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La donna fatale che ha economicamente rovinato molti amanti, malvista al punto di ispirare la scandalosa protagonista del romanzo [[Mimì Bluette fiore del mio giardino]], vede in Totò l'amore vero della sua vita, l'uomo con cui vuole stare per davvero, e per restargli vicino a Napoli rifiuta ulteriori scritture. Il suo amore è vero ma, com'è tipico del suo carattere, morboso e per molti aspetti malsano. Totò è inoltre geloso dell'ammirazione di cui gode nel pubblico maschile, della foto di scena riprodotta in molti esemplari per gli [[autografo|autografi]], e non ricambia puntualmente tutte le sue attenzioni.
 
La donna fatale che ha economicamente rovinato molti amanti, malvista al punto di ispirare la scandalosa protagonista del romanzo [[Mimì Bluette fiore del mio giardino]], vede in Totò l'uomo della sua vita, e per restargli vicino a Napoli rifiuta ulteriori scritture. Il suo amore è sincero ma, com'è tipico del suo carattere, morboso e per molti aspetti malsano. Entrambi sono poi bersaglio di maldicenze e pettegolezzi che trascinano Liliana in un profondo stato di [[depressione]]. Già nel febbraio [[1930]] la relazione inizia a deteriorarsi mentre la donna, in un moto di attaccamento morboso al suo uomo, propone di farsi scritturare nella stessa compagnia. Sentendosi sempre più oppresso dal suo comportamento Totò, che più volte ha meditato di lasciarla, accetta un contratto con la compagnia della soubrette "Cabiria" per una [[tourneè]] in tutta Italia. Nella notte tra il 2 e il 3 marzo, rimasta sola dopo aver scongiurato più volte Totò di non partire, si toglie la vita ingerendo un intero tubetto di [[sonniferi]].
 
Viene trovata morta al mattino con al suo fianco una lettera d'addio a Totò:
 
{{citazione|Antonio,
potrai dare a mia sorella Gina tutta la roba che lascio in questa pensione. Meglio che se la goda lei, anziché chi mai mi ha voluto bene. Perché non sei voluto venire a salutarmi per l'ultima volta? Scortese, omaccio! Mi hai fatto felice o infelice? Non so. In questo momento mi trema la mano... Ah, se mi fossi vicino! Mi salveresti, è vero? Antonio, sono calma come non mai. Grazie del sorriso che hai saputo dare alla mia vita grigia e disgraziata. Non guarderò più nessuno. Te l'ho giurato e mantengo. Stasera, rientrando, un gattaccio nero mi è passato dinnanzi. E, ora, mentre scrivo, un altro gatto nero, giù per la strada, miagola in continuazione. Che stupida coincidenza, è vero?... Addio. Lilia tua}}
 
== Teatrografia ==