Gabriele La Porta: differenze tra le versioni
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Laureatosi in [[Filosofia]] negli [[anni 1970|anni settanta]] con il massimo dei voti, ha iniziato ad interessarsi a [[Giordano Bruno]], curando e traducendo alcune opere del filosofo di [[Nola]], il ''[[De umbris idearum]]'' ([[1976]]) e il ''[[Cantus Circaeus]]'' ([[1977]]), riprendendo poi le tematiche con il libro ''Giordano Bruno. Il nolese di ghiaccio'' ([[1991]]) pubblicato da [[Bompiani]].
Per 42 anni in [[Rai]], ha iniziato la sua lunga carriera nel servizio pubblico a 23 anni, prima come programmista, poi, tra gli altri incarichi, come conduttore, giornalista professionista, editorialista del [[Radiocorriere TV|Radiocorriere]] TV, vice caporedattore del [[TGR Leonardo|TGR Lazio]], caporedattore del [[DSE RAI]] (Dipartimento Scuola Educazione, l’attuale [[Rai Cultura|RAI Cultura]]).
Nel [[1994]] è stato nominato direttore di [[Rai 2]], incarico che ha ricoperto per un anno e mezzo e nel [[1996]] è diventato direttore del palinsesto di [[Rai Notte]], apparendo spesso anche in video come conduttore di trasmissioni culturali. Essendo stato, ininterrottamente, per 16 anni direttore, Gabriele La Porta è stato il più longevo dirigente della storia della televisione pubblica italiana.
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