Discussione:Rende
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A che pro tenere l'elenco degli uffici postali? quando la stessa informazione è disponibile (aggiornata!) sul sito delle poste? Frieda 09:24, Lug 22, 2004 (UTC)
- +1 Gac 09:27, Lug 22, 2004 (UTC) (senza però - a volte rimane il vecchio commento)
Uhm...l'Immacolata Concezione non era l'8 dicembre? Com'è che qui è il 20 febbraio? --Civvi 14:24, Nov 29, 2004 (UTC)
Perchè il 20 febbraio a Rende si Festeggia L'Immacolata
E' una festa votiva istituita dopo il terremoto del 20 febbraio del 1980 il sindaco Francesco Principe ha fatto a nome dei rendesi il voto che per 100 anni in segno di ringraziamento perchè non ci sono state vittime avremmo festeggiato La Vergine Immacolata così come hanno fatto gli antenati nel 1850 circa.
- Capito :-D Grazie --Civvi 21:29, Nov 29, 2004 (UTC)
"Amici" di oltre Campagnano...
...che ne direste di arricchire anche Cosenza? In cambio metto Rende nella mia to-do list :-) Elitre (discussioni) 15:12, 11 mar 2006 (CET)
Note bloccate
Ho letto solo adesso il problema inerente una fonte da me citate. Era diverso tempo che dovevo leggere questa voce. Il libro da me citato è stato edito dal comune di Rende nel 2002 e ne ho copia presso la mia abitazione.
Rende =Acheruntia?
Indicare la città di Rende l'erede dell'antica Acheruntia o Acherunzia come alcuni la definiscono,ci andrei un pò cauto su questi accostamenti,ci sono testi molto pia antichi che citano il popolo degli Arinthe (Stefano Bizantino VI sec dC)e cioè Rende nel cronostoria di Dione Cassio Cocceiano (155-239)dC.narra il terremoto dopo la distruzione di Pompei dove andarono distrutte parte dellepiù importanti città e dei templi del cosentino nell'anno 79 d.C. quali"Cosentia,Menechine,Besidiae,Mamerto,e Acrae"non cita però nessuna Arinthe,nata come e presumibile dopo tale evento. Nella cronistoria del (De Bello Gotico),dello storico Procopio( 500-565d.C.),cita l'assedio da parte di Totila re degli Ostrogoti nel 542 d.C della città fortezza di Acherunthia,ma chiamandola "(Acerunta) incola vocant",assediata per fame e sete ,alla fine conquistata,eretta su tre contrafforti,e dello sterminio di buona parte della popolazione. Ora se qualcuno legge un pò la storia degli altri comuni del cosentino,ci potrebbero essere delle sorprese,non sò forse il testo andrebbe un pò rivisto,almeno nella parte iniziale,un ultimo elemento la demografia della popolazione..la città di Rende nel 1615 contava (661 fuochi,Bisignano 1239 fuochi,Cosenza 2503 fuochi ,Acri 1910 fuochi con le frazioni per un totale 2843 fuochi ,Rossano 1834 fuochi), Corigliano 1432 fuochi,Castro-villare 1326 fuochi,questi nel 1600 erano i comuni più grandi del cosentino.( Zecca poligrafica dello stato edizione Editalia 2001(Carta Generale del Regno di Napoli 1615,Mario Cartaro ,I Territori).(Università degli studii della Calabria).Buon Lavoro.
- Grazie per le osservazioni: Ho effettuato una piccola modifica che chiarisce che 'alcuni' acheruntini si spostarono... quindi non erede o essa stessa 'Acheruntia', bensì un piccolo agglomerato fondato da quei pochi che lasciarono acheruntia e/o pandosia. La citazione riguardante il popolo degli Arinthe, conferma che gli acheruntini erano chiamati anche arinthi. Sembra logico che per marcare una loro provenienza scegliessero nomi simili alla loro città d'origine o al nome del popolo che l'aveva fondata. Per quanto riguarda la denominazione 'Arintha' siamo nel campo della leggenda (che avevo erroneamente indicato come mito), è da evidenziare che l'attuale nome, Rende, è chiaramente derivato dalla denominazione datole dai Normanni: 'Renne'. Le fonti da me indicate (vedi bibliografia) affermano che prima di allora si chiamava Arintha. Prima della realizzazione del castello nel 1095, doveva esserci una roccaforte romana, non mi sento di escludere a priori che fosse proprio Rende la città citata nella 'cronistoria del De Bello Gotico'. Per quanto riguarda l'evoluzione demografica è un template realizzato dall'Istat sul quale non è possibile intervenire. Grazie -- Talk Maurizio 19:48, 11 feb 2008 (CET)
- I dati sono ISTAT, l'elaborazione è nostra, la tabella non va aggiornata, mentre per alcuni comuni si è deciso di utilizzare dati del 2006 ma AFAIK solo nel template del comune. --Elitre 00:26, 12 feb 2008 (CET)
La correzione va bene!
Mi compliemnto,per il tuo lavoro,e redatto con cura e diligenza,con discreta dovizia di riferimenti storici,è dove non è possibile,presentadola con i dovuti accorgimenti si cela fra mito e realtà! Ritengo però che c'è una ulteriore piccola correzione da fare,conferendo al comune di Castrolibero l'appellativo di erede di Pandosia, pure in questo caso,i pareri di autorevoli storici e archeologi è diverso,sembrerebbe che sia nel cosentino,ma non a Castrolibero,il che rende la cosa alquanto spinosa,perchè forse e dico forse,qualcuno dovrà fare delle scuse,è quindi credo senza peccare di eccessiva prudenza,di evitare anche noi qualche cattiva figura, indicando una città al posto di un'altra! Fra l'altro sembra ormai quasi certo,che da qui a poco verrà realizzato un libro,pubblicato dall'Università La Sapienza di Roma,con la supervisione dell'eminente archeologo Renato Peroni,per intenderci direttore degli scavi di Broglio di Trebisacce,cui faccia esplicito riferimento alle ultime scoperte fatte nell'alto cosentino,lontano da Castrolibero,che se anche ricco di storia non è la Casta e Gloriosa Pandosia,antichissima capitale degli Enotri,ancor prima dei Bruzii. Che dovrebbe gettare un'altra ipotesi,questa volta avvalorata dalle scoperte archeologiche,sulla possibile ubicazione di Pandosia. Non mi resta che farti,gli auguri per il tuo lavoro,ti ringrazio per la tua risposta,veramente elegante,e raffinata,come del resto anche tutto il tuo lavoro.
P.S Castrolibero nel 1615 era nominata Castru.Franco (fuochi 241)..
- Concordo nel ritenere che tali dispute non debbano intaccare il lavoro fin qui svolto. Ho inserito un link verso Pandosia Bruzia...spero che ogni eventuale controversia troverà soluzione su questa nuova voce.
grazie ancora --Maurizio 22:49, 13 feb 2008 (CET)