Bruno da Osimo: differenze tra le versioni
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È stato un artista dalla vastissima produzione xilografica, contraddistinta da un intimo lirismo profondamente religioso e a tratti mistico. Le sue illustrazioni poste a corredo di libri rivelano un sentire che non considera il libro soltanto come un oggetto
Oltre che incisore di legno è stato anche disegnatore di ceramiche e di progetti per mobili, per lavori in ferro battuto e per produzioni artigianali in cuoio lavorato.
== Biografia ==
'''Bruno Marsili''', meglio noto con lo pseudonimo '''Bruno da Osimo''' con cui firmava i suoi lavori, era
<br />Già da bambino aveva rivelato le sue spiccate capacità artistiche, ma a causa della povertà la sua famiglia non poté mantenerlo agli studi
Nel [[1916]], con la Prima Guerra Mondiale, è chiamato alle armi come ufficiale e destinato a [[Plezzo]]: anche in questa occasione, quando ne ha il tempo, esegue disegni ed incisioni del paesaggio e della vita al fronte. Firma questi lavori come ''Bruno da Osimo'', pseudonimo che userà per tutta la vita.
Nel [[1918]], a guerra conclusa, viene presentato ad [[Adolfo De Carolis]]. Dopo questo incontro nasce in lui
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Si ricordano poi le splendide illustrazioni per ''Le Aquile Feltresche'' ([[1927]]) e quelle per ''Il Giovine Re'' di [[Oscar Wilde]] ([[1928]]).
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<br />Nel [[1944]] perde un fratello ed i nipoti, vittime della guerra.
Nel dopoguerra torna ad insegnare fino al pensionamento nel [[1946]], quando prenderà a dedicarsi solo alla sua produzione
== Curiosità ==
Quando iniziò ad incidere i suoi primi
<br />Le stelle divennero tre nel 1938 alla morte della sorella Anita a cui era legatissimo.
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