Giuseppina Zacco: differenze tra le versioni

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Fu infatti un secondino a portare al padre il piccolo Filippo, avvolto in un fagotto, mentre la madre fu costretta ad aspettare da sola in una stanzetta del carcere. Ecco come raccontano l'episodio Bascietto e Camarca: «''Pio è emozionato, confuso. Non se l'aspettava. Si avvicina di corsa alla guardia carceraria per prendere in braccio suo figlio. Non è pratico di bambini. Non sa come tenerlo. Ma è solo questione di qualche minuto, poi gli viene tutto naturale. Se lo coccola per un bel po''’». È in carcere da sei mesi e questa è la prima cosa bella che gli capita.
 
La Torre rimase ben 17 mesi in carcere, non sostenuto nemmeno dal suo stesso partito, che l'accusava di «''frazionismo''», insieme al suo amico segretario della federazione di Palermo, [[Pancrazio De Pasquale]]. Nel 1965 nasce il secondo figlio, [[Franco La Torre|Franco]].
 
La lotta alla mafia sarà sempre presente nella vita e nell'azione politica di Giuseppina Zacco e seguirà di pari passo la lotta per i diritti dei lavoratori. Insieme a Pio La Torre aveva seguito le strategie politico-criminale-economiche della mafia, conoscendo gli interessi, il modo di agire e di pensare dei sospettati.