Dairago
Template:Comune Dairago (Dairagh o Dairàa in insubre) è un comune di 4.584 abitanti (fonte ISTAT 1º gennaio 2001) situato in provincia di Milano, a 32 km dal capoluogo, nell'alta pianura al limite con la provincia di Varese, in un territorio ancora in parte coperto da boschi, non lontano dai fiumi Olona (che scorre a 5 km a levante) e Ticino (distante 10 km a ponente). Il comune ha l'estensione di 5,63 km²; confina a nord con Bienate (Comune di Magnago), Borsano (Comune di Busto Arsizio) e Legnano; ad est con Villa Cortese; a sud con Busto Garolfo, Olcella (Comune di Busto Garolfo) e Arconate; ad ovest con Buscate. Le coordinate geografiche del Municipio dairaghese sono: latitudine 45°34'12" Nord, longitudine 8°51'59" Est, Altitudine 196 m sul livello del mare.
Storia
I primi abitanti del luogo furono le popolazioni liguri di stirpe preindoeuropea, seguiti poi dai Celti nel V secolo a.C. (da cui si fa derivare il toponimo "ago" che indicava le proprietà terriere). Dopo la conquista romana e la caduta dell'impero d'occidente, Dairago conobbe un nuovo periodo di splendore nel basso medioevo, quando fu capopieve ed uno dei capoluoghi storici del Contado di Burgaria, una delle contee che suddividevano la marca di Lombardia, durante le dominazioni di Longobardi, Franchi e in parte sotto il Sacro Romano Impero Germanico.
Il più antico documento scritto conservato è una pergamena altomedioevale, risalente all'anno 922 in cui è nominato Domenico, arciprete della chiesa di San Genesio in "Dayrago", la quale fu retta in seguito da un prevosto ed ebbe considerevole importanza in campo religioso quanto in quello sociale: il "Liber Notitiae Sanctorum Mediolani", del 1280 di Goffredo da Bussero, elenca nella giurisdizione della pieve di Dairago ben 46 chiese.
San Genesio divenne successivamente una collegiata, ossia residenza di un capitolo di canonici. Col passare del tempo il potere della pieve si indebolì a scapito della pieve confinante di Corbetta ed il capitolo venne soppresso nel 1454. Di tutti questi secoli rimangono pochissime testimonianze: il borgo veniva considerato un comune rurale retto da un console ed un comune religioso, visto che la maggior parte dei terreni e quindi dei profitti da essi ricavati, erano devoluti a favore degli enti religiosi presenti sul territorio. La famiglia dairaghese più importante fu quella dei Della Croce che aveva rapporti con il potere ecclesiastico e con gli altri proprietari; inoltre a questa famiglia appartennero molti prevosti, nonché numerosi canonici.
Dopo l'arrivo degli spagnoli il territorio della pieve di Dairago, costituente feudo camerale, fu venduto a Castellano Maggi (1538), poi passò al nipote Cesare Maggi ed alla figlia di quest'ultimo, Ippolita, moglie del Marchese Alfonso Gonzaga di Castel Goffredo, che a sua volta vendette il feudo nel 1570 a Giovan Battista Arconati. Dopo una controversia, la Regia camera riprese il feudo e lo concesse a Giovanni Battista Lossetti di Vogogna nel 1652: Dairago e le altre località rimasero sotto la giurisdizione Lossetti-Mandelli fino alla soppressione del potere feudale.
Durante tutto il Medioevo il paese non conobbe sviluppi urbanistici né demografici, a tal punto che nel Settecento contava meno di 500 abianti e venne ad essere uno dei centri minori della sua stessa pieve. Isolato nella campagna, retto da un'economia prevalentemente agricola fino al secondo dopoguerra, Dairago ebbe un progressivo degrado, con la conseguente perdita dell'indipendenza comunale (nel 1868 perché era di popolazione inferiore ai 1500 abitanti che riacquisterà solo nel 1957) ed il distacco di molte parrocchie dal suo vicariato, fino all'eliminazione dell'ordinamento plebano ed alla formazione dei Decanati (1972): ora è membro del decanato di Castano Primo.
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- Domenico da Inveruno (922) Arciprete
- Marchisio (1177)
- Manfredo Della Croce (1331)
- Stefano Della Croce (1398-1404)
- Sede Vacante
- Francesco Della Croce (1416-1434)
- Bartolomeo Guaschi (1434)
- Sede Vacante
- Antonio Della Croce (1452-1492)
- Paolo Della Croce (1492-1519)
- Sede Vacante
- Giovanni Antonio Della Croce (1550-1551)
- Traiano Ruglerio (1551)
- Bartolomeo Moneta (1551)
- Ambrogio Puricelli (1551-1552)
- Giovanni Andrea Rozza (1552-1564)
- Francesco Bemardino Besozzi (1564-1582)
- Sede Vacante
- Giovanni Pietro Bono (1584)
- Battista De Comitibus (1584-1589)
- Ottavio Sovico (1589-1594)
- Giovanni Antonio Volonterio (1594-1600)
- Sede Vacante
- Giulio Castiglioni (1601-1603)
- Pietro Francesco Cairati (1603-1611)
- Pietro Paolo Galimberti (1611-1619)
- Giovanni Giacomo Crivelli (1619-1622)
- ? Rancati (1622)
- Giuseppe Villanova (1622-1630)
- Fabrizio Ferrario (1630-1642)
- Carlo Francesco Bonsignori (1642-1674)
- Sede Vacante
- Gabrio Sessa (1675-1681)
- Sede Vacante
- Pietro Martire Forni (1684-1704)
- Pietro Rossi (1707-1734)
- Sede Vacante
- Salvatore Petralli (1735-1755)
- Francesco Macchio (1755-1792)
- Antonio Beretta (1792-1813)
- Luigi Bianchi (1813-1825)
- Sede Vacante
- Giovanni Branca (1826-1834)
- Sede Vacante
- Giuseppe Sassi (1835-1848)
- Francesco Maria Pusterla (1848-1851)
- Pietro Greco (1851-1875)
- Gerolamo Portaluppi (1875-1902)
- Sede Vacante
- Angelo Boschetti (1903-1925)
- Carlo Pastori (1925-1926)
- Attilio Barera (1926-1933), promosso a Prevosto di Corbetta
- Paolo Crespi (1933-1950)
- Carlo Lotti (1950-1989)
- Felice Noè (1989-ad multos annos)
Amministrazione comunale
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Sport
A Dairago sono presenti diverse società sportive:
- G.S. Libertas
- Gruppo Alpino Monterosa
- Gruppo Bocciofilo
- Polisportiva O.S.T.
- Tennis Club Dairago
- Unione Sportiva Dairaghese calcio
- Unione Sportiva Dairaghese ciclismo
Palio delle Contrade
Il Palio di Dairago è una manifestazione ludica, culturale e sportiva nata nel 1981. A cadenza annuale in un primo tempo, è ora scandito con ritmi biennali. Il palio dairaghese vede fronteggiarsi le quattro contrade o rioni in competizioni che spaziano dallo sport tradizionale ai giochi della tradizione sino alle più artistiche espressioni del concorso fotografico, dai murales a tema libero alla costruzione di un carro a tema che consiste nella riproposizione di ambienti tradizionali e scene del passato. Il palio dura una settimana, ma la preparazione costa lavoro e sforzi per quasi l’intero anno della manifestazione stessa a tutte le quattro contrade partecipanti: la Madona in Campagna (dall’omonimo Santuario) zona sud est, il San Ginisi (dal santo Patrono della chiesa parrocchiale) zona sud ovest, la A Munda (dal nome dei campi una volta frequentati dalle mondine) zona nord est ed infine la Kruzeta(dalla piccola croce posta su di una robinia al confine con la Dairago dei campi) zona nord ovest. Oltre che per la zona e il nome, le contrade si distinguono anche per i colori, arancioazzurro la Madona in Campagna, biancoverde il San Ginisi, biancorosso la A Munda e biancazzurro la Kruzeta.
Albo d'oro dal 1981 ad oggi
Edizione | Contrada vincitrice |
---|---|
1981 | Madonna in Campagna |
1982 | A Monda |
1984 | Madonna in Campagna |
1985 | Madonna in Campagna (ex aequo) |
San Ginis (ex aequo) | |
1987 | Kruzeta |
1989 | Madonna in Campagna |
1991 | Madonna in Campagna |
1993 | Madonna in Campagna |
1995 | Madonna in Campagna |
1997 | Madonna in Campagna |
1999 | Kruzeta |
2001 | Madonna in Campagna |
2003 | Madonna in Campagna |
2005 | San Ginis |
2007 | Kruzeta |