Lidia Mannuzzu: differenze tra le versioni

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Nel [[2000]], come ricercatrice, divenne [[docente]] alla Berkeley University, continuando a studiare i meccanismi di funzionamento delle [[sinapsi]] con il direttore della [[Molecular Imaging Center]], [[Ehud Isacoff]]. Nel [[2005]] lasciò la Berkeley per fondare la [[Nano Med Technology]], società dedita allo studio di nuovi farmaci per malattie legate a disfunzioni delle membrane cellulari.
 
Ha pubblicato su [[Proceedings of the National Academy of Sciences|PNAS]] (pubblicazione dell’Accademiadell'Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti)<ref name=PNAS>{{Cita pubblicazione|nome=Alois|cognome=Sonnleitner|data=2002-10-01|titolo=Structural rearrangements in single ion channels detected optically in living cells|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America|volume=99|numero=20|pp=12759–12764|accesso=2017-08-26|doi=10.1073/pnas.192261499|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC130533/|nome2=Lidia M.|cognome2=Mannuzzu|nome3=Susumu|cognome3=Terakawa}}</ref>, [[Nature]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=K. S.|cognome=Glauner|data=1999-12-16|titolo=Spectroscopic mapping of voltage sensor movement in the Shaker potassium channel|rivista=Nature|volume=402|numero=6763|pp=813–817|lingua=en|accesso=2017-08-26|doi=10.1038/45561|url=http://www.nature.com/nature/journal/v402/n6763/full/402813a0.html|nome2=L. M.|cognome2=Mannuzzu|nome3=C. S.|cognome3=Gandhi}}</ref> e [[Science]].<ref>[http://science.sciencemag.org/content/271/5246/213 Science], 12 Jan 1996: Vol. 271, Issue 5246, pp. 213-21671/5246/213 </ref><ref name="pmid8539623">{{Cita pubblicazione | cognome = Mannuzzu | nome = LM. | coautori = MM. Moronne; EY. Isacoff | titolo = Direct physical measure of conformational rearrangement underlying potassium channel gating. | rivista = Science | volume = 271 | numero = 5246 | pagine = 213-6 | mese = Jan | anno = 1996 | lingua =en | id = PMID 8539623 }}</ref>
 
Grazie a un programma del [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|ministero dell'istruzione]] italiano per favorire il rientro nel paese degli italiani emigrati all'estero, Mannuzzu ritornò in Italia nel [[2006]] proseguendo il lavoro di ricerca nel dipartimento di scienze biomediche dell'Università di Sassari, presso la quale si è occupata soprattutto del rapporto tra le patologie dei globuli rossi e la [[talassemia]].
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È indicata come una di tre inventori del brevetto USA n. 5.756.351, 13 gennaio 1997, "Sensori ottici biomoleculari".<ref name="patentbuddy">{{Cita web|url=http://europepmc.org/patents/PAT/US5756351|titolo=AUS Patent No. 5756351, Biomolecular optical sensors}}</ref>
Il campo dell'invenzione sono le etichette luminescenti a base di [[proteine]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=VYMFAAAAQBAJ|titolo=Biology: The Dynamic Science, Volume 1 w/ PAC|autore=Peter J. Russell|ISBN=9781111795559|p=128}}</ref>.
 
L'invenzione fornisce metodi e composizioni per il monitoraggio dello stato fisiologico di una [[cellula]]. In particolare, fornisce sensori a base di proteine che riportano modifiche in una membrana di superficie cellulare., modifiche di informazioni o segnali, cambiamenti nella distribuzione di carica attraverso la membrana plasmatica (ad esempio la depolarizzazione della membrana), cambiamenti nelle interazioni proteina-proteina (in particolare le interazioni che coinvolgono il sensore), [[modificazione post-traslazionale|modificazioni post-traslazionali]] del sensore, e la deformazione della membrana ecc.<ref name="patentbuddy" />.
 
I vantaggi dei biosensori molecolari stanno nel fatto che mirano a specifici tipi di cellule e stadi di sviluppo, consentendo l'azione indirizzata ai sottoinsiemi di cellule di un tessuto, come le cellule specifiche in un circuito neurale.<ref name="pmid9655514">{{Cita pubblicazione | cognome = Baker | nome = OS. | coautori = HP. Larsson; LM. Mannuzzu; EY. Isacoff | titolo = Three transmembrane conformations and sequence-dependent displacement of the S4 ___domain in shaker K+ channel gating. | rivista = Neuron | volume = 20 | numero = 6 | pagine = 1283-94 | mese = Jun | anno = 1998 | lingua =en | id = PMID 9655514 }}</ref>Poiché il segnale viene solo dalle cellule di interesse, queste cellule sono facilmente isolate e coltivate per sperimenti in vitro.<ref name="patentbuddy" />.
 
I sensori possono essere stabilmente incorporati in linee cellulari clonali mediante l'integrazione dei geni che le codificano nel [[genoma]] permettendo così alle cellule di essere utilizzati nella sperimentazione farmacologica di nuovi prodotti genici. I segnali di localizzazione delle proteine trasmesse ai sensori permettono di individuare posizioni di membrana specifici all'interno delle cellule (ad esempio selezionare organi intracellulari o [[membrana cellulare|membrana plasmatica]]), di selezionare regioni all'interno di una cella (come apicale rispetto alla membrana basolaterale, in [[tessuto epiteliale|cellule epiteliali]] o [[dendrite (biologia)|dendriti]] contro [[assoni]] nei [[neuroni]]) e riferire in modo selettivo su segnalazione di certi eventi all'interno di quel compartimento cellulare. A differenza dei coloranti chimici, i sensori soggetti non sono tossici per le cellule e possono essere etichettati con una varietà di [[fluorocromo|fluorofori]] disponibili in commercio per una maggiore flessibilità di dosaggio.<ref name="patentbuddy" />.
 
La classificazione internazionale è C12N - MICRO-ORGANISMS OR ENZYMES.
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==Bibliografia==
* {{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=VYMFAAAAQBAJ|titolo=Biology: The Dynamic Science. Insights from the molecular revolution|volume=Volume 1 w/ PAC.|autore=Peter J. Russell|anno=2008|ISBN=9781111795559|pp=480|lingua=en}}
* {{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=eBpNAQAAMAAJ|titolo=Structural and Conformational Mapping of the Shaker Potassium Channel|autore=Kathi Sue Glauner|editore=University of California|anno=1998|p=iv-xiii-20-74-119|lingua=en}}
 
==Voci correlate==