Francesco Anfossi: differenze tra le versioni

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|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita = [[File:Flag_of_Italy_({{bandiera|ITA 1861-1946).svg|20px]]}} [[Regno di Sardegna]]
|Forza_armata = [[Armata Sarda]]
|Arma =
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== Biografia ==
Francesco Anfossi, ufficiale effettivo dell'[[esercito piemontese]], combatté nella [[Prima guerra di indipendenza italiana]] come volontario alla testa dei ''Cacciatori Volontari della Morte'' da lui organizzati, mentre il fratello Augusto fu uno dei primi caduti delle [[Cinque Giornate di Milano]] (la formazione dei ''Volontari della Morte'' fu perciò anche conosciuta come ''Reggimento [[Augusto Anfossi]]'') <ref name=DizNazRis>{{cita|Dizionario del Risorgimento naz.}}</ref>.
 
Durante la [[prima guerra di indipendenza italiana]] la formazione di Anfossi, che nel complesso diede una pessima prova di disciplina e combattività, secondo quanto riportato da [[Luciano Manara]]<ref>[[Luciano Manara]], ''Lettere di Luciano Manara a Fanny Bonacina Spini'', 1939.</ref>, fu aggregata dapprima ai ''[[Corpi Volontari Lombardi]]'' del generale [[Michele Allemandi]] e in seguito al ''Corpo di Osservazione del Tirolo'' del generale [[Giacomo Durando]] affrontando gli [[Impero austriaco|austriaci]] il 22 maggio a [[Ponte Caffaro]], qui sette compagnie sulle otto che componevano il Reggimento si diedero alla fuga di fronte all'avanzata nemica, avanzata che fu fermata dall'artiglieria del capitano Chiodi e dal contrattacco comandato dal generale Giacomo Durando<ref name=DizNazRis /><ref>Claudio Augusto Vecchi, ''La Italia: Storia di due anni 1848-1849'', 1851.</ref>.