Alcmeone a Corinto: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Tolte info non fontate |
→Trama: Tmp C |
||
Riga 27:
== Trama ==
{{C|C'è il dubbio che questa trama integri i frammenti dell'opera con altre fonti, cosa da evitare perché i tragedografi spesso modificavano i racconti del mito.|teatro|ottobre 2013}}
Il prologo è recitato dal dio [[Apollo]] il quale predige la nascita di due giovani colpiti dalla sfortuna e dalle vicissitudini, figli di Alcmeone.
[[Alcmeone]], padre dei figli di nome Amfiloco e Tisifone, si accora con [[Creonte]] per diventare re di [[Corinto]]. La moglie di quest'ultimo, Merope, scopre che il marito ha una tresca amorosa con Tisofone e la allontana vendendola come schiava. Passati alcuni anni Alcmeone, ormai potente sovrano di Corinto, acquista senza saperlo la figlia schiava e la pone al suo servizio; successivamente si riunisce anche con Amfiloco, perduto quando era piccolo. Infatti il ragazzo era stato preso da Creonte ed allevato ad [[Argo (Grecia)|Argo]]
Dai pochi frammenti della parte finale della tragedia si deduce che Alcmeone si ricongiunge con la figlia Tisifone dopo averla riconosciuta, forse per il pentimento di Merope, e di seguito che Creonte, oppresso dalla vergogna e dal terrore di poter venire ucciso, fugge via da Corinto. Gran parte dei frammenti e della storia è riportata dallo scrittore [[Pseudo-Apollodoro|Apollodoro]] nella sua ''[[Biblioteca (Pseudo-Apollodoro)|Biblioteca]]''.
|