Il lago di Endine è un lago della Provincia di Bergamo di 2,1 km2. Formato dal fiume Cherio, è situato a 337 m s.l.m. nella Val Cavallina. È diviso tra i comuni di Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico e Spinone al Lago.

Lago di Endine
Coordinate45°46′43″N 9°56′21.98″E
Altitudine334 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie2,3 km²
Profondità massima9,4 m

Inquadramento generale

Perimetro: 14 km circa

Isole: no

Abitati vicini: Bianzano, Ranzanico, Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, San Felice al Lago, Spinone al Lago

Cenni generali

Il lago di Endine, provincia di Bergamo si trova in Val Cavallina. Si raggiunge facilmente da Lovere e da Riva di Solto, o in senso inverso da Casazza, percorrendo la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola che lo costeggia lungo tutta la sua sponda occidentale. Il lago occupa la parte centrale della valle, donandole caratteristiche peculiari tra cui una variegata flora spontanea. Con una forma allungata, il lago è situato a 340 metri di altitudine ed è alimentato, com’è tipico dei bacini montani, da numerosi torrenti che scendono dai monti circostanti ed ha un unico emissario, il Cherio, che scorre poi nella pianura per andare a confluire nell’Oglio.

Il lago di Endine oggi

Lago d’Endine
 
veduta
 
panorama dalla sponda occidentale
 
panorama dalla sponda occidentale
 
la strada statale n. 46 lungo la sponda occidentale
 
la strada statale n. 46 lungo la sponda occidentale
 
pontile d'attracco per pedalò sulla sponda occidentale
 
canneto e ninfee sulla sponda occidentale
 
canna palustre (Phragmites australis)
 
flora spontanea sulla riva occidentale Convolvulaceae
 
flora spontanea sulla riva occidentale

Il lago, incassato nella stretta valle tra alti rilievi, ha conservato pressoché intatto l’ambiente naturale classificato in un primo tempo zona di "rilevante interesse ambientale" dalla Regione Lombardia, successivamente Parco e come tale soggetto a tutela[1].
Le rive alternano fitti canneti, luogo di riproduzione della ricca fauna ittica e rifugio per la fauna avicola, a piccole spiagge molto frequentate nei fine settimana dai turisti che vi possono consumare la colazione al sacco in aree appositamente attrezzate.

Le acque, sufficientemente limpide, tendono ad un caratteristico colore verde scuro. Sulla sponda occidentale, oltre la strada statale 42, il territorio è intensamente antropizzato, soprattutto nel settore inferiore; la sponda orientale meno soleggiata, per contro, presenta pochi abitati.

Il perimetro del lago è totalmente percorribile, essendo affiancato sul lato est dalla strada che collega Casazza a Endine Gaiano. Qualche chilometro a nord-est di quest’ultimo centro si incontra un altro minuscolo specchio d’acqua, il lago di Gaiano, lungo non più di duecento metri e largo cento molto rinomato per la pesca al luccio.

L’abitato e il territorio circostante non presentano sopravvivenze monumentali di grande rilievo a parte il castello medievale dei Suardi situato a Bianzano da cui si potevano controllare i traffici sul lago. Vi si praticano gli sport d’acqua (vela, windsurf, canoa e canottaggio), e la pesca; negli inverni particolarmente rigidi la superficie è ghiacciata e si puo' percorrere a piedi e in alcuni punti con i pattini o in bicicletta.

Antiche mulattiere da Endine Gaiano e dalla riva destra salgono sino a Ranzanico e da qui a Bianzano. I piccoli paesi rivieraschi hanno chiesette ricche di opere d’arte.

Località vicine

Monasterolo del Castello: deve il suo nome ad un antico monastero benedettino. Ospita inoltre un castello trecentesco, dichiarato monumento nazionale, posto sopra una collinetta e quasi nascosto allo sguardo dal folto parco che lo circonda.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Monasterolo.

Spinone al Lago: sorto in epoca post-romanica e posto in riva al lago di Endine, è noto per le fonti termali di San Carlo alle quali si narra si sia ristorato San Carlo Borromeo durante una sua visita nel 1575. Spinone ospita la chiesetta di San Pietro (XI secolo) tutta in pietra viva e circondata da cedri e cipressi, è l’unico esempio di architettura romanica sul lago di Endine.

La Valle del Freddo: in alta Val Cavallina, subito dopo il laghetto di Gaiano, la Valle del Freddo, conosciuta anche come Valle del Diavolo, è forse il fenomeno naturale più interessante e singolare dell’intero territorio bergamasco per via del suo particolare microclima. In questa località, posta a soli 360 metri di altitutdine, cresce infatti un’ampia varietà di flora di norma rintracciabile solo a quote superiori a 1500 metri. Tutto ciò avviene perché nel terreno si generano correnti d’aria a temperatura bassissima (2-4 gradi) che fuoriescono da una serie di buche poste nel fondo della valletta e consentono la sopravvivenza, anche durante l'estate, della vegetazione alpina tra cui la stella alpina. La Valle del Freddo è un parco visitabile nei mesi di maggio, giugno e luglio.

Una nota curiosa: nei giorni più freddi dell'anno, il lago si ricopre di uno strato di ghiaccio (per la verità sempre meno frequentemente), diventando meta di curiosi e pattinatori.

Fauna ittica

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Fauna avicola

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Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Deliberazione della Giunta Provinciale n.320 Reg. Delibere data 09/06/2005 oggetto: riconoscimento dell'ampliamento del Parco locale di interesse sovracomunale del "LAGO D'ENDINE" interessante i comuni di Endine, Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico, Spinone al lago (art. 34 della L.R. 30 novembre 1983, N. 86 e art. 3, comma 58 della L.R. 5 gennaio 2000 n. 1).

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