Cambiamento climatico: differenze tra le versioni

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{{NN|ecologia|arg2=geografia|gennaio 2016}}
[[File:The Earth seen from Apollo 17.jpg|thumb|La [[Terra]] e la sua [[atmosfera terrestre|atmosfera]] vista dall'[[Apollo 17]]]]
In [[climatologia]], i '''cambiamenti climatici''' o '''mutamenti climatici''' sono le variazioni del [[clima]] della [[Terra]], cioè le variazioni a diverse scale spaziali (regionale, continentale, emisferica e globale) e storico-temporali (decennale, secolare, millenaria e ultra millenaria) dei parametri statistici (valor medio, minimo, massimo, varianza, etc.) relativi a una o più grandezze di carattere climatico o ambientale, ad esempio: [[temperatura]], pressione e composizione chimica dell'atmosfera, [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]], [[nube|nuvolosità]], temperatura degli [[oceani]], distribuzione e sviluppo di [[Plantae|piante]] e animali.
 
== Descrizione ==
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==== Retroazioni ====
{{vedi anche|Retroazione}}
Molti dei mutamenti climatici importanti sono causati da lievi variazioni provocate dai fattori citati sopra, siano essi forzanti sistematiche o accadimenti imprevisti. Questi possono originare un meccanismo che si rafforza autonomamente ([[Retroazione#Retroazione_positivaRetroazione positiva|retroazione o feedback positivo]]), amplificando l'effetto.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Hans Joachim|cognome=Schellnhuber|data=14 agosto 2018|titolo=Trajectories of the Earth System in the Anthropocene|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=115|numero=33|pp=8252-8259|lingua=en|accesso=27 maggio 2019|doi=10.1073/pnas.1810141115|url=https://www.pnas.org/content/115/33/8252|nome2=Ricarda|cognome2=Winkelmann|nome3=Marten|cognome3=Scheffer|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210603083411/https://www.pnas.org/content/115/33/8252|urlmorto=sì | issn=0027-8424}}</ref> Analogamente, la Terra può rispondere con meccanismi moderatori ([[Retroazione#Retroazione_negativa_o_controreazioneRetroazione negativa o controreazione|retroazione o feedback negativo]]) o con entrambi i fenomeni che agiscono contemporaneamente. Dal bilancio di tutti gli effetti originerà una variazione più o meno brusca, ma sempre imprevedibile sul lungo periodo in quanto il sistema climatico è un [[teoria del caos|sistema caotico]] e [[sistema complesso|complesso]].
 
Un esempio di feedback positivo è [[Retroazione dell'albedo del ghiaccio|dell'albedo del ghiaccio]], un aumento della massa glaciale che incrementa la riflessione della radiazione diretta e, di conseguenza, amplifica il raffreddamento. Può inoltre verificarsi il fenomeno inverso, per cui si amplifica il riscaldamento alla riduzione delle masse glaciali. Un meccanismo analogo avviene per la fusione delle [[calotta polare|calotte polari]], in quanto esse creano un ostacolo alle correnti oceaniche che non possono attraversare le regioni polari. Nel momento in cui incomincia ad aprirsi il passo alle correnti, si contribuisce a omogeneizzare le temperature e si favorisce la fusione completa di tutta la calotta polare, portando a un maggior riscaldamento al ridursi dell'albedo.
 
La Terra ha mostrato periodi caldi senza calotte polari e recentemente si è riscontrata una [[laguna]] nel [[Polo Nordnord]] durante l'estate boreale, per cui gli [[scienziato|scienziati]] [[Norvegia|norvegesi]] predicono che fra 50 anni il [[mare Glaciale Artico]] sarà navigabile in questa stagione. Un pianeta senza calotte polari porta a una diversa circolazione delle correnti marine, soprattutto nell'emisfero settentrionale, e diminuisce la differenza di temperatura tra l'[[Equatore]] e i [[Polo geografico|Poli]]. Inoltre vi sono fattori moderatori dei mutamenti climatici. Uno di essi è l'effetto della [[biosfera]] e, più concretamente, degli organismi fotosintetici ([[fitoplancton]], [[alga|alghe]] e [[Plantae|piante]]) sull'aumento del diossido di carbonio nell'atmosfera. Si stima che l'incremento di questo gas porterà a un aumento della crescita degli organismi che lo utilizzano, fenomeno provato sperimentalmente in [[laboratorio]]. Gli [[scienziato|scienziati]] credono, comunque, che gli organismi siano capaci di assorbirne solo una parte e che l'aumento globale della CO<sub>2</sub> proseguirà.
 
Ci sono quindi meccanismi di retroazione per cui è difficile chiarire in che senso attuino. Nel caso delle [[nube|nubi]], attualmente si è giunti alla conclusione, mediante osservazioni dallo spazio, che l'effetto totale che esse producono è di raffreddamento; questo studio si riferisce però alle nubi attuali. L'effetto netto futuro e passato è difficile da stabilire in quanto dipende dalla composizione e dalla formazione delle nubi stesse. Se le concentrazioni di biossido di carbonio nell'atmosfera diventano molto alte, le nuvole che ombreggiano e rinfrescano alcuni degli oceani tropicali e subtropicali potrebbero diventare instabili e disperdersi.<ref>{{Cita web|url=https://climatenewsnetwork.net/carbon-rise-could-cause-cloud-tipping-point/|titolo=Carbon rise could cause cloud tipping point|sito=Climate News Network|data=27 febbraio 2019|lingua=en|accesso=27 maggio 2019}}</ref>
 
==Opinioni degli scienziati sui cambiamenti climatici==
[[File:20211103 Academic studies of scientific consensus - global warming, climate change - vertical bar chart - en.svg|thumb|upright=1.5 |'Consenso scientifico sulla causalità' del cambiamento climatico causato dall'uomo tramite studi accademici i quali riflettono che il livello di consenso è correlato con l'esperienza in scienza del clima.<ref name=Cook_2016>{{Cita pubblicazione|cognome1=Cook |nome1=John |cognome2=Oreskes |nome2=Naomi |cognome3=Doran |nome3=Peter T. |cognome4=Anderegg |nome4=William R. L. |cognome5=Verheggen |nome5=Bart |data=2016 |titolo=Consensus on consensus: a synthesis of consensus estimates on human-caused global warming |rivista=Environmental Research Letters |volume=11 |numero=4 |p=048002 |bibcode=2016ERL....11d8002C |doi=10.1088/1748-9326/11/4/048002 }}</ref>
 
Uno studio del 2019 ha rilevato che il [[consenso scientifico]] è al 100%,<ref name="Powell2019">{{Cita pubblicazione|cognome1=Powell |nome1=James Lawrence |wkautore=James L. Powell |data=20 novembre 2019 |titolo=Scientists Reach 100% Consensus on Anthropogenic Global Warming |url=https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0270467619886266 |rivista=Bulletin of Science, Technology & Society |volume=37 |numero=4 |pp=183-184 |doi=10.1177/0270467619886266 |accesso=15 novembre 2020}}</ref> e uno studio del 2021 ha concluso che il consenso ha superato il 99%.<ref name=EnvRschLtrs_20211019>{{Cita pubblicazione|cognome1=Lynas |nome1=Mark |cognome2=Houlton |nome2=Benjamin Z. |cognome3=Perry |nome3=Simon |titolo=Greater than 99% consensus on human caused climate change in the peer-reviewed scientific literature |rivista=Environmental Research Letters |data=19 ottobre 2021 |volume=16 |numero=11 |p=114005 |doi=10.1088/1748-9326/ac2966 |bibcode=2021ERL....16k4005L }}</ref> Un altro studio del 2021 ha rilevato che il 98,7% degli esperti climatici ha indicato che la Terra si sta riscaldando principalmente a causa delle attività umane.<ref name=Myers_2021>{{Cita pubblicazione|cognome1=Myers |nome1=Krista F. |cognome2=Doran |nome2=Peter T. |cognome3=Cook |nome3=John |cognome4=Kotcher |nome4=John E. |cognome5=Myers |nome5=Teresa A. |titolo=Consensus revisited: quantifying scientific agreement on climate change and climate expertise among Earth scientists 10 years later |rivista=Environmental Research Letters |data=20 ottobre 2021 |volume=16 |numero=10 |p=104030 |doi=10.1088/1748-9326/ac2774 |bibcode=2021ERL....16j4030M }}</ref>]]
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[[File:Emissioni per settore nel mondo (CO2, Metano, N2O).png|thumb|upright=2|Fonte :[https://ourworldindata.org/emissions-by-sector ourworldindata]]]
 
Le attività umane hanno determinato un aumento del 42% delle concentrazioni di CO₂ rispetto all'era pre-industriale, causando un incremento della temperatura media globale di circa 0,8&nbsp;°C.<ref>[https://www.terraup.it/news/come-sappiamo-che-laumento-di-co2-causa-il-riscaldamento-globale TerraUp]</ref>
Questo riscaldamento è associato a gravi impatti sull'ambiente naturale e sulla salute umana, aumentando il rischio di eventi climatici estremi come ondate di calore, forti piogge e siccità.<ref>[https://climate.ec.europa.eu/climate-change/causes-climate-change_it climate.ec.europa.eu]</ref>
 
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===Industria===
Settori come la produzione di acciaio, cemento e alluminio sono responsabili di elevate emissioni di CO₂ durante i processi produttivi. L'industrializzazione e l'aumento della produzione di beni di consumo hanno amplificato queste emissioni, contribuendo al riscaldamento globale.<ref name="ecoblog"> [https://www.ecoblog.it/post/le-cause-antropiche-del-cambiamento-climatico Ecoblog]</ref>
 
===Uso del Suolo e Deforestazione===
La deforestazione aumenta le emissioni di gas serra e riduce la capacità della Terra di assorbire CO₂, aggravando il cambiamento climatico.<ref name="ecoblog">< /ref>
 
===Trasporti===
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===Edifici===
Gli edifici hanno un impatto significativo sul cambiamento climatico, contribuendo in modo rilevante alle emissioni globali di anidride carbonica (CO₂). Secondo il rapporto della Global Alliance for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid, edifici, abitazioni e settore dell’edilizia sono responsabili del 39% di tutte le emissioni globali di anidride carbonica nel mondo.<ref>https://valori.it/edilizia-responsabile-del-39-emissioni-di-co2 </ref>
 
===Relazione tra PIL pro capite ed Emissioni di CO₂===
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== Soluzioni ==
Gli scienziati hanno stimato che avremmo una finestra di tempo relativamente breve (7-8 anni) per attuare cambiamenti sostanziali prima che gli effetti siano potenzialmente irreversibili, evidenziando l’insufficiente comprensione verso gli impatti legati alla deforestazione della foresta amazzonica o al riscaldamento della calotta glaciale dell’Antartide.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Timothy M.|cognome=Lenton|nome2=Johan|cognome2=Rockström|nome3=Owen|cognome3=Gaffney|data=28 novembre 2019|titolo=Climate tipping points — too risky to bet against|rivista=Nature|volume=575|numero=7784|pp=592–595|lingua=ingleseen|accesso=22 aprile 2025|doi=10.1038/d41586-019-03595-0|url=https://www.nature.com/articles/d41586-019-03595-0}}</ref> I cambiamenti principali comprendono modifiche nelle abitudini alimentari, una riduzione dell’uso di combustibili fossili e la cooperazione internazionale.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Svetlana V.|cognome=Feigin|nome2=David O.|cognome2=Wiebers|nome3=George|cognome3=Lueddeke|data=ottobre 2023|titolo=Proposed solutions to anthropogenic climate change: A systematic literature review and a new way forward|rivista=Heliyon|volume=9|numero=10|pp=e20544|accesso=2025-04-22|doi=10.1016/j.heliyon.2023.e20544|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37867892}}</ref> Si possono individuare due approcci alla crisi climatica:
 
# L’adattamento: consiste nell’affrontare gli effetti del cambiamento climatico reagendo con precauzioni <ref>{{Cita pubblicazione|nome=E. LISA F.|cognome=SCHIPPER|data=2009-03|titolo=Meeting at the crossroads?: Exploring the linkages between climate change adaptation and disaster risk reduction|rivista=Climate and Development|volume=1|numero=1|pp=16–30|accesso=2025-04-22|doi=10.3763/cdev.2009.0004|url=https://doi.org/10.3763/cdev.2009.0004}}</ref>
# La mitigazione: cercare di evitare che alcuni effetti peggiorino, riducendo le risorse o abbattendo le emissioni di gas serra.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sam|cognome=Brody|nome2=Himanshu|cognome2=Grover|nome3=Eric|cognome3=Lindquist|data=2010-07|titolo=Examining climate change mitigation and adaptation behaviours among public sector organisations in the USA|rivista=Local Environment|volume=15|numero=6|pp=591–603|lingua=en|accesso=2025-04-22|doi=10.1080/13549839.2010.490828|url=http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/13549839.2010.490828}}</ref>
 
Il consumo umano di combustibili fossili ha aumentato la concentrazione nell’atmosfera di gas serra, in particolare l’anidride carbonica (CO2), correlata ad un aumento delle temperature.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lazarus|cognome=Adua|nome2=Karen Xuan|cognome2=Zhang|nome3=Brett|cognome3=Clark|data=settembre 2021|titolo=Seeking a handle on climate change: Examining the comparative effectiveness of energy efficiency improvement and renewable energy production in the United States|rivista=Global Environmental Change|volume=70|pp=102351|accesso=2025-04-22|doi=10.1016/j.gloenvcha.2021.102351|url=https://doi.org/10.1016/j.gloenvcha.2021.102351}}</ref> <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ahmed F.|cognome=Ghoniem|data=febbraio 2011|titolo=Needs, resources and climate change: Clean and efficient conversion technologies|rivista=Progress in Energy and Combustion Science|volume=37|numero=1|pp=15–51|accesso=22 aprile 2025|doi=10.1016/j.pecs.2010.02.006|url=https://doi.org/10.1016/j.pecs.2010.02.006}}</ref> È stata proposta come soluzione una migliore efficienza energetica e la transizione verso fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, come le energie rinnovabili (energia solare, energia idroelettrica, energia termica e delle maree degli oceani, energia geotermica, energia eolica, oli vegetali, biomassa inclusi biogas e legna).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ibrahim|cognome=Yüksel|data=aprile 2008|titolo=Global warming and renewable energy sources for sustainable development in Turkey|rivista=Renewable Energy|volume=33|numero=4|pp=802–812|accesso=22 aprile 2025|doi=10.1016/j.renene.2007.05.040|url=https://doi.org/10.1016/j.renene.2007.05.040}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Qi|cognome=Zhao|nome2=Pei|cognome2=Yu|nome3=Rahini|cognome3=Mahendran|data=2022-06|titolo=Global climate change and human health: Pathways and possible solutions|rivista=Eco-Environment & Health|volume=1|numero=2|pp=53–62|lingua=en|accesso=2025-04-22|doi=10.1016/j.eehl.2022.04.004|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S2772985022000072}}</ref> Ridurre l’uso di fonti di combustibili come carbone, gas naturale, petrolio, letame e seguire alternative più pulite, potrebbe ridurre le emissioni di gas serra e il carico di malattie dovute agli inquinanti presenti nell’aria come il [[PM 2.5|PM2.5]], [[NOx|ossidi di azoto]] e [[anidride solforosa]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Dev|cognome=Millstein|nome2=Ryan|cognome2=Wiser|nome3=Mark|cognome3=Bolinger|data=2017-08-14|titolo=The climate and air-quality benefits of wind and solar power in the United States|rivista=Nature Energy|volume=2|numero=9|lingua=en|accesso=2025-04-22|doi=10.1038/nenergy.2017.134|url=https://www.nature.com/articles/nenergy2017134}}</ref> Oltre l’emissione di [[idrocarburi]] e altre sostanze rilasciate dalle automobili, anche i freni e gli pneumatici usurati possono rilasciare metalli pesanti tossici (nichel, rame, ferro, zinco)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lalita|cognome=Bisht|nome2=Vidhu|cognome2=Gupta|nome3=Ajay|cognome3=Singh|data=2022-02|titolo=Heavy metal concentration and its distribution analysis in urban road dust: A case study from most populated city of Indian state of Uttarakhand|rivista=Spatial and Spatio-temporal Epidemiology|volume=40|pp=100470|lingua=en|accesso=2025-04-22|doi=10.1016/j.sste.2021.100470|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S187758452100068X}}</ref>, preferendo trasporti alternativi come la ferrovia ad alta velocità e il trasporto pubblico.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Nicholas A.|cognome=Mailloux|nome2=Colleen P.|cognome2=Henegan|nome3=Dorothy|cognome3=Lsoto|data=18 dicembre 2021|titolo=Climate Solutions Double as Health Interventions|rivista=International Journal of Environmental Research and Public Health|volume=18|numero=24|pp=13339|lingua=en|accesso=2025-04-22|doi=10.3390/ijerph182413339|url=https://www.mdpi.com/1660-4601/18/24/13339}}</ref>
 
Un’altra area di soluzioni riguarda le azioni che riducono le disuguaglianze nella società relative ai diritti umani, all’istruzione e alla salute. Costruire maggiori infrastrutture ciclabili e pedonali, espandere l’accesso ai trasporti pubblici a bassa emissione, utilizzare [[Veicolo elettrico|veicoli elettrici]] o a [[Veicolo a idrogeno|idrogeno]] permettono talvolta di aumentare l’attività fisica, riducendo il rischio di problemi cardiovascolari, respiratori e diabetici.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mark|cognome=Stevenson|data=12 novembre 2015|titolo=Land-use, transport choice and population health: opportunities for highly motorized and rapidly motorizing countries|rivista=Journal of Local and Global Health Science|volume=2015|numero=2|accesso=22 aprile 2025|doi=10.5339/jlghs.2015.itma.100|url=https://doi.org/10.5339/jlghs.2015.itma.100}}</ref>
 
Ridurre lo spreco di cibo e spostarsi verso diete a base vegetale può ridurre le emissioni che derivano dall’[[allevamento intensivo]], dall’applicazione di fertilizzanti o dalle attività di disboscamento. Secondo uno studio, la dieta a base vegetale che riduce o elimina il consumo di carne potrebbe prevenire 5,1 milioni di morti premature ogni anno entro il 2050, riducendo la mortalità globale del 6-10% e le emissioni di gas serra legate agli alimenti del 29-70%.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marco|cognome=Springmann|nome2=H. Charles J.|cognome2=Godfray|nome3=Mike|cognome3=Rayner|data=2016-04-12|titolo=Analysis and valuation of the health and climate change cobenefits of dietary change|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=113|numero=15|pp=4146–4151|lingua=en|accesso=2025-04-22|doi=10.1073/pnas.1523119113|url=https://pnas.org/doi/full/10.1073/pnas.1523119113}}</ref>