Alcmeone a Corinto: differenze tra le versioni
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{{C|C'è il dubbio che la trama qui riportata integri i frammenti dell'opera con altre fonti, cosa da evitare perché i tragedografi spesso modificavano i racconti del mito.|teatro|ottobre 2013}}▼
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{{Dramma
|Titoloitaliano=Alcmeone a Corinto
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'''''Alcmeone a Corinto''''' o '''''Alcmeone di Corinto''''' (Ἀλκμαίων Κορινθου) è una [[tragedia]] frammentaria scritta dal [[tragediografo]] [[Euripide]]. L'opera faceva parte di una trilogia che includeva anche ''[[Le Baccanti (Euripide)|Le Baccanti]]'' e ''[[Ifigenia in Aulide (Euripide)|Ifigenia in Aulide]]''. Tale trilogia vinse il primo premio (postumo, poiché Euripide era morto
== Trama ==
▲{{C|C'è il dubbio che
▲{{Correggere|teatro|ottobre 2013}}
Il prologo è recitato dal dio [[Apollo]] il quale predige la nascita di due giovani colpiti dalla sfortuna e dalle vicissitudini, figli di Alcmeone.
[[Alcmeone]], padre dei figli di nome Amfiloco e Tisifone, si accora con [[Creonte]] per diventare re di [[Corinto]]. La moglie di quest'ultimo, Merope, scopre che il marito ha una tresca amorosa con Tisofone e la allontana vendendola come schiava. Passati alcuni anni Alcmeone, ormai potente sovrano di Corinto, acquista senza saperlo la figlia schiava e la pone al suo servizio; successivamente si riunisce anche con Amfiloco, perduto quando era piccolo. Infatti il ragazzo era stato preso da Creonte ed allevato ad [[Argo (Grecia)|Argo]].
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