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[[File:Buzz salutes the U.S. Flag.jpg|230px|right|thumb|Apollo 11]]
Il [[16 luglio]] [[1969]], decolla la missione che passerà alla storia: [[Apollo 11]]. Quattro giorni dopo il lancio, il modulo lunare, con a bordo il comandate [[Neil Armstrong]] e il pilota [[Buzz Aldrin]] ([[
{{Quote|Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità|Neil Armstrong|That's one small step for [a] man, one giant leap for mankind.|lingua=en}}
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Apollo 11 si concluse senza problemi, con il rientro avvenuto il [[24 luglio]] [[1969]].
[[Apollo 12]], lanciata il [[14 novembre]] [[1969]], fu la seconda missione del programma ad allunare. Poco dopo il lancio, il razzo Saturno V, fu colpito per due volte da un [[fulmine]]. Gli strumenti andarono ''off-line'' ma ripresero a funzionare pcodo dopo e i danni furono limitati al guasto di 9 sensori di minore importanza e ciò non influenzò la missione in quanto tutto il resto era a posto e funzionava alla perfezione. A differenza di Apollo 11, questa missione allunò con altissima precisione, vicino alla sonda [[Surveyor 3]] che gli astronauti riuscirono a raggiungere.
[[File:Mission Control celebrates successful splashdown of Apollo 13.jpg|thumb|left|230px|Mission Control center dopo Apollo 13]]▼
[[File:Apollo 15 Lunar Rover and Irwin.jpg|thumb|right|230px|Luna rover]]▼
▲[[File:Mission Control celebrates successful splashdown of Apollo 13.jpg|thumb|left|230px|Il Mission Control center di Houston festeggia dopo l'ammaraggio di Apollo 13]]
La missione [[Apollo 13]] fu funestata da un'esplosione che compromise l'obbiettivo dell'allunaggio. Decollata l'[[11 aprile]] [[1970]], dopo 55 ore di volo, il comandante [[James Lovell]] comunicò con il centro di controllo con la frase "Houston, we've had a problem" ("Houston, abbiamo un problema"). In seguito di un rimescolamento programmato di uno dei quattro serbatoi dell'[[ossigeno]] presenti nel modulo di servizi, causò una esplosione del medesimo con la conseguente perdita del prezioso gas. Il risultato fu che gli astronauti dovettero rinuciare a scendere sulla luna e di iniziare un difficile e imprevedibile rientro sulla terra, utilizzando i sistemi di sopravvivenza che equipaggiavano il modulo lunare. La luna fu comunque raggiunta per poter utilizzare il suo campo gravitazionale per far invertire la rotta alla navetta (in quanto l'unico motore in grado di farlo, quello del modulo di servizio, era considerato danneggiato). Grazie alla bravra degli astronauti e dei tecnici del centro di controllo a terra, Apollo 13, riuscì, non senza ulteriori problemi, a fare ritorno sulla terra il [[17 aprile]]. La missione fu considerata un "fallimento di grande successo" in quanto l'obbiettivo della missione non fu raggiunto, ma la NASA si mise in luce per le capacità dimostrate nell'affrontare una situazione tanto critica.
A seguito della missione di Apollo 13 ci fu una lunga indagine sulle cause dell'incidente che portò a una revisione completa della navicella Apollo.
Fu l'[[Apollo 14]] a riprendere il programma di esplorazione lunare. La missione iniziò non troppo bene quando la delicata manovra di aggancio tra modulo di comando e modulo lunare, effettuata in orbita lunare, dovette essere ripetuta sei volte. Il resto della missione si svolse senza particolari problemi e fu possibile effettaure l'allunaggio nei pressi del [[cratere]] di Fra-Mauro, meta originaria di Apollo 13. Qui l'equipaggio svolse numerosi esperimenti scentifici. Per la prima volta fu portato sulla luna il [[Modular Equipment Transporter]] che però si dimostrò un vero e proprio fallimento in quanto non fu quasi possibile muovere il veicolo che sprofondava continuamente nella polvere lunare. Questo compromise la seconda passeggiata lunare che dovette essere interrotta prematuramente.
▲[[File:Apollo 15 Lunar Rover and Irwin.jpg|thumb|right|230px|
Il [[26 luglio]] [[1971]] fu lanciata la missione [[Apollo 15]] che introdusse un nuovo livello nell'esplorazione lunare, grazie a un modulo lunare più duraturo e l'introduzione di un [[rover lunare]]. Sulla luna [[David Scott]] e [[James Irwin]] realizzarono ben tre uscite, con la seconda lunga 7 ore e 12 minuti. Questa portò gli astronauti fino al Mount Hadley che si trova a circa 5 km di distanza dal punto di allunaggio. Un trapano decisamente migliorato in confronto a quelli delle precedenti missioni, consentì di prelevare dei campioni di roccia da oltre due metri di profondità. Durante la terza attività extraveicolare ci fu una breve commemorazione in onore degli astronauti deceduti e venne lasciata sul suolo lunare una statuetta di metallo denominata [[Fallen Astronaut]].
[[Apollo 16]] fu la prima missione ad atterrare negli altopiani lunari. Durante le tre attività extraveicolari effettuate durante quest missione furono compiuti rispettivamente 4,2 [[km]], 11 km e 11,4 km con il rover lunare portanto ad una velocità di punta di 17,7 km/h. Vennero raccolti diversi campioni di rocce lunari, di cui uno da 11,3 [[kg]], che rappresenta il più pesante campione mai raccolto dagli astronauti dell'Apollo.
[[Apollo 17]], lanciato il [[17 dicembre]] [[1972]], fu la missione con cui si chiuse il programma. Fu caratterizzata dall'inedita presenza di uno scienziato-astronauta: [[Harrison Schmitt]].
== La fine del programma ==
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