontana" o "piazza delle Erbe", perché per secoli vi si è tenuto il mercato degli ortaggi. La piazza, sistemata definitivamente da [[Antonio Gaidon]] nel [[1776]], è sovrastata, a nord, dalla [[torre civica]] mentre a sud si trovano la chiesa di San Francesco e il Museo Civico. Nel [[1898]] l'arrivo di una conduttura idrica che, attingendo alle sorgenti dei Fontanazzi, portava in pieno centro pura acqua di sorgente, rappresentò un fatto di rilevanza addirittura nazionale. L'opera fu celebrata con la costruzione quasi nel centro della piazza dalla fontana Bonaguro. L'opera fu realizzata dallo scultore [[Carlo Spazzi]] e intitolata all'allora sindaco Antonio Bonaguro, che la donò alla comunità in occasione dell'inaugurazione dell'[[acquedotto]] pubblico.