Armando Pizzinato: differenze tra le versioni

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A vent'anni Armando Pizzinato si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia e segue i corsi di [[Virgilio Guidi]] fino al 1934.
 
La ''Galleria del Milione'' ([[Milano]]), centro delle avanguardie internazionali e italiane, seleziona Pizzinato tra le nuove proposte. La galleria milanese promosse anche [[Corrado Cagli|Cagli]], [[Renato Guttuso|Guttuso]], [[Afro Basaldella|Afro]], [[Mario Deluigi|Deluigi]] e altri ancora; Pizzinato vi esporrà nel 1933. Nel 1936, con una borsa di studio, si trasferisce a [[Roma]] dove viene ospitato per un periodo dallo scultore [[Aurelio De Felice]] prima e da Guttuso poi. In questi anni entra in contatto con molti esponenti della [[Scuola di via Cavour|Scuola romana]] e inizia una ricerca stilistica e coloristica affine a tale scuola pur non aderendovi. Il [[Premio Bergamo (pittura)|Premio Bergamo]] del 1940 (con [[Giulio Carlo Argan]] alla presidenza della giuria) premiò Guttuso e [[Mario Mafai|Mafai]] e segnalò Pizzinato e [[Albino Galvano|Galvano]].
 
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], lascia Roma e torna a Venezia. Qui frequenta [[Arturo Martini]], [[Carlo Scarpa]], [[Alberto Viani]], [[Giuseppe Cesetti]], [[Giuseppe Santomaso]], [[Afro Basaldella]], [[Dino Basaldella]], [[Giulio Turcato]] ed [[Emilio Vedova]]. Nell'ambiente culturale veneziano di opposizione alla guerra e al fascismo conoscerà Zaira, sua futura moglie. Sempre a Venezia, nel 1941 Pizzinato tiene la sua prima personale (cui partecipa anche Viani con la scultura "L'acrobata"); poco dopo inizierà un periodo di interruzione dell'attività artistica che durerà fino al 1945. Nel 1945 Venezia è di nuovo [[Resistenza italiana|libera]]. In quello stesso anno nasce ''[[Centro di Unità della Cultura L'Arco|L'Arco]]'', associazione culturale giovanile di sinistra che si occupava di teatro, poesia, musica e arti figurative fondata da [[Ferruccio Bortoluzzi]], Gino Rizzardini, Mischa Scandella; vi si aggiungeranno successivamente Renzo Ferraguzzi, [[Gastone Geron]], Luigi Ferrante, Giovanni Poli e Giorgio Zecchi. Pizzinato riprende a dipingere, con molta energia e alla ricerca di nuovi linguaggi.
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* Umbro Apollonio, "Armando Pizzinato", in Stefano Cairola (a cura di), ''Arte italiana del nostro tempo'', Istituto Italiano di Arti Grafiche, Bergamo, 1946
* Maurizio Chierici, "Al pittore veneziano Pizzinato il puledrino del 'Premio Suzzara'", in ''Gazzetta di Parma'', Parma, 15 settembre 1958
* Mario De Micheli, "Pizzinato: 30 anni di pittura", in ''L'Unità'', Milano, 1º settembre 1962, p.  6
* Franco Solmi, ''Immagini del Realismo. Pizzinato'', catalogo della mostra, Firenze, Galleria d'Arte Palazzo Vecchio, 1982
* Enzo De Martino, ''Armando Pizzinato. Opere dal 1949 al 1962'', catalogo della mostra, Museo di Capri, 1983
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.arsvalue.com/webapp/artista/12798121/armando-pizzinato.aspx |Biografia e bibliografia su Armando Pizzinato, arsvalue] }}
* [{{cita web|http://www.pizzinato.org/cartellasalvaguai/pag_galleria.htm |Biografia di Pizzinato, Associazione Culturale Armando Pizzinato]}}
* [{{cita web|http://www.maniago.it/contenuti/museo/pizzinato.html |Biografia di Pizzinato, Comune di Maniago]}}
* [{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/armando-pizzinato/ |Pizzinato nell'Enciclopedia Treccani]}}
* [{{cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/15/le-grandi-speranze-del-fronte-nuovo.html |Le grandi speranze del Fronte Nuovo]}}
* [{{cita web|http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2006/5/45-46_DARBELA_ARCO.pdf |L'Arco nella storia della cultura veneziana]}}
 
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