Josef Moroder-Lusenberg: differenze tra le versioni
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== Vita ==
[[Immagine:Lusenberg-Michael-1879.jpg|thumb|San Michele Arcangelo, pala d'altare nella chiesa di S. Antonio ad Ortisei
[[Immagine:Lusenberg-Virgin.jpg|thumb|
[[Immagine:Lusenberg-wise-men.jpg|thumb|La pala dell'altare maggiore con i Re Magi nella chiesa parrocchiale di Ortisei]]
Era nato nel [[maso]] Scurcià,
Ancora giovanissimo incominciò la scultura nel legno, ma dovette occuparsi anche del maso, delle coltivazioni e del bestiame.
Nel 1875, colpito da un quadro del [[Franz von Defregger|Defregger]] esposto a Vienna, decise di diventare pittore e si trasferì a [[Monaco di Baviera]] all’età di trent’anni per imparare la pittura. Era già sposato la seconda volta, essendo la prima moglie, Annamaria Sanoner morta
Nell’Accademia di Monaco negli anni 1876
A Monaco di Baviera fu confrontato
Il Moroder fu influenzato molto dal suo maestro Franz Defregger, con il quale legò una salda amicizia fatta di lunghe escursioni, viaggi nel Trentino ed incarichi avuti dallo stesso Defregger di copiare i suoi quadri storici.
Allievi
Insegnò per alcuni anni, alla fine dell’ottocento, nella Scuola d’Arte di Ortisei elevandone notevolmente il livello.
Nel romanzo biografico del 1930 di
== Opere ==
Il Moroder era un attento osservatore della natura, dell’ambiente contadino del maso Scurcià e Jumbierch
Con una tecnica raffinata d’acquarello creò una serie di ritratti di molte persone caratteristiche per la
Le sue opere scultoree, la ''Vergine Maria con bambino'' e la ''Mater Dolorosa'' del 1893 sono esposte nella chiesa parrocchiale di Ortisei.
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== Mostre ==
Nel 1965 vi fu una mostra di 36 quadri del Moroder a [[Bolzano]]. Nel 1973 ad [[Innsbruck]] ospitó un’importante mostra storica dell'artista seguita da una mostra di acquarelli a Bolzano nel 1985. Nel 1986 e nel 1996 per il 140º e 150º anniversario della nascita
Il [[Museo della Val Gardena]]<ref>[http://www.museumgherdeina.it/ Museo della Val Gardena]
Nel Museo Civico di Bolzano sono invece esposte sculture dell’artista di persone in costume tirolese di grandezza naturale.
Due mostre con
== Critica ==
[[File:Moroder Josef Lusenberg 1902.jpg|thumb|Interno di un maso con musicisti, olio su tela di Lusenberg inscenata nel suo maso antico di Furnes (Ortisei)]]
'''[[Giovanni Testori]]''', nel [[Corriere della Sera]] in una serie sul “Genio degli ignoti”, dedica un “ritratto” a Josef Moroder-Lusenberg, in occasione della mostra dei suoi acquarelli Bolzano nel 1985. Testori
Testori nell’esame dell’opera di Josef Moroder si rende conto che, avendo egli frequentato l’Accademia, invece di “''un sorprendente naif, come tanti altri, per vero ancora da scoprire, erano e sarebbero usciti lungo il crinale dell’Alpi. Ne venne ...fuori una sorta d’Holbein, inperterritamente dolce e severo: un’Holbein delle cascine, delle rocce, dei masi, dei monti, della loro gente e della loro solitaria grandezza''”.
Nel
Il Testori conclude:”''Insomma questo stralunato”apotre” gardenese... ci avvisa che, quando tutto sembra già chiarito e rivelato, tutto, nell’arte, va coraggiosamente riaperto. E di ciò sia lodato, con Dio, anche il nostro dimenticatissimo (ma d’ora in avanti osiamo credere, non più) Josef Moroder Lusenberg; e la serie che, prima o poi, anche le grandi Capitali dovranno decidersi a mettere in mostra, dei suoi inarrivabili acquarelli''”.”<ref name="Giovanni"> Giovanni Testori. Dipinti di Josef Moroder Lusenberg (1846-1949) in una Galleria di Bolzano
Lo sconosciuto di Ortisei. Corriere della Sera, Mercoledì 8 marzo 1985.</ref>
'''Sybille-Karin Moser''', analizzando il quadretto “L’ultimo bacio ad Annamaria 29. Juni 1874„,
“''Non si percepisce nulla di quella che potrebbe essere stata la influenza di Defregger, la composizione ricorda il primo Manet ... o anche il primo Munch... ma è certo che con questo quadretto il Moroder dimostra di essere un moderno''”<ref name="Sybille">Sybille-Karin Moser. Tiroler Bilder und Ihre Darstellung. Malerei von 1830 bis 1900. Pag. 519.Da: Kunst in Tirol. Editori: Paul Naredi-Rainer, Lukas Madersbacher. Verlagsanstalt Tyrolia Innsbruck und Verlagsanstalt Athesia Bozen 2007. ISBN 978-3-7022-2776-0 - ISBN 978-88-8266-409-1. (In lingua tedesca con numerose illustrazioni).</ref>
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* Maria Veronika Rubatscher: Der Lusenberger. Der Roman eines Künstlerlebens. Monaco di Baviera: Casa editrice Josef Kösel & Friedrich Pustet, 1930 (ISBN 88-7024-384-2) (in lingua tedesca e ladina)
* Die Moroder, Ein altladinisches Geschlecht aus Gröden-Dolomiten. Vom 14. bis zum 20. Jahrhundert. Ursprung - Geschichte - Biographien - Anhang. Beitrag zur tirolischen Familienforschung
* Gasteiger Josef, Markus Vallazza. Jos. Moroder Lusenberg, 1846 - 1939 Aquarelli. Galleria Goethe Bolzano 1985.
* Museo della Val Gardena. Josef Moroder Lusenberg. 1846-1939. Catalogo della mostra con testi di Gert Ammann, Edgar Moroder, Ingrid Moroder-Runggaldier e Robert Moroder. Foto: Robert Moroder. (lad./ted./ital.) 1994.
* Josef Moroder Lusenberg.
* Eva Gadner, Gert Amman, Peter Weiermair: Josef Moroder Lusenberg, Bera Sepl da Jumbierch, Editori: Istitut Ladin Micura da Ru, Museum Gherdeina, Südtiroler Kulturinstitut 2009. ISBN 978-88-8171-085-0
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