Quilichino da Spoleto: differenze tra le versioni
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Quasi nulla si sa della sua vita e la stessa grafia in [[lingua volgare]] del nome viene a volte riportata con incertezze.
Originario di una famiglia di Spoleto, come egli stesso ci informa, giudice alla corte di [[Federico II di Svevia|Federico II]], Quilichino fu uno degli esponenti della latinità alla curia federiciana, un'espressione linguistica e letteraria che proprio in quella temperie culturale conobbe un vero e proprio trionfo<ref name="Fridericiana"/>, con autori come [[Pier della Vigna]], [[Iacopo da Benevento|Jacopo da Benevento]], [[Orfino da Lodi]] e [[Riccardo da Venosa]], l'autore della [[commedia elegiaca]] ''[[De Paulino et Polla]]'': nelle loro mani, le missive sfornate dalla cancelleria imperiale si connotarono
Quilichino non va in alcun modo confuso, come successo in passato, con il successivo [[Bichilino da Spello]], noto per un [[trattato (opera)|trattato]] [[XIV secolo|trecentesco]] di ''[[ars dictandi]]'', il ''Pomerium rethorice''<ref>Vincenzo Licitra, ''Bichilino da Spello e la sua opera'', in ''Il ''Pomerium rethorice'' di Bichilino da Spello'', 1979 (pp. x-xii)</ref> del [[1304]]
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L<nowiki>'</nowiki>''Alessandreide'' di Quilichino si inserisce nel filone medievale del ''[[Romanzo di Alessandro]]'' e conobbe una certa fortuna, tanto da meritarsi un adattamento tedesco alla fine del [[XIV secolo]] (il cosiddetto ''Wernigerode Alexander'', in sostanza una traduzione piuttosto vicina all'originale, con aggiunta di commenti del traduttore), l'[[Interpolazione (filologia)|interpolazione]] di alcuni versi nel cosiddetto ''Darmstadt Alexander'', e una volgarizzazione in italiano, abbastanza fedele, da parte di Domenico Scolari, l'''Istoria Alexandri regis'' in [[ottava rima]], conosciuta da un manoscritto realizzato a [[Treviglio]] e datato al 1355.
==== ''Rhythmus'' in onore di Federico II ====
Fu anche autore, intorno al 1235-40, di un ''[[Ritmo (metrica)|rhythmus]]'' [[encomio|encomiastico]] in onore del sovrano svevo, andato perduto. All'inizio del [[XX secolo|Novecento]], tuttavia, si è a volte creduto di poterlo identificare con i ''Preconia Federici'' di [[Terrisio d'Atina]], tramandati da due [[testimone (filologia)|testimoni]], un manoscritto napoletano e uno palermitano<ref>[[Biblioteca Nazionale di Napoli]], [[manoscritto|mss.]] V B<sub>37</sub> (del [[1367]]); [[Palermo]], [[Società siciliana di storia patria]], mss. I B<sub>25</sub> (cosiddetto ''[[codice (filologia)|codice]] Fitalia'', della metà del [[XIV secolo]])</ref>, il primo dei quali contiene anche l'''Alexandreis'' di Quilichino.
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==Voci correlate==
* [[Bichilino da Spello]]
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* [[Letteratura medievale]]
* [[Letteratura latina medievale]]
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