Camillo Peano: differenze tra le versioni
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Allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], partecipò al dibattito sull'entrata in guerra dell'Italia. Restò famosa una lettera di [[Giovanni Giolitti]] a lui indirizzata dopo i rapporti avuti con l'ambasciatore tedesco in Italia, il [[Bernhard von Bülow|principe Von Bülow]]:
{{quote|Potrebbe essere e non apparirebbe improbabile che nelle attuali condizioni dell'Europa, parecchio possa ottenersi senza una guerra.|Lettera di Giolitti a Peano del 24 gennaio 1915}}
Camillo Peano la pubblicò sul quotidiano filogiolittiano ''[[La Tribuna]]''. La lettera suscitò molto clamore e valse a Giolitti
Dopo la guerra fu Ministro dei Lavori Pubblici nel [[Governo Nitti II|secondo governo Nitti]] (1920) e nel [[Governo Giolitti V|quinto governo Giolitti]] (1920-1921) e Ministro del Tesoro nel [[Governo Facta I|primo governo Facta]] (1922). Divenne poi Senatore del Regno e Presidente della [[Corte dei Conti]] dal [[1922]] al [[1928]].
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