Enrico Zambonini: differenze tra le versioni
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Tredicenne si reca a [[Genova]] per lavorare assieme allo zio ed ederisce agli ideali [[socialisti]] nel momento in cui [[Benito Mussolini]] è [[antimilitarismo|antimilitarista]] e [[pacifista]]. Nel 1913 partecipa in [[Libia]] alla [[guerra Italo-Turca]] nel ruolo di [[alpini|alpino]] presso il 2º Reggimento [[Artiglieria]] da montagna stanziato in [[Tripolitania]]. Il periodo in cui Enrico Zambonini è militare va dal 28 aprile 1913 al 7 settembre 1919. Nel 1919 cominciano i contatti con [[Armando Borghi]] e l'[[Unione Sindacale Italiana|USI]]; è il periodo del [[Biennio Rosso]] e degli [[Arditi del Popolo]] a cui Zambonini aderisce, entra in contatto anche con la formazione [[anarcoindividualista]] di [[Dante Carnesecchi|Carnesecchi]]-[[Renzo Novatore|Novatore]] nota per il fallito assalto alla [[polveriera]] di Vallegrande vicino a [[La Spezia]], non si hanno notizie sulla partecipazione attiva a tale assalto da parte di Zambonini anche se è probabile. A cavallo degli anni 1921-1922 prosegue la sua attività di propaganda ed agitazione politica fino allo scontro con un carbiniere di nome Carmana durante le celebrazioni del [[primo Maggio]] a [[Gazzano]] per cui Enrico Zambonini ripara in Francia dove rimarrà fino al 1928, a [[Marsiglia]] incontra quella che sarà la sua compagna nel 1922 ovvero Germaine, ma l'amore fra i due giovani è contrastato dalla zia di Germaine che denuncerà Enrico Zambonini accusandolo di "ratto di minore" ma la questione non avrà seguito mentre nel 1928 Enrico Zambonini, durante il processo Di Muro tenuto a [[Saint-Raphaël (Varo)]], ormai seguito dai poliziotti per la sua attività "sovversiva" viene interessato da una perquisizione nei suoi locali ed essendo trovati manifestini con relativi attrezzi da stampa, che inneggiano al [[tirannicidio]] viene espulso dalla [[Francia]] in [[Belgio]].
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== Zambonini in Spagna ==
La presenza di Zambonini nella [[guerra di Spagna]] è testimoniata da un articolo su ''Guerra di Classe'', il giornale diretto da [[Camillo Berneri]]<ref>{{
Durante la [[guerra di Spagna]] Enrico Zambonini milita nella [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]]-[[Federación Anarquista Ibérica|FAI]] e combatte con la [[Francisco Ascaso|Colonna Ascaso]] sul fronte aragonese partecipando sia alla battaglia di [[Huesca]] che agli scontri cruenti fra i [[fascisti]] di [[Francisco Franco]] e le milizie [[Antifascismo|antifasciste]] che si hanno nelle zone limitrofe; in questo periodo Zambonini comanda una ''Centuria'' conosciuta con il nome di ''Centuria Zambonini''. Durante il Maggio del 1937, durante gli scontri fra miliziani antifascisti filostalinisti opposti agli anarchici ed ai miliziani del [[POUM]] Zambonini, nome di battaglia ''Fain'', difende la postazione attestatasi nelle Centrale del Latte di [[Barcellona]] e viene ferito in diverse parti del corpo.
Pur se ferito in modo non indifferente, Zambonini rimane a [[Barcellona]] continuando il suo sostegno ai miliziani antifascisti che si opponevano agli stalinisti e il 21 maggio 1938 Enrico Zambonini e [[Fosca Corsinovi]] ''su [[L'Adunata dei Refrattari]]''<ref>[http://www.centrostudilibertari.it/index.php/component/docman/doc_download/30-bollettino-30.html?ItemId=59 articolo riguardante Zambonini e Corsinovi inerente appello per colletta]</ref> indicono una Colletta Intercontinentale che abbia lo scopo di fornire aiuti materiali a favore degli orfani spagnoli causati dai bombardamenti [[nazifascisti]]. Per tale azione di accudimento necessitavano 100 dollari al mese per vitto, alloggio, istruzione e controlli sanitari<ref>[http://www.centrostudilibertari.it/index.php/component/docman/doc_download/30-bollettino-30.html?ItemId=59 Archivio Pinelli]</ref>. Il 7 novembre 1938 viene strutturata a [[Pins del Valles]], grazie anche al gran impegno personale di Zambonini, la colonia per bambini spagnoli che prende lo stesso nome dal giornale anarchico ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' per l'occasione è fatto un filmato in bianco e nero, muto, di quasi 4 minuti. Nel gennaio 1939 quando cade pure [[Barcellona]] sotto gli attacchi dei fascisti di Franco, Enrico Zambonini è uno dei fondatori del gruppo ''Libertà o Morte'' a [[Torelló]]. Catturato, è mandato nel campo di concentramento francese di [[Argelès-sur-Mer]] e dopo nel campo di concentramento di [[Gurs]]. Visto il suo stato di salute viene ricoverato nell'ospedale di [[Perpignano|Perpignan]] dal quale nell'agosto del 1942 è rispedito in [[Italia]] e immediatamente confinato a [[Ventotene]].<ref>La Colonna Italiana sul fronte di Huesca
{{
''Sezione Italiana'' i cui componenti s'erano aggregati alle [[Colonna Buenaventura Durruti|colonne di Durruti]], [[Francisco Ascaso|Ascaso]] ed Antonio Ortiz. Nella loro bandiera figurava la seguente frase: ''[[Nostra patria è il mondo intero|Nostra patria è il mondo intiero]], nostra legge è la libertà''.}}N.B. Antonio Ortiz comandava una Colonna Anarchica [http://www.isgrec.it/sito_spagna/ita/grossetani/nozzoli_ita.htm da Istituto Storico grossetano della Resistenza e dell'Età Contemporanea]
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Il mese dopo, ormai cinquantenne, torna a Secchio di [[Villa Minozzo]] da cui era assente da più di due decenni, immediatamente entra nella [[Resistenza italiana|Resistenza]] che i partigiani organizzano sull'Appennino. Catturato con un gruppo di partigiani, don [[Pasquino Borghi]], [[Romeo Benassi]], [[Umberto Dodi]], [[Dario Gaiti]], [[Destino Giovannetti]], [[Enrico Menozzi]], [[Contardo Trentini]] e [[Ferruccio Battini]], fu rinchiuso in carcere.
Nel frattempo, le uccisioni a [[Reggio Emilia]] del milite della GNR Luigi Maccaferri<ref>Il nome così come riportato su "Il solco fascista", giornale della federazione fascista di Reggio Emilia del 12 gennaio 1944. Altre fonti indicano Sergio Maccaferri</ref> da parte dei gappisti il 10 gennaio aveva già provocato l'anticipazione del coprifuoco alle ore 20 e la minaccia di condanna a morte per tutti coloro che fossero stati trovati in "''possesso abusivo di armi''"<ref name=autogenerato1>[http://www.istoreco.re.it/default.asp?page=419,ita Cronologia Resistenza Reggiana gennaio 1944<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e un'ulteriore anticipazione alle 17.30 del coprifuoco seguì dopo l'omicidio del tenente dell’esercito repubblicano Luciano Loldi il 17 gennaio<ref name=autogenerato1 />.
La morte del milite Gino Orlandi il 18 gennaio in una sparatoria avvenuta a [[Ligonchio]]<ref name=autogenerato1 /><ref>[http://digilib.netribe.it/bdr01/visore/index.php?pidCollection=Il-Solco-Fascista-Img:2&v=-1&pidObject=Il-Solco-Fascista:2997&returnPage=/bdr01/Sezione.jsp?idSezione=46 Biblioteca Digitale Reggiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref
Il 29 gennaio tribunale condannò alla pena capitale da eseguirsi il giorno seguente, nove partigiani tra cui Zambonini. Tre erano disertori della GNR<ref>http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:NhQUxQ56jicJ:www.istoreco.re.it/public/isto/19442112003165559.doc+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it</ref>. La sentenza fu eseguita a San Prospero Strinati, il quartiere di [[Reggio Emilia]] dove era il [[Poligono di tiro]] dopo aver rifiutato i conforti religiosi mostrò il pugno chiuso urlando "''Viva l'anarchia!''"<ref>in ''Vita, battaglie e morte di Enrico Zambonini (1893-1944)'' di Antonio Zambonelli 2ª edizione Febbraio 2008</ref>.
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.archivioberneri.it/biblioteche/berneri.nsf/pagine/B7BECB9EA630A13AC125754600209831?OpenDocument Enrico Zambonini Vita e lotte, esilio e morte dell'anarchico emiliano fucilato dalla [[Repubblica Sociale Italiana]]]
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* [http://www.fdca.it/antifa/re-250408.htm Enrico Zambonini, [[anarchico]] fucilato dai [[fascisti]]]
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* [http://www.anpi.it/uomini/zambonini_enrico.htm biografia da [[ANPI]]]
* [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/316/dossier35.htm Nel campo di [[Anarchici e Resistenza#La vicenda di Renicci|Renicci]] di [[Alfonso Failla]]]
* [http://www.socialismolibertario.it/afascismo3.htm ''Gli [[anarchici]] contro il [[fascismo]]'']
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{{Antifascismo}}
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