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Rientrò in Patria nel [[1902]] dove fu promosso [[Colonnello]] ed assunse il comando del 66º Reggimento di fanteria della Brigata Palermo, e poi del [[6º Reggimento alpini]].<ref name=B1p90/> Promosso [[Maggior generale]] nel [[1910]], assunse il comando della [[Brigata "Roma"]], e a partire dal 22 giugno del [[1911]], della 3ª Brigata alpini.<ref name=B1p91/>
 
Dopo lo scoppio della [[guerra italo-turca]],<ref name=B1p91/> si imbarcò a Napoli il 29 novembre 1911,<ref name=B4p36>{{Cita|Bassetti 2014|p. 36|Bassetti2014}}</ref> raggiungendo la zona di operazioni il 1º ottobre,<ref name=B4p36/> per assumere l'incarico di governatore della Piazza di [[Tripoli]].<ref name=B1p91/> Nel luglio del 1912 partì da Tobruch per sconfiggere le forze araboturche a Ras Mdàuar. NelmNel mese di settembre partì da Derna al comando di una Brigata mista da montagna, sconfiggendo il giorno 17 le forze avversarie durante il [[combattimento di Gars Ras El-Leben]], e in ottobre diresse le operazioni militari che portarono più volte alla sconfitta le forze nemiche al comando di [[Enver bey]]. Per questi successi il 9 dicembre dello stesso anno fu promosso al grado di [[Tenente generale]]<ref name=B1p91/> per merito di guerra<ref name="dispensa_59">Regio Decreto del 9 dicembre 1912, apparso sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra del 14 dicembre 1912, Dispensa 59ª.</ref> e fu collocato a disposizione<ref name=B1p91/> per curarsi da una malattia infettiva contratta in servizio. Rientrato in Italia, ritornò in Libia alcune settimane dopo. Nel maggio del [[1913]] fu inviato a [[Derna (Libia)|Derna]], sconfiggendo ancora gli arabo-turchi nella [[battaglia di Ettangi]]<ref name=B1p91/> (19 giugno 1913), un combattimento di quattro ore al termine del quale sbaragliò completamente le truppe nemiche. Per queste vittorie Sua Maestà il Re [[Vittorio Emanuele III]] gli conferì la [[Medaglia d’oro al valor militare]].<ref name=B1p90/> Il 27 luglio [[1913]] rientrò definitivamente in Italia, assumendo il comando della [[Divisione (unità militare)|Divisione]] di Napoli, e il 6 settembre dello stesso anno divenne [[Alpini|Ispettore delle Truppe da Montagna]].<ref name=B1p91/>
Muore a Treviso il 21 settembre<ref name=B1p91/> successivo in seguito a una malattia che fu riconosciuta dovuta alla prostrazione per il lavoro effettuato in Libia.<ref name=B1p91/>