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==Situazione storica==
Durante la [[prima guerra d'indipendenza]], le truppe [[Regno di Sardegna (1720-1861)|sabaude]] si erano spinte fino ai territorio di [[Bussolengo]] e fin quasi a [[Rivoli]]
Il comando dell'esercito [[austria|austriaco]] si rese conto allora che le difese poste nella città di [[Verona]] potevano risultare non sufficienti. Anche grazie alla spinta data dal [[feldmaresciallo]] [[Josef Radetzky]], l'[[Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona|Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni]] progettò e costruì una serie di [[fortezze]] e [[bastioni]] che andarano a costituire i campi tricerati di Verona a cui successivamente vennero aggiunti i forti del gruppo di Rivoli e del gruppo di Pastrengo. La piazzaforte di verona era considerata infatti la più strategicamente importante delle quattro chiamate [[fortezze del Quadrilatero]].
==Scopo e caratteristiche==
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Vicino si trova anche il [[Forte San Marco]] (riva destra dell'Adige) ma non può essere considerato facente parte del gruppo, in quanto costruito posteriormente (tra il [[1888]] e il [[1813]]) dall'[[Esercito Italiano]].
Questi forti presentano una tipologia costruttiva leggeremente antecedente a quella del gruppo di Pastrengo. Sono molto diversi tra di loro, in quanto le diverse asperità del terreno su cui sono edificati
Tutti i forti sono collegati tra di loro attraverso una strada militare che attraversava anche il fiume [[Adige]]. Di notevole pregio [[ingegneria|ingegneristico]] la strada che da Ceraino porta al forte omonimo e poi continua verso il forte Monte.
Il comando della zona era installato in un edificio posto nel paese di Ceraino, tuttora presente e in stato di abbandono.
===Il gruppo di Rivoli oggi===
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* [[Forte Nugent]] (chiamato in seguito ''Forte Poggio Pol'')
* [[Forte Leopold]] (chiamato in seguito ''Forte Poggio Croce'')
Tutti i forti erano collegati da una strada militare. Era prevista la possibilità di attraversare l'[[Adige]], in caso che fosse stato necesario ripiegare a nord, grazie ad un ponte che poteva essere costruito all'occorrenza. Considerato strategico, spesso i [[pontiere|pontieri]] si esercitavano nella sua immediata e temporanea costruzione.
Nei pressi del forte era presente anche un [[telegrafo]] ottico, che permetteva di comunicare tra le fortifcazioni della città.....
===Il gruppo di Pastrengo oggi===
I forti del gruppo di Pastrengo godono tuttora di un buono stato di conservazione. Tutti di proprietà privata, mantengono tutti l'aspetto originario con poche modifiche non invasive. Nei forti di Poggio Pol e Poggio Croce ora sono presenti delle strutture di [[ristorazione]], e quindi accessibili. Il forte di Piovezzano è stato adibito a deposito di marmi, mentre il orte di monte Folaga è recintato in una proprietà privata. La faclità di accesso a queste fortificazioni e la vicinanza all'abitato di PAstrengo, ha reso certamente possibile il loro buon mantenimento e il riutilizzo.
==Galleria fotografica==
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=Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona=
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