Diego Fabbri: differenze tra le versioni

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Nel [[1946]] scrisse ''[[Inquisizione (Diego Fabbri)|Inquisizione]]'', che nel [[1950]] venne rappresentato con successo a [[Milano]] e che l'autore portò alla [[ribalta]] anche a [[Parigi]], dove si trasferì nel [[1952]] per un breve periodo di tempo.
 
Nel [[1955]] al [[Piccolo Teatro di Milano]] rappresentò ''[[Processo a Gesù]]'', considerato uno dei suoi capolavori, per la regia di [[Orazio Costa]], che in seguito dirigerà la messa in scena di altri suoi lavori. Cattolico praticante, espresse grande rammarico quando ''Processo''il suo dramma venne denunciato al [[Sant'Uffizio]] per «offesa alla religione e istigazione all'odio sociale»<ref>Non era la prima volta che una sua opera era additata come "antisociale": già nel 1940 il [[Ministero della Cultura popolare]] fascista aveva vietato il suo dramma ''Paludi'', definito «precoce pessimismo».</ref>.
 
Nel [[1959]] sceneggiò, insieme a [[Indro Montanelli]], [[Roberto Rossellini]] e [[Sergio Amidei]] il lungometraggio ''[[Il generale Della Rovere]]'', per il quale ottenne la nomination all'[[Oscar alla migliore sceneggiatura originale]] nel [[1962]]. Nel [[1960]] assunse la gestione e la [[direzione artistica]] del [[Teatro della Cometa]] di Roma, dove allestì parte dei suoi drammi. Nel [[1970]] venne eletto presidente dell'[[Ente Teatrale Italiano]].