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'''Calosso''' (in [[Lingua piemontese|piemontese]] ''Calòss'') è un comune di 1.305 abitanti della [[provincia di Asti]].
==
Calosso sorge su un'alta collina il cui nome deriva dal ''[[gentilizio]] romano'' '''Callocius''' o '''Callucius''', come indicato dall'Olivieri nel [[1965]]. Calosso si trova poco lontano dai comuni di [[Canelli]] e [[Costigliole]], fra le valli del [[Nizza (fiume)|Nizza]] e del [[Tinella]].
All'inizio del XII secolo Calosso entrò a far parte del [[consortile]] di [[Acquosana]] insieme ai signori di [[Agliano Terme|Agliano]], [[Vinchio]], [[Canelli]], [[San Marzano Oliveto|San Marzano]] e [[Castelnuovo Calcea]].
Nel [[1318]] il comune
All'inizio del XVII secolo Calosso venne assiedata dagli [[Spagna|spagnoli]] e in seguito recuperata dai [[Savoia]], grazie anche
Il complesso fortificato venne dunque riscostruito diverse volte in seguito alle vicende belliche precedenti. A sud, oltre alla torretta abbassata a base
== Il castello e la parrocchiale ==
Il '''
Tuttavia sul lato nord la fortezza [[Cinquecento|cinquecentesca]] con le sue bocche da fuoco e le [[posterla|posterle]] delle [[casamatta|casematte]] è rimasta quasi intatta. L'[[11 ottobre]] [[1592]] durante una visita [[pastorale]], [[sant'Alessandro Sauli]] vescovo di [[Pavia]] ( diocesi da cui dipendeva allora Calosso ), venne "sorpreso da una grave e pericolosa malattia nel castello di quel luogo, ove don Ercole Roero avealo alloggiato" ( Ref : G.S. [[De Canis]], [[1816]])▼
La morte del vescovo suscitò una tale impressione che nel [[1683]] la camera del castello venne convertita in pubblico oratorio, e in suo onore ed in perenne ricordo, gli abitanti di Calosso nello stesso giorno indirono la festa patronale. ▼
▲Tuttavia sul lato nord la fortezza [[Cinquecento|cinquecentesca]], con le sue bocche da fuoco e le [[posterla|posterle]] delle [[casamatta|casematte]], è rimasta quasi intatta. L'[[11 ottobre]] [[1592]], durante una visita [[pastorale]], [[sant'Alessandro Sauli]], vescovo di [[Pavia]] ( diocesi da cui dipendeva allora Calosso ), venne "sorpreso da una grave e pericolosa malattia nel castello di quel luogo, ove don Ercole Roero avealo alloggiato" (
Per quanto riguarda la '''Parrocchiale di San Martino''' vi sono scarse notizie documentali. Verso la fine dell'[[Ottocento]] la costruzione [[barocco|barocca]] venne profondamente rimaneggiata : nel [[1896]] infatti, l'edificio venne ampliato sui fianchi, a scapito delle [cappella|cappelle]] laterali. Fu evidente che allora vennero distrutti gli affreschi settecenteschi attribuiti al [[De Canis]] e al periodo giovanile del canellese [[Giovanni Carlo Alberti]], vissuto tra il [[1670]] ed il [[1727]].▼
▲La morte del vescovo suscitò una tale impressione che nel [[1683]] la camera del castello venne convertita in pubblico oratorio
▲Per quanto riguarda la '''
== L'Economia ==▼
Le aziende agricole del paese sono assai
==Evoluzione demografica==
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[[nap:Calosso]]
[[nl:Calosso]]
[[pms:Calòss]]
[[pl:Calosso]]
[[pt:Calosso]]
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