Nano con cane: differenze tra le versioni
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'''''Nano con cane''''' ('''''Enano con un perro'''''), ma anche '''''Ritratto di buffone con cane''''' oppure '''''Don Antonio "l'Inglese
== Storia ==
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Il [[nanismo|nano]] o [[buffone]] di corte, che vi è raffigurato in posizione eretta, indossa un ricco ed elegante vestito color ocra con marezzatura e bordi dorati e con pizzi bianchi per colletto e polsini; il cappello piumato di bianco che tiene nella mano destra, la spada alla cintola e gli stivali in tinta completano l'abbigliamento che nel suo insieme sembra conferire alla figura una sorta di vaga nobiltà. Tale effetto è però contraddetto dall'ingombrante presenza di un [[mastino]], tenuto al guinzaglio con la mano sinistra e forse con qualche apprensione: la mole dell'animale pare sottolineare non solo la modesta altezza del protagonista umano ma anche la mediocrità del suo rango sociale e cortigianesco, di poco superiore a quello appunto di un [[Canis lupus familiaris|cane]].
Il soggetto dell'opera rientra in un genere rappresentativo piuttosto frequentato nella pittura di corte spagnola, ma non solo, di cui Velázquez fu il principale cultore; suoi infatti sono i ritratti di diversi nani e buffoni al seguito di [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], come quelli di ''[[Juan Calabazas]]'', ''[[Francisco Lezcano]]'', ''[[Diego de Acedo, el Primo]]'' o ''[[Sebastian de Morra]]''. Nello specifico, però, la corrispondenza del soggetto e dell'impostazione, oltre alla prossimità della data di realizzazione, richiamano in particolare ''Le nain du cardinal de Granvelle tenant un gros chien'' di [[Antonio Moro]], conservato
Nell'Ottocento<ref>{{es}} [[Pedro de Madrazo]], ''Catálogo descriptivo e histórico del Museo del Prado de Madrid (Parte Primera. Escuelas Italianas y Españolas)'', Madrid, Rivadeneyra, 1872.</ref> il personaggio venne individuato dallo storico e critico d'arte [[Pedro de Madrazo]] nel buffone di corte don Antonio "l'Inglese", nome con il quale l'opera fu poi a lungo conosciuta. Nel secolo successivo<ref>{{es}} José Moreno Villa, ''Locos, enanos, negros y niños palaciegos'', Città del Messico, Presencia, 1939, p. 85.</ref> lo studioso José Moreno Villa confutò però tale ipotesi dimostrando che "l'Inglese" era morto prima del 1617 e che quella data era incompatibile con la tecnica esecutiva della tela e con l'abbigliamento raffiguratovi; propose pertanto l'identificazione con un altro nano inglese, Nicholas Hodson (giunto dalle [[Fiandre]] e corrispondente al [[Genova|genovese]] Antonio Mascarelli), la cui presenza alla corte spagnola è tuttavia documentata dal 1673 al 1693, cioè diversi anni dopo la morte di Velázquez.<ref name=Pintores/>
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[[Categoria:Dipinti di Diego Velázquez]]
[[Categoria:Ritratti pittorici di nani]]
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