Rete tranviaria interurbana di Milano: differenze tra le versioni

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Il successo della trazione a vapore favorì la costruzione di nuove linee tranviarie a soddisfazione di una domanda di trasporto che era rimasta latente fino a quel momento. Vi furono numerose inaugurazioni tra la fine degli [[anni 1870|anni settanta]] e il principio degli [[anni 1880|anni ottanta]]: la [[tranvia Milano-Magenta/Castano Primo|tranvia per Magenta e Castano]] fu aperta completamente nel [[marzo]] [[1880]], nello stesso mese fu la volta della [[tranvia Milano-Vimercate|Milano-Vimercate]], seguita nell'agosto del medesimo anno dalla [[tranvia Milano-Pavia|Milano – Pavia]] e dalla [[tranvia Milano-Lodi|Milano – Lodi]]. Nel [[1881]] furono inaugurate la [[tranvia Milano-Desio|linea per Desio e Giussano]] e la [[tranvia Milano-Gallarate|Milano – Gallarate]]<ref>{{cita|Cornolò (1980)|pp. 32-40}}</ref>. Anche nelle province limitrofe furono costruite tranvie a vapore e [[provincia di Milano|quella milanese]] accordò concessioni ad alcune di esse, avendo competenza su alcuni dei loro tratti posti all'interno dei suoi confini: nel triennio 1879-1881 furono aperte la Lodi – Treviglio – Bergamo, la [[Monza]] – [[Barzanò]], la [[Villa Fornaci|Fornaci]] – [[Treviglio]], la Saronno – [[Fino Mornasco]] – [[Como]], la Sant'Angelo Lodigiano – Lodi e la Lodi – Crema – Soncino<ref>{{cita|Cornolò (1980)|pp. 32-41}}</ref>.
 
Le prime linee tranviarie furono costruite da società anonime<ref>Il termine Società Anonima a quel tempo era utilizzato dal [[Codice del Commercio del 1865|Codice di Commercio]] per indicare una forma societaria simile a quella delle [[società per azioni]].</ref> istituite appositamente grazie al conferimento di capitali provenienti da paesi esteri, principalmente il [[Regno Unito]] e il [[Belgio]]. Nel corso degli [[anni 1880|anni ottanta]], una buona parte di queste tranvie, quelle della zona orientale e meridionale della provincia, furono assorbite dall'italo-belga [[Tramvie Interprovinciali Padane]] (TIP) che formò quello che il Cornolò ha definito ''Impero Pistorius'', dal nome del cavaliere di origini tedesche che propugnò lo sviluppo tranviario fra il milanese, il [[provincia di Lodi|lodigiano]] e il [[Cremasco|cremasco]]. Un altro gruppo tranviario che conobbe una certa rilevanza nel milanese fu l'inglese "The Lombardy Road Railways" che a cavallo dei secoli [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo|XX]] possedette alcune linee a nord della città, come la Milano - Carate/Giussano, la Monza – Carate Brianza e la Cusano – Cinisello – Monza, e altre nel lodigiano, come la Lodi – Sant'Angelo Lodigiano e la Lodi – Soncino; queste ultime furono poi assorbite dalla TIP nel [[1895]]. Sempre nel corso degli anni ottanta, la SAO ottenne il controllo della rete urbana milanese e delle linee suburbane. In questo senso alla Milano – Monza si aggiunsero la [[tranvia Milano-Limbiate|Milano – Affori]], aperta nel [[1882]], e la [[tranvia Milano-Abbiategrasso|Milano – Corsico]], istituita nel [[1884]]<ref>{{cita|Cornolò (1980)|pp. 33-44}}</ref>, tutte a trazione animale.
 
=== L'avvento della trazione elettrica ===