Curinga: differenze tra le versioni

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=== Ottocento e Novecento ===
[[File:Curinga foto storica 1900 muratori operai falegnami.jpg|miniatura|220x220px|Muratori, falegnami e operai. Curinga, 1900.]]
[[File:Curinga foto storica 1908 vaccino malaria.jpg|miniatura|310x310px|Distribuzione alla popolazione dell'antimalarico Gullo. Curinga, 1908.]]
Caduta la [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]], il principe ereditiero borbonico transita nel 1806 per il Fondaco del Fico per raggiungere la Sicilia. Viene inseguito dal generale Reynier che fissa in Maida il quartier generale dei francesi proprio mentre un armata inglese approda nel tratto di costa tra l'Angitola e l'Amato dando così inizio alla [[Battaglia di Maida]], che vedrà gli inglesi vincitori, sostenere l'insurrezione calabrese. Il brigante Papasodero, da una Curinga occupata, con centinaia di uomini armati e insieme al borbonico Cancellieri tentò più volte di espugnare Maida dove si erano rifugiati i benestanti della zona. I tentativi furono tutti respinti e l'ordine ristabilito. La riorganizzazione napoleonica portò alla soppressione del sistema feudale. Nel 1783 la baronia di Lacconia oramai divenuta Acconia o Acquania scomparve del tutto e il suo territorio venne assegnato definitivamente alla municipalità di Curinga.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio F. Parisi|titolo=Lacconia. Un antico insediamento.|pp=39-42}}</ref>
 
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Il 27 e il 28 agosto 1860 [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] è a Curinga acclamato da una folla piena di speranza. Incontra e da ordini al generale [[Francesco Stocco|Stocco]] presso il Palazzo dei Bevilacqua. Cinquantacinque curinghesi e molti altri accorsi dai paesi limitrofi lo seguiranno dando vita alla Seconda Battaglia delle Grazie.
 
Svanita l'illusione unitaria, intuito il tradimento del nuovo re Sabaudo e con il perdurare della situazione di miseria, Il 6 Maggio 1870, Curinga insorge: un raggruppamento di duecento uomini mossi dagli ideali anarchici di [[Michail Bakunin|Bakunin]] proclama Curingail Repubblicagoverno provvisorio repubblicano di Curinga. Avanzano verso [[Maida]] seguendo le piste di montagna cambiando però direzione per unirsi agli altri 100 insorti provenienti da [[Cortale]] e diretti a [[Filadelfia (Italia)|Filadelfia]] dove si concentra il raggruppamento sotto la guida di [[Ricciotti Garibaldi]]. La notizia dell'insurrezione si diffuse e altri accorsero dalle campagne e dai paesi limitrofi armati alla men peggio. Il 7 maggio 1870 viene proclamata la Repubblica Universale di Filadelfia. Segnalata la comparsa dei moti insurrezionali la Prefettura di Catanzaro invia 122 uomini di gran lunga meglio organizzati e armati degli insorti. Questi ultimi, asserragliati nella parte più alta del paese sperano nella sollevazione popolare che tuttavia non avviene con vigore. Gli abitanti, già in condizione di miseria e impauriti per un ulteriore aggravarsi della loro già misera condizione sociale, non supportano la rivolta che termina il 9 maggio con la cattura degli ultimi insorti. Ci saranno due morti tra la popolazione e uno tra i soldati.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Bonello|titolo=Curinga. Recuperi di storia e di vita sociale.|pp=137-150}}</ref>
 
Il Novecento vedrà moltissimi curinghesi cercare fortuna oltroceano prima oltroceano e neldagli Nordanni Italia'50 in seguitopoi, nel nord Italia.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==