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I '''Giochi olimpici in Italia''' sono stati svolti in tre occasioni: i [[Giochi olimpici estivi|estivi]] a [[Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]] e [[Giochi olimpici invernali|invernali]] a [[VII Giochi olimpici invernali|Cortina d'Ampezzo 1956]] e [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]]. L'Italia ospiterà nuovamente quelli invernali a [[XXV Giochi olimpici invernali|Milano-Cortina 2026]].
 
Anche i [[Giochi della IV Olimpiade|giochi estivi del 1908]]<ref>{{Cita web|url=https://azzurridigloria.com/storie/roma-1908-lolimpiade-mancata/|titolo=Roma 1908: la prima candidatura ritirata|autore=Federico Sanzovo|sito=azzurridigloria.com|data=22 aprile 2017|accesso=8 febbraio 2022}}</ref> e i [[Giochi olimpici invernali 1944|giochi invernali del 1944]] si sarebbero dovuti svolgere rispettivamente a [[Roma]] e [[Cortina d'Ampezzo]], ma i primi vennero annullati a causa dell'[[Eruzione del Vesuvio del 1906|eruzione del Vesuvio]] del 7 aprile 1906 (spostandoli a [[Londra]]) mentre i secondi furono annullati a causa della [[seconda guerra mondiale]].
 
Oltre alle tre edizioni sopra citate, le strade italiane hanno avuto il passaggio della staffetta olimpica anche in occasione dei giochi di [[Londra 1948]] (con tragitto da [[Bari]] al [[Passo del Sempione]]),<ref name="london1948"/> [[Città del Messico 1968]] (nella sola città di [[Genova]])<ref name="Messico1968"/> e [[Giochi della XXVIII Olimpiade|Atene 2004]] (solo nelle strade di [[Roma]]).<ref name="Atene2004"/>
 
Nel corso di oltre un secolo vi sono state anche altre numerose [[candidature olimpiche italiane]], non andate a buon fine, sempre da parte di Roma, Cortina d'Ampezzo e Milano, oltre a [[Firenze]] (estive), [[Aosta]] e [[Tarvisio]] (invernali).
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A metà degli [[anni 1980]] il torneo femminile si svolse lontano da Roma in due occasioni: nel [[Internazionali d'Italia 1984|1984]] allo [[Junior Tennis]] di [[Perugia]] e nel [[Internazionali d'Italia 1985|1985]] all'[[Italsider]] di [[Taranto]];<ref name="storia"/> il torneo maschile in quelle due stagioni rimase invece al Foro Italico dove tornò dal [[Internazionali d'Italia 1987|1987]] anche quello femminile,<ref name="storia"/> dopo l'edizione del [[Internazionali d'Italia 1986|1986]] in cui non vi furono eventi al femminile disputati.
 
Con la nascita nel [[1988]] del [[WTA Tour]] (circuito femminile organizzato dalla WTA, associazione delle tenniste professioniste) e nel [[1990]] dell'[[ATP Tour]] (circuito maschile organizzato dall'ATP, associazione dei tennisti professionisti), il torneo di Roma entrò in maniera stabile a far parte dei due circuiti.
 
Il 6 maggio 1996 venne inaugurato il nuovo "[[Stadio Centrale del Tennis|campo centrale]]" con l'avvio del [[Internazionali d'Italia 1996 - Singolare femminile|torneo femminile]] di [[Internazionali d'Italia 1996|quella stagione]].<ref name="unità">{{cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/derived/1996/05/06/issue_full.pdf|titolo=La regina Steffi a Roma nove anni dopo}}</ref><ref name="vignaclara">[https://www.vignaclarablog.it/201002229485/foro-italico-fervono-lavori-nuovo-centrale-del-tennis-in-vista-degli-internazionali-2010/ Foro Italico – fervono i lavori del nuovo Centrale del Tennis in vista degli Internazionali 2010]</ref>
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== X ==
=== 1956 ===
Per i VII Giochi olimpici invernali, le sedi di gara ebbero dimensioni ridotte sia in termini di capienza che di compattezza spaziale dei luoghi, in gran parte raggiungibili a piedi dal centro abitato di [[Cortina d'Ampezzo]]<ref name="Cita|Arcidiacono|p. 35">{{Cita|Arcidiacono|p. 35}}.</ref> e comunque tutte dislocate all'interno del territorio comunale, con la sola eccezione della [[Pista di Misurina]] ubicata nel confinante comune di [[Auronzo di Cadore]]. Più distanti dalla città ospitante furono solamente due strutture per allenamento, a [[Bolzano]] e a [[Madonna di Campiglio]], scelte nella vicina regione [[Trentino-Alto Adige]].
 
Affinché Cortina d'Ampezzo potesse ospitare i Giochi, occorreva che il [[Comitato olimpico nazionale italiano]], realizzasse un programma di lavori, in quanto la cittadina era dotata di attrezzature per gli sport invernali a livello turistico più che sportivo ed agonistico.<ref name="preambolo1956">{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|pp. 121-123}}.</ref> Realizzare gli impianti rappresentò la parte più costosa e impegnativa di tutta l'organizzazione<ref name="preambolo1956"/> e l'organismo tecnico che si occupò della realizzazione degli impianti di gara, il "Servizio impianti sportivi" del CONI, seguì tutto lo sviluppo dei lavori, dalla progettazione fino al collaudo,<ref name="OPERE1956">{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 195}}.</ref> mentre il "Servizio ragioneria generale" sempre del CONI, si impegnò per la parte amministrativa.<ref name="OPERE1956"/>
 
Il nuovo e principale impianto realizzato fu lo [[Stadio Olimpico del Ghiaccio]], da utilizzare per le due cerimonie di apertura e di chiusura, per gran parte del torneo di hockey su ghiaccio e per il pattinaggio di figura,<ref name="stadioghiaccio">{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 130-132}}.</ref> che venne iniziato a costruire nel [[1952]]<ref name="stadioghiaccio"/> in quanto Cortina era priva di uno stadio del ghiaccio.<ref name="ReferenceA">{{Cita|Findling e Pelle 1996|pp. 259-260|Findling}}.</ref> Furono demoliti, poiché risultavano in cattive condizioni,<ref>{{Cita|Findling e Pelle 1996|pp. 259-260|Findling}}.<name="ReferenceA"/ref> e completamente ricostruiti il [[Trampolino Italia]], in località Zuel, per il salto con gli sci e la combinata nordica, e la [[Pista olimpica Eugenio Monti|Pista]] per il bob: il vecchio trampolino, realizzato nel 1940, venne demolito poiché per i Giochi Olimpici occorreva un impianto moderno<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 140}}.<name="progettisti1"/ref> e anche la pista del bob del [[1923]] fu completa ricostruita dal CONI dopo l'assegnazione dei Giochi, anche per quanto concerne le attrezzature complementari (tribune, segnalazioni, servizi di cronometraggio, tabelloni).<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 177}}.</ref>
 
Le altre sedi di gara già esistenti ma adeguate per lo svolgimento dei Giochi furono lo [[Stadio Romano e Armando Apollonio]] (campo sussidiario del torneo di hockey su ghiaccio dove vennero effettuati lavori per la realizzazione di due campi da gioco, l'ampliamento delle tribune, la costruzione di spogliatoi e di una cabina per cronometristi e giudici di gara oltre all'intero impianto di illuminazione)<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 134}}.</ref> e le piste di sci alpino sulle [[Tofane]] denominate "[[Pista Olimpia|Olimpia]]" (nuovo tracciato con sbancamento e livellamento del terreno), "[[Pista Col Drusciè|Col Drusciè]]" (lavori di sbancamento del terreno e allargamento del tracciato)<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|pp. 167-168}}.</ref> e "[[Pista Canalone|Canalone]]" (modesti lavori di sbancamento).<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|pp. 167-171}}.</ref>
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Per gli impianti di allenamento venne realizzata una pista di velocità di [[Madonna di Campiglio]] (che venne però utilizzata soltanto dai pattinatori italiani) e poiché l'ente [[Fiera di Bolzano]] aveva progettato in quegli anni di adattare a Palazzo del Ghiaccio un edificio della sua stessa fiera, il CONI contribuì alle spese per la realizzazione dell'impianto a condizione che lo stesso fosse messo a disposizione dei Giochi (oltre ad alcuni allenamenti di hockey su ghiaccio ospitò anche un amichevole tra {{NazNB|HG|ITA|M}} e {{NazNB|HG|SUN 1955-1980|M}}).<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|pp. 135-136}}.</ref>
 
Inoltre furono installate delle tribune provvisorie per tutti gli impianti di sci e di velocità<ref name="FINANZIAMENTI1956"/> e attrezzature e costruzioni smontabili per tutti gli impianti.<ref name="FINANZIAMENTI1956"/>
 
A Giochi conclusi, il CONI donò al [[Cortina d'Ampezzo|Comune di Cortina d'Ampezzo]] la proprietà dei tre principali impianti permanenti realizzati ([[Stadio Olimpico del Ghiaccio]], nuovi [[Trampolino Italia]] e [[Pista olimpica Eugenio Monti|Pista del bob]]).
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|Mario Ghedina<ref name="progettisti2">{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 124}}.</ref>
|rowspan=3; style="text-align:right;"|{{M|1297905497|ul=ITL}}<ref name="FINANZIAMENTI1956"/>
|rowspan=3; style="text-align:center;"|1952-1955<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 130-132}}.<name="stadioghiaccio"/ref>
|-
|Riccardo Nalli<ref name="progettisti2"/>
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|Guglielmo Holzner<ref name="progettisti1"/>
|rowspan=3; style="text-align:right;"|{{M|308459016|ul=ITL}}<ref name="FINANZIAMENTI1956"/>
|rowspan=3; style="text-align:center;"|1955<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali|p. 140}}.<name="progettisti1"/ref>
|-
|[[Enzo Mantovani]]<ref name="progettisti1"/>
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[[File:Planimetria Velodromo Olimpico.jpg|thumb|Planimetria di progetto del [[Velodromo Olimpico]].]]
[[File:Roma EUR 1958.jpg|thumb|Il [[Palazzo dello Sport (Roma)|Palazzo dello Sport]] in costruzione.]]
Ottenuta l'organizzazione dei Giochi, il C.O.R. divise le opere in programma in tre settori: "sedi di gara", "sedi sussidiarie" (per gli allenamenti), "villaggio olimpico";<ref name="costruzioni">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|pp. 53-55}}.</ref> per ogni progetto fu preparato un preventivo delle spese, da far esaminare e approvare dal Consiglio Esecutivo del CONI.<ref name="costruzioni"/> Per le sedi di gara più grandi, i piani furono esaminati anche dal "Comitato interministeriale" per gli impianti sportivi, dal Comitato Edilizia del [[Comune di Roma]], dalla Soprintendenza ai Monumenti e alle Belle Arti della Capitale e anche dal Consiglio Superiore del [[Ministero dei Lavori Pubblici]].<ref name="costruzioni"/> Il COR si prefisse di evitare costi elevati, creando spazi funzionali da gestire con il minimo costo; fu fatta un'eccezione il [[Palazzo dello Sport (Roma)|Palazzo dello Sport]], poiché lo richiedevano le discipline che si sarebbero dovute svolgere al suo interno e per via della particolare zona in cui doveva sorgere.<ref name="costruzioni"/> Per le sedi sussidiarie si stabilì, per quanto possibile, di utilizzare quelle già esistenti e che potrebbero essere facilmente adattate o migliorate.<ref name="costruzioni"/> Infine, per il dimensionamento della capienza di spettatori degli impianti, si tenne conto sia degli eventi dei Giochi Olimpici sia del loro riutilizzo post evento.<ref name="costruzioni"/> Un discorso a parte furono i lavori per le regate di vela nel Golfo di Napoli: in questo caso si intervenne con lavori infrastrutturali a cura direttamente del [[Ministero dei Lavori Pubblici]], consistenti nello sviluppo e nel rendere maggiormente efficienti più efficienti i quattro porti cittadini di [[Napoli]] a [[Molosiglio]], [[Santa Lucia]], [[Mergellina]] e [[Posillipo]], per soddisfare le esigenze di ancoraggio e ricovero delle imbarcazioni partecipanti ai Giochi.<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 86}}.</ref>
 
In soli cinque anni vennero costruiti, o ricostruiti, un numero enorme di impianti sportivi e alcuni furono di grande importanza architettonica, anche per l'aver affidato a ingegneri e architetti alta professionalità la loro progettazione, come [[Annibale Vitellozzi]], [[Enrico Del Debbio]], [[Marcello Piacentini]], [[Maurizio Clerici]] e [[Pierluigi Nervi]];<ref name="olimpiadicompleto"/> questi impianti, insieme ad alcuni interventi urbanistici, modificarono completamente l'aspetto di alcuni quartieri di Roma, influenzando anche lo sviluppo della città nei successivi decenni.<ref name="olimpiadicompleto"/>
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Lo Stadio Olimpico come detto venne completato prima dell'assegnazione dei Giochi, nel 1953,<ref name="olimpiadicompleto"/> ma poiché i lavori furono effettuati per l'ottenimento di tale scopo, i relativi costi confluirono nel bilancio del CONI per le Olimpiadi e furono la voce di spesa più rilevante di tutto l'evento.<ref name=bilancio/>
 
I nuovi impianti permanenti, sedi di gare, appositamente realizzati per i Giochi furono costruiti nel quadriennio tra il [[1956]] e il [[1960]]: nel "Centro Olimpico Nord" al Foro Italico il [[Palazzetto dello Sport (Roma)|Palazzetto dello Sport]] (per pallacanestro e sollevamento pesi),<ref name="Palazzetto1960"/> lo [[Complesso natatorio del Foro Italico|Stadio del Nuoto]] (per gli sport acquatici e la relativa prova di pentathlon moderno),<ref name="Stadioolimpiconuoto1960"/> lo [[Stadio Flaminio]] (per il calcio);<ref name="Stadiofliaminio1960"/> nel "Centro Olimpico Sud" all'[[EUR]] il [[Palazzo dello Sport (Roma)|Palazzo dello Sport]] (per pallacanestro e pugilato),<ref name="archidiap.com">[https://archidiap.com/opera/palazzo-dello-sport/ Palazzo dello Sport Marcello Piacentini, Pier Luigi Nervi]</ref> la [[Piscina delle Rose]] (per la pallanuoto),<ref name="olimpiadicompleto"/> lo [[Stadio Tre Fontane]] (per l'hockey su prato),<ref name="stadiodelletrefontane.it">{{Cita news|url=https://www.stadiodelletrefontane.it/la-storia/|titolo=Una storia di Sport}}</ref> il [[Velodromo Olimpico]] (per il ciclismo e l'hockey su prato);<ref name="velodromo1960"/> fuori Roma il [[Centro Olimpico di Castel Gandolfo]] (per canoa e canottaggio)<ref name="albano1960"/> e i [[Centro Equestre Federale Ranieri di Campello|Pratoni del Vivaro]] a [[Rocca di Papa]] (per l'equitazione).
 
Gli impianti sportivi già esistenti ma adeguati allo svolgimento dei Giochi furono: per il tiro il [[Campo di Tiro a volo Lazio]] (completamente rinnovato e dotato di moderne macchine di lancio);<ref name="XVII Olimpiade p. 67">{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 67}}</ref> il [[Poligono Olimpico (Roma)|Poligono Olimpico]] (ricostruzione del vecchio Poligono Umberto I, secondo i principi tecnici moderni, mantenendo solo l'edificio riservato ai servizi, il quale fu anch'esso rimodernato)<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|pp. 66-67}}</ref> e il [[Scuola di Fanteria|Poligono di Cesano]] (di proprietà della Scuola di Fanteria Italiana, che ebbe miglioramenti che includevano la realizzazione di una copertura su 58 corsie di tiro, un bunker per i bersagli mobili e le attrezzature di tutti i servizi utili alla competizione, per gli atleti e per il pubblico),<ref> {{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della name="XVII Olimpiade, vol. 1|p. 67}}<"/ref> per l'equitazione [[Piazza di Siena]], con l'aumento della capienza delle tribune fino a 15.000 spettatori;<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 81}}</ref> per l'hockey su prato lo [[Stadio dei Marmi]], per il quale furono necessarie numerose modifiche tecniche.<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 64}}.</ref>
 
Invece le strutture esistenti ma convertite temporaneamente a impianti sportivi furono la [[Basilica di Massenzio]] per la lotta, le [[Terme di Caracalla]] per la ginnastica (nelle quali furono allestiti i campi di gara, tribune per il pubblico e la stampa, spogliatoi e servizi per gli atleti e il pubblico e un impianto di illuminazione notturna)<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 79}}.</ref> e il [[Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi]] per la scherma (con installazione di tribune provvisorie per gli spettatori)<ref>{{Cita|Comitato Organizzatore dei Giochi della XVII Olimpiade, vol. 1|p. 114}}.</ref>
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|Ezio Cosolo<ref name="Palazzo1960"/>
|rowspan=4; style="text-align:right;"|{{M|1900000000|ul=ITL}}<ref name="Palazzo1960"/>
|rowspan=4; style="text-align:center;"|1958-1960<ref>[https:// name="archidiap.com"/opera/palazzo-dello-sport/ Palazzo dello Sport Marcello Piacentini, Pier Luigi Nervi]</ref>
|-
|[[Pierluigi Nervi]]<ref name="Palazzo1960"/>
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|Maurizio Clerici<ref name="Trefontane1960"/>
|style="text-align:center; background-color:#D2D2D2;"|''{{Descrizione comando|N.d.|Non disponibile}}''
|style="text-align:center;"|1959<ref>{{Cita news|urlname=https://www."stadiodelletrefontane.it"/la-storia/|titolo=Una storia di Sport}}</ref>
|-
|rowspan=5|[[Velodromo Olimpico]]
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=== 2006 ===
Per i XX Giochi olimpici invernali, le sedi di gara furono tutte dislocate all'interno della [[Provincia di Torino]],<ref>{{ name="Cita|Arcidiacono|p. 35}}.<"/ref> in [[Piemonte]], e suddivise in due cluster: "Distretto Olimpico" (tutti gli impianti cittadini di [[Torino]]) e "siti di montagna" (i restanti impianti ubicati a [[Bardonecchia]], [[Cesana Torinese]], [[Pinerolo]], [[Pragelato]], [[Sauze d'Oulx]] e [[Sestriere]]).<ref>[https://web.archive.org/web/20060826213034/http://www.torino2006.org/ITA/OlympicGames/vieni_a_torino2006/impianti_di_gara.html Gli Impianti di Gara]</ref> Oltre a Torino, furono invece sede di impianti di allenamento (e non di gara) le località di [[Chiomonte]], [[Claviere]], [[Prali]] e [[Torre Pellice]]. Già con l'assegnazione dei Giochi del 2002 a Salt Lake City si percepì la volontà del Comitato Olimpico di modificare il "modello Lillehammer", ritenuto ormai superato. Il progetto col quale Torino vinse le Olimpiadi del 2006, nel 1999, andava proprio in questa rivoluzionaria direzione: il concetto preso in esame non era più quello dei Giochi confinati in comprensori sciistici e lontani dalle grandi masse della popolazione locale, ma piuttosto quello di aprire l'evento, rendendolo il più possibile accessibile al maggior numero di persone; per realizzare questa visione, gli impianti vennero suddivisi tra la città di Torino e le località montane della Val di Susa: nella grande città vennero ospitati tutti gli sport tipicamente indoor (come hockey e pattinaggio di figura), in montagna quelli outdoor.<ref name="TorOrg">{{cita libro | lingua=EN | autore=Ron C. Judd | wkautore=Ron C. Judd | editore=The Mountaineers Books | anno=2004 | p=36 | titolo=The Winter Olympics | ISBN=978-1-59485-327-2}}</ref>
<ref name="olympics.com">[https://www.olympics.com/ioc/news/how-turin-was-transformed-by-hosting-an-olympic-winter-games Come Torino si è trasformata ospitando i Giochi Olimpici Invernali]</ref>
 
Nel "Piano degli interventi" predisposto dal [[TOROC]] e attuato dall'[[Agenzia per lo svolgimento dei Giochi olimpici|Agenzia Torino 2006]], gli impianti da dover costruire o esistenti da ristrutturare per poter svolgere le gare dei Giochi e gli allenamenti degli atleti, furono la totalità di quelli previsti.<ref name="legge2000"/>
 
L'unico impianto escluso dal piano, anch'esso oggetto di lavori, fu lo [[Stadio Olimpico Grande Torino|Stadio Olimpico]], sede delle cerimonie di apertura e di chiusura dei Giochi, che a seguito di accordi tra il Comune di Torino e i due principali club calcistici cittadini era stato ceduto gratuitamente nel 2003 alla società [[Torino Calcio]], in cambio dell'impegno di quest'ultima a ristrutturarlo e renderlo operativo in tempo per ospitare le cerimonie, ma a seguito della grave crisi finanziaria del club che gli impedì di coprire i costi dei lavori, nell'agosto 2005 il comune tornò proprietario dell'impianto e finanziò la ristrutturazione dello stesso.<ref>{{Cita news|url=https://www.museotorino.it/view/s/bad26549f9074b1aa61e7076c87c7cb2#par_134155|titolo=Lo Stadio Olimpico}}</ref> I lavori all'Olimpico durarono dal 2003 al 2006.<ref name="Olimpico"/>
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Impianti esistenti ma adeguati per i Giochi furono le piste di sci "[[Kandahar Banchetta]]", "[[Pista Sises|Sises]]" e "[[Giovanni Alberto Agnelli (pista sciistica)|Giovanni Alberto Agnelli]]" di Sestriere, al cui arrivo furono realizzati gli stadi [[Sestriere Borgata]] e [[Sestriere Colle]] con l'istallazione di tribune temporanee, e il [[Palazzo a Vela]] di Torino, completamente ristrutturato e ampliato su progetto di [[Gae Aulenti]] e Aurelio De Bernardi.
 
 
{{Vedi anche|Torino Olympic Park}}
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=== 2026 ===
Per i XXV Giochi olimpici invernali, le sedi di gara saranno dislocate tra le regioni di [[Lombardia]], [[Veneto]] e [[Trentino-Alto Adige]], e suddivise in quattro cluster: "Milano" (gli impianti del capoluogo lombardo, di [[Assago]] e di [[Rho]]), "Cortina" (gli impianti della cittadina veneta e quello di [[Rasun-Anterselva]]), "[[Valtellina]]" (gli impianti di [[Bormio]] e di [[Livigno]]) e "[[Val di Fiemme]]" (gli impianti di [[Predazzo]] e di [[Tesero]]).<ref>[https://milanocortina2026.olympics.com/it/news/vas-dei-giochi-2026-pubblicati-i-documenti VAS dei Giochi 2026: pubblicati i documenti]</ref> L'organizzazione delle sedi di gara, propone il modello già utilizzato nei Giochi invernali prima la prima volta a [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]]<ref>[https://www. name="olympics.com"/ioc/news/how-turin-was-transformed-by-hosting-an-olympic-winter-games Come Torino si è trasformata ospitando i Giochi Olimpici Invernali]</ref> e replicato successivamente a [[XXI Giochi olimpici invernali|Vancouver 2010]], [[XXII Giochi olimpici invernali|Sochi 2014]] e [[XXIV Giochi olimpici invernali|Pechino 2022]]: gli sport sul ghiaccio disputati in città (in questo caso nei cluster di Milano e di Cortina) e gli eventi sulla neve nelle regioni montane (Valtellina e Val di Fiemme).<ref>{{ name="Cita|Arcidiacono|p. 35}}.<"/ref>
 
Il "Piano delle opere olimpiche" portato avanti dall'[[azienda pubblica]] [[italia]]na di [[ingegneria]] "[[Società Infrastrutture Milano Cortina 2020–2026|SIMICO]]" prevede trenta opere di nuova costruzione, ristrutturazione o adeguamento di impianti sportivi e villaggi olimpici necessari allo svolgimento dei Giochi,<ref name="SIMICO3">{{Cita news|url=https://www.simico.it/piano-delle-opere/|titolo=IL PIANO DELLE OPERE OLIMPICHE}}</ref> con l'esclusione del [[PalaItalia]], del [[Villaggio Olimpico di Milano]] e della seconda arena per l'hockey, i cui lavori sono a carico di investitori privati.<ref name="dossier2026"/>
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|rowspan=5|[[Cortina Sliding Centre]]
|Basler & Hofmann Deutschlan GmbH<ref name="PistaMontiSantaGiulia">{{Cita news|url=https://www.itinera-spa.it/progetti/nuova-arena-polifunzionale-milano-santa-giulia-it/|titolo=Nuova Arena Polifunzionale Milano Santa Giulia – IT}}</ref>
|rowspan=5; style="text-align:right;"|
|rowspan=5; style="text-align:center;"|
|-
|Energytech Ingegneri s.r.l.<ref name="PistaMontiSantaGiulia"/>
|-
|IBG + Partner<ref name="PistaMontiSantaGiulia"/>
|-
|Ingenieurgemeinschaft Pardeller s.r.l.<ref name="PistaMontiSantaGiulia"/>
|-
|ITS Engineering s.r.l.<ref name="PistaMontiSantaGiulia"/>
|-
|[[Livigno Snow Park]]
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|[[File:Paolo_Ignazio_Thaon.gif|70px]]
|[[Paolo Thaon di Revel (1888-1973)|Paolo Thaon di Revel]]
|''[[VII_Giochi_olimpici_invernaliVII Giochi olimpici invernali#Comitato_OrganizzatoreComitato Organizzatore|Dettagli]]''
|-
|[[Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]]
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|[[File:Giulio_Andreotti_1963.jpg|70px]]
|[[Giulio Andreotti]]
|''[[Giochi_della_XVII_OlimpiadeGiochi della XVII Olimpiade#Comitato_OrganizzatoreComitato Organizzatore|Dettagli]]''
|-
|[[Torino 2006]]
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|[[File:Silver_-_replace_this_image_male.svg|70px]]
|[[Valentino Castellani]]
|''[[XX_Giochi_olimpici_invernaliXX Giochi olimpici invernali#Comitato_OrganizzatoreComitato Organizzatore|Dettagli]]''
|-
|[[XXV Giochi olimpici invernali|Milano-Cortina d'Ampezzo 2026]]
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|[[File:Presidente_CONI_Giovanni_Malagò.jpg|70px]]
|[[Giovanni Malagò]]
|''[[XXV_Giochi_olimpici_invernaliXXV Giochi olimpici invernali#Comitato_OrganizzatoreComitato Organizzatore|Dettagli]]''
|}
 
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|[[Pier Luigi Nervi]]<br/>[[Amedeo Maiuri]]
|Studio Curtisa
|{{formatnum:39,.5}}
|{{formatnum:0,580}}
|{{formatnum:1500}} circa
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|[[Pininfarina]]
|{{formatnum:77}}
|{{formatnum:0,.0185}}
|{{formatnum:11000}}
|}
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|[[Siracusa]]
|1529
|1863 &nbsp;km
|[[Grecia]], [[Italia]]
|25 agosto 1960
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|[[Palazzo del Quirinale]],<br/>[[Roma]]
|10535
|13306 &nbsp;km
|[[Grecia]], [[Italia]], [[Città del Vaticano]], [[San Marino]],<br/>[[Slovenia]], [[Austria]], [[Svizzera]], [[Francia]]
|10 febbraio 2006
Riga 760 ⟶ 759:
|[[Roma]]
|10001
|12000 &nbsp;km
|[[Grecia]], [[Italia]]
|6 febbraio 2026
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I viaggi della fiaccola olimpica sono l'unico evento dei Giochi in cui il territorio italiano è stato interessato da altri edizioni, oltre quelle ufficialmente organizzate ([[Cortina d'Ampezzo 1956]], [[Giochi della XVII Olimpiade|Roma 1960]] e [[Torino 2006]]):
 
* [[Londra 1948]], per i giochi inglesi la staffetta olimpica percorse per la prima volta l'Italia,<ref name="london1948">{{Cita news|url=https://www.sportolimpico.it/index.php?option=com_content&view=article&id=578:londra-2012-la-torcia-olimpica-tra-storia-e-tradizione&catid=1:focus|titolo=Londra 2012/la torcia olimpica tra storia e tradizione}}</ref> nel suo tragitto da [[Olimpia]] alla capitale del [[Regno Unito]].<ref name="london19482">{{Cita news|url=https://olympics.com/it/olympic-games/london-1948/torch-relay|titolo=Londra 1948 La torcia}}</ref> Il percorso in Italia della fiaccola olimpica fu stato stabilito dal Comitato organizzatore dei giochi il 29 ottobre 1947, e si svolse lungo 1072 chilometri,<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1605_02_1948_0165_0004_22334221/|titolo=IL SIMBOLO OLIMPICO PORTATO DAI MILITARI}}</ref> da compiersi in 107 ore.<ref name="london19483"/> Il [[CONI]] stabilì di affidare all'[[Esercito italiano]] l'organizzazione di tutto,<ref name="london19483"/> con il contributo dei suoi Comitati Provinciali delle provincie attraversate, e dei sindaci dei 104 comuni di passaggio;<ref name="london19483"/> L'esercito scelse fra tutto il personale i 757 atleti (più 102 di riserva) che percorsero ciascuno una staffetta di 1,5 chilometri, se in pianura, o di 1 chilometro, se in salita.<ref name="london19483"/> La fiaccola, proveniente da [[Corfù]] su di una nave da guerra della [[marina militare britannica]],<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0010_01_1948_0160_0003_24648225/anews,true/|titolo=Si accende ad Olimpia la fiaccola}}</ref> sbarcò in Italia, a [[Bari]], alle 12 del 19 luglio 1948; davanti al monumento ai caduti vi fu il passaggio della torcia tra un cadetto della marina britannica e un sottotenente di fanteria dell'Esercito italiano.<ref name="london19483">{{Cita news|url=https://www.roseto.com/print.php?id=21758|titolo=Roseto degli Abruzzi e Olimpiadi IL LIDO DELLA FIAMMA OLIMPICA}}</ref> La staffetta "italiana" verso Londra ebbe delle soste, brevi a metà giornata e per tutta la notte, effettuate a [[San Severo]],<ref name="london19483"/> [[San Salvo]],<ref name="london19483"/> [[Roseto degli Abruzzi]],<ref name="london19483"/> [[Ancona]],<ref name="london19483"/> [[Forlì]],<ref name="london19483"/> [[Modena]],<ref name="london19483"/> [[Lodi]],<ref name="london19483"/> [[Milano]] (dove sostò due ore sul sagrato del [[Duomo di Milano|duomo cittadino]]),<ref name="london19483"/><ref name="Londra4">{{Cita news|url=https://www.24orenews.it/eventi/altro/22984-fiaccola-olimpica-1948|titolo=Torna a Milano la fiaccola olimpica del 1948 | Sabato 7 settembre}}</ref><ref name="london19483"/> fino al [[Passo del Sempione]] dove, alle 22 del 23 luglio, lasciò la nazione alla volta della [[Svizzera]], dopo che un tenente degli alpini aveva consegnato la fiaccola ad un atleta di quel paese.<ref name="london19483"/> Si stima che circa 4 milioni di italiani assistettero al passaggio della torcia,<ref name="london19483"/> che oltre alle città sopracitate attraversò anche [[Foggia]], [[Pescara]], [[Rimini]], [[Bologna]], [[Parma]], [[Piacenza]], [[Domodossola]].<ref name="london1948"/>
* [[Città del Messico 1968]], per i giochi messicani la staffetta ripercorse simbolicamente il primo viaggio di [[Cristoforo Colombo]] alla [[scoperta dell'America]] nel [[1492]].<ref name="Messico1968">{{Cita news|url=https://olympics.com/it/olympic-games/mexico-city-1968/torch-relay|titolo=Città del Messico 1968 La torcia}}</ref> Per questo, la torcia salpò il 25 agosto dalla [[Grecia]] alla volta dell'Italia, sbarcando il 27 agosto alle 18 a [[Genova]] al [[Ponte Andrea Doria]].<ref name="Messico2">{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0121_01_1968_0193_0010_7757181/|titolo=La fiaccola olimpica oggi per le vie di genova}}</ref> La staffetta percorse le vie del centro storico del capoluogo ligure, portata da 36 tedofori italiani in altrettante frazioni,<ref name="Messico2"/> e venne svolta una cerimonia davanti alla casa in cui aveva vissuto [[Cristoforo Colombo]],<ref name="Messico1968"/> per poi accendere un tripode sotto le torri di [[Porta Soprana]], che rimase acceso tutta la notte.<ref name="Messico2"/> Il giorno successivo la staffetta ripartì per imbarcare la torcia a [[Ponte dei Mille]]<ref name="Messico2"/> dove, via mare, una nave della [[Marina militare italiana]]<ref name="Messico2"/> la portò a [[Barcellona]].<ref name="Messico1968"/>
* [[Giochi della XXVIII Olimpiade|Atene 2004]], per il primo centenario dei giochi la staffetta percorse tutti e cinque i [[continenti]], passando da tutte le città che avevano in precedenza ospitato l'evento.<ref>{{Cita news|url=https://olympics.com/it/olympic-games/athens-2004/torch-relay|titolo=Atene 2004 La torcia}}</ref> Il 28 giugno 2004 il viaggio arrivò a [[Roma]].<ref name="Atene2004">{{Cita news|url=https://www.coni.it/it/news/20040627.html|titolo=ATENE 2004 / ROMA IN FESTA PER LA TORCIA OLIMPICA}}</ref> La staffetta partì alle 14 dallo [[Stadio dei Marmi]],<ref name="Atene2004"/> attraversando luoghi simbolo della Capitale come [[piazza di Spagna]], [[Piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]], il [[Colosseo]], e i [[Fori Imperiali]], fino a raggiungere [[Piazza di Siena]] alle 21 dove venne acceso un braciere.<ref name="Atene2004"/> I tedofori del tragitto romano furono scelti dal [[CONI]] (34, tra i quali ex campioni olimpionici, in rappresentanza di tutte le federazioni sportive italiane), dal [[Roma Capitale|Comune di Roma]] (8 ragazzi) e dall'azienda [[Coca-Cola]] (35 studenti e 8 dipendenti).<ref name="Atene2004"/>
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|[[File:Torino_2006_Mascots.svg|100px]]
|Neve e Gliz
|''[[XX_Giochi_olimpici_invernaliXX Giochi olimpici invernali#Mascotte|Dettagli]]''
|}
 
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|rowspan=4| [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]]
|rowspan=4| {{formatnum:90000}}<ref name="Stadioolimpico1960">{{Cita|Comitato olimpico nazionale italiano 1960, vol. 1|pp. 56-57}}</ref>
|[[Cerimonia di apertura dei Giochi olimpici|Cerimonia di apertura]]<ref name="Stadio Olimpico, Roma">[https://www.olympedia.org/venues/414 Stadio Olimpico, Roma]</ref>
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| [[Cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici|Cerimonia di chiusura]]<ref>[https://www.olympedia.org/venues/414 name="Stadio Olimpico, Roma]<"/ref>
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|[[Atletica leggera ai Giochi della XVII Olimpiade|Atletica leggera]]<ref>Tutte le prove, tranne la maratona maschile. cfr. [https://www.olympedia.org/venues/414 Stadio Olimpico, Roma]</ref>
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| rowspan=8 | [[Roma]]
| [[Via di San Gregorio (Roma)|Via dei Trionfi]]
| {{formatnum:12000}}<ref name="ref_B"/><ref name="maratona1960">{{Cita|Comitato olimpico nazionale italiano 1960, vol. 1|p. 80}}</ref><ref name="ref_B">Tribune provvisorie per l'evento.</ref>
| [[Atletica leggera ai Giochi della XVII Olimpiade|Atletica leggera]]<ref>Prova di maratona maschile. cfr. [https://www.olympedia.org/venues/415 Arco di Constantino, Roma]</ref>
|-
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|-
| [[Circuito di Grottarossa]]
| {{formatnum:8000}}<ref name="ref_B" /><ref name="ciclismo">{{Cita|Comitato olimpico nazionale italiano 1960, vol. 1|p. 84}}</ref><ref name="ref_B" />
| [[Ciclismo ai Giochi della XVII Olimpiade|Ciclismo]]<ref>Prova individuale su strada. cfr. [https://www.olympedia.org/venues/419 Circuito Grottarossa, Roma]</ref>
|-
| [[Circuito di via Cristoforo Colombo]]
| {{formatnum:7500}}<ref name="ciclismoref_B" /><ref name="ref_Bciclismo" />
| [[Ciclismo ai Giochi della XVII Olimpiade|Ciclismo]]<ref>Prova della cronometro a squadra su strada. cfr. [https://www.olympedia.org/venues/420 Viale Oceano Pacifico, Roma]</ref>
|-
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| [[Torino]]
| [[Torino Esposizioni]]
| {{formatnum:5400}}<ref name="ref_B"/><ref name="esposizioni2006">{{Cita|Comitato olimpico nazionale italiano 2006, vol. 1|pp. 86-87}}</ref><ref>Tribune provvisorie per l'evento.</ref>
| [[Hockey su ghiaccio ai XX Giochi olimpici invernali|Hockey su ghiaccio]]<ref>15 incontri dei gironi di qualificazione maschile (A, B), 2 quarti di finale maschile, 6 incontri dei gironi di qualificazione femminile (A, B), 4 incontri tabellone femminile 5°-8° posto. cfr. [https://www.olympedia.org/venues/160 Torino Esposizioni, Torino]</ref>
|}
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Benevento – 70.000*
Spezia – 70.000*
 
 
24-08-2019 https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/24-08-2019/serie-a-appassionato-tre-tifa-la-juve-ecco-classifica-sostenitori-3401922454501.shtml
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19. Brescia 91.000
 
Sempre in ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 la Roma risulta essere la quinta squadra di [[Serie A]] più tifata d'Italia, potendo contare su un seguito stimato in circa {{formatnum:1804000}} tifosi;<ref name="calcioefinanza.it">{{Cita web|url=https://www.calcioefinanza.it/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i giallorossi, mantenendo nel tempo il quinto posto per numero di supporter, rispetto al quadriennio precedente dell'indagine "Sponsor Value" risultano avere in linea di massima la stessa base di tifosi (1,8 milioni nel 2022,<ref name="ReferenceB">{{Cita web|url=https://www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref> 1,9 milioni nel 2021,<ref name="ReferenceC">{{Cita web|url=https://www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref> 1,8 milioni nel 2020<ref name="ReferenceD">{{Cita web|url=https://www.calcioefinanza.it/2021/05/24/classifica-tifosi-serie-a-2020-2021/|titolo=Chi ha più tifosi in Serie A? La Juve doppia Inter e Milan}}</ref> e 1,9 milioni nel 2019<ref name="gazzetta.it">{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/24-08-2019/serie-a-appassionato-tre-tifa-la-juve-ecco-classifica-sostenitori-3401922454501.shtml}}</ref>).
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 l'Udinese risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:202000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i bianconeri, rispetto al quadriennio precedente dell'indagine "Sponsor Value", risultano in aumento nel numero di tifosi (179 mila nel 2022,<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref> 154 mila nel 2021,<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceC"//www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref> 166 mila nel 2020<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceD"//www.calcioefinanza.it/2021/05/24/classifica-tifosi-serie-a-2020-2021/|titolo=Chi ha più tifosi in Serie A? La Juve doppia Inter e Milan}}</ref> e 170 mila nel 2019<ref>{{Cita web|urlname=https://www."gazzetta.it"/Calcio/Serie-A/24-08-2019/serie-a-appassionato-tre-tifa-la-juve-ecco-classifica-sostenitori-3401922454501.shtml}}</ref>).
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 il Sassuolo risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:68000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i neroverdi, rispetto al quadriennio precedente dell'indagine "Sponsor Value", risultano in diminuzione nel numero di tifosi (77 mila nel 2022,<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref> 83 mila nel 2021,<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceC"//www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref> 74 mila nel 2020<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceD"//www.calcioefinanza.it/2021/05/24/classifica-tifosi-serie-a-2020-2021/|titolo=Chi ha più tifosi in Serie A? La Juve doppia Inter e Milan}}</ref> e 72 mila nel 2019<ref>{{Cita web|urlname=https://www."gazzetta.it"/Calcio/Serie-A/24-08-2019/serie-a-appassionato-tre-tifa-la-juve-ecco-classifica-sostenitori-3401922454501.shtml}}</ref>).
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 il Verona risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:195000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i gialloblù, rispetto al quadriennio precedente dell'indagine "Sponsor Value", risultano in lieve calo nel numero di tifosi (196 mila nel 2022,<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref> 201 mila nel 2021,<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceC"//www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref> 217 mila nel 2020<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceD"//www.calcioefinanza.it/2021/05/24/classifica-tifosi-serie-a-2020-2021/|titolo=Chi ha più tifosi in Serie A? La Juve doppia Inter e Milan}}</ref> e 131 mila nel 2019).<ref>{{Cita web|urlname=https://www."gazzetta.it"/Calcio/Serie-A/24-08-2019/serie-a-appassionato-tre-tifa-la-juve-ecco-classifica-sostenitori-3401922454501.shtml}}</ref>
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 il Lecce risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:288000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i giallorossi, rispetto alla precedente indagine "Sponsor Value" in cui partecipavano alla [[Serie A]], risulta netto aumento nel numero di tifosi (180 mila nel 2022<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref> e 98 mila nel 2019).<ref>{{Cita web|urlname=https://www."gazzetta.it"/Calcio/Serie-A/24-08-2019/serie-a-appassionato-tre-tifa-la-juve-ecco-classifica-sostenitori-3401922454501.shtml}}</ref>
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 il Monza risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:145000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i biancorossi, rispetto alla precedente indagine "Sponsor Value" in cui partecipavano alla [[Serie A]], risultano in netto calo nel numero di tifosi (190 mila nel 2022).<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref>
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 il Genoa risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:210000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i rossoblù, rispetto alle precedenti indagini "Sponsor Value" in cui partecipavano alla [[Serie A]], risultano avere una base mediamente costante nel numero di tifosi (216 mila nel 2021,<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceC"//www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref> 202 mila nel 2020<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceD"//www.calcioefinanza.it/2021/05/24/classifica-tifosi-serie-a-2020-2021/|titolo=Chi ha più tifosi in Serie A? La Juve doppia Inter e Milan}}</ref> e 200 mila nel 2019<ref>{{Cita web|urlname=https://www."gazzetta.it"/Calcio/Serie-A/24-08-2019/serie-a-appassionato-tre-tifa-la-juve-ecco-classifica-sostenitori-3401922454501.shtml}}</ref>).
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 la Salernitana risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:186000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> i granata, rispetto alla precedente indagine "Sponsor Value" in cui partecipavano alla [[Serie A]], risultano in netto aumento nel numero di tifosi (135 mila nel 2022<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref> e 82 mila nel 2021).<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceC"//www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref>
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 l'Empoli risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:58000}} tifosi;<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref> gli azzurri, rispetto alle precedenti indagini "Sponsor Value" in cui partecipavano alla [[Serie A]], risultano in aumento nel numero di tifosi (48 mila nel 2022<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref> e 42 mila nel 2021).<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceC"//www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref>
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2023 il Frosinone risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:68000}} tifosi.<ref>{{Cita web|urlname=https://www."calcioefinanza.it"/2023/08/16/squadre-con-piu-tifosi-in-italia-juventus-inter-milan/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi in Italia: Juve in vetta, l’Inter sorpassa il Milan}}</ref>
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2022 la Cremonese risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:67000}} tifosi.<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceB"//www.calcioefinanza.it/2022/08/08/classifica-tifosi-serie-a/|titolo=Serie A, la classifica dei tifosi: Juve, Milan e Inter in vetta}}</ref>
 
In ambito nazionale, secondo la ricerca multiclient annuale "Sponsor Value", realizzata dal 2001 da ''StageUp'' e ''[[Ipsos]]'' su un campione di riferimento nella popolazione italiana di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2021 il Venezia risultava avere un seguito stimato in circa {{formatnum:220000}} tifosi.<ref>{{Cita web|urlname=https:"ReferenceC"//www.calcioefinanza.it/2021/08/17/squadre-piu-tifate-serie-a/|titolo=La classifica dei tifosi in Italia: Juve al top, cresce il Milan}}</ref>
 
== Giro ==