Modica: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunte tutte le fonti mancanti in compenso a precedenti interventi effettuati in questa sottosezione specifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App section source |
m v2.05 - Corretto utilizzando WP:WPCleaner (Caratteri di controllo Unicode - Entità con codice numerico - Wikilink al titolo della voce - Wikilink uguali alla propria descrizione) |
||
Riga 49:
Città di origini neolitiche, fino al [[XIX secolo]] è stata capitale della [[Contea di Modica|contea omonima]], che ha esercitato una vasta influenza politica, economica e culturale. Il suo centro storico, ricostruito a seguito del devastante [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]], costituisce uno degli esempi più significativi di [[Architettura barocca#Architettura tardobarocca e rococò|architettura tardo barocca]].
Per i suoi capolavori la città è stata inclusa il 26 giugno [[2002]], insieme ad alcuni centri del [[Val di Noto]], nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].<ref>{{Cita web|url=https://whc.unesco.org/en/list/1024/|titolo=Late Baroque Towns of the Val di Noto
È nota anche per la preparazione del tipico [[Cioccolato di Modica|cioccolato]].
Riga 84:
=== Periodo greco e romano ===
La leggenda vuole che Modica fosse fondata da Ercole, come riportato dallo storico messinese Buonfiglio nel 1604. I primi insediamenti stabili si consolidarono durante il periodo siceliota e greco, con evidenze archeologiche anche nella vicina Cava d’Ispica. Appare in fonti classiche come Cicerone (nell’orazione contro Verre), Plinio, Tolomeo e Silio
=== Medioevo ===
Nel periodo bizantino, la regione era caratterizzata da piccoli villaggi e fattorie, con testimonianze archeologiche e epigrafi funerarie nella necropoli di Cava Ispica e Modica. Risalgono a questo periodo i ruderi della chiesa di San Pancrazio (VIII–IX secolo)
Nel 1093 i Normanni liberarono Modica dalla dominazione saracena e la resero feudo concesso da Ruggero II a un cavaliere di nome
Sotto i Chiaramonte la Contea si ampliò ulteriormente, divenendo un centro politico e giuridico di rilievo. Nel 1361 Federico IV di Sicilia conferì alla Contea l’istituzione della Gran Corte, a cui veniva delegata la giurisdizione criminale suprema, equiparabile a quella della Regia Gran Corte di Palermo.
Nel 1392, con l’ascesa dei Cabrera (grazie all’investitura di Martino I), Modica acquisì ampissima autonomia giudiziaria, tanto da essere definita un «Regnum in Regno»
=== Età moderna ===
Dopo la morte senza eredi della dinastia Cabrera, la contea passò agli Enriquez‑Cabrera, che promossero un periodo di sviluppo agricolo, economico e culturale. Uno di essi, Juan Alfonso Enríquez de Cabrera, fu viceré di Sicilia (1641–1643) e fondò il borgo di Vittoria. La contea, pur perdendo terreni, divenne modello di proprietà terriera diffusiva e borghesia
=== Età contemporanea ===
Riga 185:
==== Complesso di San Domenico ====
[[File:Modica-chiesa-di-s-domenico.JPG|miniatura|Facciata della chiesa di San Domenico]]
La chiesa di San Domenico, o del Rosario ([[1678]]), conserva uno dei pochi prospetti rimasti integri dopo il [[terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]]. La prima edificazione, con annesso convento dei [[Domenicani]], risale al [[1461]] ed è la quindicesima istituzione dell’ordine in Sicilia patrocinata dalla casata [[Almirante di Castiglia]], [[Enríquez (famiglia)|Enríquez]]-[[Cabrera (famiglia)|Cabrera]], [[
L’interno custodisce tele del Cinquecento e una cappella, un tempo riservata alla preghiera dei frati, decorata con pitture murali e stucchi di pregio. Dal [[1869]] il convento è sede del Palazzo municipale, sebbene documenti archivistici attestino che già nel [[1626]] vi si riunisse il consesso dei giurati cittadini.
Riga 276:
==== Palazzo Grimaldi ====
Il Palazzo Grimaldi, edificato tra il XVIII e il XIX secolo, sorge lungo il corso principale di
Considerato uno dei più pregevoli esempi di architettura neorinascimentale del centro storico di Modica Bassa, il palazzo si distingue per la facciata con quattordici balconi distribuiti su due piani. Il terzo piano, aggiunto nel secondo Ottocento, fu progettato in armonia con la struttura originaria, riprendendo le mensole sotto i balconi e il partito centrale con un balcone simile a quello del secondo piano, affiancato da scudi araldici di famiglia.
|