Bozza:Museo della Forma Urbis
Il Museo della Forma Urbis ospita i frammenti superstiti della grande planimetria di Roma (18x13m). La Forma era incisa su 150 lastre di marmo tra il 203 e il 211 d.C, a una scala media di circa 1:240, ed è oggi sovrapposta contro la Pianta Grande del Nolli. [1]
Il museo ha aperto il 12 gennaio 2025 all'interno del Parco Archeologico del Celio dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, dall’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, e dal sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce. Parco e Museo – la cui apertura si deve a una serie di interventi condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale – sono parte di un vasto progetto di valorizzazione dell’intera area del Celio, inquadrata in seno al più ampio programma di riqualificazione del Centro Archeologico Monumentale (CArMe) voluto da Roma Capitale[2].
Prima della creazione del Museo, l’ultima esposizione complessiva degli originali era stata realizzata tra il 1903 e il 1924 nel giardino del Palazzo dei Conservatori (attuale sede dei Musei Capitolini, della cui collezione i frammenti fanno parte dal 1742) e poi, fino al 1939 alcuni nuclei significativi erano visibili nell’Antiquarium del Celio[2].
Sito Web, Biglietti ed Orari
Aperto dal martedì alla domenica[1]
ora solare: dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo ingresso alle 15.00)[1]
ora legale: dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00)[1]
1° gennaio 2025 dalle 11.00 alle 16.00 (ultimo ingresso alle 15.00)[1]
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre, 1° maggio[1]
Trasporti
- Metro B (Colosseo, Circo Massimo)
- Tram 3 (Parco del Colosseo)
- ^ a b c d e f Il Museo della Forma Urbis, su sovraintendenzaroma.it. URL consultato il 13 luglio 2025.
- ^ a b Nuovo Museo della Forma Urbis e Parco Archeologico del Celio, su sovraintendenzaroma.it. URL consultato il 13 luglio 2025.