Utente:Batman.94/Sandbox
Cavalieri d'argento gruppo | |
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Universo | I Cavalieri dello zodiaco |
Nome orig. | 白銀聖闘士 (Silver Saints) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Masami Kurumada |
Studio | Toei Animation |
Editore | Shūeisha |
1ª app. in | Shōnen Jump |
Editore it. | Granata Press |
1ª app. it. in | Manga Compact |
Caratteristiche immaginarie | |
Capo/leader | Grande sacerdote |
I Cavalieri d'argento (白銀聖闘士?, Silver Saints), nella traduzione del manga classico Silver Saints, Sacri Guerrieri d'argento (Silver Saints) nella traduzione del manga di Next Dimension (sequel ufficiale di Saint Seiya), sono dei personaggi dell'anime e manga I Cavalieri dello zodiaco; le loro armature vengono chiamate Silver Cloths.
Caratteristiche
Sono la casta intermedia della scala gerarchica dei guerrieri al servizio della Dea Atena e come tutti gli altri vestono un'armatura ispirata alle costellazioni; nel loro caso le loro armature sono d'argento e si ispirano a costellazioni con latitudine intermedia tra quelle zodiacali e quelle polari. Le armature d'argento sono più resistenti delle armature di bronzo e congelano a -210 °C. Tali armature inoltre coprono una buona percentuale del corpo del cavaliere. Nella Taizen viene specificato che le armature d'argento, rispetto a quelle di bronzo, sono considerate delle semplici protezioni destinate a guerrieri molto abili, per cui la maggior parte sono sprovviste di armi o accessori speciali; le uniche eccezioni sono le armature di Auriga (dotata di dischi rotanti), Cerbero (dotata di palle chiodate) e Perseo (dotata dello scudo di Medusa), sebbene i cavalieri che le indossano possono farne a meno nella lotta grazie alle loro capacità superiori.
Come tutti gli altri guerrieri di Atena, vengono insigniti di tale rango e viene loro concessa la Sacra Armatura prima della reincarnazione di Atena. Tale prodigio avviene solitamente ogni 250 anni circa. I Cavalieri d'argento possiedono un cosmo superiore a quello dei Cavalieri di bronzo, ed alcuni hanno talenti innati che li avvantaggiano nella lotta (ad es. Asterion può leggere nel pensiero, Babel può creare il fuoco frizionando l'aria e Jamian può dominare i corvi) ma non padroneggiano il Settimo senso, e pertanto possono muoversi o lanciare colpi raggiungendo una velocità da due fino a cinque volte quella del suono (nella Saint Seiya Encyclopedia viene specificato che la velocità dei Cavalieri d'argento è supersonica). Le uniche eccezioni riguardano Orpheo della Lira e Suikyo di Crateris, i cui cosmi sono considerati superiori a quelli dei Cavalieri d'oro, rispettivamente nella saga di Hades ed in Next Dimension.
Poiché i Cavalieri d'oro sono spesso impegnati in importanti mansioni al di fuori del Santuario e vengono richiamati solo nei casi di estrema necessità, sono i Cavalieri d'argento a compiere la maggior parte delle missioni, principalmente di esplorazione ed assassinio. Alcuni hanno anche il compito di addestrare gli apprendisti Cavalieri fino alla loro investitura. Il Cavaliere dell'Altare, in particolare, ha tradizionalmente il compito di proteggere il Gran Sacerdote ed assisterlo in qualità di primo ministro.
Cavalieri d'argento conosciuti
Nell'opera originale compaiono 16 Silver Saints ufficiali. Dato che l'Enciclopedia Taizen riporta che esistono in totale 24 Silver Cloths per altrettanti Saints, 8 di essi sono ancora sconosciuti. Di seguito vengono riportati i Silver Saints canonici.
Marin dell'Aquila
Shaina dell'Ofiuco
Misty di Lizard
Misty della Lucertola | |
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Universo | I Cavalieri dello zodiaco |
Nome orig. | 蜥蜴星座のミスティ (Lizard no Misty) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Masami Kurumada |
Studio | Toei Animation |
Editori | |
1ª app. |
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Voce orig. | Yuu Mizushima (anime classico[2] e Hades[3]) |
Voci italiane | |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Francia[1] |
Data di nascita | 11 ottobre (16 anni all'inizio della serie classica)[1] |
Misty della Lucertola (蜥蜴星座のミスティ?, Lizard no Misty), o più semplicemente Eris della Lucertola nel doppiaggio televisivo italiano,[4], è il Silver Saint appartenente alla costellazione della Lucertola. Personaggio orgoglioso sia del proprio rango che del proprio bellissimo aspetto al limite del narcisismo, Eris ha sviluppato un'idea secondo cui un Saint debba essere esempio di purezza e bellezza assoluta, e non debba mai sporcarsi o venir ferito in battaglia.[5] Insieme a Moses della Balena, Asterion dei Cani da Caccia e Babel del Centauro viene inviato dal Grande Sacerdote per uccidere i Bronze Saints al servizio di Saori Kido.[6] Giunto a Tokyo, in Giappone, Misty attacca Seiya, mettendolo subito in difficoltà il suo avversario.[6] Dopo una dura battaglia, però, Seiya inventa il Pegasus Rolling Crash, con il quale trascina Misty in mare, ferendolo mortalmente. In punto di morte, Misty riconosce i suoi errori, rendendosi conto di quanto sia stato sciocco ad inseguire la futile gloria e di quanto gli sia costato credersi imbattibile.[5]
Diversamente nel manga, nella trilogia OAV su Hades viene resuscitato da Ade, il quale gli fa dono di una Surplice e lo invia in Siberia per uccidere Hyoga.[7] Sebbene apparentemente segua gli ordini di Ade, Misty non è un traditore, avendo aderito al piano di Shion, antico Grande Sacerdote, per risvegliare il God Cloth di Atena.[8] Arrivato in Siberia con Babel e Moses, Misty trova Hyoga e lo attacca, venendo facilmente ucciso dal Bronze Saint.[7]
Misty, inoltre, compare anche nel manga Episode G, ambientato tempo dopo il tradimento di Aiolos del Sagittario e poco prima dell'inizio della storia narrata nella serie classica, dove si reca in Egitto con Retsu e Shaina per contrastare l'avanzata dei mostri evocati dai Titani.[9]
Misty possiede due colpi segreti, uno difensivo ed uno offensivo. La tecnica di difesa è la Barriera d'Argento, ovvero una barriera d'aria che Misty crea ruotando i palmi delle mani. Questa tecnica viene superata da Seiya, che concentra la forza dei colpi in un solo punto, rendendola inefficace. La barriera, inoltre, non funziona in acqua.[5] La tecnica offensiva è invece il Marble Tripper (マーブルトリパー?, Marble Tripper) (Dita d'Argento nell'adattamento italiano del'anime classico[4] ). Per eseguirla, Misty concentra il proprio cosmo in uno o due dita, generalmente l'indice ed il medio della mano destra, lanciandole poi in avanti e generando un raggio di energia con cui travolge il nemico.[5]
Moses della Balena
Moses della Balena | |
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Universo | I Cavalieri dello zodiaco |
Nome orig. | 白鯨星座のモーゼス (Cetus no Moses) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Masami Kurumada |
Studio | Toei Animation |
Editore | Shūeisha (manga classico) |
1ª app. |
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Voce orig. | Koji Totani (anime classico[2] e Hades[3]) |
Voci italiane | |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Nuova Zelanda[1] |
Data di nascita | 2 agosto (17 anni all'inizio della serie classica)[1] |
Moses della Balena (白鯨星座のモーゼス?, Cetus no Moses) è il Silver Saint appartenente alla costellazione della Balena. Insieme a Misty della Lucertola, Asterion dei Cani da Caccia e Babel del Centauro viene inviato dal Grande Sacerdote per uccidere i Bronze Saints al servizio di Saori Kido. Giunto a Tokyo, in Giappone, Moses, coadiuvato da Asterion, affronta Seiya, il quale lo uccide con il Pegasus Ryuseiken.[10]
Diversamente nel manga, nella trilogia OAV su Hades viene resuscitato da Ade, il quale gli fa dono di una Surplice e lo invia in Siberia per uccidere Hyoga.[7] Sebbene apparentemente segua gli ordini di Ade, Misty non è un traditore, avendo aderito al piano di Shion, antico Grande Sacerdote, per risvegliare il God Cloth di Atena.[8] Arrivato in Siberia con Misty e Babel, Moses trova Hyoga e lo attacca, venendo facilmente ucciso dal Bronze Saint.[7]
L'unica tecnica conosciuta di Moses è il Kaitos Spouting Bomber (Getto d'Acqua Devastante nell'adattamento italiano dell'anime classico e Ketos Spouting Bomber nella traduzione italiana del manga di Granata Press[4]). Il colpo è suddiviso in due parti: inizialmente Moses afferra per un braccio l'avversario, lanciandolo in aria. Con entrambe le braccia aperte poi crea, con una sorgente d'acqua vicina, un getto d'acqua ascensionale simile al soffio dello sfiatatoio di una balena che a causa dell'enorme pressione immobilizza l'avversario. Chi subisce il colpo, precipita poi a testa in giù verso il suolo ad una velocità altissima. In questa fase, Moses interviene in prima persona, intercettando il nemico con un pungo fortissimo.[11]
Il suo nome originale è un nome biblico, corrispondente all'italiano Mosè. Mosè e la balena sono entrambi legati sia all'acqua sia alla Bibbia: il primo, infatti, separò le acque del mar Rosso, mentre la seconda inghiottì il profeta Giona per alcuni giorni.
Asterion dei Cani da Caccia
Asterion dei Cani da Caccia | |
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Universo | I Cavalieri dello zodiaco |
Nome orig. | 猟犬星座のアステリオン (Hound no Asterion) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Masami Kurumada |
Studio | Toei Animation |
Editore | Shūeisha (manga classico) |
1ª app. |
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Voce orig. | Kazuo Hayashi (anime classico[2]) |
Voce italiana | Massimiliano Lotti (anime classico[2]) |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Danimarca[12] |
Data di nascita | 20 febbraio (16 anni all'inizio della serie classica)[12] |
Asterion dei Cani da Caccia (猟犬星座のアステリオン?, Hound no Asterion), o più semplicemente Asterione nel doppiaggio televisivo italiano,[4] è il Silver Saint appartenete alla costellazione dei Cani da Caccia.
Insieme a Misty della Lucertola, Moses della Balena e Babel del Centauro viene inviato dal Grande Sacerdote per uccidere i Bronze Saints al servizio di Saori Kido. Giunto a Tokyo, in Giappone, Asterion, coadiuvato da Moses, affronta Seiya. Dopo la sconfitta di Moses, Asterion riesce a mettere in difficoltà Seiya, almeno fino all'ingresso di Marin, che lo sconfigge con lEagle Toe Flash, frantumando inoltre il suo Silver Cloth. Nel manga viene risparmiato da Marin, che lo esorta a tornare al Grande Tempio per raccontare tutto al Grande Sacerdote.[10] Il suo destino rimane ignoto fino all'attacco di Ade al Grande Tempio: in una vignetta, infatti, è possibile vedere la lapida di Asterion, il che lascia presumere che possa essere stato ucciso dal Gran Sacerdote per il suo fallimento. Nell'anime, invece, Asterion muore a causa lEagle Toe Flash e, in punto di morte, confessa di aver agito in quel modo perché era plagiato mentalmente dal Grande Sacerdote.[13]
Asterion è dotato di poteri mentali che gli permettono di creare illusioni di pochi secondi nella mente degli avversari meno esperti, ingannando la loro percezioni.[10] Inoltre è capace di leggere i pensieri degli altri, anticipandone quindi le mosse quando queste non sono portate troppo velocemente.[11] L'unica tecnica conosciuta di Asterion è il Million Ghost Attack (ミリオン・ゴースト・アタック?, Mirion Gōsuto Atakku) (Inganno di Asterione o Croce d'Argento nell'adattamento italiano dell'anime classico[4]), con la quale il Silver Saint crea diversi ologrammi della propria immagine per confondere l'avversario e spiazzarlo in battaglia.[10]
Capella di Auriga
Capella di Auriga (御者星座のカペラ?, Auriga no Capella), nella traduzione del manga Capella dell'Auriga e nell'adattamento italiano dell'anime Agape, appartiene alla costellazione dell'Auriga. Il suo nome originale Capella deriva dalla stella più luminosa del Cocchiere, Capella. È doppiato da Katsuji Mori nella versione giapponese e da Marco Pagani (ep. 31), Antonio Paiola (ep.36) e Riccardo Lombardo (Hades) in quella italiana.
Capella e Dante sono i due Cavalieri d'argento che intervengono dopo lo scontro tra Seiya e Jamian, quando sopraggiungono Hyoga e Shun per soccorrere il compagno ferito e proteggere Atena. Cercano di catturare Saori per portarla ad Arles, tentativo precedentemente fallito da Jamian. Shun riesce grazie alla sua catena a respingere prima l'attacco della palla chiodata di Dante e poi a difendere dai dischi di Capella il compagno Hyoga. Deve però nuovamente scontrarsi con Dante che con la sua catena gli blocca una gamba. Hyoga usa la Diamond Dust contro i dischi rotanti di Capella per congelarli ma il Cavaliere d'argento lo anticipa e uno dei dischi raggiunge il Cavaliere di bronzo alla schiena e lo atterra. Dante ne approfitta per legare anche la sua caviglia alla catena, per poi far ruotare vorticosamente in aria i due Cavalieri e lanciarli nel baratro roccioso vicino. I due stanno per portare via Saori quando all'improvviso sentono il potente cosmo di Ikki che compare a protezione di Atena e Seiya, svenuto e ferito. Crea sul terreno una linea sfidando i due Cavaliere d'argento ad attraversarla. Capella raccoglie l'affronto ma viene messo in un istante a terra col Phoenix Genmaken. Dante attacca allora il nemico con le sue palle chiodate ma vengono frantumante da Ikki che scaglia l'avversario contro una parete rocciosa con l'Hoyoku Tensho. Pensandosi vittorioso il ragazzo se ne va ma Capella si rialza e lo colpisce decapitandolo con i suoi dischi. Nonostante questo Ikki continua a muoversi ed avanzare verso di lui, Capella allora scaglia nuovamente i dischi per troncargli un braccio ma nel momento di riprenderli in mano, si accorge di averne perso il controllo e questi gli amputano le mani. Ikki ritorna normale e spiega al nemico che è stato vittima della illusione creata nel momento in cui ha subito il Phoenix Genmaken. Uno dei dischi tornato nuovamente indietro colpisce Capella, colpendolo all'addome e distruggendone l'armatura, lasciandolo a terra privo di vita. Viene poi resuscitato nella saga di Hades (solo nell'anime) e insieme ad Argor e Dante attacca Shiryu, perdendo dopo una breve battaglia. Nel manga le vicende sono simili all'anime, con la differenza che Dante, Capella, Argor e Jamian fanno parte di un gruppo guidato da Shaina che ha il compito di distruggere il Colosseo Grado ed in seguito di rapire Saori e recuperare l'armatura del Sagittario.
Nell'anime di Lost Canvas appare il Silver Saint dell'Auriga ucciso assieme agli altri silver saint, viene resuscitato da Hades assieme a Cerbero e Freccia con il compito di tornare al tempio ed uccidere Sasha. I tre attaccano la dea, ma Dohko e Sion si pongono a sua difesa e contrattaccano, uccidendoli. Nel manga di Lost Canvas questa vicenda è simile ma più corta.
Capella è dotato di due dischi molto affilati, che tiene riposti agganciati ai lati della cintura dell'armatura. Il Saucer Attack è il colpo che Capella usa grazie ai suoi dischi. Una volta lanciati, controlla i suoi dischi con la sola forza mentale, quindi quando la sua mente è confusa o preda di un'illusione ne perde il controllo. Quando li lancia crea decine di copie illusorie per mascherare i due dischi reali e superare le difese dell'avversario.
Nell'Enciclopedia Tazien, viene spiegato che Capella utilizza i dischi solo per distrarre i nemici, e che il suo vero colpo segreto è un altro; tuttavia, viene sconfitto da Ikki prima di poterlo rivelare.
Albiore e Daidaros
Albiore di Cepheus (ケフェウス星座のアルビオレ?, Cepheus no Albiore) compare solo nell'anime, doppiato in italiano da Marco Balzarotti (ep. 40) e Flavio Arras (ep. 69-70). Non si tratta di un personaggio filler, ma di una reinterpretazione di un personaggio esistente nel manga: Daidaros di Cefeo. Secondo l'Outer Saint File comparso nel nº 17 di Saint Seiya edito da Star Comics nel 2001 come Shot nº 29, possiede una tecnica mortale sconosciuta.
Albiore è il maestro di Shun e di altri allievi tra cui June, Reda e Spica (gli ultimi due solo nell'anime) della terribile isola di Andromeda. È stato il primo a riconoscere la grande potenza del cosmo di Shun dopo che aveva superato la prova per ottenere l'armatura. Dimostra di essere in grado di rivaleggiare contro un cavaliere d'oro e di essere un personaggio ombroso e riflessivo, a tratti cinico; tale comportamento è dato principalmente dal fatto di essere profondamente attaccato ai suoi allievi, al punto di sacrificare la propria vita pur di lasciare il tempo a tutti di scappare dall'isola di Andromeda quando viene attaccata dai cavalieri d'oro. Il Grande Sacerdote non sapeva se Albiore si sarebbe schierato dalla sua parte, e nel contempo Albiore stesso nutriva dei sospetti sulla credibilità del Grande Sacerdote, così inviò due Cavalieri d'oro per accertarsi della sua fedeltà al Santuario. Egli ordina a Milo di ucciderlo, coadiuvato da Aphrodite, che in gran segreto si reca sull'isola di Andromeda. Albiore riesce a tenere testa a Milo, ma è solo grazie all'intervento di Aphrodite che Milo riesce ad avere la meglio su di lui. La rosa rossa di Aphrodite lo ferisce rallentandogli i movimenti e impedendogli di combattere al meglio delle sue forze. In seguito Milo completa l'opera uccidendo Albiore. L'isola di Andromeda viene così distrutta, ma Albiore muore da eroe e da perfetto Cavaliere di Atena riuscendo a far scappare i suoi allievi, sacrificandosi al posto loro.
Nel manga, il ruolo di maestro di Shun è coperto da Daidaros di Cepheus (ケフェウス星座のダイダロス?, Cepheus no Daidalos)[14]. Sebbene i due personaggi siano molto diversi nell'aspetto (Albiore è giovane e combatte usando delle catene come l'allievo, Daidaros è più anziano e ne è privo), condividono gran parte della storia; l'unica differenza sostanziale è che, nel fumetto, Daidaros affronta soltanto Aphrodite. Nel Taizen, Daidaros viene descritto come un cavaliere molto potente, che conosce bene i poteri delle altre armature e che sa padroneggiare ogni attacco (per questo motivo il Grande Sacerdote invia proprio un Cavaliere d'oro ad eliminarlo). Nel manga inoltre viene detto che Daidaros era un maestro di numerosi allievi.
Arachne
Arachne di Tarantula (蜘蛛星座のアラクネ?, Tarantula no Arachne), o Arachne della Tarantola[15], è un Cavaliere d'argento[16]. Arachne non compare nel manga, ma solo nell'episodio 35 dell'anime, dove è doppiato da Ken Yamaguchi nella versione originale e da Maurizio Scattorin in quella italiana.
Secondo l'Outer Saint file[17] questo cavaliere si è autonominato cavaliere d'argento, ma non è certo se lo sia davvero. Il suo aspetto è stato curato interamente dal celebre animatore Shingō Araki[18], mentre il suo nome originale deriva dal personaggio mitologico Aracne. Nel mito, Aracne era una fanciulla che, vantatasi di essere più brava di Atena nel tessere, fu da lei sfidata in una gara. Aracne vinse la sfida e Atena, adirata contro la fanciulla, la trasformò per punizione in un ragno, condannandola così a tessere la sua tela per l'eternità.
Del passato di questo guerriero si conosce ben poco. In un tempo imprecisato viene nominato Cavaliere d'Argento. Conosceva Misty, cavaliere suo pari, ed era venuto al corrente della sconfitta di quest'ultimo per mano di Seiya. Quando l'armatura d'oro del Sagittario viene perduta, Arachne viene inviato da Phaeton (dietro ordine di Arles) a prelevare Mu, Cavaliere d'oro dell'Ariete ostile al Grande Sacerdote, e portarlo al Santuario. Mu, infatti, è l'unica persona ad avere le conoscenze e le capacità adatte necessarie per trovare l'armatura d'oro scomparsa.[19] Arachne si reca così in Jamir ma non trovando Mu cerca di scoprire dove si trovi da Kiki, il quale però non glielo rivela. In soccorso di Kiki arriva Seiya, recatosi da Mu per cercare di guarire la cecità dell'amico Shiryu, ma spossato per la scalata e senza armatura è sul punto di soccombere agli attacchi di Arachne. Interviene allora Sho, Cavaliere d'acciaio alleato di Seiya, che grazie alla sua armatura tecnologica resiste ai colpi del Cavaliere d'argento.[19] Alla fine Seiya riesce a indossare l'armatura e, complice il fatto che Arachne lo sottovaluti, riesce a sconfiggere definitivamente il suo avversario con il Pegasus Ryuseiken.[19]
La sua tecnica di attacco è la Tarantula Net (nel doppiaggio Italiano chiamata, invece, Tela del Ragno o Morsa della Tarantola[20]): Arachne sferrando un pugno genera una ragnatela di luce che immobilizza l'avversario; questa ragnatela ha il potere di indebolire il cosmo, disperdendolo rapidamente con il passare del tempo. Mentre l'avversario è immobilizzato dalla ragnatela, Arachne ne approfitta per colpirlo.[19]
Argetti
Argetti di Heracles (ヘラクレス星座のアルゲティ?, Heracles no Algethi), nella traduzione del manga Argeti di Eracle, appartiene alla costellazione di Ercole ed è doppiato da Naoki Imamura nella versione giapponese e da Antonio Paiola in quella italian. Il suo nome originale Algethi deriva dalla seconda stella più luminosa della costellazione di Ercole, Ras Algethi.
Argetti (fisicamente il Cavaliere più grande di tutto il Santuario), Sirius e Dio vengono inviati da Arles a controllare Aioria, a sua volta mandato in missione per uccidere il traditore Seiya. Giungono proprio quando Aioria sta portando via Shaina, ferita, decidendo di lasciare Seiya in vita per il momento. I tre Cavalieri d'argento decidono quindi di occuparsi direttamente dell'eliminazione del ragazzo, privo al momento della sua armatura. Argetti lo solleva in aria col suo colpo, interviene però Dio che lo blocca durante la ricaduta, volendo esser lui a sconfiggere il nemico. Anche Sirius obietta, commentando che spetta a lui il diritto essendo il più anziano. Tra i tre Cavalieri d'argento nasce una disputa su chi spetti uccidere Seiya e alla fine Argetti scaraventa nuovamente in aria il nemico, risolvendo la contesa lasciando il colpo di grazia al più veloce. L'armatura d'oro del Sagittario però appare all'improvviso, avvolgendo il corpo del ragazzo di un'aura dorata e scomponendosi per rivestirlo. Argetti e gli altri sono immobilizzati dalla forza scaturita che poco dopo li travolge, scaraventandoli al suolo privi di vita con le armature completamente distrutte. Viene poi resuscitato (solo nell'anime) nella saga di Hades e insieme ad Sirius e Dio attacca Shun, perdendo dopo una breve battaglia.
Nell'Enciclopedia Taizen, Argetti è descritto come il Cavaliere di Atena più forte fisicamente, la cui capacità di lanciare è superiore a quella di Moses; viene sconfitto da Seiya solo grazie all'armatura d'oro.
Nel manga di Lost Canvas appare brevemente il Silver Saint di Eracle, fisicamente identico ad Argetti.
Il colpo segreto di Argetti è il Corneolos: Argetti batte i pugni tra loro e solleva entrambe le braccia, creando un violento vortice d'aria che spinge l'avversario in aria, immobilizzato dalla pesante pressione esercitata dal colpo. Il vortice poi sparisce e in teoria si aspetta che il nemico ricada a terra con violenza, visto che non potendo muoversi non può attutire la caduta. Nel doppiaggio italiano della serie classica questo colpo non ha nome, mentre nella versione originale e nel manga viene chiamato "Corneolos". Nella versione cartacea il colpo è leggermente diverso, infatti Argetti si limita ad afferrare l'avversario per poi lanciarlo in aria. Questa variante viene riproposta nella serie animata di Hades, in cui Argetti afferra Shun con entrambe le mani e lo scaraventa in alto; inoltre viene finalmente dato al colpo un nome italiano (Onda d'urto).
Argor
Argor di Perseus (ペルセウス星座のアルゴル?, Perseus no Algol), nella traduzione del manga Argor di Perseo, appartiene alla costellazione di Perseo. È doppiato da Akira Kamiya nella versione giapponese e da Maurizio Scattorin (ep. 26 e 36), Paolo Marchese (ep. 27-28) e Mario Scarabelli (Hades) in quella italiana. Il suo nome originale Algol deriva dalla seconda stella più luminosa della costellazione di Perseo.
Argor viene notato per la sua forza e i suoi poteri da Shaina, che lo arruola per portare a termine la missione per conto di Arles. Shaina, sapendo che Seiya, Shiryu e Shun erano partiti per una missione esplorativa in Grecia ne approfitta. Con l'aiuto dei poteri mentali di Spartan, la ragazza organizza una trappola su un'isola sperduta dell'Egeo meridionale. Il Cavaliere fa precipitare l'aereo su cui volano i tre ragazzi, che si salvano giungendo sull'isola. Mentre Seiya affronta Shaina, Spartan sceglie di lottare contro Shiryu, lasciando Shun ad Argor. Shun tiene impegnato il Cavaliere con le sue catene, non riuscendo però a colpirlo. Nel frattempo Shaina viene sconfitta da Seiya e Argor quindi cerca di accorrere in suo aiuto. L'avversario però non gli lascia il passo e il Cavaliere d'argento è così costretto ad usare il suo scudo, col quale pietrifica Shun all'istante. Seiya e Shiryu accorrono subito verso il compagno, sorpresi per l'accaduto. Argor allora ne approfitta per trasformare con lo scudo di Medusa anche loro in pietra. Shiryu, al contrario dell'amico, riesce però a sottrarsi dal potente sguardo della gorgone, proteggendosi la vista con lo scudo del Dragone. Il suo maestro infatti gli aveva parlato della leggenda dello scudo, e il ragazzo riesce quindi a proteggersi in tempo. Spartan allora cerca di bloccare il nemico, per permettere ad Argor di pietrficarlo, Shiryu però riesce a liberarsi all'ultimo dalla presa ed a diventare roccia è l'avversario. I due si trovano dunque a lottare da soli faccia a faccia. Shiryu colpisce l'avversario col Rozan Shoryuha che risulta però troppo debole, poiché il Cavaliere è obbligato continuamente a fare attenzione allo sguardo della Medusa, senza riuscire quindi a mettere abbastanza energia nel colpo. Argor inizia a deridere l'avversario, cercando di provocarlo per fargli abbandonare lo scudo, unica sua protezione. Shiryu allora, ricordando la storia sul mito della Medusa e di come Perseo la uccise, decide di provare ad usare lo stesso stratagemma, sfruttando il riflesso sul suo scudo per poter attaccare Argor senza dover incrociare lo sguardo della gorgone. Il Cavaliere d'argento però è ben a conoscenza della leggenda e salta in alto, evitando l'attacco di Shiryu e bloccando i suoi movimenti con l'attacco Ra's Al ghul Gorgonio, per poi attaccarlo con una pesante raffica di calci. Con sorpresa del Cavaliere di Perseo, l'avversario si rialza, deciso a sconfiggerlo per riportare i suoi compagni in vita. Strappandosi della stoffa dai pantaloni, ricava una fascia con la quale si benda per poter attaccare senza incorrere nello sguardo malefico dello scudo. Lo sguardo di Medusa però si dimostra molto più penetrante del previsto, superando persino la stoffa e le palpebre tenute chiuse dal Cavaliere di bronzo e pietrificando così il suo braccio sinistro e con lui lo scudo del Dragone. Argor ne approfitta per colpire il nemico e dargli il colpo di grazia. All'improvviso però giungono in suo aiuto i Cavalieri d'acciaio, che bloccano l'attacco del nemico. Inizialmente in vantaggio, vengono però messi tutti e tre immobilizzati e messi a terra dallo stesso attacco. Il loro intervento consente comunque a Shiryu di pensare a una strategia. Il Cavaliere di Atena decide infatti di accecarsi, per poter così combattere. Guidato da Atena il ragazzo riesce a "vedere" l'avversario e lo colpisce con tutta la forza del Rozan Shoryuha che trapassa lo scudo di Medusa e giunge in pieno petto, perforando l'armatura. Alza poi il pugno in alto, mandando in frantumi le vestigia d'argento e facendo crollare a terra Argor, che solo in punto di morte capisce che Atena era dalla parte dell'avversario. Con la sua morte e la distruzione dello scudo, Seiya e Shun tornano normali. Viene poi resuscitato (solo nell'anime) nella saga di Hades e, insieme ad Capella e Dante attacca Shiryu, venendo sconfitti dopo una breve battaglia.
Nel 2012 è uscito in Giappone il modellino (myth cloth) di Argo basato sulla sua versione "classica", in doppia versione: Silver Cloth e Surplice.
In Lost Canvas fa una brevissima apparizione il Silver Saint di Perseo.
Le sue tecniche sono:
- Scudo di Medusa, è il colpo che viene più utilizzato da Argor. Il Cavaliere ha infatti sul suo scudo il volto di Medusa e quando la gorgone apre gli occhi lancia un raggio verso gli avversari i quali, se incrociano il loro sguardo con il suo, si trasformano subito in pietra. Il raggio scaturito dallo sguardo di Medusa si rivela molto penetrante, tanto da poter superare sia la stoffa che le palpebre, avendo però un effetto pietrificante minore sull'avversario.
- Ra's Al Ghul Gorgonio (ラスアルグール ゴルゴニオ?, Rhas Ar Ghoul Gorgonio, in arabo Testa della gorgone, più letteralmente Testa del domene gorgone), è una tecnica che Argor utilizza sia per evitare, che per bloccare e poi attaccare l'avversario. Argor salta molto in alto, portandosi sopra l'avversario, mentre col suo cosmo crea nella mente nemica l'illusione di centinaia di serpenti, come quelli della chioma di Medusa, che bloccano il corpo. Attacca poi il nemico indifeso, colpendolo con una serie di pesanti calci. Nell'adattamento italiano dell'anime è chiamato Stratagemma della Gorgone
Asterion
Asterion di Hound (猟犬星座のアステリオン?, Hound no Asterion), nella traduzione del manga Asterion del Cane da caccia e nell'adattamento italiano dell'anime Asterione, appartiene alla costellazione dei Cani da Caccia ed è doppiato da Kazuo Hayashi nella versione giapponese e da Massimiliano Lotti in quella italiana. Il suo nome Asterion deriva dalla seconda stella più luminosa della costellazione dei Cani da Caccia.
Viene incaricato insieme al compagno Moses di andare a Tokyo per aiutare Misty nella sua missione di uccidere i Cavalieri di bronzo ribelli. I due giungono davanti alla tomba di Seiya, vicina alla quale giace il corpo di Misty. Messa alle strette dai due e grazie alla capacità di leggere nel pensiero di Asterion, Marin è costretta a rivelare il suo tradimento e ad agire di conseguenza, attaccando. Asterion aiuta Moses, in difficoltà a stare dietro alla grande velocità dell'avversaria, avvisandolo anticipatamente sulle mosse della guerriera. Su sua idea, Marin viene poi legata ad un palo a testa in giù, in balia della alta marea, servendosi della ragazza come esca per stanare Seiya. Il Cavaliere giunge in suo soccorso e sconfigge il compagno Moses. Asterion allora combatte, ingannando con facilità la mente dell'avversario. Con il Million Ghost Attack moltiplica la sua immagine. Seiya inizia a colpire le illusioni col suo fulmine, inutilmente, mentre Asterion lo colpisce da ogni direzione, mandandolo a terra. Quando sta per dargli il colpo decisivo, sente un cosmo alle sue spalle e scopre che Marin si è liberata grazie all'aiuto di Kiki. Il Cavaliere d'argento prova a leggere la mente della guerriera per scoprire quale strategia abbia pensato, ma scopre che la ragazza ha fatto il vuoto nella sua testa. Marin riconosce il vero Asterion tra le copie illusorie e attacca il nemico con l'Eagle Toe Flash. Il Cavaliere viene colpito dal calcio cadendo a terra. Prima di morire, implora l'aiuto dell'avversaria, commentando che era a conoscenza dell'indole malvagia del Gran Sacerdote ma che non era riuscito a resistere ai suoi poteri mentali, ma è troppo tardi e il guerriero esala l'ultimo respiro.
Nel manga le cose sono leggermente differenti dalla versione animata. Qui Asterion fa parte di un gruppo di 5 Cavalieri d'argento (comprendenti oltre a lui Marin, Moses, Misty e Babel) mandati in Giappone a punire i Cavalieri di bronzo e che hanno provocato la frana nel monte Fuji durante la battaglia fra Seiya e Ikki, ma appare la prima volta dopo che Marin ha dato il (finto) colpo di grazia a Seiya con sulle spalle il cadavere di Black Dragon, che però lui crede essere quello di Shiryu a causa di un'illusione dovuta ai poteri di Mu.
A differenza dell'anime, Asterion viene lasciato in vita da Marin per avvisare il Gran Sacerdote degli ultimi avvenimenti. Il suo destino tuttavia rimane ignoto. In una delle riedizioni del manga, viene però mostrata, nel cimitero del Sanruario, una lapide con inciso il suo nome, il che lascia presumere che possa essere stato ucciso dal Gran Sacerdote per il suo fallimento.
Nell'anime di Lost Canvas fa una brevissima comparsa il Silver Saint dei Cani da Caccia.
Asterion è dotato di poteri mentali che gli permettono di creare illusioni di pochi secondi nella mente degli avversari meno esperti, ingannando la loro percezioni. Inoltre è capace di leggere i pensieri degli altri, anticipandone quindi le mosse quando queste non sono portate troppo velocemente.
- Million Ghost Attack, è una tecnica illusoria con la quale Asterion crea diversi ologrammi della propria immagine, in genere saltando in alto e quindi la maggior parte degli ologrammi è sospesa in aria. Dopo aver moltiplicato la propria immagine, ogni singolo ologramma attacca confondendo e spiazzando l'avversario che ne viene travolto. È una tecnica utilizzata anche per stancare l'avversario che colpisce a caso le varie copie, un guerriero esperto però riesce e distinguere il vero corpo da quelli illusori.
Nella Taizen Kurumada ha precisato che le sue tecniche derivano direttamente dal Satori.
Babel
Babel di Centaurus (ケンタウルス星座のバベル?, Centaurus no Babel), nella traduzione del manga Babel del Centauro, appartiene alla costellazione del Centauro. È doppiato da Yuuji Mikimoto nella versione giapponese e da Giovanni Battezzato (ep. 25-26), Diego Sabre (ep. 36) e Antonello Governale (Hades) in quella italiana. Il suo nome originale, uno dei pochi a non essere stato tradotto o cambiato nella versione anime italiana, è un nome biblico, corrispondente all'italiano Babele (o Babilonia).
Babel, Cavaliere d'argento, giunge alle rovine del Palazzo dei tornei deciso a vendicare i suoi tre compagni sconfitti, Misty, Moses e Asterion. Qui trova tutti e cinque i Cavalieri di bronzo, che hanno appena scoperto che Saori Kido è in realtà la dea Atena. Solo Seiya e Hyoga hanno indosso l'armatura e cercando quindi di affrontare il nuovo avversario. Seiya però è senza forze dopo lo scontro con Moses e Asterion e non riesce ad essere d'aiuto. Cade quindi sulle spalle di Hyoga la protezione di Atena. Babel però grazie alle sue tecniche di fuoco avvolge le rovine del palazzo con le fiamme. Il Cavaliere di Atena cerca di fronteggiarlo, utilizzando la sua energia fredda, riuscendo però a malapena a proteggere se stesso e i suoi amici. L'intervento di tre misteriosi ragazzi, i Cavalieri d'acciaio, permette di ribaltare la situazione. I tre misteriosi guerrieri stanno in un primo momento a guardare, per poi intervenire prima che Hyoga venisse sopraffatto dalle fiamme di Babel. Riescono a mettere in difficoltà il nemico, permettendo al Cavaliere del Cigno di riprendere in mano la situazione e con la Diamond Dust congela le fiamme e ferisce il Cavaliere d'argento. Infine con l'Aurora Thunder Attack scaglia in aria Babel, sconfiggendolo. Saori si avvicina al Cavaliere in punto di morte e lo libera dall'influsso malefico di Arles. Babel riconosce in lei la dea Atena e piangendo si lascia cadere a terra, ormai privo di vita. Viene poi resuscitato nella saga di Hades (solo nell'anime) e insieme ad Misty e Moses attacca Hyoga, perdendo dopo una breve battaglia ma affidando la protezione di Atena a Cristal prima di morire.
Nel manga la storia del personaggio si svolge in maniera differente rispetto alla versione animata. Qui Babel fa parte di un gruppo di cinque Cavalieri d'Argento (comprendenti oltre a lui Marin, Moses, Misty e Asterion) mandati in Giappone a punire i Cavalieri di Bronzo e che hanno provocato la frana nel monte Fuji durante la battaglia fra Seiya e Ikki, ma appare la prima volta dopo che Marin ha dato il (finto) colpo di grazia a Seiya con sulle spalle il cadavere di Black Swan, che però lui crede essere quello di Hyoga a causa di un'illusione dovuta ai poteri di Mu dell'Ariete. Il suo scontro con Hyoga, inoltre, si svolge prima di Moses e Asterion ed immediatamente dopo quello di Seiya e Misty (lo scontro avviene quindi prima della rivelazione del segreto di Atena). Dopo aver messo in serio pericolo il Bronze Saint con i suoi colpi e la sua tecnica infuocata, viene sconfitto dal Kholodny Smerch di Hyoga (senza l'aiuto dei Cavalieri d'acciaio inesistenti nel manga): inoltre non viene fatto cenno ad un suo controllo mentale da parte del Sacerdote. Nel manga, quando Babel appare la prima volta, viene mostrato che può usare anche il fuoco fatuo.
Le sue tecniche sono:
- Fotiaroufihtra (Vortice di Fiamme): è la tecnica segreta di Babel del Centauro usata nel manga. Babel specifica che realizza questo colpo incendiando l'aria con il suo cosmo e generando un potente vortice di fuoco con cui colpisce l'avversario. Il Cavaliere dice inoltre che questo vortice di fuoco riduce completamente il corpo dell'avversario in un mucchietto di cenere. Nel manga viene mostrato che Babel può usare anche il fuoco fatuo.
- Swirl of Flame (Lobi di Fiamma), è la tecnica usata nell'anime. Sono una serie di numerose sfere fiammeggianti che Babel lancia contro il nemico, di solito dopo aver saltato, in modo da aver un maggior raggio d'azione. Le dimensioni delle sfere di fuoco possono variare e vengono lanciate sollevando le mani in avanti, ad altezza del torace ed unendo le punte dei pollici, generando i globi infuocati.
- Aurora Infuocata: si tratta in sostanza di una versione potenziata dei Lobi di Fiamma. Babel infatti utilizza una sola grande sfera di fuoco, dalla forza devastante. Questo colpo viene nominato solo nell'anime, nel manga infatti non ha nome essendo considerato solo una versione potenziata del precedente e quindi non una tecnica vera e propria.
Ptolemy
Ptolemy di Sagitta (矢星座のトレミー?, Sagitta no Ptolemy), nella traduzione del manga Tramy della Freccia e nell'adattamento italiano dell'anime Betelgeuse, appartiene alla costellazione della Freccia, ed è doppiato in italiano da Giovanni Battezzato.
Ptolemy fa soltanto una breve quanto decisiva apparizione in un episodio. Quando Atena, infatti, accompagnata dai quattro Cavalieri di bronzo, arriva ad Atene per incontrare il Sacerdote, trova ad attendere il gruppo una losca figura incappucciata e mascherata, che si qualifica come ambasciatore del Santuario incaricato di condurli e guidarli verso le stanze di Arles. Dopo aver raccontato la storia delle 12 Case dello Zodiaco, improvvisamente si toglie il travestimento di dosso, rivelando la sua vera identità ed attaccando il gruppo di sorpresa con le sue frecce illusorie. I Cavalieri di Bronzo si accorgono presto che si tratta di un'illusione ed un singolo Pegasus Ryuseiken è sufficiente per mandare al tappeto questo guerriero. Illuso della facile vittoria, Seiya sorpreso dalla soddisfazione e dalle risate del rivale, si accorge tuttavia che nel frattempo una freccia d'oro da lui scagliata ha trafitto il cuore della giovane Saori Kido, e solo lo scudo di Atena, situato nelle stanza del Sacerdote può salvarla.
Nell'anime di Lost Canvas appare il Silver Saint della Freccia. Dimostra un carattere abbastanza impulsivo cercando istintivamente di uccidere anche l'ultimo Spectre superstite che si dà alla fuga, venendo fermato da Cerbero che consiglia di seguirlo. Muore poi assieme ai suoi compagni in una battaglia contro gli specter al Castello di Hades. Nel manga di Lost Canvas la vicenda raccontata nell'anime riguardante questo personaggio, è più corta.
La tecnica di attacco di Ptolemy si chiama Phantom Arrow (nome serie italiana: Freccia di Betelgeuse): dal suo pugno fuoriescono numerosissime frecce che volano velocemente contro l'avversario. In realtà solo una di queste frecce è vera mentre tutte le altre sono illusioni; ed essa colpisce l'avversario che intanto è ingannato dalle frecce illusorie. È con questa tecnica che colpisce al petto Saori con la freccia d'oro durante la saga delle dodici case.
Jamian
Jamian di Crow (烏星座のジャミアン?, Crow no Jamian), nella traduzione del manga Jamian del Corvo e nell'adattamento italiano dell'anime Damian, appartiene alla costellazione del Corvo. È doppiato da Naoki Tatsuta nella versione giapponese e da Giorgio Melazzi (ep. 29, 30) e Orlando Mezzabotta (ep. 36) in quella italiana.
Jamian, noto anche come il "domatore di corvi", viene incaricato dal Gran Sacerdote di rapire Saori, riuscendoci grazie ai suoi corvi che la catturano e volano via con lei. Viene raggiunta però da Seiya che, dopo un primo momento sfavorevole contro il Cavaliere d'argento, si riprende e supera Jamian. Riesce a liberare Atena dai corvi, ferendosi però al braccio per salvarla dalla caduta. Trovandosi contro sia Jamian che Shaina, giunta poco dopo, il ragazzo si butta in un dirupo per salvare la dea. Quando Jamian decide di attaccare Atena con i suoi corvi, la ragazza plagia la mente dei volatili, rivoltandoli contro il proprio padrone. Jamian, ormai mentalmente sconfitto e circondato dall'arrivo di Hyoga e Shun, impazzisce e cade da solo dal precipizio, trovandone la morte. Nel manga classico, Dante, Capella, Argor e Jamian fanno parte di un gruppo guidato da Shaina che ha il compito di distruggere il Colosseo Grado (Palazzo dei Tornei nella versione tv) ed in seguito di rapire Saori e recuperare l'armatura del Sagittario. Le sue vicende sono simili a quelle dell'anime, ma viene sconfitto da Ikki della Fenice (Phoenix nella versione tv) con il colpo "Hoyokou Tensho" (Volo della Fenice).
Jamian ha anche un cameo in Saint Seiya Next Dimension, sequel del manga classico[21]
In Saint Seiya Omega compare il nuovo cavaliere del Corvo nell'episodio 11.
La sua tecnica d'attacco si chiama Black Wing Shaft: inizialmente i corvi controllati da Jamian attaccano l'avversario; il Cavaliere concentra poi il cosmo e sferra un pugno, non molto potente, ma sufficiente a far cadere centinaia di piume dei corvi che si appiccicano al corpo dell'avversario, fino a ricoprirlo tutto. Le piume (per motivi sconosciuti) risultano molto pesanti, difficili da staccare, l'avversario così si ritrova soffocato e incapace di muoversi, inerme a subire i colpi di Jamian. In generale nei combattimenti Jamian sfrutta il suo stormo di corvi per volare trasportato da essi e usarli in battaglia. Nell'adattamento italiano dell'anime è chiamata Ala Nera di Damian.
Dio
Dio di Musca (銀蝿星座のディオ?, Musca no Dio), nella traduzione del manga Dio della Mosca e nell'adattamento italiano dell'anime Dedalus, appartiene alla costellazione della Mosca. È doppiato da Ryouichi Tanaka nella versione giapponese e da Orlando Mezzabotta (serie classica) e Marco Pagani (Hades) in quella italiana.
Dio, Argetti e Sirius vengono inviati da Arles a controllare Aioria, a sua volta mandato in missione per uccidere il traditore Seiya. Giungono proprio quando Aioria sta portando via Shaina, ferita, decidendo di lasciare Seiya in vita per il momento. I tre Cavalieri d'argento decidono quindi di occuparsi direttamente dell'eliminazione del ragazzo, privo al momento della sua armatura. Argetti lo solleva in aria col suo colpo, interviene però Dio che lo blocca durante la ricaduta, volendo esser lui a sconfiggere il nemico. Anche Sirius obietta, commentando che spetta a lui il diritto essendo il più anziano. Tra i tre Cavalieri d'argento nasce una disputa su chi spetti uccidere Seiya e alla fine Argetti scaraventa nuovamente in aria il nemico, risolvendo la contesa lasciando il colpo di grazia al più veloce. L'armatura d'oro del Sagittario però appare all'improvviso, avvolgendo il corpo del ragazzo di un'aura dorata e scomponendosi per rivestirlo. Dio e gli altri sono immobilizzati dalla forza scaturita che poco dopo li travolge, scaraventandoli al suolo privi di vita con le armature completamente distrutte. Viene poi resuscitato nella saga di Hades (solo nell'anime) e insieme ad Argetti e Sirius attacca Shun, perdendo dopo una breve battaglia.
Dead End Fly è il colpo di Dio e consiste in un calcio, in genere rivolto al viso dell'avversario, capace di farlo sbalzare lontano parecchi metri. Nella Taizen viene specificato che con questo colpo Dio colpisce l'avversario al volo con un calcio scagliato ad una velocità superiore a quella del suono. Nell'adattamento italiano dell'anime è chiamato Labirinto Oscuro.
Misty
Misty di Lizard (蜥蜴星座のミスティ?, Lizard no Misty), nella traduzione del manga Misty della Lucertola e nell'adattamento italiano dell'anime Eris, appartiene alla costellazione della Lucertola. È doppiato da Yuu Mizushima nella versione giapponese e da Marco Balzarotti (serie classica) e Sergio Romanò (Hades) in quella italiana.
Il Sacerdote lo incaricò, assieme a Marin, di uccidere i Cavalieri di bronzo, colpevoli di aver trasgredito alle regole del Santuario. Giunto a Tokyo, attaccò Seiya sulla spiaggia, privo di armatura. Grazie a Kiki, che richiama la sua armatura con la telecinesi, può però indossare le vestigia ma il suo Pegasus Ryuseiken non riesce a scalfire le difese di Misty. Il Cavaliere d'argento si accinge quindi a colpire con la sua tecnica l'avversario, ma Marin interviene anticipandolo e colpendo con un colpo all'apparenza mortale al cuore il suo ex allievo. Seppelliscono Seiya in una tomba sulla spiaggia. Dubitando però dell'azione della guerriera, Misty le suggerisce di tornare al Santuario, mentre lui rimane ad aspettare i restanti Cavalieri di bronzo da sconfiggere. Rimasto quindi da solo sul luogo colpisce la tomba del Cavaliere, dalla quale salta fuori Seiya, ancora vivo. Seiya attacca nuovamente col suo colpo il Cavaliere d'argento, che non subisce alcun danno, protetto dalla sua barriera. A sua volta Misty scaglia il suo colpo, Marble Tripper che solleva e sbalza via Seiya in acqua, apparentemente morto. Il Cavaliere però si è sporcato di sangue e decide di togliersi l'armatura per lavarsi in acqua. Il Cavaliere di Atena si rialza, ancora vivo, e risfida Misty, dandogli il tempo di rivestirsi. Lo riattacca ancora una volta con il Pegasus Ryuseiken ed Misty si protegge ancora con la sua barriera, con la quale rispedisce indietro i colpi all'avversario. Un colpo però riesce a superare la sua difesa e colpirlo al fianco. Il Cavaliere di bronzo attacca nuovamente, concentrando ancora una volta i suoi colpi in uno solo e creando così il Pegasus Suiseiken, con la quale spezza la barriera di Misty e lo colpisce. L'avversario si vede così costretto ad attaccare con il Marble Tripper, ma stavolta Seiya riesce a proteggersi dal colpo, senza farsi balzare via, e riuscendo anche a respingerlo. Mentalmente sconvolto dalla forza dell'avversario, Misty è facile preda di Seiya, che lo aggira e con una presa lo porta in alto, facendolo schiantare in mare con il Pegasus Rolling Crash. Il Cavaliere, sconfitto, si rialza e arriva a riva, pentendosi dello stile di vita condotto, per poi cadere sulla sabbia ormai morto.
Nell'anime, viene poi resuscitato nella saga di Hades e insieme a Moses e Babel attacca Hyoga, morendo dopo una breve battaglia.
Misty è apparso nel capitolo 75 di Episode G pubblicato in Giappone ad aprile 2009, dove si reca in Egitto con Retsu e Shaina per contrastare l'avanzata dei mostri evocati dai Titani.
Nell'anime di Lost Canvas fa una breve apparizione il cavaliere d'argento della Lucertola fisicamente identico a Misty.
Le sue tecniche sono:
- Marble Tripper (マーブルトリパー?, Marble Tripper): Misty concentra il suo cosmo sul pollice, l'indice e il medio aperti da cui fuoriesce un vortice di vento la cui velocità supersonica sbalza in aria l'avversario. Nell'adattamento italiano dell'anime è chiamato Dita d'Argento.
- Inoltre col movimento rotatorio dei palmi aperti, Misty crea davanti a sé una solida barriera d'aria[22] capace di proteggerlo. Questa tecnica viene superata da Seiya, che concentra la forza dei colpi in un solo punto, rendendola inefficace. La barriera inoltre non funziona in acqua.
Loto e Pavone
Loto (蓮星座のアゴラ?, Lotus no Argora (Agorà del Loto)) e Pavone (孔雀星座のシヴァ?, Pavo no Śiva (Shiva del Pavone)) sono personaggi esclusivi dell'anime, dove sono doppiati rispettivamente da Takaya Haji e Shigeru Nakahara nella versione giapponese e da Paolo Marchese e Antonio Ballerio in quella italiana. Il loro aspetto è stato curato interamente dal celebre animatore Shingō Araki, mentre i loro nomi originali derivano rispettivamente dagli Aghori (sanscrito: Aghora), che nell'Induismo sono degli sadhu ascetici devoti a Shiva, e dal dio dell'induismo Shiva.
Sono discepoli del Cavaliere d'oro Virgo. Diventati Cavalieri, per conto del Grande Sacerdote Arles ricevono l'incarico di recarsi con Pavone sull'Isola del Riposo per uccidere Phoenix, proprio mentre sono in corso le battaglie tra i Cavalieri di Bronzo e i Cavalieri d'oro alle dodici case[23]. Loto e Pavone giungono sull'isola al comando di un gruppo di soldati semplici. Questi attaccano un villaggio vicino con l'obiettivo di far uscire Phoenix allo scoperto. È solo dopo la vittoria di Phoenix sui soldati che Loto e Pavone scendono sul campo di battaglia. Inizialmente Loto non attacca Phoenix, lasciando quest'incombenza a Pavone, il quale lo colpisce ripetutamente approfittando della paralisi del Cavaliere di bronzo; Loto infatti è intento in meditazione, in una preghiera che arriva a Virgo (che si trova alla sesta casa) che riesce a bloccare Phoenix con il suo cosmo[23]. Dopo un duro combattimento, però, il blocco effettuato da Virgo viene interrotto da Atena, e Loto e Pavone vengono così sconfitti da Phoenix con le Ali della fenice. Prima di lasciare il luogo dello scontro, Phoenix osserva i cadaveri dei suoi avversari e, pur non rimpiangendo la loro morte, spera che Atena li perdoni, nonostante i due sia stati autori di molte malvagità e sofferenze[23].
Nell'anime Saint Seiya Omega[24] ed il manga Saintia Sho[25] compaiono due sacerdotesse guerriere, rispettivamente Pavlin e Mayura, appartenenti ai Cavalieri d'argento e il cui simbolo è il Pavone. Le loro Armature però sono ben diverse, incongruenti.
La tecnica d'attacco di Loto si chiama "Renge Bakusai Ken" (lett. Colpo esplosivo del Fiore di Loto,') nella versione italiana dell'anime Nettare di Loto. Loto colpisce l'avversario con un pugno che assume le sembianze di un fiore di Loto luminoso. Chi viene colpito dal Nettare di Loto rischia la vita, essendo questo colpo carico di una grande quantità di cosmo che Loto concentra con la meditazione, come viene esplicitato nei dialoghi originali dell'anime[23]. La tecnica di Pavone, invece, si chiama Senju Shin On Ken (lett. Colpo a risonanza delle mille mani divine), nella versione italiana dell'anime Abbraccio dell'Oriente. Pavone colpisce l'avversario in tutto il corpo con centinaia di pugni scagliati ripetutamente a grande velocità; prima di lanciare la tecnica alle sue spalle compare il Pavone in posizione della ruota del Pavone[23]. La velocità del colpo è tale da generare nell'osservatore l'illusione percettiva di avere molte più braccia. Loto e Pavone, inoltre, possono creare con i loro cosmi una spirale di luce per imprigionare gli avversari.[23].
Moses
Moses (白鯨星座のモーゼス?, Cetus no Moses), nella traduzione del manga Moses della Balena, appartiene alla costellazione della Balena. È doppiato da Koji Totani nella versione giapponese e da Orlando Mezzabotta (serie classica) e Mario Scarabelli (Hades) in quella italiana. Il suo nome originale è un nome biblico, corrispondente all'italiano Mosè. Mosè e la balena sono entrambi legati sia all'acqua sia alla Bibbia: il primo, infatti, separò le acque del mar Rosso, mentre la seconda inghiottì il profeta Giona per alcuni giorni.
Viene incaricato insieme al compagno Asterione di andare a Nuova Luxor per aiutare Eris nella sua missione di uccidere i Cavalieri di bronzo ribelli. Come per riferirsi al suo omonimo biblico, fa la sua prima apparizione camminando in mezzo alle acque aperte del mare. I due giungono davanti alla tomba di Pegasus, vicino alla quale giace il corpo di Eris. Messa alle strette dai due e grazie alle capacità telepatiche di Asterione, Castalia è costretta a rivelare il suo tradimento e ad agire di conseguenza, attaccando. Moses ha difficoltà a stare dietro alla grande velocità dell'avversaria, ma grazie al compagno che lo avvisa anticipatamente delle mosse della guerriera, riesce a sconfiggerla con il suo colpo, Getto d'Acqua Devastante. Su idea di Asterione, legano Castalia ad un palo a testa in giù, in balia della alta marea, servendosi della ragazza come esca per stanare Pegasus. Il Cavaliere giunge in suo soccorso e atterra subito con il Fulmine di Pegasus Moses. L'avversario però si rialza e lo balza in aria, colpendolo col suo pugno. Finisce a terra semisvenuto e Moses decide di finirlo usando ancora il suo colpo, Pegasus, però sentendo che Castalia è sua sorella, riesce a riprendersi e colpisce il pugno del Cavaliere d'Argento in aria, distruggendolo, per poi finirlo con il Fulmine di Pegasus, mandando in pezzi la sua armatura e con essa il suo corpo.
Nell'anime, viene poi resuscitato nella saga di Hades e insieme a Eris e Babel attacca Cristal, morendo dopo una breve battaglia.
Nell'anime di Lost Canvas fa una breve apparizione il Silver Saint della Balena, fisicamente identico a Moses.
La sua tecnica d'attacco, Getto d'Acqua Devastante (Kaitos Spouting Bomber), è un colpo suddiviso in due parti. Inizialmente Moses afferra per un braccio l'avversario, lanciandolo in aria. Con entrambe le braccia aperte poi crea, con una sorgente d'acqua vicina, un getto d'acqua ascensionale simile al soffio dello sfiatatoio di una balena che a causa dell'enorme pressione immobilizza l'avversario (nell'anime come nel manga si vedono dei cerchi d'energia immobilizzare sia Castalia che Pegasus). Moses, quando l'avversario ricade verso il suolo lo colpisce sulla testa con un potente pugno.
Orione
Orione (巨犬星座のシリウス?, Canis Major no Sirius), nella traduzione del manga Sirius del Cane maggiore, appartiene alla costellazione del Cane Maggiore. È doppiato da Ikuya Sawaki nella versione originale e da Enrico Carabelli (serie classica) e Paolo Sesana (Hades) in quella italiana. Il suo nome originale Sirius deriva da Sirio la stella più luminosa della costellazione del Cane Maggiore.
Orione, Argetti e Dedalus vengono inviati da Arles a controllare Ioria, a sua volta mandato in missione per uccidere il traditore Pegasus. Giungono proprio quando Ioria sta portando via Tisifone, ferita, decidendo di lasciare Pegasus in vita per il momento. I tre Cavalieri d'argento decidono quindi di occuparsi direttamente dell'eliminazione del ragazzo, privo al momento della sua armatura. Argetti lo solleva in aria col suo colpo, interviene però Dedalus che lo blocca durante la ricaduta, volendo esser lui a sconfiggere il nemico. Anche Orione obietta, commentando che spetta a lui il diritto essendo il più anziano. Tra i tre Cavalieri d'argento nasce una disputa su chi spetti uccidere Pegasus e alla fine Argetti scaraventa nuovamente in aria il nemico, risolvendo la contesa lasciando il colpo di grazia al più veloce. L'armatura d'oro del Sagittario però appare all'improvviso, avvolgendo il corpo del ragazzo di un'aura dorata e scomponendosi per rivestirlo. Orione e gli altri sono immobilizzati dalla forza scaturita che poco dopo li travolge, scaraventandoli al suolo privi di vita con le armature completamente distrutte. Viene poi resuscitato nella saga di Hades e insieme ad Argetti e Dedalus attacca Andromeda, perdendo dopo una breve battaglia.
Nell'anime fuori continuity di Lost Canvas appare il Silver Saint di Orione che fa una brevissima comparsa. È infatti, assieme a Cani da Caccia, Cerbero, Auriga e Freccia uno dei cinque cavalieri d'argento inviati per scovare la cattedrale di Hades in Italia. Lui e Cani da Caccia, a differenza degli altri tre, non vengono resuscitati da Hades. Nel manga di Lost Canvas non compare alcun cavaliere del Cane Maggiore.
Assalto frantumante (Great Mountain Smasher) è il colpo usato da Orione nella serie animata di Hades, non comparendo quindi nel manga. Si tratta essenzialmente di un pugno dato sfruttando la velocità della rincorsa che supera la velocità del suono (velocità dei cavalieri d'argento).
Orpheo
Orpheo (琴星座のオルフェ?, Lyra no Orphe), Orfeo della Lira[15] nella traduzione del manga, appartiene alla costellazione della Lira ed è l'autore Kurumada ha preso ispirazione sia per il "nome" sia per la sua "storia" all'omonimo personaggio mitologico. È doppiato da Hiroshi Kamiya nella versione giapponese e da Riccardo Niseem Onorato in quella italiana.
Viene introdotto per la prima volta nel capitolo 88 del manga, corrispondente al 16º episodio della serie OAV Hades, ed è uno dei più forti Cavalieri di Atena ad essere apparsi nella storia. Ci si riferisce a lui come Cavaliere Leggendario (o Saint Leggendario in originale), poiché si dice che i suoi poteri eguaglino quelli dei Cavalieri d'oro.[26][27] La sua fama non è solo legata al suo incredibile potere, ma anche alla sua musica, con la quale dilettava spesso le giornate del Grande Sacerdote e dei suoi seguaci[27][28]. A seguito della morte della sua amata Euridice, Orpheo si è recato negli inferi per chiedere ad Ade di poterla riavere indietro. (Come viene detto nel manga e anime l'unico modo per entrare vivi in Ade è acquisire 8° senso, quindi è ben chiaro che se Orpheo raggiunge l'Ade, ha acquisito questo senso). Ade, estasiato dal suono dell'arpa di Orpheo, lo accontenta e consente ai due di ritornare in superficie, ponendo come unica condizione quella di non voltarsi fino a quando non avessero intravisto la luce del Sole. Pandora, però, vuole evitare il crearsi di un precedente di tale dimensione e quindi, in collaborazione con Pharao (Specter di Ade), utilizza il riflesso di uno specchio per creare una luce simile a quella del Sole: Orpheo, ingannato, si volta verso la sua amata, che viene semi-pietrificata ed è condannata a restare nell'Ade. Orpheo decide quindi di rimanere nell'Ade insieme a lei, nel secondo girone, ove si trova uno stupendo giardino fiorito[26]. Durante la saga di Hades, Orpheo, venuto a sapere dell'inganno organizzato tempo prima da Pandora, riprende il suo ruolo di Cavaliere di Atena, sconfigge Pharaoh, e, insieme a Pegasus e Andromeda, tenta di uccidere lo stesso Ade approfittando del suo ruolo di musicista[26][29]. Viene, però, ferito gravemente da Rhadamante, il quale non aveva ascoltato le ipnotiche melodie del musico che avevano fatto cadere in trance gli altri Spectre. Prima di morire tra le braccia di Pegasus, Orpheo raccomanda a quest'ultimo e Andromeda di proteggere Atena da Ade[29].
Il personaggio appare anche come personaggio giocabile nei videogiochi I Cavalieri dello zodiaco - Hades, Saint Seiya: Brave Soldiers e Saint Seiya Soldier's Soul.
Nella creazione di Orpheo Kurumada riprese il quasi omonimo personaggio realizzato per il primo film della serie, I Cavalieri dello zodiaco: La dea della discordia su cui fu poi ricavato anche il personaggio di Mime per la serie di Asgard[30]. L'Orpheo di Ade riprende del suo predecessore la forma dell'armatura (ma non il colore che è argenteo, invece di essere blu) e alcune tecniche, ma non l'aspetto fisico. Alcuni colpi di Orpheo sono, invece, ispirati a quelli di Mime: infatti, entrambi possono usare la musica come arma e le corde delle loro lire per uccidere i nemici[30]. Anche i nomi dei due personaggi sono differenti nella versione originale giapponese, poiché il personaggio del film si chiama Orpheus[31], mentre quello della serie di Hades in originale si chiama Orphée, inoltre il nome italiano del primo scritto OrFeo, mentre il secondo OrPHeo, pur mantenendo inalterata la pronuncia. Tuttavia in entrambe le edizioni del manga classico (Granata Press e Star Comics) il nome del personaggio è Orfeo, con la "F" anziché con "PH"[15].
Le sue tecniche sono:
- Melodia della notte ((ストリンガーノクターン?, Stringer Nocturne): Tecnica che attacca il cervello e le terminazioni nervose dell'avversario, permettendo ad Orpheo di paralizzare oppure uccidere il suo nemico utilizzando la musica della sua Lira[32]; assomiglia al Death End Sympony di Sirya.
- Requiem finale (ストリンガーフィーネ?, Stringer Fine): Orpheo con la sua Lira intona una stupenda melodia, nello stesso istante le corde dello strumento si allungano e, come se fossero tanti tentacoli si avvolgono sul corpo dell'avversario, stritolandolo velocemente sino alla morte, ed è una tecnica che può colpire anche da lontano.[29].
La melodia usata nell'anime durante l'esecuzione di questa tecnica è la stessa dei requiem di Mime ad Asgard nella serie animata e dell'Orfeo del primo film. - Sinfonia dell'eterna quiete (デストリップセレナーデ?, Death Trip Serenade): Orpheo intona con la sua Lira una meravigliosa melodia che ha il potere di addormentare in pochi secondi tutti coloro che l'ascoltano. Viene specificato nel manga che questa tecnica agisce sull'anima di chi ascolta la melodia, e coloro che si addormentano, dormono per 10 giorni di seguito, e in questo lasso di tempo non esiste modo di poterli svegliare[29].
Vesta
Vesta (地獄の番犬星座のダンテ?, Cerberos no Dante), nella versione originale e nella traduzione italiana del manga Dante di Cerbero, appartiene alla costellazione di Cerbero. È doppiato da Akira Murayama nella versione giapponese e da Diego Sabre (ep. 31), Marco Balzarotti (ep. 36) e Claudio Moneta (saga di Hades) in quella italiana. Il nome di Dante di Cerbero è ispirato dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, in cui il protagonista incontra anche il cane Cerbero.
Vesta e Agape sono i due Cavalieri d'argento che intervengono dopo lo scontro tra Pegasus e Damian, quando sopraggiungono Cristal e Andromeda per soccorrere il compagno ferito e proteggere Atena. Cercano di catturare Lady Isabel per portarla ad Arles, tentativo precedentemente fallito da Damian. Andromeda riesce grazie alla sua catena a respingere prima l'attacco della palla chiodata di Vesta e poi a difendere dai dischi di Agape il compagno Cristal. Deve però nuovamente scontrarsi con Vesta che con la sua catena gli blocca una gamba. Cristal usa la Polvere di Diamanti contro i dischi rotanti di Agape per congelarli ma il Cavaliere d'argento lo anticipa e uno dei dischi raggiunge il Cavaliere di bronzo alla schiena e lo atterra. Vesta ne approfitta per legare anche la sua caviglia alla catena, per poi far ruotare vorticosamente in aria i due Cavalieri e lanciarli nel baratro roccioso vicino. I due stanno per portare via Lady Isabel quando all'improvviso sentono il potente cosmo di Phoenix che compare a protezione di Atena e Pegasus, svenuto e ferito. Crea sul terreno una linea sfidando i due Cavaliere d'argento ad attraversarla. Agape raccoglie l'affronto ma viene messo in un istante a terra col Fantasma Diabolico. Vesta attacca allora il nemico con le sue palle chiodate ma vengono frantumante da Phoenix che scaglia l'avversario contro una parete rocciosa con le Ali della Fenice. Pensandosi vittorioso il ragazzo se ne va ma Agape si rialza e lo colpisce decapitandolo con i suoi dischi. Nonostante questo Phoenix continua a muoversi ed avanzare verso di lui, Agape allora scaglia nuovamente i dischi per troncargli un braccio ma nel momento di riprenderli in mano, si accorge di averne perso il controllo e questi gli aputano le mani. Phoenix ritorna normale e spiega al nemico che è stato vittima della illusione creata nel momento in cui ha subito il Fantasma Diabolico. Uno dei dischi tornato nuovamente indietro colpisce Agape, colpendolo all'addome e distruggendone l'armatura, lasciandolo a terra privo di vita. Vesta, ancora vivo, riprende i sensi e attacca con la sua palla chiodata Phoenix ma il suo secondo attacco viene fermato da Andromeda, salvatosi insieme a Cristal e tornato con il compagno dopo aver risalito la rupe. Il Cavaliere della Fenice lascia allora l'avversario, già moribondo, al fratello e Pegasus alle cure di Cristal, per poi andarsene nuovamente. Vesta tenta di inseguirlo per vendicare l'atroce morte del compagno ma Andromeda lo blocca. I due si affrontano a mezz'aria e il Cavaliere d'argento decide allora di unire tutte le sue palle chiodate per crearne una enorme, che viene però distrutta da Andromeda il quale sferra con le catene un attacco elettrico, che danneggia l'armatura di Vesta e lo colpisce mortalmente, facendolo sbalzare nel precipizio, concludendo l'incontro. Viene poi resuscitato nella saga di Hades e insieme ad Argor e Agape attacca Sirio, perdendo dopo una breve battaglia.
Nel manga Vesta, Agape, Argor e Damian fanno parte di un gruppo guidato da Tisifone che ha il compito di distruggere il Colosseo Grado (Palazzo dei Tornei) ed in seguito di rapire Lady Isabel e recuperare l'armatura del Sagittario.
Vesta è dotato di diverse catene alle cui estremità sono agganciate delle palle chiodate. Nel manga Andromeda afferma che la catena di Vesta è abbastanza resistente da tenere bloccato lo stesso Cerbero. Non è dotato di un vero colpo segreto come tutti gli altri Cavalieri, anche se utilizza le catene per creare diverse tecniche offensive, piuttosto elaborate. In genere è solito far roteare una o più sfere chiodate sopra la sua testa, per poi imprigionare uno degli arti dell'avversario per immobilizzarlo e avvicinarsi per attaccarlo. Altre volte invece attacca direttamente usando le palle chiodate, sferrando dei pugni da lontano dai quali poi vengono generate decine di catene con alle estremità le sfere appuntite. Come ultimo colpo Vesta può unire più palle chiodate in una sola di dimensioni maggiori, legata a più catene.
Nell'OAV di Lost Canvas appare brevemente il Silver Saint di Cerbero, morto e resuscitato dopo aver giurato fedeltà ad Hades.
- ^ a b c d Saint Seiya Encyclopedia, p. 68.
- ^ a b c d e f "I Cavalieri dello Zodiaco"
- ^ a b c d "I Cavalieri dello Zodiaco - Hades"
- ^ a b c d e Gli adattamenti della serie
- ^ a b c d Saint Seiya, vol. 5, cap. 21
- ^ a b Saint Seiya, vol. 5, cap. 20
- ^ a b c d I Cavalieri dello zodiaco - Saint Seiya - Hades OAV 4
- ^ a b I Cavalieri dello zodiaco - Saint Seiya - Hades OAV 12
- ^ Saint Seiya Episode G, vol. 18, cap. 75
- ^ a b c d Saint Seiya, vol. 6, cap. 23
- ^ a b Saint Seiya, vol. 6, cap. 22
- ^ a b Saint Seiya Encyclopedia, p. 69.
- ^ I Cavalieri dello zodiaco, ep. 25
- ^ nella versione italiana del manga viene chiamato Dedalus (Dedalo) di Cefeo, transliettrazione latina di Daidaros. Dedalo è un personaggio mitologico greco noto per aver inventato il labirinto di Cnosso a Creta
- ^ a b c Gli adattamenti della serie
- ^ Phaeton lo indica come Cavaliere d'argento quando parla con Arles nell'episodio 35 della serie animata
- ^ Comparso nello Shot nº 29 di Saint Seiya nel 2001 della Star Comics
- ^ Jump Gold Selection 2, p. 105
- ^ a b c d I Cavalieri dello zodiaco, ep. 35.
- ^ Quando usa questo attacco per la prima volta, Aracne lo chiama Tela del Ragno, ma poco dopo, durante lo scontro con Shadir, lo chiama Morso della Tarantola.
- ^ Capitolo speciale-Il giuramente della dea
- ^ lo dice nel manga che Misty crea con il movimento delle mani una corrente d'aria che devia i colpi avversari
- ^ a b c d e f I Cavalieri dello zodiaco, ep. 54-55.
- ^ Saint Seiya Omega, ep 14.
- ^ Saintia Sho, vol 4, cap. 16.
- ^ a b c Saint Seiya, vol. 24, cap. 88
- ^ a b I Cavalieri dello zodiaco - Saint Seiya - Hades, ep. 16
- ^ Nell'episodio 16 dell'anime di Hades compare un breve flashback che mostra Orpheo suonare al cospetto del Grande Sacerdote e di numerosi Cavalieri d'Oro.
- ^ a b c d Saint Seiya, vol. 24, cap. 89
- ^ a b L'origine di Orfeo
- ^ come detto nella versione Dynamic del 2007
- ^ Saint Seiya, vol. 23, cap. 87