San Possidio: differenze tra le versioni
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Partecipò anche ai Concili antipelagiani di Milevi nel 416 e di Cartagine nel 419, e fu incaricato di due missioni ufficiali in Italia presso l'imperatore nel 409 e nel 410 per difendere la ragioni della chiesa africana. Nel 428 scampò alla devastazione di Calama, attaccata dai [[vandali]] rifugiandosi ad [[Ippona]], presso Agostino.
In seguito, secondo la ricostruzione del racconto agiografico, nel quale la vicenda di Possidio si confonde con quella di [[Possidonio (vescovo)|san Possidonio]], il vescovo sarebbe stato esiliato dai Vandali della Numidia: lasciato da questi su una barca senza vele e senza remi, si sarebbe miracolosamente salvato approdando sulle coste
Morì poco dopo il 437.
==Culto==
Dal [[Martirologio Romano]] al [[16 maggio]]: «Commemorazione di san Possidio, vescovo di Guelma in Numidia,
L'Ordine agostiniano lo celebra insieme a [[sant'Alipio]] il 16 maggio.
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