[[File:Apollo program insignia.png|right|220px|thumb|Stemma del programma Apollo]]
[[File:Aldrin Apollo 11.jpg|right|220px|thumb|[[Buzz Aldrin]] sulla [[Luna]] durante la missione [[Apollo 11]].]]
[[File:Apollo 11 Launch2.jpg|220px|thumb|right|Lancio di Apollo 11]]
Il '''programma Apollo''' è stato un programma spaziale intrapreso dalla [[NASA]], condotto tra gli anni [[1961]]-[[1972]], il cui obbiettivo era quello di portare l'uomo sulla [[Luna]].
Il traguardo fu raggiunto grazie alla missione [[Apollo 11]] nel [[1969]]. Il programma continuò fino all'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]] con ulteriori missini finalizzate all'esplorazione scientifica del [[suolo lunare]]. Fino ad oggi non c'è stata nessun'altra missione umana sulla superficie lunare.
Il programma fu voluto dal presidente [[John Kennedy]], in risposta ai successi del [[programma spaziale sovietico]], e di cui ne annuciò le basi in un famoso discorso il [[25 maggio]] [[1961]].
== Motivazioni e lancio del programma ==
===Contesto storico===
{{vedi anche|guerra fredda}}
Nel corso degli [[anni 50]] del [[XX secolo|novecento]], tra le due superpotenze, gli [[Stati Uniti]] e l'[[Unione Sovietica]], era in pieno svolgimento la cosidetta [[guerra fredda]]. Questa si concretizzava in interventi militari indiretti ([[guerra di Corea]]) e ad una corsa ad armamenti sempre più efficienti ed in partcolar modo allo sviluppo di [[Missile balistico intercontinentale|missili intercontinentali]] capaci di trasportare [[bomba nucleare|testate nucleari]] sul territorio nazionale avversario. Il primo successo in questo campo si ha avuto con il razzo [[R-7 Semyorka]] dell'Unione Sovietica, lanciato per la prima volta nel [[1956]]. Gli Stati Uniti si adoperarono allora per cercare di colmare questo divario nel campo missilistico, impiegando grandi risorse umane e economiche. I primi successi americani arrivarono con i razzi [[PGM-11 Redstone|Redstone]] e [[Atlas]]<ref>{{cita web|url=http://history.nasa.gov/SP-4201/ch1-5.htm|titolo=NASA - Storia dei razzi Redstone e Atlas|accesso=28-07-2010}}</ref>
===La corsa allo spazio===
[[File:Gagarin space suite.jpg|170px|thumb|right|[[Jurij Alekseevič Gagarin]], il primo uomo nello spazio]]
{{vedi anche|corsa allo spazio}}
Parallelamente agli sviluppi militari, l'Unione Sovietica colse anche i primi grandi successi nell'esplorazione dello spazio. E' infatti del [[4 ottobre]] [[1957]] la messa in [[orbita]] del primo [[satellite artificiale]] della storia: lo [[Sputnik 1]]. Gli americani dovettero aspettare il [[1 febbraio]] [[1958]] lanciare in orbita l'[[Explorer 1]]. Per rispondere al meglio ai successi sovietici, il presidente [[Dwight D. Eisenhower]], fonda, il [[29 Luglio]] [[1958]], una agenzia spaziale civile: la [[NASA]]; nello stesso anno inizia il [[programma Mercury]]. La corsa allo spazio ha inizio.
Il [[12 aprile]] [[1961]] l'Unione Sovietica sorprende il mondo, mandando in orbita il primo uomo: il cosmonauta [[Jurij Alekseevič Gagarin]]. Dopo il volo di Gagarin con la [[Vostok 1]], i russi continuano a mietere successi: nel [[1964]] mandano nello spazio 3 cosmonauti (a bordo della [[Voskhod 1]]) e nel [[1965]] realizzano la prima [[attività extraveicolare]] (Voskhod 2).
Nel frattempo gli statunitensi iniziano ad avvicinarsi alle prestazioni sovietiche, grazie ai primi successi della missioni Mercury. Ma sarà grazie al successo del programma Apollo che gli americani potranno aggiudicarsi questa ''corsa allo spazio''.
=== Annuncio del programma===
Il programma Apollo fu il secondo progetto di lanci spaziali umani intrapreso dagli Stati Uniti, benché i relativi voli seguissero sia il primo programma ([[Programma Mercury|Mercury]]) che il terzo ([[Programma Gemini|Gemini]]). L'Apollo originalmente è stato concepito in ritardo dalla amministrazione [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]] come un seguito al programma Mercury per le missioni avanzate terra-orbitali.
È stato completamente riconvertito verso l'obiettivo risoluto di [[allunaggio]] dal presidente [[John F. Kennedy]] con il suo annuncio ad una sessione speciale del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] il [[25 maggio]] del [[1961]]:
{{quote|…credo che questo paese debba impegnarsi a realizzare l'obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Non c'è mai stato nessun progetto spaziale più impressionante per l'umanità, o più importante per l'esplorazione dello spazio; e nessuno è stato così difficile e costoso da realizzare…|[[John F. Kennedy]]|''…I believe that this nation should commit itself to achieving the goal, before this decade is out, of landing a man on the Moon and returning him safely to the Earth. No single space project in this period will be more impressive to mankind, or more important in the long-range exploration of space; and none will be so difficult or expensive to accomplish…''|lingua=en}}
[[File:Kennedy Moon speech 25 May 1961.jpg|left|thumb|230px|[[John F. Kennedy|Kennedy]] annuncia il Programma]]
Nel suo discorso che diede inizio all'Apollo, [[John F. Kennedy|Kennedy]] dichiarò che nessun altro programma avrebbe avuto un effetto così grande sulle mire a lungo raggio del programma spaziale americano. Il progetto fu studiato, naturalmente, sia dalla [[NASA]] che dalle altre principali aziende partecipanti. La "serie di estensioni dell'Apollo", chiamata successivamente "programma di applicazioni dell'Apollo", propose almeno 10 voli. Molti di questi avrebbero usato lo spazio occupato dal modulo lunare nel [[Saturn V|Saturn]] per il trasporto di apparecchiatura scientifica.
È stato progettato per utilizzare il [[Saturn IB]] e per portare il CSM in una varietà di orbite terrestri basse per missioni di non più di 45 giorni. Alcune missioni prevedevano l'aggancio di due CSM per il trasferimento di rifornimenti. Il [[Saturn V]] sarebbe stato necessario per portare il CSM in [[orbita polare]] e perfino in orbita quasi [[orbita geostazionaria|geostazionaria]] come quella del [[Syncom 3]]. Il Syncom 3 fu il primo [[satellite artificiale|satellite]] per comunicazioni arrivato a così grande distanza dalla [[Terra]]. Fu utilizzato perché era abbastanza piccolo per trasportarlo e, una volta tornato sulla Terra, fu studiato per capire le conseguenze delle radiazioni sui suoi componenti elettronici.
Ma nulla di tutto ciò fu effettivamente fatto. Il progetto del ''Apollo Telescope Mount'', basato sul LM e destinato a voli con il CSM su razzi [[Saturn IB]], fu successivamente utilizzato come componente dello [[Skylab]]. Questo è risultato essere l'unico sviluppo del programma di applicazioni dell'Apollo. A differenza della navicella [[Unione Sovietica|sovietica]] [[Programma Sojuz|Sojuz]], che fu riutilizzata per tutto il [[XX secolo]] e che originariamente era stata progettata per entrare in orbita lunare, tutte le apparecchiature dell'Apollo non vennero più riutilizzate.
==Sviluppo del programma==
=== Scelta del tipo di missione ===
[[File:John Houbolt and LOR2.jpg|230px|right|thumb|John Houbolt spiega lo scenario del LOR ceh riuscirà a far accettare non seonza difficoltà.]]
Essendosi posti come obiettivo la Luna, i pianificatori della missione Apollo hanno dovuto affrontare il difficile compito imposto da Kennedy cercando di minimizzare il rischio per la vita umana considerando il livello tecnologico dell'epoca e le abilità dell'[[astronauta]].
Vennero considerate tre diverse strade:
* '''Ascesa diretta''': Prevedeva un lancio diretto verso la Luna. Ciò avrebbe richiesto un [[razzo Nova]] molto più potente di quelli dell'epoca. Secondo questo progetto l'intera [[navicella spaziale|navicella]] sarebbe atterrata sulla Luna e poi sarebbe ripartita verso la Terra.
* '''[[Earth Orbit Rendezvous|Rendez-vous in orbita terrestre]]''': La seconda, nota come EOR (''Earth orbit rendezvous''), avrebbe richiesto il lancio di due razzi [[Saturn V]], uno contenente la navicella, l'altro destinato interamente al propellente. La navicella sarebbe entrata in orbita e poi rifornita del [[propellente]] che le avrebbe permesso di raggiungere la Luna e tornare indietro. Anche in questo caso sarebbe atterrata l'intera navicella.
* '''Rendez-vous in orbita lunare''': Fu il piano che venne realmente usato, fu ideato da [[John Houbolt]] ed è chiamato tecnicamente LOR (''Lunar orbit rendezvous''). La navicella era composta da due moduli: il CSM ([[Apollo Command/Service Module|modulo di comando-servizio]]) e LM ([[Modulo Lunare Apollo|modulo lunare]]) o anche LEM (''Lunar Excursion Module'', il suo nome iniziale). Il CSM era costituito da una [[capsula]] per la sopravvivenza dei tre astronauti munita di [[scudo termico]] per il rientro nell'[[atmosfera]] terrestre (modulo di comando) e dalla parte elettronica e di sostentamento energetico per il modulo di comando, cosiddetta modulo di servizio. L'LM, una volta separato dal CSM, doveva garantire la sopravvivenza ai due astronauti che sarebbero scesi sulla superficie lunare.
[[File:Ap6-68-HC-191.jpg|thumb|left|230px|Fase di separazione di uno stadio ([[Apollo 6]])]]
Il modulo lunare doveva svolgere una funzione di ascesa e di discesa sul suolo lunare. Terminata questa fase avrebbe dovuto agganciarsi con il CSM, in orbita lunare, per il ritorno sulla Terra. Questo piano presentava il vantaggio che l'LM, dopo essersi staccato dal CSM, era molto leggero, quindi più manovrabile. Inoltre sarebbe stato possibile utilizzare un solo razzo Saturn V. Nonostante questo, quando la scelta definitiva ricadde sul LOR, non tutti i tecnici erano concordi, specialmente per le difficoltà che presentavano i numerosi agganci e sganci che avrebbero dovuto fare i moduli.
Per imparare le tecniche di atterraggio sulla Luna, gli astronauti si sono esercitati nel veicolo di atterraggio lunare di ricerca ([[Lunar Landing Research Vehicle]], LLRV), un velivolo che ha simulato il modulo lunare sulla Terra.
===Un cambio di scala===
[[file:Apollo Saturn 500F and VAB.jpg|230px|right|thumb|Il [[Vehicle Assembly Building]] presso il [[John F. Kennedy Space Center]].]]
[[file:Apmisc-MSFC-6870792.jpg|230px|right|thumb|Il primo stadio del Saturno V, nel centro di produzione]]
Il [[5 maggio]] [[1961]], pochi giorni prima dell'avvio del programma Apollo, l'astronauta [[Alan Shepard]] compie il primo volo spaziale degli Stati Uniti (missione [[Mercury-Redstone 3]]). In realtà si tratta solo di un [[volo suborbitale]]. Il razzo utilizzato non è in grado di mandare in orbita una nave spaziale di un peso maggiore di una [[tonellata]]. Per realizzare il programma lunare è necessario mettere in orbita bassa almeno 120 tonellate. Questo può far capire quale sia il cambiamento di scala che viene richeisto ai progettisti della NASA che dovranno sviluppare delle potenze, del razzo vettore, mai raggiunte fino ad allora. Sarà necessario l'introduzione di nuove tecnologie, tra cui l'utilizzo dell'[[idrogeno liquido]] come [[combustibile]].
Il personale del programma spaziale civile crescerà in proporzione. Tra il 1960 e il 1963, il numero di dipendenti della NASA passa da 10.000 a 36-000. Ad accogliere il nuovo personale e per le adeguate attrezzature dedicate al programma Luna, la NASA ha istituito tre nuovi centri interamente dedicati al programma Apollo:
* Il [[Lyndon B. Johnson Space Center|Manned Spacecraft Center]] (MSC), costruito nel [[1962]] vicino a [[Houston]], in [[Texas]], è dedicata alla progettazione e alla verifica del veicolo spaziale (CSM e LM), alla formazione degli astronauti e al monitoraggio e gestione del volo. Tra i servizi presenti: il centro di controllo missione, simulatori di volo ed attrezzature destinate a simulare le condizioni nello spazio. Il centro era diretto da Robert Gilruth, un ex ingegnere presso la [[NACA]], che svolse un ruolo di primo piano per l'attività di volo spaziale. Questa struttura era già presente per il programma Gemini. Nel [[1964]] erano impiegate 15.000 persone, comprese le 10.000 dipendenti delle società aerospaziali [16], [17].
* Il [[Marshall Space Flight Center]] (George C. Marshall Space Flight Center MSFC) situato in un vecchio impianto dell'Esercito (un arsenale di razzi [[Redstone]])vicino a [[Huntsville]] in [[Alabama]]. Esso fu trasferito alla NASA nel 1960 insieme alla maggior parte degli specialisti che qui lavoravano. In particolare qui era presente la squadra [[germania|tedesca]] diretta da [[Wernher von Braun]], specializzata in missili balistici. Von Braun rimarrà in carica fino al [[1970]]. Il centro era dedicato alla progettazione e alla qualificazione della famiglia di veicoli di lancio Saturn. Erano presenti banchi di prova, uffici di progettazione e impianti di assemblaggio. Qui vennero impiegate fino a 20.000 persone [16], [18].
* Il [[John F. Kennedy Space Center|Kennedy Space Center]] (KSC), situato sulla [[Merritt Island]] in [[Florida]], è il sito dove venivano lanciati i giganteschi razzi del programma Apollo. La NASA ha bisogno di impianti tra il razzo Saturn V è stato costruito nel 1963 questa nuova base di lancio vicino al Cape Canaveral appartenenti al S. U. Air Force e sono nei confronti delle parti fino ad allora, tutti i veicoli spaziali con equipaggio e l'Agenzia spaziale [19]. Il centro conduce la qualificazione del gruppo di razzo ("Up") e le operazioni di controllo nel programma di avvio per il lancio. Impiega circa 20.000 persone nel 1965. Nel cuore del centro spaziale, il Launch Complex 39 è dotato di due rampe di lancio e di un edificio di assemblaggio enorme, il VAB (altezza 140 metri), in cui molteplici razzo Saturn V possono essere preparati in parallelo. varie piattaforme di lancio mobili possono svolgere l'assemblea Saturno al sito di lancio. Il primo lancio del nuovo campo è quella di Apollo 4 nel 1967. Ora, il complesso viene utilizzato per il lancio della navetta spaziale [16] [20].
Altri servizi NASA, hanno un ruolo meno diretto o trascorrere solo una parte del loro lavoro sul programma Apollo. Nel 1961, il [[John C. Stennis Space Center|Centro Spaziale John C. Stennis]] è costruita nello stato del Mississippi. Il nuovo centro comprende banchi prova utilizzati per testare motori a razzo sviluppato per il programma [21]. Il Centro di ricerca Ames è un ex di ricerca (1939), la cui sede in California, gallerie del vento vengono utilizzati per sviluppare la forma della navicella Apollo per il rientro nell'atmosfera terrestre. Il Langley Research Center (1914), con sede a Hampton (Virginia), anche sede di molte gallerie del vento. Ha lavorato fino al 1963, e serve ancora sulla MSC, successivamente, a casa di alcuni dei programma simulatore. Il [[Jet Propulsion Laboratory]] ([[1936]]), vicino a [[Los Angeles]] (California), specializzata nello sviluppo di sonde spaziali. E 'in questo centro che sono progettati per le famiglie che consentirà ai veicoli spaziali di riconoscere l'ambiente lunare (programma Surveyor, ecc.) [22].
===Il ruolo dell'industria aeronatica===
[[File:Apollo 17 The Last Moon Shot.jpg|thumb|230px|left|Il razzo Saturno V]]
La realizzazione di un programma così abizioso ha reso necessario una decisiva crescita del settore dell'industria aeronautica, sia per quanto rigaurda il personale addetto (nelal NASA è passato da 36.500 addetti a 376.500) sia nella realizzazione di impianti di grandi dimensioni.
La società [[california|californiana]] [[North American Aviation]], produttrice del famoso [[North American B-25 Mitchell|B-25 Mustang]] protagonista dei combattimenti aerei della [[seconda guerra mondiale]], distintasi già nel [[North American X-15|programma X-15]], assunse un ruolo di primaria importanza. Dopo aver visto fallire i suoi progetti per il trasporto aereo civile, la società dedicò tutte le sue risorse al programma Apollo fornendo praticamente tutte le componenti principali del progetto, ad eccezzione del [[modulo lunare]] che venne progettato e realizzato dalla [[Grumman]].
La North American realizzò, tramite la sua divisione ''Rocketdyne'', i motori principlai del [[razzo]] principale J-2 e F-1 presso l'impianto a [[Canoga Park]], metre il [[Saturno V]] era prodotto a [[Seal Beach]] e il modulo di comando e di servizio a [[Downey]].
In seguito all'incndio di [[Apollo 1]] e ad alcuni problemi incontrati nello sviluppo, si fonderà con la [[Rockwell International]] nel [[1967]]. Il nuovo gruppo svilupperà poi, negli [[anni 1970]]-[[anni 1980|1980]] lo [[space shuttle]].
L'azienda [[McDonnell Douglas]] si è invece occupata di produrre il terzo stadio del Saturn V presso i suoi stabilimenti di [[Huntington Beach]] in California, mentre il primo stadio è stato costruito nello stabilimento [[Michoud]] ([[Louisiana]]) dalla [[Chrysler Corporation]]. Tra i principali fornitori di strumenti di laboratorio si deve annoverare il [[Massachusetts Institute of Technology]] (MIT) che progettò i sistemi di navigazione.
===Le risorse organizzative e economiche===
[[File:Lunar Surface Ultraviolet Camera - GPN-2000-001859.jpg|thumb|right|230px|Tecnici al lavoro sulla ''Lunar Surface Ultraviolet Camera'']]
Il progetto Apollo ha rappresentato una sfida senza precedenti in termini di tecnologia e capacità organizzative. Una delle parti del progetto che ha richieso più impegno è stata quella relativa allo sviluppo del razzo vettore. Le specifiche della missione richiedevano lo sviluppo di motori in grado di fornire una potenza grande potenza per il primo stadio (motori [[F-1]]), mentre per quelli del secondo e terzo fu necessario realizzarli con un elevata complessità tecnologica, in quanto dovevano essere in grado di garantire più accensioni (motori [[PWR J-2|J-2]]). Ad aumentare le difficoltà della progettazioen va aggiunta la richiesta di un alto livello di [[affidabilità]] (probabilità di perdita dell'equipaggio di meno 0,1%) e il relativo poco tempo a disposizione (8 anni, tra avviare il programma Apollo e la scadenza fissata dal presidente Kennedy per il primo allunaggio di una missione con equipaggio).
Nonostante alcune battute di arresto durante le fasi dello sviluppo, grazie anche alle ingenti risorse finanziarie messe a disposizione (con un picco nel [[1966]] con il 5,5% del budget federale assegnato alla NASA), si è riusciti a far fronte alle numerose problematiche mai affrontate prima per una misisone spaziale. Lo sviluppo di tecniche organizzative per la gestione del progetto (pianificazione, gestione delle crisi, [[project management]]) hanno fatto più tardi scuola nel mondo del [[business]].
{|class="wikitable" style="text-align:center; width:70%;"
|+ Budget della NASA tra il 1959 e il 1970 <small>(in miliardi di [[dollaro statunitense|dallari]])</small><ref>Journal ''[[Le Monde]]'' du 16 juillet 1969</ref>{{,}}<ref name="budgetnasa">{{Lien web
|url=http://www.richardb.us/nasa.html#graph
|titre=Putting NASA's Budget in Perspective
|auteur=Richard Braastad
|consulté le={{date|5|octobre|2009}}
}}</ref>
|-
! scope=row | Anno
|1959||1960||1961||1962||1963||1964||1965||1966||1967||1968||1969||1970
|-
! scope=row | Budget per il programma Apollo
| || || || 0,535 || 1,285 || 2,27 || 2,51 || 2,97 || 2,91 || 2,556 || 2,025 || 1,75
|-
! scope=row | Budget totale della NASA
| 0,145 || 0,401 ||0,744 ||1,257 || 2,552 || 4,171 || 5,093 || 5,933 || 5,426 || 4,724 || 4,253 || 3,755
|-
! scope=row | Percentuale del budget della NASA sul budget dello stato federale
| 0,2 || 0,5 || 0,9 || 1,4 || 2,8 || 4,3 || 5,3 || 5,5 || 3,1 || 2,4 || 2,1 || 1,7
|}
[[File:S-IC engines and Von Braun.jpg|thumb|right|230px|[[Wernher von Braun]] in posa vicino ai motori [[F-1]] del razzo Saturn V]]
Lo sviluppo del motore F-1, ma l'architettura convenzionale di un potere eccezionale (2,5 tonnellate di propellente bruciato al secondo) è stato molto lungo a causa di problemi di instabilità nella camera di combustione non sono stati corretti mediante la combinazione di studi empirici (ad esempio l'utilizzo di piccole cariche esplosive in camera di combustione) e la ricerca di base [26]. La seconda fase del razzo Saturn V, which was già uno tour de force technical because di la di its size tank hydrogen, had great difficoltà coping with il loss weight imposed by il load increased utile come e quando necessario durante lo sviluppo [27]. Ma le sfide più significative toccato i due moduli popolato il programma: la MSC e il modulo lunare Apollo. Il lancio del modulo lunare sviluppo aveva preso un anno di ritardo a causa di ritardi nello scenario di atterraggio lunare. E 'stato un motore completamente nuovo per i quali non di esperienza, può essere utilizzato, altrimenti molto complesso per il suo ruolo. I molti problemi - massa notevolmente superiore a quanto inizialmente previsto, la difficoltà di sviluppare il software necessario per la missione, di scarsa qualità, motore - ha comportato ritardi così importanti da mettere in pericolo a un certo punto che esercita la fine del programma tutto [28], [29], [30], [31].
I test sono una parte importante in programma, poiché essi rappresentano quasi il 50% del carico di lavoro totale. Il progresso della tecnologia dell'informazione permette per la prima volta in un programma di astronautica, inserirà automaticamente la sequenza di test e misura salvare centinaia di parametri (fino a 1000 per una tappa del Saturn V), che consente agli ingegneri di concentrarsi sulla interpretazione dei risultati e riduce la durata delle fasi di qualificazione. Ogni stadio del razzo Saturn V subisce quattro sequenze di prova: un test sul sito del produttore, due in loco MSFC, con e senza sequenze di prova di tiro con sub-sistema e ripetere il conto alla rovescia ed infine un test di integrazione al Kennedy Space Center una volta che l'assemblea razzo [32].
===La scelta e il ruolo degli astronauti===
[[File:Apollo 8 Crewmembers - GPN-2000-001125.jpg|thumb|left|200px|L'equipaggio di [[Apollo 8]] davanti al simulatore]]
Il primo gruppo di sette astronauti selezionati per il [[programma Mercury]] (chiamati [[Mercury Seven]]) era stato scelto tra piloti collaudatori militiari, aventi un discreto livello di conoscenza nei settori connessi alla progettazione, con un'età inferiore ai 40 anni e aventi delle caratteristiche che soddisfavano i restrittivi requisiti [[psicologia|psicologici]] e fisici.
Le successive assunzioni, effettuate nel [[1962]] (nove astronauti del [[NASA Astronaut Group 2|gruppo 2]]), [[1963]] (quattordici astronauti del [[NASA Astronaut Group 3|gruppo 3]]) e [[1966]] (quidici astronauti del [[NASA Astronaut Group 4|gruppo 4]]) usarno dei criteri di selezione simili, abbassando l'età a 35 e 34 anni, diminuendo le ore minime di volo richieste e estendendo il numero di titoli accettati. Parallelamente furono selezionati due astronauti [[scienziato|scienziati]] possedenti un [[dottorato di ricerca]]: uno nel gruppo 4 e uno nel [[NASA Astronaut Group 6|gruppo 6]]<ref>[[#WDC|W. David Compton, ''op. cit.'', ''APPENDIX 6 : Astronaut Classes Selected Through 1969'']]</ref>.
Durante la loro preparazione, gli astronauti, passarono molto tempo nei simulatori del modulo di comando e del modulo lunare, ma si sottoposero anche a delle lezioni di [[astronomia]] per la navigazione celeste, di [[geologia]] per prepararli alla identificazione delle rocce lunari e di [[fotografia]]. Inotre trascorsero molte ore sul velivolo [[jet]] da addestramento [[T-38]] al fine di mantenere il loro addestramento da pilota (tre astronauti del gruppo 3 morirono durante questi voli sul T-38).
Gli astronauti furno coinvolti anche nelle primissime fasi della progettazione e sviluppo dei veicoli spaziali<ref>[[#WDC|W. David Compton, ''op. cit.'', ''APPENDIX 7 : Crew training and simulation'']]</ref>. Ad essi fu inoltre richeisto di dedicare parte del loro tempo alle [[pubbliche relazioni]] e alla visita delle società coivolte nel progetto.
L'astronauta [[Donald Kent Slayton|Deke Slayton]] (selezionato per il programma Mercury ma successivamente non ritenuto idoneo al volo a causa di una problema [[cuore|cardiaco]]) assunse il ruolo di leader informale ma efficace del corpo astronauti occupandosi della selezione degli equipaggi per ogni missione e facendo da poortavoce negli interessi degli stessi durante lo sviluppo del progetto<ref>[[#WDC|W. David Compton, ''op. cit.'', ''SELECTING AND TRAINING THE CREWS :Organizing the Astronaut Corps'']]</ref>.
La navicella Apollo era stata originariamene progettata per dare una piena autonomia di azione all'equipaggio in caso che si fosse verificata una perdita delle comunicazioni con il centro di controllo di terra. Questa autonomia prevista dai [[software]] del sistema di navigazione e controlla sarebbe tuttavia stata significativametne ridotta, nel casoo si fosse reso encessario una modifica sostanziale delle procedure di una missione. Infatti era il centro di controlo di Houston che forniva i parametri essenziali, quali la posizione della navetta nello spazio e i valori corretti della spinta necessaria per ogni accensione del mtore principale. Nel momento in cui si realizzavano i primi voli sulla luna, solamente il centro di controllo a terra possedeva una sufficente potenza di calcolo per poter elaborare i dati telemetrici per stabilire la posizione della navetta. Tuttavia, durante il volo, era il computer di bordo ad applicare le dovute correzzioni in base ai suoi sensori. Inoltre, il computer, fu essenziale nel controllo del motore (grazie alla funzione di pilota automatico) e nel gestire numerosi sottosistemi<ref>[[#CONA|Computers in Spaceflight The NASA Experience]] Chap. 2 Computers On Board The Apollo Spacecraft - The need for an on-board computer</ref>. Senza il computer, gli astronauti non avrebbero potuto far scendere il modulo lunare sulla Luna, perché solo con esso era possibile ottimizzare il consumo di carburante al fine di soddisfare i bassi margini disponibili<ref>[[#DIG|David A. Mindell, ''op. cit.'', p.249]]</ref>.
===La ricerca dell'affidabilità===
[[File:Lunar Landing Research Vehicle in Flight - GPN-2000-000215.jpg|200px|right|thumb|Lunar Landing Research Vehicle]]
Fin dall'avvio del programma, la NASA si è dovuta dimostrare molto attenta al problema dell'[[affidabilità]] dei sistemi che doveva progettare. Inviare degli astronauti sul suolo lunare è infatti un'operazione assai più rischiosa di un volo in orbita terrestre dove, in caso di problemi, il reintro verso la terra può essere attuato in tempi brevi grazie ai retrorazzi. Diversamente, una volta che la navetta spaziale ha lasciato l'orbita, la possibilità di poter far ritorno a terra è strettamente vincolata al corretto funzionamento di tutti i principali sottosistemi. In maniera empirica, la NASA, aveva stabilito che le missioni avrebbero dovuto avere una probabilità di successo del 99% e che la possibile perdita dell'equipaggio dovesse essere inferiore allo 0,1%. Questi valori non tenevano però conto dei possibili inpatti con micro-meteoriti e gli effetti dei raggi cosmici, allora poco conosciuti. La porgettazione dei sottosistemi e dei componenti di base dei vari veicoli utilizzati per il programma, necessitava di raggiungere pertanto tali obbiettivi.
Tali requisiti furono raggiunti grazie a diverse opzioni tecniche che furono scelte. Ad esempio, uno dei sistemi più critici era quello relativo ai sistemi di propulsione primari. Se il motore principale (sia del modulo lunare che del modulo di comando) si fosse reso inutilizzabile, la nave spaziale non avrebbe potuto lasciare la luna o correggere la rotta verso la terra, con la conseguente perdita certa dell'equipaggio. Per rendere i motori affidabili, fu scelto di utilizzare [[propellente ipergolico|propellenti ipergolici]] in cui la [[combustione]] avveniva in maniera spontanea una volta messi a contatto e non grazie ad un sistema di accensione che poteva non funzionare. Inoltre, la pressurizzazione dei combustibili avveniva grazie adei serbatoi di [[elio]] e questo permetteva di eliminare l'uso di fragili e complesse turbopompe.
Inizialmente la NASA aveva inoltre previsto di dare agli astronauti la possibilità di effettuare riparazioni. Questa scelta fu abbandonata nel [[1964]] in quanto comportava sia la formazione degli astronauti in sistemi particolarmente comlessi sia il dover rendere facilmente accessibili i sistemi esponendoli di fatto a possibili contaminazioni.
[[File:Apollo 16 Recovery - GPN-2000-001503.jpg|thumb|200px|left|Apollo 16 al rientro]]
Una strategia adottata per rendere la navetta il più affidabile possibile è stata quella di fare largo uso della cosidetta [[rindondanza]]. Infatti erano stati previsti numerosi sottosistemi di ''[[backup]]'' in grado di sostituire eventuali componenti danneggiati. Ad esempio, il sisema di navigazione (computer e sistema inerziale) del modulo lunare era raddoppiato da un altro sviluppato da un'altro produttore per garantire che non ci fosse lo stesso difetto che potesse rendere entrambi i sistemi inoperativi. I motori di controllo di assetto (RCS) erano indipendneti e realizzati a coppie, ognna delle quali in grado di funzionare indipendentemente. Il sistema di controllo termico e i circuiti di potenza erano a loro volta doppi.
[[File:Dsky.jpg|200px|right|thumb|Computer di guida]]
L'antenna di telecomunicazione in [[banda S]] poteva essere sostituita da due antenne più piccole in caso di guasto.
Non vi è tuttavia alcuna correzione per un guasto al motore critico: solo test approfonditi con un massimo di realismo può raggiungere il livello di affidabilità prevista. Le soluzioni tecniche sono dimostrate prudenti ma in alcuni casi detenuti. Questo è il caso di energia elettrica sul modulo lunare (scelta delle batterie), sistemi pirotecnici (la scelta di standard esistenti e testati) e l'elettronica di bordo (circuiti integrati, benché accettato in i computer non vengono selezionati per il resto l'elettronica).
==I componenti del programma==
===Il razzo vettore Saturno===
[[File:Apollo 15 launch.jpg|thumb|right|200px|Razzo Saturn V]]
===La Navicella spaziale Apollo===
{{vedi anche|Navicella spaziale Apollo}}
[[File:Apollo CSM lunar orbit.jpg|thumb|right|230px|Il modulo di comando e servizio in orbita lunare]]
La navicella spaziale Apollo (o Modulo di Comando e Servizio abbreviato CSM) aveeva il compito di trasportare l'equipaggio sia all'andata che al ritorno e garantirgli tutto il necessario per il supporto vitale e per il controllo del volo. Di peso superiore a 30 [[tonnellata|tonnellate]], è quasi dieci volte più pesante del veicolo spaziale Gemini. La massa extra (21,5 tonnellate) è in gran parte rappresentato dal motore a propellente in grado di fornire un [[delta-v]] di 2800 m / s, consentendo alla nave di posizionarsi in orbita lunare e quindi di poter abbandonare tale orbita per fare ritorno a terra. La navicella spaziale Apollo presentava una disposizione simile a quella già utilizzata nel veicolo spaziale Gemini: un modulo di controllo (CM) che ospita l'equipaggio e il modulo di servizio (CS) che contiene il motore principale di propulsione, le principali fonti di energia e la attrezzature necessarie per la sopravvivenza degli astronauti. Il modulo di servizio viene sganciao poco prima del rientro nell'atmosfera terrestre<ref>[[#PMA|Patrick Maurel, ''op. cit.'', p.215-225]]</ref>.
====Il modulo di comando e di servizio====
{{vedi anche|Apollo Command/Service Module}}
[[File:Ap8-S68-56531.jpg|thumb|left|230px|Interno del modulo di comando di Apollo 8]]
Il modulo di comando Apollo è la parte dove i tre astronauti soggiorno durante la missione, tranne quando due di loro scese sulla Luna con il modulo lunare. 6,5 tonnellate di peso e di forma conica, la sua struttura esterna comprende una doppia parete: un recinto in lamiera e alluminio a nido d'ape di base che ospita la zona di pressione e uno scudo termico che copre il primo muro e la cui lo spessore varia a seconda esposizione durante il rientro atmosferico. Lo scudo termico è realizzato con un materiale composito costituito da fibre di silice e perle di resina in una matrice di resina epossidica. Questo materiale è inserito in un nido d'ape di acciaio.
Lo spazio pressurizzato rappresenta un volume di 6,5 m3. Gli astronauti sono installati su tre lati da cuccette laterali parallele al fondo del cono e travi sospese lasciando il pavimento e il soffitto (la punta del cono). In posizione supina, gli astronauti di fronte a loro appesi al soffitto, un pannello di 2 metri di larghezza e 1 metro di altezza con gli interruttori principali e di controllo luci. I quadranti sono distribuiti a seconda del ruolo di ogni membro dell'equipaggio. Sulle pareti laterali delle campate sono dedicate alla navigazione, pannelli di controllo più avanzate, nonché aree di stoccaggio per i prodotti alimentari e dei rifiuti. Per la navigazione e il pilotaggio, gli astronauti utilizzano un telescopio e un computer che utilizza i dati forniti da un inerziale.
La nave dispone di due sportelli, uno situato sulla punta del cono è un tunnel ed è utilizzato per inserire il modulo lunare quando è agganciato al veicolo spaziale Apollo. L'altro posto sul fianco del pneumatico è usato per la Terra per entrare nella nave e lo spazio per i viaggi extra-veicolare (il vuoto viene poi trasportato nella cabina perché non esiste un lock). Gli astronauti hanno anche 5 finestre per l'osservazione e di realizzare le manovre di rendezvous con il modulo lunare. Il modulo di controllo dipende per le manovre importanti come l'energia e servizi di supporto vitale modulo [52]. Dispone di 4 gruppi di piccoli motori per le manovre di orientamento durante il rientro. Questi sono fatti, indirizzando il modulo di rollio, la capsula con un'incidenza di circa 25-30 gradi rispetto al suo asse di simmetria. Questo effetto è ottenuto mediante la costruzione di squilibrio statico [53].
Il Modulo di Servizio (SM o "Modulo di servizio" in inglese) è un alluminio non pressurizzata cilindro 5 metri di lunghezza e 3,9 metri di diametro, del peso di 24 tonnellate. E 'accoppiato alla base del modulo di comando e il motore a razzo lungo beccuccio oltre 9 milioni di libbre di spinta superiore a 2,5 metri. Il modulo è organizzato attorno a un cilindro centrale contenente i serbatoi di elio utilizzato per pressurizzare i serbatoi di propellente principale e il motore principale superiore. Intorno a questo spazio centrale è diviso in sei settori pezzi a forma di torta. Quattro di queste aree casa i serbatoi di carburante (18,5 tonnellate). Un settore contiene tre celle a combustibile che forniscono energia elettrica e acqua sottoprodotto e serbatoi di idrogeno e ossigeno che li feed. L'ossigeno viene utilizzato anche per rinnovare l'atmosfera della cabina. Un settore apparecchi di ricezione, che varia a seconda delle missioni: apparecchiature scientifiche, piccolo satellite, macchine fotografiche, serbatoio di ossigeno supplementare. Il modulo di servizio contiene anche i radiatori dissipare il calore in eccesso dal sistema elettrico e regolare la temperatura della cabina. Quattro gruppi di comandi motore piccolo di mentalità sono disposti alla periferia del cilindro. Un'antenna con 5 piccoli piatti, garantendo la lunga distanza viene distribuito quando la nave è stata lanciata [54].
Torre di salvataggio
====Il modulo lunare====
{{vedi anche|Modulo Lunare Apollo}}
[[File:Apollo16LM.jpg|thumb|230px|right|Il modulo lunare sulla luna]]
Il modulo lunare è su due piani: un piano verso il basso grado di atterrare sulla Luna e serve anche come piattaforma per lanciare la seconda fase, la fase di ascesa, che riduce gli astronauti navetta Apollo in orbita alla fine il loro soggiorno sulla luna. La struttura del modulo lunare è sostanzialmente realizzata con una lega di alluminio scelto per la sua leggerezza. I pezzi sono generalmente saldati insieme, ma può anche essere rivettato.
Il [fase ascesa modifica]
Il corpo della fase di discesa, che pesa oltre 10 tonnellate, è a forma di scatola ottagonale con un diametro di 4,12 metri e un'altezza di 1,65 metri. La sua struttura è costituita da due coppie di pannelli montati in parallelo croce, individua cinque scomparti quadrati (quello centrale) e quattro scomparti triangolari. La funzione principale della fase di discesa è di portare il LEM sulla luna. A tal fine, il pavimento è un motore a razzo sia guidabile e variabile spinta [N 9]. La modulazione della spinta ottimizza il sentiero di discesa, ma soprattutto fare un atterraggio regolare il LEM, che ha enormemente facilitato consumando il suo combustibile. L'ossidante, tetrossido di azoto (5 tonnellate), e il combustibile, aérozine 50 (3 tonnellate) sono memorizzati nei quattro serbatoi collocati in scomparti quadrati situati intorno alla struttura. Il vano motore si trova nella piazza centrale. La seconda parte della fase di discesa è stato per trasportare tutte le attrezzature e le forniture che possono essere lasciati sulla Luna entro la fine del soggiorno, limitando in tal modo le dimensioni del palcoscenico discesa [57].
[[File:Schema-LEM.png|230px|left|thumb|Schema del LEM]]
La fase di ascesa pesa circa 4,5 tonnellate. La sua forma complessa, che deriva dalla ottimizzazione dello spazio occupato, lo fa sembrare una testa di insetto. E 'principalmente composto da cabina pressurizzata che ospita due astronauti in un volume di 4.5 m3 e ascensore motore con i serbatoi di propellente. La parte anteriore della cabina pressurizzata occupa la parte superiore di un cilindro di 2,34 metri di diametro e 1,07 metri di profondità. Qui sorge l'equipaggio se non in un viaggio sulla luna. Il pilota (sinistra verso la parte anteriore) e il capitano sono in piedi, tenuti da bretelle, che tenerli in posizione durante le fasi di gravità e accelerazione. Sulla paratia in avanti, ogni astronauta ha davanti a sé una piccola finestra triangolare (0,18 m2) [N 10] inclinato verso il basso, permettendo così di osservare il suolo lunare con un buon angolo di visione, e la chiave di comandi manopole di controllo del volo raggruppati pannelli generalmente dedicato a un sub-sistema. I controlli e controlli comuni sono posti tra due astronauti (ad esempio l'accesso alla console al computer di navigazione), alcuni comandi sono raddoppiati (comandi controllano la direzione e la spinta dei motori), gli altri controlli sono suddivisi in i compiti assegnati ad ogni astronauta. I pannelli di controllo e fusibili si estendono su le pareti laterali situate su entrambi i lati di astronauti [57].
Il pilota ha sulla testa un oblò poco (0,07 m2), che gli consente di controllare la manovra di appuntamento con il modulo di controllo. La parte posteriore della cabina pressurizzata è molto più ristretto (1,37 x 1,42 m per 1,52 m di altezza): il pavimento è più alto di 48 cm e, più ingombra con un cappuccio che copre la parte superiore del autoveicoli. Le pareti laterali sono occupati da armadi e sinistra con una parte del sistema di controllo ambientale. La botola del soffitto è utilizzato per passare il modulo di comando si trova dietro un breve tunnel (80 cm di diametro 46 centimetri di lunghezza) con un sistema di bloccaggio usato per il fissaggio delle due navi. Le forze al momento della docking, che potrebbe distorcere il tunnel sono smorzate da travi che interessano l'intera struttura<ref>[[#GRU|Grumman : Lunar Module News Reference]] p.21-24</ref>.
Il LEM non hanno serrature, che avrebbe aggiunto peso troppo. Per scendere sulla superficie lunare, gli astronauti sono un vuoto all'interno della cabina, e al loro ritorno, hanno pressurizzare cabina con le riserve d'ossigeno. Per scendere, si scivolare nella botola: si affaccia su una piccola piattaforma orizzontale che porta alla scala che le barre si trovano su entrambi i lati della gamba della discesa fase<ref>[[#GRU|Grumman : Lunar Module News Reference]] p.24</ref>.
===Striumenti scientifici, veicoli e equipaggiamenti===
[[File:Ap16 pse.jpg|230px|right|thumb|[[ALSEP]]]]
Per compiere la missione lunare della NASA aveva progettato alcuni strumenti scientifici, attrezzature e veicoli da attuare sulla superficie lunare. Gli sviluppi principali sono:
* Il Lunar Rover, utilizzato dalla Apollo 15, è un veicolo a propulsione rustico-road elettrico, alimentato da batterie. Fino alla velocità modesta di 14 chilometri all'ora, si può estendere la portata degli astronauti poche centinaia di metri a dieci chilometri e ha un carico utile di 490 kg [60]<ref>{{Article|lang=en|id=BUR95|auteur=Bettye B. Burkhalter et Mitchell R. Sharpe|titre=Lunar Roving Vehicle: Historical Origins, Development, and Deployment|revue=Journal of the British Interplanetary Society|vol=48|date=1995|texte=http://history.nasa.gov/alsj/lrv_historical_origins.pdf}} {{pdf}}</ref>.
* Il [[ALSEP]] è un insieme di strumenti scientifici installati dagli astronauti attorno ad ogni sito di atterraggio di Apollo 12. Elettrico alimentato da un generatore termoelettrico radioisotopo (RTG) contengono 6:56 strumenti scientifici delle missioni, la cui composizione varia: sismometro attivo o passivo, spettrometria di massa, laser gravimetro riflettore, la polvere del sensore, ecc. Questi strumenti hanno fornito continuamente fino al loro arresto nel 1977, le informazioni sul clima, il suolo e sottosuolo lunare sismicità, vento solare, temperatura, composizione dell'atmosfera, campo magnetico, ecc<ref>{{Lien web
|url=http://www.lpi.usra.edu/lunar/documents/NASA%20RP-1036.pdf
|titre=ALSEP Final report
|éditeur=NASA
|Date=1979
|consulté le={{date|10|octobre|2009}}
}}</ref>.
* Tute (modello Apollo A7L) indossati dagli astronauti e una massa di 111 kg con il sistema di supporto vitale, sono stati appositamente progettati per le lunghe escursioni sul suolo lunare (più di sette ore per alcuni equipaggi di Apollo 15, 16 e 17) durante il quale gli astronauti si muoverebbe in un ambiente ostile - estremi di temperatura, i micro-meteoriti, la polvere lunare - pur facendo molti lavori che richiedono un certo grado di flessibilità<ref>{{Lien web
|url=http://www.history.nasa.gov/alsj/tnD8093EMUDevelop.pdf
|titre=Apollo experience report development of the extravehicular mobility unit
|auteur=Charles C. Lutz, ''et al.''
|éditeur=NASA
|Date=1975
|consulté le={{date|10|octobre|2009}}
}}</ref>.
==Svolgimento di una missione lunare tipo==
[[file:Apollo 8 Kapselbergung.jpg|220px|left|thumb|Recupero]]
{{clear}}
== Le missioni ==
Il programma Apollo incluse undici voli con esseri umani a bordo, quelli tra la missione [[Apollo 7]] e l'[[Apollo 17]], tutti lanciati dal [[John F. Kennedy Space Center]], in [[Florida]]. Tutti questi lanci ad eccezione di [[Apollo 10]] che partì dalla rampa 39B, furono effettuati dalla rampa (PAD) 39A.
===La preparazione===
[[File:EdWhiteFirstAmericanSpacewalker.1965.ws.jpg|thumb|230px|right|Ed white, la prima EVA]]
Gli americani iniziarono il loro programma di spaziale umano con il [[programma Gemini]]. Il suo obbiettivo era però limitato a portare in orbita un uomo e senza aver la possibilità di compiere manovre. Il [[12 giugno]] [[1963]] il programma era stato dichiarato terminato a favore di un nuovo programma ceh sarebbe servito per mettere a punto alcune tecniche necessarie per poter raggiungere l'obbiettivo della discesa sulla luna: il [[programma Gemini]]. Esso, nonostante si stato annuciato dopo del programma Apollo, si può considerare come "propedeutico" ad esso. Gemini prevedeva infatti di raggiungere tre obbiettivi da realizzarsi in orbita terrestre:
* Mettere a punto i sistemi di manovra, localizzazione e [[rendezvous]] nello spazio
* Realizzare delle [[attività extraveicolare|attività extraveicolari]]
* Studiare le conseguenze sulla [[fisiologia]] [[uomo|umana]] della lunga permanenza nello spazio.
Grazie ai successi di questo programma, la NASA potè quindi dotarsi delle necesssarie conoscenze per poter effettuare missioni sempre più complesse nello spazio. Tutto questo mentre la progettazione e i primi test del programma Apollo avevano inizio.
Parallelamente allo sviluppo delle tecniche di volo spaziale umano, si procedette allo studio della Luna grazie a dei programmi di sonde automatiche. Il primo programma in tal senso fu il [[programma Ranger]]. Esso consistenva in una sonda senza equipaggio, dotata di strumenti per poter ottenere immagini della superficie lunare ad alta [[risoluzione]]. Le nove sonde Ranger furono lanciate tra il [[1961]] e il [[1965]].
[[File:LUNAR ORBITER PAGE - Limb of Copernicus Impact Crater.jpg|280px|left|thumb|Il Lunar Orbit]]
Successivamente fu intrapreso il [[programma Surveyor]] che consistette nel lancio di sette [[lander]] lunari allo scopo di dimostrare la fattibilità di un allunaggio morbido. Il primo allunaggio fu realizzato il [[2 giugno]] [[1966]] e potè dare delle informazioni essenziali e precise sul suolo lunare.
Tra il [[1966]] e il [[1967]] la mappatura della superficie lunare fu completata per il 99% grazie al [[programma Lunar Orbiter]]. Oltre a ciò questo programma servì per ricavare alcuni dati essenziali per una futura missione lunare, come ad esempio lo studio della frequenza e entità di impatti di micrometeoriti, e del [[campo gravitazionale]] lunare.
===I primi test===
I primi test realizzati all'interno del programma Apollo, vertevano sul collaudo del [[Saturn I]] ed in particolare del suo primo stadio. La prima missione in assoluto è stata la [[Saturn SA-1|SA-1]]. Il [[7 novembre]] [[1963]] fu effettuata la prima missione di collaudo del [[Launch Escape System]] (missione [[Pad Abort Test-1 (Apollo)]]), sistema che peremtteva di separare, durante il lancio, la navetta contenete l'equipaggio dal resto del razzo se si fosse presentata una situazione di pericolo. Durante la missione [[AS-201]] fu utilizzato per la prima volta il [[Saturn IB]], versione migliorata del Saturn I e capace di portare in orbita terrestre la navetta Apollo.
===La tragedia dell'Apollo 1===
[[File:Apollo1-Crew 01.jpg|230px|right|thumb|L'equipaggio dell'Apollo 1]]
Il programma subì un brusco rallantamento durante i preparativi della missione [[Apollo 1|AS-204]]. Questa doveva essere la prima missione, in orbita terrestre, con equipaggio del programma Apollo che utilizzava un razzo Saturno IB. Il [[27 gennaio]] [[1967]], gli astronauti erano entrati nella navetta posta in cima al razzo, sulla [[rampa di lancio]] 34 del [[Kennedy Space Center|KSC]], al fine di compiere un'esercitazione. Probabilmente a causa di una scintilla originata da un cavo elettrico scoperto fece si che la navette prendesse velocemente fuoco, facilitato dall'atmosfera densa di [[ossigeno]]. Per l'equipaggio, composto dal pilota comandante [[Virgil I. Grissom]], dal pilota maggiore [[Edward White]] e dal pilota [[Roger B. Chaffee]], non ci fu scampo. A seguito di questo incidente la NASA e la North American Aviation (responsabile della fabbricazione del modulo di comando) intrapresero una serie di modifiche al progetto. In particolare:
* Fu stabilito che l'atmosfera non sarebbe più stata pressurizzata a 14k[[Pascal|Pa]] sopra la pressione atmosferica
* Il portellone si sarebbe aperto dall'esterno, e molto più velocemente
* I materiali infiammabili sarebbero stati sostituiti con materiali non infiammabili
* Gli impianti idraulici e i cavi sarebbero stati coperti con isolanti
* 1407 problemi con i cavi sarebbero stati risolti
La NASA decise in seguito di ridenominare la missione in Apollo 1, in memoria del volo che gli astronauti avrebbero dovuto svolgere e non fecero mai.
Dopo questa tragedia la NASA intraprese la missione, priva di equipaggio, [[Apollo 4]] (ufficialmente non esistono missioni Apollo 2 e Apollo 3) in cui per la prima volta venne utilizzato il razzo [[Saturno V]]. Successivamente venne la volta di [[Apollo 5]] (razzo Saturn IB) e di [[Apollo 6]] (di nuovo Saturn V), sempre prive di equipaggio. Queste missioni riportareono grande successo dimostrando la potenza e l'affidabilità del nuovo vettore Saturno V, il primo in grado di avere una potenza sufficiente per portare la navetta spaziale sulla Luna.
La prima missione del programma Apollo a portare in orbita terrestre un equipaggio di astronauti si ebbe con l'[[Apollo 7]], lanciato l'[[11 ottobre]] [[1968]]. Gli astronauti [[Walter Schirra]] (comandante), [[Donn Eisele]] e [[Walter Cunningham]] rimasero per più di undici giorni in orbita, testando il modulo di comando e di servizio. Nonostante alcuni problemi, la missione fu un considerata un pieno successo. Gli ultimi incoraggianti risultati e la necessità di raggiungere il traguardo della Luna entro la fine del decennio, spinsero la NASA a pianificare il raggiungimento delll'orbita lunare nella prossima missione.
===Le missioni lunari===
[[File:Apollo 8 crew leaves Manned Spacecraft Operations Building during countdown.jpg|thumb|left|230px|L'equipaggio di [[Apollo 8]] poco prima del lancio]]
Alla fine del [[1968]], la NASA, riuscì a portare a compimento una missione di grande successo. Infatti, il [[21 dicembre]] fu lanciata la missione [[Apollo 8]] che per la prima volta raggiunse l'orbita lunare. La missione, svolta dagli astronauti [[Frank Borman]] (comandante), [[James Lovell]] e [[William Anders]], inizialmente doveva essere soltanto un test del modulo lunare in orbita terreste. Essendo la realizzazione di quest'ultimo in ritardo, i vertici della NASA decisero di cambiare i piani. Il [[1968]], per gli Stati Uniti d'America, era stato un anno molto difficile: la [[guerra del Vietnam]] e la protesta studentesca, gli assassini di [[Martin Luther King]] e [[Robert Kennedy]] avevano minato l'opinione pubblica, il successo di questa missione significò per la popolazione americana la conclusione dell'anno con un'esperienza positiva.
Il programma originario di Apollo 8 fu svolto da [[Apollo 9]] (lanciata il [[3 marzo]] [[1969]]) che per la prima volta trasportò il modulo lunare e lo testò in condizioni reali, cioè nell'orbita terrestre. Durante la missione vennero eseguite la manovra rendezvous nonché di aggancio tra modulo di comando e modulo lunare. La missione fu un pieno successo e permise di testare ulteriori sottosistemi necessari per l'allunaggio, come ad esempio la [[tuta spaziale]]. Il modulo lunare ''Spider'' venne poi abbandonato in orbita terrestre, dove rimase fino al [[1981]] quando si disintegrò al rientro nell'[[atmosfera]] terrestre.
La missione successiva, [[Apollo 10]], fu nuovamente una missione in orbita lunare. Lanciata il [[18 maggio]] [[1969]] ebbe lo scopo di ripetere i test di Apollo 9, ma in orbita lunare. Vennero eseguite manovre di discesa, di risalita, di rendezvous e d'aggancio. Il modulo arrivò fino a 15,6 km dalla superficie lunare. Tutte le manovre previste furono correttamete compiute, anche se si rilevarono alcuni problemi giudicati facilmente risolvibili e che non avrebbero precluso l'allunaggio previsto con la missione successiva.
[[File:Buzz salutes the U.S. Flag.jpg|230px|right|thumb|Apollo 11]]
Il [[16 luglio]] [[1969]], decolla la missione che passerà alla storia: [[Apollo 11]]. Quattro giorni dopo il lancio, il modulo lunare, con a bordo il comandate [[Neil Armstrong]] e il pilota [[Buzz Aldrin]] ([[Michael Collins (astronauta)|Michael Collins]] rimarrà per tutto il tempo nel modulo di comando) atterrerà sul suolo lunare. Quasi sette ore più tardi, il [[21 luglio]], Armstrong uscì dal LEM e divenne il primo essere umano a camminare sulla Luna. Toccò il suolo lunare alle ore 2:56 UTC con lo scarpone sinistro. Prima del contatto pronunciò la celebre frase {{Link audio|Frase de Neil Armstrong.ogg|ascolta}}:
{{Quote|Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità|Neil Armstrong|That's one small step for [a] man, one giant leap for mankind.|lingua=en}}
Oltre che essere la concretizzazione del sogno di [[John F. Kennedy]] di vedere un uomo sulla Luna prima della fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], l'Apollo 11 fu un test per tutte le successive missioni [[Programma Apollo|Apollo]]; quindi Armstrong scattò le foto che sarebbero servite ai tecnici sulla [[Terra]] a verificare le condizioni del modulo lunare dopo l'allunaggio. Successivamente raccolse il primo campione di terreno lunare, lo pose in una busta che mise nell'apposita tasca della sua tuta.
Apollo 11 si concluse senza problemi, con il rientro avvenuto il [[24 luglio]] [[1969]].
[[Apollo 12]], lanciata il [[14 novembre]] [[1969]], fu la seconda missione del programma ad allunare. Poco dopo il lancio, il razzo Saturno V, fu colpito per due volte da un [[fulmine]]. Gli strumenti andarono ''off-line'' ma ripresero a funzionare pcodo dopo e i danni furono limitati al guasto di 9 sensori di minore importanza e ciò non influenzò la missione in quanto tutto il resto era a posto e funzionava alla perfezione. A differenza di Apollo 11, questa missione allunò con altissima precisione, vicino alla sonda [[Surveyor 3]] che gli astronauti riuscirono a raggiungere.
[[File:Mission Control celebrates successful splashdown of Apollo 13.jpg|thumb|left|230px|Il Mission Control center di Houston festeggia dopo l'ammaraggio di Apollo 13]]
La missione [[Apollo 13]] fu funestata da un'esplosione che compromise l'obbiettivo dell'allunaggio. Decollata l'[[11 aprile]] [[1970]], dopo 55 ore di volo, il comandante [[James Lovell]] comunicò con il centro di controllo con la frase "Houston, we've had a problem" ("Houston, abbiamo un problema"). In seguito di un rimescolamento programmato di uno dei quattro serbatoi dell'[[ossigeno]] presenti nel modulo di servizi, causò una esplosione del medesimo con la conseguente perdita del prezioso gas. Il risultato fu che gli astronauti dovettero rinuciare a scendere sulla luna e di iniziare un difficile e imprevedibile rientro sulla terra, utilizzando i sistemi di sopravvivenza che equipaggiavano il modulo lunare. La luna fu comunque raggiunta per poter utilizzare il suo campo gravitazionale per far invertire la rotta alla navetta (in quanto l'unico motore in grado di farlo, quello del modulo di servizio, era considerato danneggiato). Grazie alla bravra degli astronauti e dei tecnici del centro di controllo a terra, Apollo 13, riuscì, non senza ulteriori problemi, a fare ritorno sulla terra il [[17 aprile]]. La missione fu considerata un "fallimento di grande successo" in quanto l'obbiettivo della missione non fu raggiunto, ma la NASA si mise in luce per le capacità dimostrate nell'affrontare una situazione tanto critica.
A seguito della missione di Apollo 13 ci fu una lunga indagine sulle cause dell'incidente che portò a una revisione completa della navicella Apollo.
Fu l'[[Apollo 14]] a riprendere il programma di esplorazione lunare. La missione iniziò non troppo bene quando la delicata manovra di aggancio tra modulo di comando e modulo lunare, effettuata in orbita lunare, dovette essere ripetuta sei volte. Il resto della missione si svolse senza particolari problemi e fu possibile effettaure l'allunaggio nei pressi del [[cratere]] di Fra-Mauro, meta originaria di Apollo 13. Qui l'equipaggio svolse numerosi esperimenti scentifici. Per la prima volta fu portato sulla luna il [[Modular Equipment Transporter]] che però si dimostrò un vero e proprio fallimento in quanto non fu quasi possibile muovere il veicolo che sprofondava continuamente nella polvere lunare. Questo compromise la seconda passeggiata lunare che dovette essere interrotta prematuramente.
[[File:Apollo 15 Lunar Rover and Irwin.jpg|thumb|right|230px|Il [[rover lunare]] di [[Apollo 15]].]]
Il [[26 luglio]] [[1971]] fu lanciata la missione [[Apollo 15]] che introdusse un nuovo livello nell'esplorazione lunare, grazie a un modulo lunare più duraturo e l'introduzione di un [[rover lunare]]. Sulla luna [[David Scott]] e [[James Irwin]] realizzarono ben tre uscite, con la seconda lunga 7 ore e 12 minuti. Questa portò gli astronauti fino al Mount Hadley che si trova a circa 5 km di distanza dal punto di allunaggio. Un trapano decisamente migliorato in confronto a quelli delle precedenti missioni, consentì di prelevare dei campioni di roccia da oltre due metri di profondità. Durante la terza attività extraveicolare ci fu una breve commemorazione in onore degli astronauti deceduti e venne lasciata sul suolo lunare una statuetta di metallo denominata [[Fallen Astronaut]].
[[Apollo 16]] fu la prima missione ad atterrare negli altopiani lunari. Durante le tre attività extraveicolari effettuate durante quest missione furono compiuti rispettivamente 4,2 [[km]], 11 km e 11,4 km con il rover lunare portanto ad una velocità di punta di 17,7 km/h. Vennero raccolti diversi campioni di rocce lunari, di cui uno da 11,3 [[kg]], che rappresenta il più pesante campione mai raccolto dagli astronauti dell'Apollo.
[[Apollo 17]], lanciato il [[17 dicembre]] [[1972]], fu la missione con cui si chiuse il programma. Fu caratterizzata dall'inedita presenza di uno scienziato-astronauta: [[Harrison Schmitt]].
== La fine del programma ==
[[File:Apollo 10 Command Module 1.jpg|left|230px|thumb|Modulo Apollo 10]]
Originariamente erano state pianificate altre 3 missioni, le Apollo 18, 19 e 20. Ma a fronte dei tagli al budget della [[NASA]], e della decisione di non produrre una seconda serie di missili [[Saturn V]], queste missioni vennero cancellate, e i loro fondi ridistribuiti per lo sviluppo dello [[Space Shuttle]] e per rendere disponibili i Saturn V al programma [[Skylab]] anziché a quello Apollo. In realtà solo un Saturn V fu riutilizzato, gli altri sono in mostra in musei.
Recentemente sono emersi alcuni video che ipotizzavano possibili lanci segreti relativi ad alcune missioni effettuate dalla Nasa (Apollo 19 e 20) per recuperare un'astronave extraterrestre sulla Luna.
Dopo approfondite ricerche il tutto si è dimostrato essere un falso montato ad arte.<ref>[http://www.cun-veneto.it/apollo20.htm Cun Veneto]</ref>
== Significato del programma Apollo ==
[[File:Schmitt_Covered_with_Lunar_Dirt_-_GPN-2000-001124.jpg|230px|right|thumb|Esperimenti sulla Luna]]
Il programma Apollo è stato motivato almeno parzialmente dalle considerazioni psico-politiche, in risposta alle percezioni persistenti di inferiorità americana nella corsa allo spazio nei confronti dei [[Unione Sovietica|sovietici]], nel contesto della [[guerra fredda]]. Da questo punto di vista, è stato un brillante successo. Infatti gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] avevano superato i rivali nei voli spaziali con equipaggio umano già con il [[programma Gemini]].
Il programma Apollo ha stimolato molti settori tecnologici. Il progetto dei [[computer]] di bordo usati negli Apollo fu infatti la forza trainante dietro le prime ricerche sui [[circuito integrato|circuiti integrati]]. La [[Pila a combustibile|cellula combustibile]] utilizzata nel programma fu di fatto la prima in assoluto.
Molti [[astronauta|astronauti]] e [[cosmonauta|cosmonauti]] hanno commentato come il vedere la terra dallo spazio abbia avuto su di loro un effetto molto profondo. Una delle eredità più importanti del programma Apollo è stata quella di dare alla [[Terra]] una visione (ora comune) di [[pianeta]] fragile e piccolo, impresso nelle fotografie fatte dagli astronauti durante le missioni lunari. La più famosa di queste fotografie, è stata scattata dagli astronauti dell'[[Apollo 17]], la cosiddetta ''[[Blue Marble]]'' (biglia blu). Queste immagini hanno inoltre motivato molte persone nella corsa alla [[colonizzazione dello spazio]].
Il programma è costato agli Stati Uniti d'America miliardi di dollari ma si stima che le ricadute tecnologiche abbiano prodotto almeno 30 000 oggetti e che per ogni dollaro speso dalla NASA ne siano stati prodotti tre dalle ricadute tecnologiche. Inoltre la quasi totalità degli appalti venne vinta da imprese statunitensi e quindi il denaro speso dal governo rimase all'interno dell'economia statunitense. Quindi dal punto di vista economico il programma fu un successo.<ref>[http://www.mediamente.rai.it/mm_it/001213/index.asp MediaMente Ricadute spaziali]</ref>
== Informazioni varie ==
{{curiosità}}
* Il costo dell'intero programma fu di 25,4 miliardi di [[Dollaro statunitense|$]] del [[1969]] (circa 120 miliardi di dollari oggi). Le navicelle Apollo costarono circa 28 miliardi $ del 1994 (17 miliardi per il CSM e 11 miliardi per l'LM), i razzi Saturn costarono circa 35 miliardi $ del 1994.{{citazione necessaria|}}
* L'ammontare di tutto il materiale lunare portato sulla terra dal programma Apollo è di 381,7 [[chilogrammo|kg]].{{citazione necessaria|}}
* Il presidente americano [[Richard Nixon]] aveva preparato un messaggio alla nazione qualora vi fosse stato un incidente durante una missione. Tale discorso è rimasto coperto dal [[segreto di stato]] per trenta anni. Il testo, ora disponibile, inizia dicendo "''Il destino ha voluto che gli uomini che sono andati ad esplorare la Luna, rimangano sulla Luna a riposare in pace...''".<ref>[http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/scienze/anniversario-luna/anniversario-luna/anniversario-luna.html Cento risposte su luna e dintorni - Scienze - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Riassunto delle missioni ==
Il programma Apollo ha utilizzato quattro tipi di [[razzo vettore|razzi vettori]]:
* [[Little Joe II]] per voli sub-orbitali senza equipaggio
* [[Saturn I]] per voli sub-orbitali e orbitali senza equipaggio
* [[Saturn IB]] per voli su orbite terrestri con e senza equipaggio
* [[Saturn V]] per voli su orbite terrestri con e senza equipaggio e missioni lunari
=== Saturn I senza equipaggio ===
{| class="wikitable"
! Missione!! Lancio !! Tipologia !! Risultato della missione
|-
| [[SA-1]]
| [[27 ottobre]] [[1961]]
| [[Volo suborbitale]]
| Test per il razzo S-1
|-
| [[SA-2 (Apollo)|SA-2]]
| [[25 aprile]] [[1962]]
| Volo suborbitale
| Test per il razzo S-1 e trasporto di 109 m³ d'[[acqua]] nell'[[atmosfera]] superiore per investigare gli effetti delle trasmissioni radio
|-
| [[SA-3 (Apollo)|SA-3]]
| [[16 novembre]] [[1962]]
| Volo suborbitale
| Come l'SA-2
|-
| [[SA-4 (Apollo)|SA-4]]
| [[28 marzo]] [[1963]]
| Volo suborbitale
| Verifica degli effetti dell'arresto prematuro del motore
|-
| [[SA-5 (Apollo)|SA-5]]
| [[30 aprile]] [[1966]]
| Volo orbitale
| Primo volo del secondo stadio
|-
| [[A-101]]
| [[28 maggio]] [[1964]]
| Volo orbitale
| Testata l'integrità delle strutture del CSM
|-
| [[A-102]]
| [[18 settembre]] [[1964]]
| Volo orbitale
| Trasporto del primo computer programmabile su un razzo Saturn I; ultimo test di volo
|-
| [[A-103]]
| [[16 febbraio]] [[1965]]
| Volo orbitale
| Trasporto del satellite Pegasus A
|-
| [[A-104]]
| [[25 maggio]] [[1965]]
| Volo orbitale
| Trasporto del satellite Pegasus B
|-
| [[A-105]]
| [[30 luglio]] [[1965]]
| Volo orbitale
| Trasporto del satellite Pegasus C
|-
|}
=== Little Joe II senza equipaggio ===
{| class="wikitable"
! Missione!! Lancio !! Tipologia !! Risultato della missione
|-
| [[Qualification Test Vehicle|QTV]]
| [[28 agosto]] [[1963]]
| [[Volo suborbitale]]
| Primo test per Little Joe II
|-
| [[A-001]]
| [[13 maggio]] [[1964]]
| Volo suborbitale
| Test fallito per il LES (''Launch Escape System'')
|-
| [[A-002]]
| [[8 dicembre]] [[1964]]
| Volo suborbitale
| Test fallito per il Max-Q
|-
| [[A-003]]
| [[19 maggio]] [[1965]]
| Volo suborbitale
| LES: test per la massima altitudine
|-
| [[A-004]]
| [[20 gennaio]] [[1966]]
| Volo suborbitale
| LES: test per il peso massimo
|-
|}
=== Apollo-Saturn IB e Saturn V senza equipaggio ===
{| class="wikitable"
! Missione!! Lancio !! Tipologia !! Risultato della missione
|-
| [[AS-201]]
| [[26 febbraio]] [[1966]]
| Volo suborbitale
| primo test di lancio del razzo [[Saturn IB]]
|-
| [[AS-203]]
| [[5 luglio]] [[1966]]
| Volo orbitale
| Studi sul peso dei serbatoi
|-
| [[AS-202]]
| [[25 agosto]] [[1966]]
| Volo suborbitale
| Test di volo sub-orbitale del CSM
|-
| [[Apollo 4]]
| [[9 novembre]] [[1967]]
| Volo orbitale
| Primo test dei propulsori del Saturn V
|-
| [[Apollo 5]]
| [[22 gennaio]] [[1968]]
| Volo orbitale
| Test dei propulsori del Saturn IB
|-
| [[Apollo 6]]
| [[4 aprile]] [[1968]]
| Volo orbitale
| Test dei propulsori del Saturn V
|-
|}
=== Voli con equipaggio ===
{| class="wikitable"
! Patch !! Missione!! Lancio !! Equipaggio !! Vettore !! Tipologia !! Risultato della missione
|-
| [[File:Apollo 1 patch.png|50px]]
| [[Apollo 1|AS-204/Apollo 1]]
| ''Lancio cancellato''
| [[Virgil Grissom]], [[Edward White]], [[Roger Chaffee]]
| [[Saturn IB]]
| Orbita terrestra
| <font color="Red">Fallimento.</font> mai lanciato: il modulo di comando è andato distrutto in seguito ad un incendio che ha portato alla morte dei tre astronauti, avvenuto il [[27 gennaio]] [[1967]], durante un test di esercitazione. A seguito della sciagura la missione è stata rinominata ''Apollo 1''.
|-
| [[File:AP7lucky7.png|50px]]
| [[Apollo 7]]
| [[11 ottobre]] [[1968]]
| [[Walter Marty Schirra|Walter Schirra]], [[Donn Eisele]], [[Walter Cunningham]]
| [[Saturn V]]
| Orbita terrestra
| <font color="Green">Successo.</font> Primo volo umano dell'Apollo e del Saturn IB
|-
| [[File:Apollo-8-patch.png|50px]]
| [[Apollo 8]]
| [[21 dicembre]] 1968
| [[Frank Borman]], [[James Lovell]], [[William Anders]]
| [[Saturn V]]
| Orbita lunare
| <font color="Green">Successo.</font> Primo volo umano attorno alla Luna e primo con il Saturn V
|-
| [[File:Apollo-9-patch.png|50px]]
| [[Apollo 9]]
| [[3 marzo]] [[1969]]
| [[James McDivitt]], [[David Scott]], [[Russell Schweickart]]
| [[Saturn V]]
| Orbita terrestra
| <font color="Green">Successo.</font> Primo volo umano con il Modulo Lunare (LM)
|-
| [[File:Apollo-10-LOGO.png|50px]]
| [[Apollo 10]]
| [[18 maggio]] 1969
| [[Thomas Stafford]], [[John Young]], [[Eugene Cernan]]
| [[Saturn V]]
| Orbita lunare
| <font color="Green">Successo.</font> Primo volo umano con il Modulo Lunare (LM) attorno alla Luna
|-
| [[File:Apollo_11_insignia.png|50px]]
| [[Apollo 11]]
| [[16 luglio]] 1969
| [[Neil Armstrong]], [[Michael Collins]], [[Edwin Aldrin]]
| [[Saturn V]]
| Allunaggio
| <font color="Green">Successo.</font> Primo volo umano atterrato sulla Luna
|-
| [[File:AP12goodship.png|50px]]
| [[Apollo 12]]
| [[14 novembre]] 1969
| [[Charles Conrad]], [[Richard Gordon]], [[Alan Bean]]
| [[Saturn V]]
| Allunaggio
| <font color="Green">Successo.</font> Primo atterraggio preciso sulla Luna
|-
| [[File:Apollo 13-insignia.png|50px]]
| [[Apollo 13]]
| [[11 aprile]] [[1970]]
| [[Jim Lovell]], [[Jack Swigert]], [[Fred Haise]]
| [[Saturn V]]
| Allunaggio
| <font color="Orange">Parziale successo.</font> Serbatoio dell'[[ossigeno]] esploso durante la rotta per la Luna, [[allunaggio]] cancellato, equipaggio salvo
|-
| [[File:Apollo_14-insignia.png|50px]]
| [[Apollo 14]]
| [[31 gennaio]] [[1971]]
| [[Alan Shepard]], [[Stuart Roosa]], [[Edgar Mitchell]]
| [[Saturn V]]
| Allunaggio
| <font color="Green">Successo.</font> [[Alan Shepard]] diventa l'unico astronauta del [[Programma Mercury|Mercury]] a camminare sulla Luna
|-
| [[File:Apollo 15-insignia.png|50px]]
| [[Apollo 15]]
| [[26 luglio]] 1971
| [[David Scott]], [[Alfred Worden]], [[James Irwin]]
| [[Saturn V]]
| Allunaggio
| <font color="Green">Successo.</font> Prima missione con il veicolo [[Rover lunare]]
|-
| [[File:Apollo-16-LOGO.png|50px]]
| [[Apollo 16]]
| [[16 aprile]] [[1972]]
| [[John Young]], [[Ken Mattingly]], [[Charles Duke]]
| [[Saturn V]]
| Allunaggio
| <font color="Green">Successo.</font> Pimo atterraggio sugli altipiani lunari
|-
| [[File:Apollo 17-insignia.png|50px]]
| [[Apollo 17]]
| [[7 dicembre]] 1972
| [[Eugene Cernan]], [[Ronald Evans]], [[Harrison Schmitt|Harrison H. "Jack" Schmitt]]
| [[Saturn V]]
| Allunaggio
| <font color="Green">Successo.</font> Ultima missione Apollo verso la Luna
|-
|}
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Allunaggio]]
* [[Teoria del complotto lunare]]
* [[Apollo 20 (teoria del complotto)]]
* [[Lista degli astronauti che hanno camminato sulla Luna]]
* [[Lista degli oggetti artificiali sulla Luna]]
* [[NASA]]
* [[Programma Gemini]]
* [[Saturn V]]
* [[Navicella Spaziale Apollo]]
* [[Apollo Guidance Computer]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Apollo missions}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://spaceflight.nasa.gov/history/apollo/index.html Sito web ufficiale del Programma Apollo]
* [http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4205/contents.html Chariots for Apollo: A History of Manned Lunar Spacecraft By Courtney G Brooks, James M. Grimwood, Loyd S. Swenson]
* [http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4009/cover.htm NASA SP-4009 The Apollo Spacecraft: A Chronology]
* [http://history.nasa.gov/SP-4029/SP-4029.htm SP-4029 Apollo by the Numbers: A Statistical Reference by Richard W. Orloff]
* [http://www.hq.nasa.gov/alsj/frame.html The Apollo Lunar Surface Journal]
* [http://www.apolloarchive.com/ Archivio del Progetto Apollo]
* [http://science.ksc.nasa.gov/history/apollo/apollo.html Progetto Apollo (Kennedy Space Center)]
* [http://www.nasm.si.edu/collections/imagery/apollo/apollo.htm Il programma Apollo (National Air and Space Museum)]
* [http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/diagrams/apollo.html Project Apollo Drawings and Technical Diagrams]
* [http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/diagrams/diagrams.htm Technical Diagrams and Drawings]
* [http://www.io.com/~o_m/ssh_forgotten_astp.html OMWorld's ASTP Docking Trainer Page]
{{Navigazione Apollo}}
==Note==
{{Portale|astronautica}}
<references/>
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