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=Chiusa di Ceraino=
 
[[File:ChiusaCeraino.jpg|250px|right|thumb|La Chiusa di Ceraino, vista in direzione sud dal [[forte Monte]].]]
 
La '''Chiusa di Ceraino''' è un tratto della [[Val d'Adige]] in prossimità della frazione di Ceraino, nel comune di [[Dolcè]], in cui il fiume [[Adige]] attraversa una stretta tra il [[Monte Pastello]] e il [[Monte Moscal]].
 
Attraverso la zona passa la [[Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero|strada statale del Brennero]] e la [[ferrovia del Brennero]] (interamente in [[galleria]] sotterranea).
 
==Geografia==
 
Il tratto identificato come ''chiusa'' inizia, a nord, alla fine del gruppo di case dell'abitato di Ceraino e termina circa 2,5 [[chilometro|km]] più avanti nella frazione di Volargne. In questo tratto l'[[Adige]] è costretto a perorrere uno spettacolare [[Gola (geografia)|gola]] costituito da un paio di strette anse. Questo si ha avuto per la posizione trasversale che ha assunto il [[monte Pastello]], rispetto alla direzione della valle, grazie a movimenti [[Tettonica delle placche|tettonici]] pittuosto recenti ([[fase eoalpina]], ultimi milioni di anni). Tale posizione ha ipedito il normale deflusso del fiume che dalla [[Vallagarina]] sbocca verso [[verona]] e la [[pianura padana]].
 
[[File:StataleBrenneroChiusaCeraino.jpg|200px|left|thumb|La [[Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero|strada del Brennero]] attraversa la chiusa]]
 
Un'altro aspetto che ha caratterizzato la formazione di questa gola è la costituzione delle pareti di marmo [[rosso ammonitico]] particolarmente resistende all'[[erosione]] e che quindi ha obbligato il fiume a scorrere in un tortuoso percorso e solo negli ultimi milioni di anni, periodo considerato piuttosto recente.
 
==Le fortificazioni==
 
La conformazione geografica della zona che la rende uno dei passaggi obbligati verso il [[Brennero]], gli ha confertio una certa rilevanza strategica-militare. Nei pressi della chiusa, nel [[1797]], [[Napoleone Bonaparte]] condusse una importante battaglia. Intorno al [[1850]], l'[[Impero Austriaco]], fortificò la zona con la costruzione di ben 4 forti a difesa della chiusa. In particolare [[forte della Chiusa]] era utilizzato proprio per il controllo della strada. Queste fortificazioni presero il nome di [[fortificazioni del gruppo di Rivoli e di Pastrengo|fortificazioni del gruppo di Rivoli]].
Nel [[1866]], con l'annessione del [[Veneto]] al [[Regno d'Italia]], la zona passò sotto il controllo italiano. Il [[Regio esercito]] rafforzò ulteriormente le fortificazioni, invertendone il tiro dell'[[artiglieria]] (da sud a nord), in quanto si trovava a poca strada dal confine [[impero austro-ungarico|austriaco]].
 
==Voci correlate==
* [[Provincia di Verona]]
* [[Fortificazioni austriache al confine italiano]]
* [[Vallagarina]]
 
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=Franz von Scholl=
 
{{Bio
|Nome = Franz von
|Cognome = Scholl
|Sesso = M
|LuogoNascita = Aquisgrana
|GiornoMeseNascita = 8 gennaio
|AnnoNascita = 1972
|LuogoMorte = Verona
|GiornoMeseMorte = 3 settembre
|AnnoMorte = 1938
|Attività = ufficiale
|Attività2 = ingegnere
|Epoca = 1800
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = {{sp}} addetto alle [[fortezza|fortificazioni]]
}}
 
==Biografia==
[[File:Forte Nauders.jpg|thumb|right|200px|Il [[Forte Nauders]], uno dei forti progettati da Franz Scholl]]
Scholl iniziò la sua carriera militare, nel [[1796]], fino ad arrivare al grado di [[tenente]] [[feldmaresciallo]]. Tra il [[1896]] e il [[1815]] fu più volte in [[Italia]], [[Francia]] e [[Germania]]. Partecipò alle campagne del [[Reno]], al blocco di [[Venezia]], alla [[Battaglia di Lipsia]] e altre importanti eventi bellici del suo tempo.
 
Fin da subito di occupò nella costruzione di [[fortificazioni]] e altre opere di [[genio militare]]. Il suo lavoro fu fortemente influenzato dalle opere di [[Marc René, merchese di Montalembert]].
 
Nel [[1833]], con una risoluzione, l'[[impero austriaco]], decretava il il restaruro delle fortificazioni di [[Verona]] e della linea del [[Mincio]]. In qel periodo Scholl si trovava già a Verona come direttore dell' [[Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona|Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni]] e perciò il Consiglio di Guerra di [[Vienna]] gli affidò la costruzione delle opere. Il principale promotore di questa risoluzione fu il feldmaresciallo [[Josef Radetzky]].
 
Per la sua capacità e le sue innovazioni, Franz von Scholl, fu considerato il principale esponente della scuola di architettura militare dell'austria.
 
Dopo aver ricevuto questo incarico, Scholl, non lasciò più Verona dove continuò a lavorare fino al [[3 settembre]] [[1838]] quando, si dice, fu stroncato da un malore in seguito alla morte della moglie avvenuta il giorno prima.
 
La salma di Scholl fu sepolta nel cimitero Monumentale di Verona, nella zona allora riservatoa agli austriaci. La tomba, costituita da un pesante blocco di marmo veronese, lo ricorda tuttora.
 
==Bibliografia==
 
* {{cita libro|nome=Vittorio|cognome=Jacobacci|titolo=La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866|editore=Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno|città=Verona|anno=1980|mese=dicembre}}
* {{cita libro|A. Sandrini|e P. Brugnoli|Architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea|1994|Banca popolare di Verona|Verona}}
 
==Voci correlate==
* [[Sistema difensivo di Verona]]
* [[Fortificazioni austriache al confine italiano]]
* [[Fortezza]]
* [[Bastione]]
* [[Torrione]]
* [[Muro alla Carnot]]
* [[Elenco di fortificazioni]]
 
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=Muro alla Carnot=
 
Per '''muro alla Carnot''' si intende un tipo di [[muratura]] utilizzata per scopi difensivi.
 
==Descrizione==
 
[[File:BastioniSanBernardinoAllaCarnot.jpg|300px|thumb|right|[[Bastione di San Bernardino]] a [[Verona]]. Un esempio di muro ''alla Carnot''.]]
 
Un muro alla Carnot è cotituito da un solido e spesso muro edificato al di fuori della costruzione, a pochi metri dalla scarpa, e provvisto di nicchie interne dove possono alloggiare [[fuciliere|fucilieri]] che possono battere il fossato mediante [[feritoia|feritoie]] nella muratura.
 
Nei vertici dell'opera principale questi muri si sviluppano in [[Caponiera|caponiere]] completamente protette e che possono presentare anche degli alloggiamenti per [[artiglieria]]. Lo scopo principale di queste strutture era quella di di proteggerne i fianchi della [[fortificazione]], grazie alla possibilità di tiro di fiancheggiamento, da eventuali nemici che si fossero introdotti nel fossato.
 
Questa tipologia di opera prende il nome dal suo ideatore, il [[fisico]] e [[ingegnere]] del [[genio militare]] [[francia|francese]], [[Nicolas Léonard Sadi Carnot|Nicolas Carnot]], che l'aveva introdotta fin da durante l'assedio di [[Anversa]] del [[1814]].
 
Questa caratteristica difensiva si diffuse largamente ed utilizzata nella costruzione di nuovi forti e nel miglioramento di quelli già esistenti. La scuola di architettura militare [[austria|austriaca]] fu quella che maggiormente lo adottò.
 
==Bibliografia==
 
* {{cita libro|nome=Vittorio|cognome=Jacobacci|titolo=La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca 1814-1866|editore=Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno|città=Verona|anno=1980|mese=dicembre}}
 
==Voci correlate==
* [[Fortezza]]
* [[Aggere]]
* [[Assedio]]
* [[Assedio scientifico]]
* [[Castello (architettura)]]
* [[Elenco di fortificazioni]]
* [[Fortificazione alla moderna]]
* [[Genio militare]]
* [[Rocca (fortificazione)]]
* [[Bastione]]
* [[Torrione]]
* [[Baluardo]]
* [[Torre]]
* [[Merlo (architettura)]]
 
{{portale|architettura|guerra}}
 
 
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=Poterna=
 
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