Ermanno Toschi: differenze tra le versioni
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==Biografia==
<div align="justify">Trasferitosi giovanissimo a Firenze nel 1920, al seguito del padre fotografo, frequenta la Scuola d’Arte in Via Magliabechi dove segue il corso di Decorazione Industriale avendo come insegnanti [[Luigi Cavalieri]] e [[Giacomo Lolli]]. A scuola fa amicizia con [[Dino Bausi]], [[Ugo Vittore Bartolini]], [[Francesco Pagliazzi]], i fratelli Magherini e [[Vittorio Granchi]] del quale sposerà la sorella Giovanna nel 1935.<br />
Nel 1922 incontra il pittore [[Silvio Bicchi]] che lo invita a seguirlo come collaboratore per l’esecuzione di affreschi nella villa dell’Onorevole [[Magno Magni|Magni]] a [[Canzo]] nei pressi di Como.<br />
Nei primi anni trenta frequenta la Scuola Libera del Nudo all’[[Accademia di Belle Arti]]. A questo periodo risalgono le prime mostre personali e collettive in varie città italiane. Frequenta il "Bottegone" di piazza del Duomo, ritrovo tradizionale degli artisti fiorentini, e fa amicizia con pittori quali [[Capocchini]], [[Annigoni]], [[Zuccoli]], [[Pignotti]]. Nel '35 soggiorna a Viareggio dove entra in contatto con [[Lorenzo Viani]].<br />
Dal 1935 al ’52 è presente alle Quadriennali di Roma; nel 1936 sue opere vengono esposte alla Biennale di Venezia dove negli anni ’38 e ’40 esegue affreschi sul posto.<br />
Dalla seconda metà degli anni ’30 inizia a lavorare al Gabinetto Restauri degli [[Uffizi]] contribuendo, durante il secondo conflitto mondiale, al salvataggio di importantissime opere d’arte.<br />
Notevole l’attività nel campo dell’arte sacra con affreschi nella [[chiesa dell'Immacolata (Firenze)]], della [[Chiesa della Sacra Famiglia|Sacra Famiglia]] (Firenze) ed opere nella chiesa romanica delle Sieci (FI) e in quella di S.Jacopo al Girone (FI). Un’Annunciazione è visibile in un tabernacolo in Via dell’Agnolo, sempre a Firenze.<br />
Nel '52 sue opere sono presenti alla grande mostra "50 anni di arte toscana" a [[Palazzo Strozzi]], nel '57 partecipa alla "Mostra Nazionale Artisti Romagnoli" a Bologna dove vince il primo premio, nel '90 alla mostra "Firenze tra le due guerre”.<br />
Tra le personali da segnalare (tutte a Firenze) la Mostra Antologica alla [[Galleria dell'Accademia]] nel 1962, quella alla galleria Spinelli nel 1968 con presentazione in catalogo di [[Pietro Annigoni]], una seconda Antologica con opere dal 1923 al 1950 all'Accademia delle Arti del Disegno, trasferita poi a Lugo, ed infine nel 2006 la mostra allestita nel centenario della nascita dal Comune di Fiesole presso il Museo Archeologico.<br /></div>
==Riconoscimenti==
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==Collegamenti esterni==
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==Bibliografia==
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