High Frequency Active Auroral Research Program: differenze tra le versioni

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Alcune [[teorie del complotto]], prive di riscontri oggettivi e smentite dalla [[comunità scientifica]], descrivono HAARP come un progetto volto a perseguire scopi occulti, che andrebbero dalla realizzazione di un'ipotetica arma elettromagnetica per creare terremoti fino al controllo del clima<ref name=angels>Begich N. e Manning J., ''Angels Don’t Play This HAARP. Advances in Tesla Technology'', Earthpulse Press, 1995, ISBN 0-9648812-0-9</ref>. Tali speculazioni [[Pseudoscienza|pseudoscientifiche]] sono per lo più legate alla [[teoria del complotto sulle scie chimiche]], aventi tutte un denominatore comune nelle teorie cospirazionistiche di [[David Icke]] e dei suoi sostenitori.<ref>[http://semplicementescienza.wordpress.com/tag/david-icke/ ''Stazione HAARP, scie chimiche e rettiliani: dove finisce la realtà e comincia la fantasia?'' da semplicementescienza.wordpress.com, 5 aprile 2014]</ref>
 
La maggior parte di queste teorie è in netto contrasto con le leggi della [[fisica]], e anche nei casi in cui ci sia un minimo di plausibilità, i fenomeni descritti richiederebbero potenze migliaia o milioni di volte superiori a quelle che HAARP sviluppa (o anche a quelle che potrebbe teoricamente sviluppare)<ref name=cicapcicap2 >[http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273694 Articolo di di Gianni Comoretto] sul sito del [[CICAP]]</ref>. Con un semplice calcolo, è possibile stimare la densità di potenza (la potenza in ogni singolo punto) massima dei segnali emessi dall'impianto. Per esempio, a 100 [[chilometro|km]] di quota (nella ionosfera) utilizzando tutte le 180 antenne dell'impianto si avrà un'area colpita di (100*100)/180=55 km² (ogni antenna colpirà un'area pari al quadrato della distanza, e 180 antenne produrranno un raggio 180 volte più stretto e 180 volte più potente di una singola antenna). La potenza massima sviluppata dall'impianto è di 3,6 [[megawatt|MW]] (3,6 milioni di watt), che divisa per l'area colpita (55&nbsp;km²), dà la potenza irrisoria di 0,07 watt per metro quadro. Inoltre, considerando il [[Guadagno (elettronica)|guadagno]] delle antenne (31 [[Decibel|dB]]), la potenza si riduce ulteriormente a 0,03 watt per metro quadro, all'incirca uguale a quella di un telefono cellulare tenuto ad un metro di distanza<ref name=cicap />. Il raggio, una volta riflesso dalla ionosfera, si disperde in un'area di decine di migliaia di chilometri quadrati, quindi la densità di potenza della radiazione elettromagnetica che arriva al suolo è dell'ordine dei milionesimi di watt per metro quadro, inferiore a quella di qualunque elettrodomestico. Quindi, anche se fosse possibile influenzare il clima o la geologia con le onde elettromagnetiche (e finora non è stato trovato né ipotizzato alcun meccanismo che permetta di farlo), la potenza generabile da HAARP non sarebbe comunque sufficiente<ref name=cicap />.
 
L'[[astrofisico]] Gianni Comoretto fa notare che: {{citazione|il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di chilometri di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del [[vento solare]], ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti<ref name=cicap />.}}