Christian Hermann Weisse: differenze tra le versioni
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Studiò all'[[università di Lipsia]], aderendo inizialmente alla [[Hegelismo|scuola hegeliana]] per poi mutare orientamento e giungere a condividere le idee di [[Friedrich Schelling|Schelling]]. Sviluppò un nuovo [[teismo]] speculativo, divenendo avversario dell'[[idealismo]] [[Panteismo|panteistico]] di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]. Nel suo discorso sul futuro della Chiesa protestante (''Reden über die Zukunft der evangelischen Kirche'', 1849), individuò l'essenza del [[cristianesimo]] nella concezione formulata da [[Gesù]] del padre celeste, del [[Figlio dell'Uomo]] e del [[Regno dei Cieli]]. Nel suo lavoro sulla dogmatica filosofica (''Philosophische Dogmatik oder Philosophie des Christentums'', 3 volumi, 1855-1862) tentò di ridurre tutti i [[Dogma|dogmi]] del cristianesimo a [[Postulato|postulati]] naturali della ragione o della coscienza attraverso la loro idealizzazione.
Fu il primo teologo a proporre la [[teoria delle due fonti]] come soluzione del [[problema sinottico]] ([[1838]]), la moderna teoria dominante secondo la quale il ''[[Vangelo secondo Marco]]'' fu scritto per primo ed usato, assieme a una fonte perduta detta [[fonte Q]] (dal tedesco ''Quelle'' = ''fonte''), come documento di base per la compilazione indipendente sia del ''[[Vangelo secondo Matteo]]'' sia del ''[[Vangelo secondo Luca]]''.
==Opere==
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