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[[File:Persian Empire, 490 BC.png|350px|thumb||Il percorso dei Diecimila dell<nowiki>'</nowiki>''[[Anabasi (Senofonte)|Anabasi]]'' di [[Senofonte]]]]
I '''Diecimila''' furono un gruppo di [[mercenario|mercenari]], principalmente [[Antica Grecia|greci]], assoldati da [[Ciro il Giovane]] nel tentativo di usurpazione del trono di [[Impero Persianoachemenide|Persia]] dal fratello, [[Artaserse II di Persia|Artaserse II]]. La marcia che li portò alla [[Battagliabattaglia di Cunassa]] e il loro ritorno in Grecia (durata un anno e tre mesi, dal [[401 a.C.|401]] al [[399 a.C.]], e lunga millecentocinquanta parasanghe<ref>{{cita|Senofonte|VII, 8, 26}}.</ref>) fu registrata da uno dei mercenari, [[Senofonte]], nelnella suo lavoro,sua l'''[[Anabasi (Senofonte)|Anabasi]]''.
 
==Antefatti==
Le lotte intestine per la successione al trono dell'impero Persianopersiano si verificarono già con il padre dei due [[Dario II]], il quale su consiglio di [[Tissaferne]] utilizzò per la prima volta un contingente di mercenari greci per avere la meglio sul fratello [[Arsite]].<ref>{{cita|Frediani|p. 260}}.</ref>
 
La posizione di Tissaferne venne ridimensionata però per volere della moglie del Re dei Re, [[Parisatide]], la quale volle il figlio prediletto Ciro come [[satrapo]] di [[Caria]] e [[Lidia]].
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Lo stesso Senofonte è poco chiaro, infatti narra che:
:* A Celene {{citazione|Qui Qui[a Celene], nel parco, Ciro passò in rassegna le truppe greche e le contò: il numero totale degli opliti era di undicimila, i peltasti risultarono circa duemila.|Anabasi, I, 2, 9}}
:* {{citazione|[Nella regione di Babilonia] {{citazione|Poipoi, mentre i soldati si armavano, li si contò: diecimilaquattrocento gli opliti, duemilacinquecento i peltasti,mentre i barbari al séguito di Ciro erano centomila, con circa venti carri falcati.|Anabasi, I, 7, 10}}</ref>
 
Senofonte suddivide il contingente in:
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==La spedizione==
===Percorso verso l’interno===
I mercenari, radunati da tutta la [[Grecia]] in [[Asia Minore]], vennero inizialmente tenuti all’oscuro del disegno di [[Ciro il Giovane|Ciro]], che prima sostenne che sarebbero serviti per affari interni – il sospetto che il satrapo [[Tissaferne]] stesse tramando di impadronirsi delle città anatoliche, l’assedio di [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]] per ricondurre in città gli esuli<ref>{{cita|Senofonte|I, 1, 6-7}}.</ref> – poi per la sottomissione della [[Pisidia]].
 
La colonna, da [[Sardi (sito archeologico)|Sardi]], partì per raccogliere gli uomini di Aristippo, condotti da Menone di Larissa, a [[Colossi]], in [[Frigia]]; Clearco condusse le sue truppe a [[Celene]]. Nel frattempo giuse Sosi di Siracusa con trecento opliti e Sofeneto di Arcadia con mille. L’esercito quindi mosse verso [[Tarso (Turchia)|Tarso]], attraverso la [[Cappadocia]] e la [[Cilicia]].
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===La battaglia di Cunassa===
{{vedi anche|Battaglia di Cunassa}}
 
Nella battaglia i due eserciti erano a grandi linee alla pari, in quanto il Gran Re non aveva potuto, in poco tempo, chiamare a raccolta gli eserciti delle satrapie; tra i ribelli i Greci si disposero ai lati dello schieramento, mentre Ciro si collocò al centro, in faccia al fratello.
 
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;Fonti secondarie
*{{cita libro | nome=Andrea | cognome=Frediani | wkautore=Andrea Frediani | titolo=Le grandi battaglie dell'Antica Grecia| lingua=italiano | editore=Newton & Compton Editori | anno=2005 | id=ISBN 88-541-0377-2 | cid=Frediani}}
 
 
{{Anabasi}}