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|[[File:Quartiere Italia San Bortolo map.jpg|thumb|Mappa dei Quartieri Italia (a sinistra) e San Bortolo (a destra)]]
[[File:Cuore Immacolato di Maria-2.jpg|thumb|left|Chiesa parrocchiale del Cuore Immaolato di Maria]]
[[File:Case San Bortolo-2.jpg
* Il quartiere nacque agli inizi del Novecento subito fuori Porta San Bortolo (da cui prende il nome)<ref>Costruita dalla Repubblica di Venezia verso il 1435</ref> con gruppi di case - anche popolari - lungo le strade che portano verso Bassano (viale D'Alviano e strada Marosticana) e Caldogno (viale Durando e via Sant'Antonino). Fra queste due strade una vasta area - compresa tra le attuali vie Guglielmo Pepe e Mentana - denominata "piazza d'armi", dove durante la [[Prima guerra mondiale]] si esercitavano le truppe di fanteria e cavalleria. In quest'area, acquistata dal Comune, agli inizi del Novecento fu costruita la [[Caserma]] "Chinotto", poi sede della Brigata missili "Aquileia", poi ancora della Scuola sottufficiali dei Carabinieri e ora diventata sede del [[CoESPU]]<ref>Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità (Center of Excellence for Stability Police Units, CoESPU) </ref> e della [[Forza di gendarmeria europea]]). Nella zona di Sant'Antonino venne costruito anche un deposito di munizioni, la "Polveriera militare", di cui una via conserva il nome.
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