Paroxetina: differenze tra le versioni

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|consigliP={{ConsigliP|261|305+351+338}}<ref>Sigma Aldrich; rev. del 06.09.2012, riferita al cloridrato idrato</ref>
}}
La '''paroxetina''' è un farmaco appartenente alla categoria degli [[SSRI]] (inibitori selettivi della ricaptazione della [[serotonina]]) commercializzato a partire dal [[1992]]. Ha un profilo di applicazione simile a quello degli altri SSRI per cui viene utilizzato nei casi di depressione maggiore, disturbi d'ansia (attacchi di panico, ansia generalizzata, disturbo ossessivo compulsivo, ansia sociale) e sempre al pari degli altri SSRI viene spesso impiegato in disturbi non prettamenti psichiatrici qualicome sindrome premesturalepremestruale, vampate post-menopausa<ref>{{Cita web|url=http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm359030.htm|titolo=Press Announcements - FDA approves the first non-hormonal treatment for hot flashes associated with menopause|autore=Center for Drug Evaluation and Research|sito=www.fda.gov|lingua=en|accesso=2016-12-30}}</ref> ed eiaculazione precoce (citandone solo alcuni)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Stone|cognome=KJ|data=2003-08-01|titolo=Off-label applications for SSRIs.|rivista=American family physician|volume=68|numero=3|accesso=2016-12-30|url=http://europepmc.org/abstract/med/12924832|nome2=Viera|cognome2=AJ|nome3=Parman|cognome3=CL}}</ref>.
 
Il suo profilo di efficacia e tollerabilità e simile a quello degli altri SSRI, tra tutti però è considerato il più sedativo e quello con una più alta incidenza di effetti collaterali da sospensione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=George I.|cognome=Papakostas|data=2008-01-01|titolo=Tolerability of modern antidepressants|rivista=The Journal of Clinical Psychiatry|volume=69 Suppl E1|pp=8–13|accesso=2016-12-30|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18494538}}</ref>. Rispetto ad altre [[Molecola|molecole]] della stessa classe terapeutica ([[fluoxetina]], [[sertralina]], ecc.) a parità di dosaggio ha un effetto più potente<ref>{{cita web|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16960468|titolo=Comparison of dapoxetine versus paroxetine in patients with premature ejaculation: a double-blind, placebo-controlled, fixed-dose, randomized study|editore=[[NCBI]], [[PubMed]]}}</ref>. Come gli altri farmaci della sua classe la paroxetina è generalmente preferita agli antidepressivi triciclici per la sua maggiore tollerabilità e la minor presenza di [[effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=I. M.|cognome=Anderson|data=1998-01-01|titolo=SSRIS versus tricyclic antidepressants in depressed inpatients: a meta-analysis of efficacy and tolerability|rivista=Depression and Anxiety|volume=7 Suppl 1|pp=11–17|accesso=2016-12-30|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9597346}}</ref>.
 
I più comuni farmaci a base di paroxetina sono il Sereupin ede il Paxil ede altre formulazioni generiche, sia in compresse chesia in gocce. Come per tutti gli SSRI, l'effetto è graduale e generalmente bisogna attendere 3 settimane per poterne valutare l'efficacia.
 
== Modalità d'assunzione ==
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La sospensione di tale farmaco deve a sua volta avvenire gradualmente, cioè riducendo la dose poco per volta, in quanto l'interruzione improvvisa causa sintomi da sospensione che possono essere anche intollerabili. Nei casi in cui i sintomi da sospensione siano intollerabili si può procedere o ada una sospensione particolarmente lenta (scalare il dosaggio del 10% ogni 4 settimane) o sostituire repentinamente la paroxetina con un altro SSRI e quindi sospenderne gradatamente la sospensione<ref>{{Cita web|url=http://www.aafp.org/afp/2006/0801/p449.html|titolo=Antidepressant Discontinuation Syndrome - American Family Physician|autore=Christopher H. Warner{{!}}William Bobo{{!}}Carolynn M. Warner{{!}}Sara Reid{{!}}James Rachal|sito=www.aafp.org|accesso=2016-12-30}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sheik|cognome=Hosenbocus|data=2016-12-30|titolo=SSRIs and SNRIs: A review of the Discontinuation Syndrome in Children and Adolescents|rivista=Journal of the Canadian Academy of Child and Adolescent Psychiatry|volume=20|numero=1|pp=60–67|accesso=2016-12-30|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3024727/|nome2=Raj|cognome2=Chahal}}</ref>.
 
==Avvertenze==
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La sospensione del trattamento con paroxetina deve essere graduale per ridurre il rischio di sintomi da astinenza (soprattutto gastrointestinali, neurologici e psichiatrici). Nella maggior parte dei pazienti i sintomi di astinenza si risolvono in 2 settimane, ma in alcuni casi si sono protratti per un periodo maggiore (2-3 mesi).
 
In Inghilterra la paroxetina rientra nei primi 5 farmaci coinvolti nei sintomi da astinenza; sulla base dei database di farmacovigilanza francese, inglese, australiana, americana e canadese la paroxetina rappresenta l'SSRI più segnalato per la sindrome da astinenza (sintomi più frequenti e più gravi rispetto alle altre molecole della stessa classe)<ref>Taman L., Ozpoyraz N., Adv. Ther., 2002, 19, 17</ref>. La breve emivita della paroxetina sembra essere un fattore predisponente lo scatenamento dei sintomi da astinenza. Questi sintomi si possono verificare al termine della terapia, alla variazione del dosaggio, al passaggio da un [[antidepressivo]] ada un altro oppure quando la dose non viene assunta.
 
Nei trial clinici sono stati impiegati schemi che prevedevano una riduzione della dose di farmaco di 10&nbsp;mg alla settimana. Se durante questo periodo compaiono sintomi difficilmente tollerati dal paziente, aumentare nuovamente la dose di farmaco, stabilizzare il paziente, quindi diminuire la dose con decrementi inferiori ai precedenti. Nel caso i sintomi permanessero gravi tali da ostacolare l'interruzione della terapia, potrebbe essere di beneficio passare alla fluoxetina<ref>Haddad P.M., Drug Saf., 2001, 24, 183/</ref>.
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===Gravidanza===
Durante la gravidanza valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio prima di somministrare la paroxetina in donne in gravidanza, in particolare durante il primo trimestre. Il farmaco infatti è stato associato ada un aumento di difetti maggiori neonatali, in particolare cardiaci a carico del setto. Sulla base dei dati disponibili l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha indicato un valore di rischio per una madre, esposta a paroxetina in gravidanza, di partorire un neonato con difetto cardiaco inferiore a 2/100 contro un valore di 1/100 per la popolazione generale<ref>AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, Nota Informativa 17 febbraio 2006, disponibile on line www.agenziafarmaco.it</ref>.
 
L'esposizione a [[Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina|SSRI]] durante il terzo trimestre di gravidanza è stata associata alla comparsa nei neonati dei seguenti sintomi:
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==== Meno frequenti ====
* ipoglicemia, difficoltà respiratoria, anomalie della termoregolazione, convulsioni. Questi sintomi sono riconducibili ada una sorta di sindrome da astinenza neonatale.
 
==== Rari ====