Semnopithecus entellus
L'entello o langur grigio delle pianure settentrionali (Semnopithecus entellus Dufresne, 1797) è un primate della famiglia Cercopithecidae [2].
Entello | |
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![]() Semnopithecus entellus | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
(clade) | Euarchonta |
Ordine | Primates |
Sottordine | Haplorrhini |
Infraordine | Simiiformes |
Parvordine | Catarrhini |
Superfamiglia | Cercopithecoidea |
Famiglia | Cercopithecidae |
Sottofamiglia | Colobinae |
Genere | Semnopithecus |
Specie | S. entellus |
Nomenclatura binomiale | |
Semnopithecus entellus Dufresne, 1797 | |
Sinonimi | |
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Descrizione
È un primate di media taglia, ricoperto da una pelliccia di colore grigio chiaro, con il muso e le zampe glabri e di colore nero.
I maschi sono alti in media 75 cm e le femmine 65 cm. Hanno una coda lunga sino a 100 cm.
Abitudini
Gli entelli sono animali diurni, che trascorrono il loro tempo in egual misura sia sugli alberi che al suolo. Sebbene il loro habitat sia la foresta alcune colonie di entelli vivono in prossimità dei centri abitati, in stretto contatto con l'uomo.
Formano gruppi sociali da 10 a 60 esemplari, in cui i rapporti tra i maschi adulti sono governati da una struttura gerarchica all'apice della quale c'è un maschio alfa dominante. Il ricambio al vertice della gerarchia è abbastanza frequente ed è raro che un maschio alfa mantenga il suo status per più di due anni.
Trascorrono la notte sugli alberi, mentre durante il giorno scendono frequentemente al suolo, spostandosi in gruppo alla ricerca di cibo e acqua anche per parecchi chilometri. Durante le ore più calde del giorno riposano al suolo, dedicandosi al grooming.
Non amano l'acqua e non sono capaci di nuotare. Sono degli abili arrampicatori e, in caso di pericolo sono in grado di compiere salti di decine di metri da un albero all'altro.
Alimentazione
La dieta degli entelli è prevalentemente frugivora e viene integrata con fiori e foglie nelle stagioni in cui la frutta scarseggia.
Riproduzione
La gestazione dura da 168 a 200 giorni. Ogni femmina da alla luce un solo piccolo che continua ad accudire, insieme alle altre femmine del gruppo, sino al compimento del primo anno di vita.
Diffusione e habitat
Vive in Bangladesh, Cina, India, Nepal, Pakistan, Sri Lanka e, forse, in Bhutan. I suoi habitat naturali sono le foreste secche subtropicali o tropicali e le boscaglie secche subtropicali o tropicali.
Conservazione
Presso gli Indù l'entello è un animale sacro e pertanto rispettato e protetto.
Nonostante la minaccia rappresentata dalla progressiva riduzione del suo habitat naturale, la specie è classificata nella IUCN red list come a basso rischio di estinzione.[1]
È inserita nella Appendice I della CITES (specie di cui è vietato il commercio).
Bibliografia
- ^ a b (EN) Eudey, A. & Members of the Primate Specialist Group (2000), Semnopithecus entellus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Hutterer, Rainer in (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, p. 303, ISBN 0-8018-8221-4.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Semnopithecus entellus
- Wikispecies contiene informazioni su Semnopithecus entellus
Collegamenti esterni
- Semnopithecus entellus Animal Diversity Web
- (EN) http://www.americazoo.com/goto/index/mammals/115.htm
- (ES) http://www.damisela.com/zoo/mam/primates/cercopithecidae/entellus/index.htm
] [[en:Northern Plains Gray Langur]